juvecaserta
Giocare a Milano alla quinta giornata, a due punti dalla blasonata Olimpia era impensabile alla stesura dei calendari. Eppure questo pomeriggio, al Forum di Assago, la pasta reggia è scesa in campo per approfittare della stanchezza di Milano, reduce da due sconfitte in Europa con OlympiaKos e Real Madrid, nonché di assenze importanti come quella del casertano Gentile.
Evidente divario tecnico
Ma il campo è ben altra storia. Le scarpette rosse sono di un altro pianeta e lo dimostrano sin dalle prime battuye. In campo Dell’Agnello si affida al solito quintetto: Sosa, Bostic, Watt, Putney e Gaddefors. Dopo un buon inizio, con giocate in velocità che portano Caserta avanti sul 7 a 2, Milano prende il largo e non c’è più storia. Il ritmo è molto alto. Caserta ha le sue solite amnesie, non consentite contro la prima della classe. Prima Abass, autore di una grande prestazione e Raduljica, con una buona precisione e grande intensità difensiva, fanno accumulare un cospicuo vantaggio per l’Olimpia, dal 14 a 11 al 23 a 12, il passo è breve. Caserta resta senza canestri per oltre 6 minuti. Frazione chiusa sul 28 a 14
Secondo quarto
Milano mette la freccia. Poco da raccontare se non un monologo meneghino. Juvecaserta con polveri bagnate con un Sosa sempre più irritante (se le sue performance devono essere su questi standard, meglio farne a meno) che pregiudica le prestazioni anche dei suoi compagni. Con Hickman e Dragic sugli scudi, dopo aver raggiunto ampi margini di vantaggio, si va al riposo lungo sul 55 a 36.
Dopo il riposo
Juvecaserta nel terzo quarto entra in campo più determinata. Casertani che, approfittando di un rilassamento di Milano, con giocate in velocità e buona circolazione di palla, dopo essere stata sotto di 23, mette un parziale di 19 a 8. Ma, dopo un time out chiamato da Repesa, l’Olimpia preme sull’acceleratore e ristabilisce le distanze. Il terzo periodo termina sul 75 a 61.
Ultimo periodo di allenamento
Caserta ci prova, ma Milano dimostra, in ogni giocata, che in Italia è di una caratura superiore. A 7’ e 33’’ 79 a 63. A metà frazione 82 a 67. Milano amministra e il risultato stazione sul + 15. Ma con un ennesima accelerata, a 2’e 32’’ si va sul 95 a 72. Finisce 100 a 80
Poco più di un allenamento per l’Olimpia Milano che ha messo in risalto i consueti errori di Caserta. Sosa è un fantasma, l’ombra del giocatore conosciuto e che ci si aspettava. Alla vigilia del campionato non si immaginava addirittura di dover tagliare proprio lui, il giocatore che avrebbe dovuto far fare il salto di qualità. Allo stato sembra la soluzione migliore. Ma il coach ha piena fiducia nelle sue possibilità di riscatto. E così sarà. Basta attendere.