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Al Palamaggiò Avellino consolida la terza posizione e “inguaia” Caserta che deve ancora soffrire per la salvezza
Nonostante l’insolito orario, c’è il pubblico delle grandi occasioni, con grande rappresentanza di tifosi ospiti. Dinanzi alle telecamere di sky, la juvecaseta cerca di chiudere il discorso salvezza. Ma la Sidigas è in un grande periodo di forma, con una sola sconfitta in 14 incontri e dimostra di essere più squadra e appare molto più motivata.
Solite amnesie in attacco e ospiti precisi che, a loro piacimento affondano il coltello nel burro della difesa dei padroni di casa. Ogni qual volta la squadra di Sacripanti decide di premere l’acceleratore “scava” una differenza di almeno dieci lunghezze. Al riposo lungo Avellino in vantaggio per 51 a 37.
Ma Caserta non molla mai e quando vede .. verde, si esalta. Alla fine del terzo quarto va addirittura avanti di tre. 61 a 58. Saranno gli ultimi dieci minuti a decidere le sorti dell’incontro. Il pubblico ci crede.
Ma Avellino sembra avere più risorse e riprende un leggero vantaggio, a 4’ dal termine più sette 68 a 61. Ma i padroni di casa impattano a metà quarto sul 70 pari. E’ sempre un derby. Un combattimento. E gli uomini in maglia bianconera hanno preso tutto il carattere del coach non a caso “Sandrokan”.
Ma questa volta non si ripete il miracolo dell’andata e a 2’ dal termine, Avellino a più 8, 83 a 75. E Caserta che vede sfumare l’ennesima vittoria sul filo di lana. Il tabellone alla fine è impietoso 92 a 87.
Per Caserta la salvezza è sempre più complicata e ancora lontana.