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Napoli allo sbando. Anche Sarri perde la bussola
Champions league si va in campo. E’ stato scritto che il Napoli, vincendo con il Besikstas possa entrare nella storia. Ma evidentemente è un modo per illudere e per illudersi. Almeno si spera.
Sin dalle prime battute della gara si vede che il Napoli è lo stesso della gara casalinga con la Roma e prima ancora della sconfitta di Bergamo. Le partite precedenti avevano illuso. Ma è chiaro, sin dalla formazione schierata, che c’è qualcosa che non quadra. E’ vero Hysaj non è in forma, ma il sostituto, Maggio, ha 34 anni ed ha giocato molto poco. Albiol è ancora infortunato, Maksimovic non è sembrato all’altezza, ma far giocare Chiriches che, reduce da un infortunio ha calcato i campi per un solo minuto, sembra veramente troppo. Ennesima bocciatura per Gabbiadini (e poi devono essere i tifosi a sostenere il giocatore), Jorginho in campo con la necessità di una sedia a rotelle. Esordio, sempre in Champions con risultato in bilico per Diawara e Insigne che meriterebbe di sedere in panca almeno fino a quando non gli cresceranno le treccine ….. rosse.
E’ palese che anche Sarri sia in confusione, oppure vuole dimostrare al suo presidente, al nostro presidente (quello che ci meritiamo, o meglio che merita la città) che la campagna acquisti non è stata opera sua e che è stata sbagliata.
Il Napoli è nel pallone sia in difesa che in attacco, con il solo Mertens a dannarsi l’anima, che ha fatto diventare squadra di calcio anche il Besikstas. Ma nel pallone è anche la società, ma non il presidente che è di nuovo in tribuna, nonostante i fischi e i cori di sabato con la Roma.
La colpa non può essere dei giocatori ma di chi li ha scelti prima e, ora, di chi li mette in campo
Come detto, poiché l’allenatore non poteva essere un mago prima e non un “brocco” oggi, si ritiene che Sarri voglia inviare qualche segnale subliminale (un detto napoletano dice così: “per dispetto di mia moglie…. Mi taglio il pantalone…) a chi …”sa lui”. Però questo modo di comportarsi ed aver prestato acquiescenza ai colpi di testa del presidente (il solo colpevole) in campagna acquisti, ha danneggiato e continua a danneggiare in primis la sua professionalità. Ma è impensabile che una squadra impegnata su tre fronti, che vuole stazionare (non vincere) nei piani alti della classifica, andare avanti in champions league (si guadagna di più altrimenti saranno ancora maggiori le restrizioni per risultati e tifosi, ma “moneta” in tasca per la famiglia De Laurentiis) e cercare di arrivare fino alla fine in coppa Italia, possa reggere per tre mesi, o più, senza un attaccante, per poi verificare in che condizioni tornerà Milik e con giocatori, sempre gli stessi, a … “fare i muli e caricare il carro”. E’ bastato che la dea bendata voltasse le spalle e si è visto quanto realmente valgono le scelte effettuate dal solo presidente (Giuntoli e gli altri (?) poco o niente contano). Insomma è bene non cullare illusioni: in questa situazione non si va da nessuna parte. E’ bene dirlo a chiare lettere e non iniziare a trovare giustificazioni ridicole e che offendono l’intelligenza dei napoletani.
Una squadra in alcuni ruoli vecchia, inaltri logora ed in panca “giovanotti” di belle speranze, che non giocano ma … in prospettiva. Ma il Napoli stasera ha giocato (e perso) con il Besikstas. Il 29 ottobre dovrà giocare con la Juve. E non in prospettiva. Quest’anno ha già perso il campionato e non ..in prospettiva. E la champions… E la coppa Italia. Solo gli euro sono reali e “oggi” e non in prospettiva.
De Laurentiis vuole una champions per squadre scelte, ma con lui in sella il Napoli non potrà ambire neanche alla champions “C”.
Questo presidente finora ha avuto dalla sua l’effettuare scelte rivelatesi fortunate e che hanno consentito di celare, o meglio di evitare la focalizzazione da parte dei tifosi, che l’unico obiettivo era (ed è ) la moneta, gli euro. Non è difficile notare che non vi è continuità nel progetto: se tutti i pezzi migliori vanno via vuol dire che qualcosa non torna. Lavezzi, Cavani, Higuain e nel frattempo tanti brocchi acquistati per coprire altre operazioni economiche. Ed anche gli allenatori: sposano il progetto, ma alla prima discussione …… divorziano.
Con una …… moglie così non ce la possono proprio fare. E’ possibile che solo i tifosi, ma quelli non organizzati per fortuna, non riescano a comprenderlo? Siete solo un pubblico di… urlano dalla curva “b”. Ma sarà vero? Ed allora è il presidente che “ci” meritiamo. Dispiace solo per itanti tifosi .. giovani ed ….. illusi.