Teatro Elicantropo
Il Teatro Elicantropo di Napoli per “Dell’amore e dei segreti” di Antonio Iavazzo veste la Prima Nazionale.
Lo spettacolo sin dai primi momenti si preannuncia una satira al buoncostume, al teatro stesso, a quello fatto in maniera sommaria, attraverso gli attori che si avvicendano. Ci giullari , un capocomico e un mecenate, il ché potrebbe far presagire un testo stantio e tradizionale, Antonio Iavazzo ridistribuisce la tradizione. È come se di un orologio esploso potessimo, grazie al rallentatore, scorgere tutti i meccanismi, ogni singola rotella e vite, cosi il regista mostra la modernità, frammentando la tradizione.
Il testo è liberamente ispirato a Michel De Ghelderode. La pièce dura più di un’ora ma l’attenzione è ferma, tutti cercano di comprendere e alla fine capiscono che l’amore è l’unico modo, l’unico mezzo. Il ritmo varia, mantiene un certo rigore iniziale e poi si trascina dettato dal protagonista. A tratti commovente, lo spettatore annuisce e spesso sorride. Iavazzo ha riempito l’Elicantropo disegnando la scena, secellandola, pur non scalfendone il lato grottesco. “Dell’amore e dei segreti” è uno spettacolo che lascia il pubblico nella confusione della maestosità.
Vivete di teatro e fatevi vivere da esso.
Michele Brasilio