Cari lettori interessati pensavo di inaugurare “IL DOG FRIENDLY” con un argomento molto “nobile”: come insegnare al cucciolo a sporcare nel posto appropriato
Effettivamente può sembrare un inizio di popò; tuttavia mi piace pensare di partire col piede giusto, ed affrontare questa prima sfida nel modo corretto rappresenta una buona partenza per gettare basi solide di una lunga relazione.
Capita spessissimo, nelle famiglie che decidono di trascorrere parte della loro vita con un cane, di imbattersi in quella che sembra essere la prima grande sfida uomo – cane: come insegnare al cucciolo a sporcare nel luogo giusto. Armati di scopa, guanti e traversine-pannolino i proprietari scendono in campo per rimediare ai misfatti, affidandosi spesso a consigli vari e fantasiosi come:
– prendere il musetto del cane e obbligarlo a odorare la sua pipì;
– punirlo fisicamente o verbalmente dopo diverso tempo dal “colpaccio”;
– usare un giornale; il fatidico giornale della paura, quello che personalmente definisco il corrispettivo animale della cucchiarella di legno per i bambini.
Tutto ciò con risultati deludenti. In tutti questi anni, infatti, c’è stato un approccio al problema delle deiezioni non sempre rispettoso né dell’etogramma né della fisiologia del cane. Nei primissimi mesi di vita il cucciolo non ha la percezione dello stimolo ad evacuare: un po’ come un neonato…quando ce l’ha, la molla. Quindi viene meno l’interpretazione del dispetto spesso attribuita da noi umani.
Necessita di tempo per imparare a riconoscere il significato di quella sensazione, a trattenere le feci e l’urina per poterle eliminare nel luogo adatto. E’ un processo di maturazione fisiologico e psicologico che richiede dai due ai quattro mesi. E’ proprio in questo lasso di tempo che i proprietari possono mettere in atto delle semplici ma efficaci pratiche che permettono al cane di capire dove sporcare. E’ fondamentale sapere che un cucciolo ha la tendenza a sporcare dopo che ha mangiato, bevuto, giocato, dormito o fatto il pisolino pomeridiano. In questi casi bisognerà giocare d’astuzia e d’anticipo portando il cucciolo nel luogo dove vogliamo espleti le sue funzioni e premiarlo appena terminato.
E come ci comportiamo se rincasando troviamo i bisogni nel salotto?
- Non puniamolo, meglio ignorare l’accaduto;
- mettiamo il cucciolo in un’altra stanza in modo che non assista alle operazioni di pulizia (altrimenti potrebbe confonderle con una dinamica di richiesta di attenzione o gioco);
- non disinfettiamo con prodotti chimici diversi dal quotidiano detersivo lavapavimenti in quanto il cane potrebbe pensare che è proprio quello il posto che abbiamo scelto per i suoi bisogni, avendo un odore “particolare”.
Nella crescita di un cucciolo è più funzionale premiare che punire, sostenere che inibire e spesso per premiare bisogna agire in prevenzione, indirizzando il cucciolo verso il comportamento più sano.
Così facendo i proprietari potranno diventare a tutti gli effetti una base sicura-attenta e responsiva alle esigenze del pet-, strutturando un attaccamento sicuro del cane, in cui si ha fiducia nella disponibilità e nella comprensione da parte del “proprietario”.
Quindi buona pipì, popò, pazienza ed empatia.
Luigi Sacchettino