L'Interessante
  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Notizie Flash
1 MAGGIO: FESTA O…. LUTTO. UNA FESTA BEN...
CORONAVIRUS FASE 2 ……… GIU`LA “MASCHERINA
LA MUSICA DELLA GATTA CENERENTOLA COME PASS PER...
INTERNAZIONALI: LA COPPIA DI TAIWAN SI AGGIUDICA IL...
INTERNAZIONALI TENNIS ASSEGNATE LE WILD CARD. SABATO INIZIANO...
Michele Pagano: Il futuro è il mio presente
Da consumarci preferibilmente dopo morti: Officina Teatro incanta...
VALERIO BIANCHINI E LE SUE … BOMBE. AMARCORD...
Caso Weinstein. Dite alle donne che non siamo...
The Aliens ad Officina Teatro: vita, amicizia ed...

L'Interessante

  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
CinemaCulturaIn primo pianoTeatroTv

Gianfranco Gallo: un artista 365 giorni l’anno

scritto da L'Interessante 21 agosto 2017
Gallo

Gallo

Di Christian Coduto

Questo incontro mi incuriosisce.

Mi ha sempre affascinato il confine tra la realtà e la finzione.

Se facessi riferimento solo ai ruoli che ha interpretato, sarei tentato (superficialmente) di classificarlo come “cattivo e antipatico” … ma, d’altro canto, è in casi come questi che ci si rende conto se il lavoro di attore è fatto bene, in maniera magistrale: quando provi rabbia nei confronti di un personaggio sul grande schermo, significa che l’artista è riuscito a dargli la giusta connotazione.

Lo scoprirò presto…

Gianfranco Gallo mi accoglie con un bel sorriso e mi stringe la mano in maniera cordiale. Ha uno sguardo molto profondo, attento. Eppure trapela una leggera riservatezza.

Gianfranco Gallo risponde alle domande de “L’interessante”.

Chi è Gianfranco Gallo?

Un artista 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, un padre di due figlie bellissime, Bianca e Greta, un amico di Fox il mio Spitz … una persona leale, onesta, a volte dura come dura è la realtà, di certo troppo dura con se stessa. Una persona che ha sbagliato come tutte, che come tutte le persone ha sofferto e che per la legge della vita avrà fatto soffrire qualcuno, ma che è capace di slanci di affetto che nessuno sospetta se non chi la conosce davvero. Amo per sempre ma so anche cancellare per sempre.

La sua prima risposta mi lascia di stucco: il suo pensiero è lì, offerto senza fronzoli, immediato. Non vuole apparire perfetto, perché la perfezione non esiste. E’ un personaggio del mondo dello spettacolo, lo sappiamo, ma è soprattutto un essere umano. Il suo amore per il suo cagnolino è la dimostrazione di un animo buono.

Quando hai capito che la recitazione avrebbe fatto parte della tua vita?

Da sempre, con mio padre cantante ed attore e mia madre attrice, lo spettacolo in qualche modo è stato parte della mia vita. Poi verso i 15,16 anni capii che sarei stato dalla parte illuminata dai riflettori. In realtà avevo avvertito da subito la necessità di dovermi esprimere, ero timido e introverso, per questo a 10 anni scrivevo poesie. Ho sempre scritto, poi ho cantato, recitato, scritto commedie, testi drammatici, ho fatto quello che ero e oggi sono quello che faccio.

“Timido, introverso” … appunto. L’arte come autoanalisi, come via di uscita da una piccola chiusura caratteriale.

Attore, regista, autore … ti cimenti anche nel canto durante i tuoi spettacoli. Gianfranco Gallo è un artista completo. Hai fatto tanta gavetta, un termine ormai sconosciuto ai più. Al giorno d’oggi, partecipi ad un reality in cui raccogli pietre in Nicaragua e diventi protagonista di 15 serie tv e altrettanti lungometraggi. Non credi che questo sia un processo di involuzione culturale?

 

Io ho cominciato come cantante di Roberto De Simone, uno dei personaggi di maggior spicco della cultura musicale internazionale degli anni ’80, ma poi mi sono espresso in tante altre forme. Dipingo anche, con le mani, senza pennelli, forse roba strana ma se ne sento il bisogno lo faccio. L’involuzione culturale è stata dettata dal mercato: dalle TV commerciali in poi c’è stata una gara verso il basso, l’artista oggi spesso non si differenzia dal pubblico che lo guarda. In certi show, ad artista e pubblico puoi scambiare i ruoli e nessuno se ne accorge … l’artista, a mio giudizio, dovrebbe indicare qualcosa a chi lo segue da una poltrona con la testa in su.

Hai spesso interpretato magnificamente dei ruoli da cattivo. Quali sono i pregi ed i difetti del dare vita a personaggi “antipatici”?

Cerco sempre di variare quella cattiveria di cui parli. Come attore sono pignolo e i personaggi non sono mai gli stessi se li affronti facendogli e facendoti mille domande. La psicologia dei personaggi è tutto. I “cattivi” comunque difficilmente li dimentichi … il difetto, se di difetto si può parlare, sta nel fatto che se fai il cattivo per la maggior parte dei casi sarai sempre l’antieroe.

Lavori spesso con tuo fratello Massimiliano. Quanto è importante, per la riuscita di un progetto, di uno spettacolo, l’empatia che si viene a creare?

Fuori dal palco sarebbe indispensabile ma si sa che a volte c’è e a volte no. Per quel che vede il pubblico invece, l’empatia ormai siamo in grado di crearla per l’occasione e di metterla a disposizione di chi la vuole trovare, quando vogliamo noi. E’ un bene, alla fine il nostro è un mestiere.

In “A Sud di New York” sei stato diretto da Elena Bonelli. Pensi che ci siano differenze, in termini di sensibilità, quando alla regia c’è una donna?

Con lei è stato un breve incontro, mentre con Francesca Comencini quest’anno ho girato tanto e devo dire che la differenza la noti: Francesca è eccezionale, lei non scinde mai la donna dalla regista e dunque il set acquista una sensibilità, una dolcezza, un mood unici. Anche se è una tosta … ma le donne sono così. Io la adoro.

 

Hai lavorato in “Un posto al sole”. Come vivi le esperienze del tubo catodico? Ci sono i puristi che storcono un po’ le labbra quando si parla di televisione …

Sì sono stato Rocco Giordano per più di un anno e mezzo, poi ho recitato ne “La Nuova Squadra”, ne “Il Clan dei Camorristi” e poi in “Don Matteo”, “Sotto Copertura”, “Squadra Mobile” e da due anni sono nel cast della serie che i giornali americani hanno reputato la terza a livello mondiale: “Gomorra”. Recito il ruolo di Giuseppe Avitabile, suocero di Genny che nella terza stagione da novembre su Sky, avrà un ruolo fondamentale. Questo per dire che non c’è una sola TV, io le ho frequentate un po’ tutte. C’è quella fatta bene, meno bene o benissimo. “Gomorra” ad esempio per tempi, professionalità, organizzazione, regie, sceneggiature, direttori della fotografia e quant’altro non ha nulla di diverso dal Cinema. Fatto sta che la TV ti da la popolarità che il grande schermo non offre soprattutto in quest’epoca. I grandi investimenti sono per le serie, per questo molti grandi attori e molti grandi registi sono passati a fare TV, secondo me è un bene perché sale il livello della produzione televisiva ed un male perché il Cinema finirà sempre di più per essere un’esclusiva di chi fa botteghino senza necessariamente fare Arte, anzi.

C’è un ruolo che vorresti interpretare e che non ti hanno ancora offerto?

In Teatro Cyrano e Shylock de “Il Mercante di Venezia”, al Cinema mi piacerebbe interpretare invece un personaggio complesso tipo Hannibal Lecter o all’opposto, una figura come quella di Padre Pio, caratteri diversissimi ma intriganti, contorti, da studiare per mesi e restituire poi agli spettatori secondo la mia sensibilità.

 

Un dualismo interessante: gli estremi che affascinano. Sono sicuro: darebbe vita a due personaggi altrettanto indimenticabili.

Domanda multipla: ultimo film visto al cinema, ultimo cd acquistato, ultimo libro letto, ultimo spettacolo teatrale al quale hai assistito.

Al Cinema “Indivisibili” dove sono Don Salvatore … dopo la vittoria al Festival di Venezia, del settembre 2016, avrò assistito come ospite ad una decina di proiezioni ed in estate non c’è stata arena che non lo abbia proiettato; la più bella è stata quella dell’isola di Tavolara in Sardegna per il Festival del Cinema organizzato dal Piera Detassis, direttore di Ciak: uno scenario unico, da sogno, da film appunto. Per i CD sono un pirata on line ma non lo dire in giro (ridacchia), faccio le mie selezioni. Sto leggendo un libro su Charlie Chaplin. Per quanto riguarda l’ultimo spettacolo teatrale non ricordo: il Teatro non mi attira molto in questo periodo. Certamente sarà stato uno spettacolo in uno dei quei piccoli teatrini anche in provincia dove vado spesso, che non fanno pubblicità perché non hanno i soldi ma dove si fanno messe in scena con un senso ed una motivazione.

Cosa dobbiamo attenderci da Gianfranco Gallo?

Se ve lo dice avvisatemi.

Ride di gusto. Ha un’ironia educata, mai sopra le righe. Un giusto equilibro tra la sua riservatezza e il suo lavoro, che comporta inevitabilmente un continuo contatto, continue interazioni con le persone.

Ed ora marzulliamo un po’: fatti una domanda e datti una risposta

Perché hai rilasciato un’altra intervista? Perché non erano le solite domande.

Gianfranco Gallo mi saluta così: con una risposta del tutto inaspettata (e gradita).

Che dite, è davvero così malvagio come appare al cinema e in televisione?

Ph: Spectra

Gianfranco Gallo: un artista 365 giorni l’anno was last modified: agosto 21st, 2017 by L'Interessante
Don MatteoGianfrancoGomorraIndivisibiliLa nuova squadra
0 commenti
23
Facebook Twitter Google + Pinterest
L'Interessante

L'Interessante è un progetto editoriale che nasce nel Marzo 2016, per essere nuova voce sul territorio campano.

Post Precedente
Gea Martire: tento di essere me stessa
next post
Villammare Film Festival 2017

Post che potrebbero interessarti

CANI

Ragionare con la pancia; (forse) anche i cani lo fanno

17 novembre 2016
fiaba

E’ una fiaba sai, vera più che mai

2 gennaio 2017
Ciao Paolo

Ciao, Paolo. Non solo il 19 Luglio

21 luglio 2016
cane dog friendly aree cani terremoti

Cani e Terremoti. Il Dog Friendly: capitolo 18

1 settembre 2016
Fertility

Fertility Day: la Lorenzìn toppa su tutta la linea

22 settembre 2016
azzurri

AZZURRI “ALLA SICILIANA” PER IL POSTICIPO

12 marzo 2016
retrocessione

JUVECASERTA RISUCCHIATA SUL FONDO. SOLO UN MIRACOLO PUO’ EVITARE LA RETROCESSIONE

24 aprile 2016
Giffoni

Giffoni 2016: si parte con la maratona per Di Caprio

15 luglio 2016
012 Factory

Factory Academy Gli allievi incontrano Le “guide” Enrico Pandian e Luca Palermo

7 ottobre 2016
Lounge Bar Dog Friendly

Lounge bar dog friendly: anche a Napoli

2 agosto 2016

Lascia un Commento Cancella Risposta

Resta in Contatto

Facebook Twitter Google + Instagram Email RSS

Categorie

  • Attualità
  • Basket
  • Calcio
  • Cinema
  • Cronaca
  • Cultura
  • Curiosità
  • Dall'Italia e dal Mondo
  • Editoriale
  • Eventi
  • In primo piano
  • Indovina dove andiamo a cena
  • Libri
  • Musica
  • Notizie fuori confine
  • Parliamone
  • Politica
  • Sport
  • Teatro
  • Tv
  • Viaggi Interessanti
  • Vignette Interessanti
  • Volley

I Più Visti

  • ciao francesca

    Ciao Francesca!

    29 maggio 2016
  • duel gomorra

    Gomorra 3: i casting al Duel Village

    8 giugno 2016
  • museo

    Museo di arte islamica come l’araba fenice

    24 gennaio 2017
  • molly

    Molly Malone, la strana leggenda

    19 novembre 2016
  • canile

    Adozione in canile: ti salvo la vita, appartieni a me

    9 marzo 2017
  • Facebook
  • Twitter
  • Google +
  • Instagram
  • Email

© 2015 L'Interessante. Tutti i diritti riservati.
Designed by Armando Cipriani


Back To Top
Utilizziamo i cookie per migliorare l'esperienza utente sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu sia d'accordo. Accetto
Privacy & Cookies Policy