Vele
Di Miriam Gargiulo
Le Vele di Scampia, divenute simbolo di degrado, illegalità e delinquenza del quartiere situato nella periferia nord di Napoli, sono destinate a rimanere solo un ricordo.
Via dal “mostro”
Da alcuni giorni infatti, a seguito della delibera di demolizione firmata da De Magistris, sono stati consegnati nuovi alloggi ad alcune famiglie che saranno seguite dalle altre, con lo scopo di effettuare uno sgombero completo entro il 19 novembre, grazie al trasferimento di circa sette nuclei familiari al giorno.
Gli edifici progettati dall’architetto Franz di Salvo, originario di Palermo, e costruiti tra il 1962 e il 1975, erano inizialmente sette. In seguito, sul finire degli anni Novanta, tra il 1997 e il 2003, si è proceduto all’abbattimento di tre strutture su richiesta di Antonio Bassolino, sindaco di Napoli dal 1993 al 2000, la cui volontà era stata pienamente condivisa dalla popolazione, stanca delle gravi condizioni in cui era costretta a vivere.
Il celebre blocco di edilizia popolare, deve il suo nome alla sua particolare forma che si restringe sempre di più in altezza e che ricorda quella di una vela latina. Di Salvo si era ispirato ai principi delle “unitè d’habitation” ideati da Le Corbusier. L’Unitè d’Habitacion era concepita come una vera e propria “città verticale” rispondente all’idea dell’unione del singolo edificio al quartiere circostante. Il progetto dell’architetto italiano, nasce pertanto, con lo scopo di dare vita ad una comunità fondata sull’integrazione tra le famiglie. Le cose però sono andate diversamente e cause di diversa natura,tra cui la mancanza della presenza dello Stato, la carenza di manutenzione e la povertà dilagante nel quartiere, che registra uno dei livelli di disoccupazione più alti d’Italia, hanno trasformato le Vele in un vero e proprio ghetto, nella piazza di spaccio più grande del Paese, dove regna sovrana la criminalità. I primi disagi si sono presentati in seguito al terremoto che nel 1980 ha colpito l’Irpinia, calamità sfociata in un problematico fenomeno di abusivismo edilizio che ha interessato proprio le Vele, che furono occupate da migliaia di terremotati.
Le Vele: Riqualificazione del territorio
Dei quattro palazzi perdurati, set di fiction e video musicali, ne rimarrà solo uno. Si tratta della Vela B che diventerà, per volontà del Comune di Napoli, sede degli uffici della città metropolitana.