C’è un liceo a Caserta, uno dei tanti, forse neanche il più apprezzato.
Una scuola, che da 150 anni in silenzio guarda crescere dalla sua posizione centrale, tutti i piccoli cittadini che a loro volta lo osservano incuriositi, chi guardandolo con ribrezzo chi con ammirazione.
Un liceo che conosce solo bianco o nero nessuna sfumatura: lo si ama o lo si odia, o lo si frequenta convinti della propria scelta o i cinque anni sembreranno cento.
Prende tanto, ma dà altrettanto.
E’ il Liceo Classico Pietro Giannone che dal 1866 istruisce i giovani a una cultura classica tra le migliori in Campania, formando menti che hanno rivoluzionato il mondo moderno
La scuola venne inaugurata nel 1866 trovando sistemazione in quelli che furono i locali del convento di S.Antonio, nel 1868 prese il nome del filosofo meridionale Pietro Giannone a cui nel 1871 fu dedicata anche la strada.
Fu luogo nel 1880 per un discorso tenuto da quello che allora era il ministro della pubblica istruzione, Francesco De Sanctis ma subì pesanti bombardamenti nel 1943 che portarono alla distruzione di molte aule e alla perdita di vari oggetti tra cui libri antichi.
Finita la guerra sei ex studenti ricevettero la medaglia al valore.
Tra gli anni cinquanta e sessanta la palestra del liceo è stata, insieme al campo esterno in terra, teatro dei primordi e delle prime apparizioni della squadra di pallacanestro di Caserta, la Juvecaserta che è nata all’interno del Liceo Giannone.
A Paolo Mercaldo, ex alunno e giocatore della giovanile di Basket venuto a mancare nel 2008, è stata dedicata con rito religioso la palestra dell’istituto nel 2009.
Maria Rosaria Corsino