pesaro
Partita sempre molto sentita e ricca di sensazioni quella tra Pesaro e Caserta. Anche questo turno prepasquale ha fatto registrare le solite polemiche legate al divieto di trasferta per la tifoseria casertana. Nella curva pesarese è stato esposto un striscione di solidarietà: “nonostante la rivalità libertà per gli ultrà” a stigmatizzare un comportamento sempre più frequente da parte di prefetture e questure che snaturano il fascino pulito del tifo.
Caserta vince dopo cinque sconfitte consecutive e ipoteca la salvezza, proprio sul campo di Pesaro che lo scorso anno sancì la retrocessione.
Primo quarto
Partenza convinta della juvecaserta all’Adriatic Arena che, a metà primo quarto, sembra voler invertire il trend negativo delle cinque sconfitte consecutive portandosi sul risultato di 8 a 13, dopo aver raggiunto anche le sette lunghezze di vantaggio. Tempo che si chiude sul punteggio di 16 a 18
Secondo quarto
Gara equilibrata e Dell’Agnello che, in considerazioni delle assenze e delle rotazioni ridotte, attua una zona tre- due che mette in difficoltà Pesaro. Ma le solite amnesie e gli errori continui di Caserta che ne hanno caratterizzato la stagione, consentono ai padroni di casa di rimanere in partita. Il tabellone segna 32 – 35 e si va al riposo lungo.
Terzo quarto
Tempo dai ritmi bassi e Caserta che difende sempre a zona. Alternanza di breck. E squadre che non riescono ad imprimere il proprio gioco. Caserta resta sempre in partita e tiene a bada Austin Daye che mette la prima tripla dopo cinque errori. Hunt sontuoso. E tempo che si chiude sul 51 – 53.
Ultimo quarto
Tempo che corre sul filo dell’equilibrio. Punto a punto che, questa volta, vede Caserta sul filo di lana superare i padroni di casa. Gara che si chiude con il punteggio di 72 a 71 a favore dei casertani.
Caserta che ipoteca la salvezza, nonostante la vittoria di Torino, Capo d’Orlando e Bologna e può guardare con fiducia al finale di stagione. Vendetta per la sconfitta subita lo scorso anno e per l’ex Sandro Dell’Agnello che aveva un conto in sospeso con la società e pubblico pesarese.