Cani e terremoti
Cani e terremoti
Di Luigi Sacchettino
Cari lettori interessati in questi giorni di Terra che trema mi sono spesso sentito porre una domanda: ma i cani percepiscono i terremoti? Se sì, come?
Nonostante sia consapevole delle straOrdinarie doti dei cani, a parte una immediata risposta del genere “certo hanno i sensi più acuiti dei nostri” non ho saputo fornire ulteriori spiegazioni; per cui ho deciso di approfondire l’argomento ed eccovi quello che ho trovato.
I paesi che hanno maggiormente investito nella ricerca in merito al comportamento degli animali prima dei terremoti sono il Giappone e la Cina, proprio perché questi fenomeni naturali colpiscono con maggiore frequenza questi territori.
Infatti secondo Mitsuaki Ota, professore di medicina veterinaria alla Azabu University in Giappone,“…cani e gatti sono in grado di dirci quando un terremoto colpirà con un preavviso tale da permettere la fuga. Le onde elettromagnetiche vengono emesse prima che un terremoto abbia luogo. Gli animali hanno la capacità di rilevarle. Nella distruzione lasciata dallo tsunami che ha colpito l’Oceano Indiano qualche anno fa non è stato trovato alcun animale morto. L’unica risposta che riesco a fornire è che gli animali possono avvertire i terremoti prima degli esseri umani e riescono ad avere il tempo di scappare per mettersi in salvo”.
Una ipotesi di tale comportamento si trova sul sito della United States Geological Survey (USGS): seppur non si è ancora riconosciuta una correlazione concreta e ufficiale tra il comportamento degli animali e i terremoti- una possibile spiegazione degli insoliti comportamenti degli animali pre- terremoto è rappresentata dal “percepire l’onda P che viaggia velocemente dalla sorgente del terremoto e arriva prima della più grande onda S. Ma molti animali con i sensi più acuti sono in grado di sentire l’ onda P qualche secondo prima che l’onda S arrivi. Per quanto riguarda il rilevamento di un terremoto giorni o settimane prima che si verifichi, questa è una storia diversa.”
Dati di riflessione ce li fornisce anche Stanley Coren – professore di Psicologia presso l’Università della British Columbia- noto al grande pubblico per i libri best-seller sui cani.
Il Professore stava studiando le alterazioni del comportamento dei cani durante i mesi invernali o altri periodi di tempo con poco sole durante le ore diurne quando si accorse di un dato inspiegabile: “Stavo raccogliendo i dati su questo tema grazie a 200 cani che venivano monitorati per gli otto mesi che vanno da settembre ad aprile. Due volte alla settimana i proprietari scrivevano una e-mail e valutavano il livello di attività e di eventuali segni di ansia, rispetto al giorno precedente. In generale, c’era poca variabilità nelle medie di gruppo nei vari giorni, ma un giorno particolare, il 27 febbraio 2001 ho evidenziato un netto aumento dell’attività e dell’ansia. Dei 193 cani che hanno riportato quel giorno, il 47 per cento ha mostrato livelli di attività significativamente più elevati e il 49 per cento ha mostrato un marcato aumento di ansia. Per caso, avevo dati acquisiti dal giorno prima che un terremoto aveva scosso il nord-ovest del Pacifico”.
Che tutto ciò crei uno stato di allerta, preoccupazione ed inquietudine sembra essere chiaro.
Che il cane sia poi in grado di decodificarlo, segnalarlo al proprietario- che deve a sua volta capirlo- è tutt’altro discorso.
Ma le ricerche su questo affascinante aspetto del comportamento animale continuano e ci si auspica che presto il mondo della scienza riesca a carpire questi meccanismi, compiendo non solo un grande passo nello studio del comportamento ma anche nello studio della previsione dei terremoti che si rivela quanto mai importante per la salvaguardia di milioni di animali umani e non, che in ogni parte del mondo rischiano la vita.
Un intimo pensiero agli abitanti di Amatrice che hanno perso i loro cari. Tra cui i loro cani.
Un fiducioso pensiero a quei cani che salvano i cani.
E a quei cani salvati dai cani.