Polemiche
Di Valerio Andalò
Da tifoso non posso che essere amareggiato per il risultato della partita di ieri sera. Da appassionato di calcio e perciò legato al concetto di “sportività” non posso prescindere da un’analisi oggettiva.
Partiamo dal comportamento della Società Calcio Napoli che poche settimane orsono ha decretato il silenzio stampa. Ebbene, ieri sera un Giuntoli (Ds azzurro) furioso ha deciso di presentarsi dinanzi alle telecamere di mamma RAI. Dopo aver definito il comportamento del direttore di gara vergognoso, aver accusato i telecronisti della tv pubblica di essere tutt’altro che imparziali e aver fatto i complimenti alla squadra, ha deciso di andar via senza aspettare le repliche. Dal punto di vista della comunicazione una figura degna di una squadra di 3° categoria. Puoi anche avere tutte le ragioni di questo mondo ma se accetti di presentarti dinanzi alle telecamere devi anche mettere in conto “le domande scomode”. Di conseguenza devi accettare il contraddittorio, pretendere di fare “l’assolo” ti porta automaticamente dalla parte del torto.
Dal punto di vista tecnico è giusto analizzare alcuni episodi che hanno scatenato polemiche: il gol del Napoli è regolare. Callejon ha il braccio davanti alla linea dei difensori, pertanto come da regolamento non è fuorigioco. C’è il primo rigore per la Juventus, Koulibaly entra scomposto su Dybala. C’è il rigore in favore del Napoli. Albiol, in quel momento nell’area di rigore bianconera, viene agganciato in maniera irregolare. Molto dubbio il secondo penalty concesso ai bianconeri: è vero che Cuadrado stramazza al suolo dopo il contatto con Reina, ma è altrettanto vero che il portiere del Napoli tocca il pallone (che infatti cambia direzione). Inoltre l’estremo difensore azzurro non può smaterializzarsi. Detto ciò ottimo primo tempo del Napoli che ha imbrigliato la Juve nel suo fortino (una delle rare volte in questa stagione), ottimo secondo tempo dei padroni di caso che hanno impedito al Napoli di esprimere il suo gioco. Va da se che gli azzurri hanno commesso le solite ingenuità difensive (clamorosa quella sul secondo goal) ed hanno avuto l’usuale calo fisico e mentale. Nota lieta: ad un certo punto della gara a centrocampo il Napoli ha schierato Rog, Zielinsky e Diawara, 62 anni in tre. Tre giocatori di sicuro avvenire.
Una domanda (retorica) va fatta: cosa si può pretendere da questa squadra? Dopo un mercato in cui hai venduto il tuo giocatore più forte (Higuain) e hai comprato ragazzi alla prima esperienza importante seppur molto promettenti. Dove il tuo centravanti, sempre giovanissimo, si è rotto per metà stagione e nel momento di miglior forma fisica. Dopo che hai speso 35 milioni di € per due difensori che non sono neppure titolari e che vedono pochissimo il rettangolo di gioco (Maksimovic e Tonelli). Dopo che hai preso Pavoletti nel mercato di riparazione sapendo della sua precaria forma fisica. Eppure si sono raggiunte le semifinali di Coppa italia, gli ottavi di Champion’s league (ergo tra le prime 16 squadre d’Europa) e si è ancora in corsa in Campionato per un ottimo piazzamento. Lecito sostenere che una squadra che prende tutti questi goal non possa andare tanto lontano, ma si evitino gli inutili piagnistei.
Basta polemiche: adesso è tempo di concentrarsi!
Al netto delle polemiche e del torto arbitrale subito la sostanza non cambia: il risultato finale purtroppo resta. Ma adesso è tempo di archiviare questa partita e concentrarsi sulle sfide a venire, altrimenti si continua con i soliti strascichi che rischiano di far perdere la bussola. E la squadra non può permettersi di farsi distrarre dalle polemiche: sabato c’è la Roma e subito dopo il Real dove, con tutto il rispetto per il grande avversario, abbiamo il dovere di provarci.