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Categoria

Musica

sanremo
CulturaEventiIn primo pianoMusicaTv

Sanremo: la prima puntata se l’aggiudica la De Filippi

scritto da L'Interessante

Sanremo.

Di Michela Salzillo

Non ci sono dubbi. A vincere la prima puntata della 67esima edizione del festival della canzone italiana è stata senza esclusione di colpi Maria De Filippi. La regina delle reti Mediaset aveva fatto parlare di sé a lungo, già prima che cominciasse il valzer delle ugole nazionali, creando aspettative di curiosità molto alte, sia nel pubblico affezionato che in quello scettico per natura. La moglie di Costanzo era stata voluta fortemente dal vegliardo padrone di casa Carlo Conti. I due conduttori non hanno mai nascosto al pubblico la reciproca stima professionale che li unisce, sintonia assolutamente confermata durante la diretta di ieri sera. Rare le occasioni in cui la De Filippi è apparsa da sola sul palco dell’Ariston; la co- conduttrice infatti ha avuto dalla sua il costante supporto del compagno televisivo, anche quando sembrava essere assente dalle scene. A dimostrarlo è stato il pronto sostegno durante il rischio di caduta della Maria più amata dagli italiani che, come in un classico copione scritto dalle secce, l’ha vista rischiare un rovinoso strafalcione a metà serata, sgualcendo , anche se solo per pochi minuti, il tono serioso assunto dalla De Filippi mentre era intenta a introdurre sul palco due ragazzini poco più che tredicenni, ideatori di un progetto anti- bullismo, onorato fra gli altri  dal presidente della Repubblica Mattarella. Un inciampo il suo che quasi sembrava essere preannunciato da chi l’avrebbe voluta, sin dai primi minuti, protagonista della scala centrale, per giudicarne magari l’andatura e il portamento. Una scala che però non è stata mai scesa dalla De Filippi, e che solo potenzialmente sarà guadagnata in chiusura del Festival. Lei, si sa, preferisce i gradini, è quella la postazione prima dalla conduttrice Mediaset, almeno in uno dei suoi programmi più seguiti. Una scelta solo sua, che negli anni si è aggiudicata le migliori parodie. Un vero e proprio costume, insomma, rispettato anche ieri sera con l’intelligente ironia che, ci piaccia o no, la contraddistingue. C’è da dire che dopo anni di onorata fedeltà al suo editore, vederla al timone della concorrenza è stato parecchio curioso. La De Filippi, infatti, in questi anni ci ha abituati a delle personali minuzie d’atteggiamento e, ammettiamolo, vederle adottate in quel temporaneo contesto d’adozione ha fatto un po’ strano a tutti. Ogni volta che preannunciava gli ospiti o interloquiva con gli stessi, sembrava fosse molto vicina l’eco delle sue buste a “C’è posta per te”, ad ogni suo facciamo entrare è probabile che i  fedeli spettatori abbiano lottato contro una crisi di identità molto forte, ma è così che accade per i colossi , ovunque vadano li riconosci sé stessi, e la De Filippi, al di là dei plausi e le antipatie, è senz’altro fra questi.

 Sanremo organizza il Festival, ma la De Filippi porta i cantanti

Come ogni anno, anche per questa edizione la gara dei big è stata suddivisa in due serate consecutive. Ieri sera, durante il taglio di nastro si sono infatti esibiti i primi undici artisti. Nel dettaglio abbiamo ascoltato: fa talmente male di Giusy Ferreri- che essendo risultata fra i concorrenti a rischio eliminazione, dovrà contendersi il ripescaggio di giovedì sera con gli altri esclusi, compresi quelli che verranno fuori dalla seconda puntata. Insieme a lei, sono finiti in zona rossa Ron, con il brano l’ottava meraviglia e il rapper Clementino con ragazzi fuori. Hanno passato il turno, invece, tutte le scoperte discografiche della De Filippi che, senza ombra di dubbio, presta da molti anni parecchio allo spettacolo musicale, portando all’ Ariston molti dei suoi allievi, vincitori e non, della scuola di Amici . Ottimi i risultati ottenuti da Elodie, con il brano tutta colpa mia; lo stesso è valso per lex front- men dei Dear jack, Alessio Bernabei che, intrapresa ormai la carriera da solista, ha presentato a Sanremo la canzone nel mezzo di un applauso. Corrono veloci anche i consensi per Fabrizio Moro, che smessi per qualche giorno i panni di professore nella scuola della De Filippi, resta vigorosamente in gara con portami via. Parte dei vincitori della prima puntata sono dunque di casa Mediaset, fatti salvi Fiorella Mannoia, con il brano che sia benedetta; Ludovica Comello che ha presentato il cielo non mi basta; Ermal Meta che ha cantato vietato morire ; il veterano Al Bano che, nonostante i problemi di salute dell’ultimo periodo, è riuscito a portare a casa un ottimo riscontro con la canzone di rose e di spine e Samuel, meglio conosciuto come cantante dei subsonica, che ha passato il turno con il brano vedrai. Per sapere come proseguirà la gara non ci resta che attendere il secondo appuntamento, che stasera fra i restanti artisti vedrà in gara un altro dei pupilli della Maria, il vincitore della appena trascorsa edizione di Amici,  Sergio Sylvestre.

Sanremo: la prima puntata se l’aggiudica la De Filippi was last modified: febbraio 8th, 2017 by L'Interessante
8 febbraio 2017 0 commenti
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Sanremo
CulturaEventiIn primo pianoMusicaTv

Sanremo: chi è il vero vincitore?

scritto da L'Interessante

Sanremo.

Di Maria Rosaria Corsino

In ogni competizione si sa, ci sono i vincitori e i vinti.

Non sembra essere però il caso di Sanremo dove molto spesso quelli che non sono arrivati al podio riscuotono più successo del primo classificato.

Certo, Sanremo lo vince chi riesce a farsi passare di più in radio e che fa parlare di sé, ma allora a che pro la competizione?

A Sanremo vince chi non vince

Negli ultimi anni il modo di giudicare il vincitore del festival è stato al centro di accese discussioni.

Una volta vota il pubblico da casa, una volta la giuria, una volta Beppe Vessicchio.

Fatto sta che aleggia sempre un alone di malcontento!

Eclatante l’episodio del 2010 in cui Pupo non riusciva ad accettare la sconfitta, aveva acquistato un sacco di voti!

Fatto sta che la canzone poteva votarla solo un filo-Savoia

Molto spesso ci si dimentica chi abbia vinto le precedenti edizioni, segno che il successo non sta nell’oro ma nella capacità di trasmettere emozioni e di farsi trasmettere.

Sanremo 2017: tutto da scoprire

Come ogni anno appare la lista dei favoriti per la vittoria, prima ancora che questi abbiano messo piede sull’ Ariston!

Tiziano Ferro sarà presente solo come ospite, altrimenti avrebbe vinto a tavolino.

La regina di quest’anno sembra essere Fiorella Mannoia annuncia Carlo Conti, che ormai ci ha preso gusto a presentare e non si scolla più dalla città dei fiori.

Sanremo: chi è il vero vincitore? was last modified: febbraio 8th, 2017 by L'Interessante
8 febbraio 2017 0 commenti
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Rencontres
CulturaEventiIn primo pianoLibriMusica

Rencontres di Antonio Cobianchi

scritto da L'Interessante

Rencontres.

Rencontres.

 

In occasione della presentazione del volume “Rencontres” 2016 a cura di Aldo Antonio Cobianchi, Segretario generale della Società Italiana dei Francesisti – SIDEF, e alla presenza del Console generale di Francia a Napoli Jean-Paul Seytre, l’Institut Français di Napoli ospiterà Giovedì 9 febbraio 2017 alle ore 18,00, via Francesco Crispi 86, un evento che intreccerà Arte, Letteratura e Musica. Oltre alla presentazione del volume e al concerto dei maestri Giuseppina Gallozzi e Sergio Caggiano, che eseguiranno musiche di Marais, Fauré, Schumann e Schubert, saranno esposti per la prima volta a Napoli alcuni dipinti di Alfonso Benadduce, pittore e artista di teatro. I quadri pubblicati nel volume Rencontres resteranno in mostra nella sala Blanc et Noir del palazzo del Grenoble tutti i giorni (escluso la domenica) dal 9 al 18 febbraio 2017 (orario 9h -19h).

Rencontres di Antonio Cobianchi was last modified: febbraio 7th, 2017 by L'Interessante
7 febbraio 2017 0 commenti
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concerto dicapodanno
In primo pianoMusicaParliamone

CONCERTO DI CAPODANNO NEL DUOMO DI CASERTAVECCHIA

scritto da L'Interessante

concerto di capodanno

Concerto di Capodanno promosso dal maestro Caterina Bernardo

Concerto di Capodanno nel  suggestivo Duomo di Casertavecchia, il 1 Gennaio 2017 alle ore 19.00 si esibisce   l’Ensemble “I MUSICI CAMPANI” , fondata dal Maestro Caterina Bernardo con artisti del territorio di Terra di Lavoro.

Brani natalizi e musiche d’autore

Protagonista nello scenario artistico e culturale di quest’anno, aprira’ il nuovo anno con un momento musicale che spaziera’ dai Valzer di Strauss a Verdi, Bellini, Brahms , sfociando  in alcuni brani internazionali Natalizi , per finire con la Marcia di Radetzky, eseguiti al pianoforte da Caterina Bernardo, al violino da Vincenzo Ciccarelli e dal soprano Maria Cenname.  

Al termine spettacolo pirotecnico e brindisi: un appuntamento da non perdere 

L’Evento proposto da Don  Nicola Buffolano, con  la direzione artistica di Caterina Bernardo, realizzatrice nel 2016 della Prima Festa Europea della  Musica a Caserta, e conosciuta al pubblico internazionale nella sede della Reggia di Caserta durante il successo delle “Notti Europee dei Musei” che hanno registrato una grandissima affluenza di turisti.  Caterina Bernardo lo scorso  17 Dicembre ha diretto e realizzato l’ormai noto “FLASH MOB INNO ALLA GIOIA” , quest’anno alla sua seconda edizione e rientrato  nel programma ‘NATALE DI GUSTO” del Comune di Caserta. A conclusione del Concerto di Capodanno, il pubblico partecipante potra’ assistere allo spettacolo pirotecnico e brindare al Nuovo Anno , nello spazio antistante il Duomo.

CONCERTO DI CAPODANNO NEL DUOMO DI CASERTAVECCHIA was last modified: dicembre 31st, 2016 by L'Interessante
31 dicembre 2016 0 commenti
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edoardo bennato
AttualitàIn primo pianoMusica

EDOARDO BENNATO CONCERTO PER TELETHON TRA MUSICA ROCK, ATTUALITA’, PROTESTA E TEMI SOCIALI

scritto da Walter Magliocca

edoardo bennato

Edoardo Bennato: grande performance al Comunale di Caserta

Edoardo Bennato ha deliziato la platea del Comunale di Caserta, pochi giovani, inaugurando la rassegna di eventi denominata “Natale di Gusto” organizzata dal Comune di Caserta e Camera di commercio con la partnership di alcuni sponsor. E’ il solito Bennato che, nonostante l’età, mantiene il palco e soprattutto le ….. idee, il modo di cantare. Mette in mostra un rock eversivo contro le fazioni politiche, condito da temi attuali e di protesta contro un sistema che non è assolutamente mutato se le sue canzoni, di quasi trent’anni, sono più che attuali.

Miscellanea di canzoni tratte dal nuovo album “Pronti a salpare” e dal  vecchio ma sempre attuale “burattino senza fili”

La maggior parte dei vecchi successi sono tratti dall’album “burattino senza fili”, pubblicato nel 1977, trasformato in un musical prodotto dal Teatro Brancaccio di Roma per la regia di Maurizio Colombi, con una morale diversa da Collodi: se segui le regole, ti ritroverai legato da mille fili, come un burattino nelle mani del potere. Con un paio di inediti, intitolati ”Lucignolo” e ”Al diavolo il grillo parlante”. Ripete, così, la positiva esperienza di nove anni fa per aver trasformato  ”Sono solo canzonette” nel musical ”Peter Pan”.

Altri “pezzi” sono stati tratti dal nuovo disco «Pronti a salpare», prodotto da Brando (già lavorato con Emma e Nesli), venduto dopo il concerto, sempre per Telethon. Brano vincitore della XIV edizione del premio Amnesty International Italia, indetto da Amnesty International Italia e dall’associazione culturale Voci per la Libertà, migliore brano sui diritti umani. Il titolo scelto è facilmente comprensibile, ma si presta alla doppia interpretazione, come spiegato nel corso del concerto. Non solo decine di migliaia, centinaia di migliaia di disperati in cerca di nuove vie per scampare alle guerre, alla fame, alla miseria dirigendosi verso il conclamato benessere del mondo cosiddetto occidentale. Pronti a tutto, pronti a … salpare Ma anche tutti quanti noi dovremmo essere pronti a salpare guardando l’evolversi del mondo con un altro punto di vista. In pratica non solo gli emigranti ma tutti noi, in questo momento particolare, dovremmo essere pronti a salpare”. Mai dimenticando le proprie radici come alcune canzoni “A Napoli”, “La mia città”. Non tralasciando riferimenti alla vita sociale e dediche a personaggi dello spettacolo come Enzo Tortora e Mia Martini cui è stata dedicata la canzone “La calunnia è un venticello”.

Tutte le canzoni vecchie sempre attuali a testimoniare la lungimiranza e l’attenzione nell’analisi del sociale

Le canzoni: “sono solo canzonette”, “signor censore” “Asia” (1985), “e’ asciut pazz o padron” (dedicata a Maradona), “meno male che adesso non c’è Nerone” e la conclusiva “in prigione”, hanno dimostrato la lungimiranza del cantautore napoletano (oggi settantenne) nell’analizzare e sviscerare i problemi che affliggono la nostra società e soprattutto la città natale (“la più bella città del mondo”) mai dimenticata e sempre presente nei propri testi. Sia nel passato che nel presente,  l’ironia del cantautore flegreo si misura con temi come politica, famiglia, figli, futuro, amore, menzogna, ma senza mai dimenticare le proprie radici. Che emerge nella canzone “Vendo Bagnoli”, oggetto di un progetto mai realizzato di un architetto scozzese ma nato a Napoli, Lamont Young, che già nel  1875 avrebbe voluto trasformare in un polo turistico, stile Venezia,  la zona flegrea di Bagnoli che ancora oggi, incompiuta ed abbandonata, è oggetto solo di mire speculative. E la canzone presente nell’ultimo album “a napoli 55 è la musica”, autobiografica e che mette in evidenza la ricorrenza del numero 55 nella sua vita (è nato a campi flegrei n. 55).

E’ stato accompagnato dalla sua band composta da Giuseppe Scarpato e Gerardo Porcelli alla chitarra, Arduino Lopez al basso e Raffaele Lopez alle tastiere e Roberto Perrone alla batteria.

Un evergreen  che non ha mai tradito la sua idea

Edoardo Bennato ha dimostrato di non avvertire l’incedere degli anni. Due ore ininterrotte di concerto, musica rock and blues irriverente e fondata su temi di attualità.

L’anarchia base fondamentale di un’idea che è la vera essenza della democrazia.

Utopia ieri…. più che mai oggi.

Ma …….. ogni cosa ha il suo prezzo, ma nessuno saprà quanto costa la mia libertà.

Un’idea da  sognare.

E ….  non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te.

 

EDOARDO BENNATO CONCERTO PER TELETHON TRA MUSICA ROCK, ATTUALITA’, PROTESTA E TEMI SOCIALI was last modified: dicembre 16th, 2016 by Walter Magliocca
16 dicembre 2016 0 commenti
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Luca Rossi
CulturaIn primo pianoMusica

GREETINGS FROM FIRELAND è il titolo del secondo disco di Luca Rossi

scritto da L'Interessante

Luca Rossi

Si terrà martedì 22 Novembre alle ore 18,30 presso la sede del Teatro stabile d’innovazione Città di Caserta (ingresso in Via Mazzini 77), la prima presentazione in assoluto del disco Greetings from Fireland di Luca Rossi

Interverrà Daniela Borrelli, assessore alla cultura del Comune di Caserta.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.

GREETINGS FROM FIRELAND è il titolo del secondo disco di Luca Rossi in uscita il prossimo 25 novembre, su etichetta SoundFly. ll disco è stato realizzato a Napoli grazie alla collaborazione di Pasquale Ziccardi, Michele Signore, Pietro Cioffi, Marzouk Mejri, Bifalo Kouyatè, Federico Scarabino, Loredana Carannante, Giovanni Parillo, Charles Feris e Carlo de Gennaro.

“Greetings from Fireland” parte da qua, da quella che è casa mia da sempre, la Campania, Fire-landia, terra di fuoco. Ma Firelandia non è solo questa regione d’ Italia: più che un territorio fisico sembra essere uno stato d’animo globale e condiviso. Mi piace pensare a questo lavoro come a un canto-contro o a un contro-canto: contro il mondo di plastica e la sua moderna spiritualità, la Dio-ssina. Con la scritta rossa sulla copertina volevo imitare chi di notte con la bomboletta consumata metteva il trucco alle mura di cemento armato. Ma pure chi firma le lettere col rossetto, come in una sorta di protesta amorosa. Un omaggio a quella storia che sottrae i mattoni dalle grandi mura della separazione per costruire case che accolgano il futuro. Oggi i muri, oltre che reali sono virtuali e non si prevede quanto possano diventare alti e invalicabili. Questo disco è un omaggio ai ponti, a ciò che unisce e ci affratella. Aldilà dell’ Io. Aldilà dell’aldilà. Nell’ Aldiquà”.

Con la doppia tammorra e pochi accordi di chitarra il nuovo lavoro di Luca Rossi racconta storie apparentemente distanti tra loro: dalla lettera del disperato Nouraddin, alla traversata coraggiosa di una sirena africana, dall’esempio politico di Josè Pepe Mujica al padre che scrive una ninna nanna per sua figlia. Senza indicare una destinazione precisa, tutti questi mittenti immaginari, spediscono la loro cartolina, ognuno dalla propria personale “Firelandia”.

Luca Rossi è autore e interprete per il teatro e la musica. È considerato tra i più rappresentativi esponenti della tammorra. Ha effettuato collaborazioni, partecipazioni e registrazioni con molti artisti della scena musicale italiana e della musica etnica internazionale.

GREETINGS FROM FIRELAND è il titolo del secondo disco di Luca Rossi was last modified: novembre 18th, 2016 by L'Interessante
18 novembre 2016 0 commenti
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coldplay
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Coldplay e lo strano caso dei biglietti svaniti

scritto da L'Interessante

Coldplay

Di Erica Caimi

Speranza svanita per tutti i fans dei Coldplay che speravano di acquistare un biglietto per il concerto in programma il 3 luglio 2017 a Milano, unica tappa italiana del tour “A head full of dreams”

Il 7 ottobre, a sette minuti dall’apertura delle vendite online per il pubblico generale, non era rimasto nemmeno un biglietto.

Visto il successo, sperando di fare cosa gradita agli ammiratori impazienti di accaparrarsi un posto in platea, è stata annunciata immediatamente una nuova a data, il 4 luglio, ma a nulla è valso il rilancio, poiché i biglietti si sono volatilizzati in un batter d’occhio.  

I fans sbigottiti e inferociti hanno sollevato un polverone su Facebook, Twitter, Ticketone, lamentandosi persino sulla pagina del gruppo inglese, denunciando l’impossibilità di procedere con l’acquisto perché il sistema ufficiale di Ticketone era letteralmente paralizzato.

Ad insospettire le associazioni dei consumatori è il fatto che a pochi minuti di distanza dall’esaurimento dei biglietti sui canali “ufficiali”, questi erano già disponibili alla vendita sui circuiti secondari non ufficiali a prezzi esorbitanti. Scrive il Codacons: “i prezzi originali previsti dal sito Ticketone erano i seguenti: 46 euro per gli anelli verde e blu, tra i 57 e i 98 quelli degli anelli più bassi e per il prato, 109,25 il posto più ambito, quello dell’anello rosso numerato. Prezzi decisamente in linea con tutti i grandi concerti che si tengono a Milano. Sul sito Viagogo il prezzo più basso attualmente disponibile è 166,82 euro per un biglietto all’anello verde, circa 3 volte il prezzo originale. Il problema però è che si sale vertiginosamente superando i 200, i 300 euro, fino all’assurda cifra di 1780,94 euro per l’ambito anello rosso, ovvero16 volte la cifra originale”. Una situazione inaccettabile per le associazioni a tutela dei consumatori che promettono battaglia. A inaugurare il terreno di guerra è Altroconsumo, che sul suo sito annuncia: “Abbiamo deciso di segnalare la pratica commerciale scorretta all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, chiedendo che intervenga per verificare il corretto comportamento della società Ticketone. Chiediamo che vengano messi in atto strumenti e misure necessarie per evitare che, per mezzo di software dedicati, avvenga l’acquisto di migliaia e migliaia di biglietti, che possono essere successivamente rivenduti anche a prezzi spropositati su circuiti secondari”. Anche il Codacons non è rimasto a guardare, presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Milano affinché vengano appurate eventuali responsabilità a riguardo.

Coldplay e lo strano caso dei biglietti svaniti was last modified: ottobre 18th, 2016 by L'Interessante
18 ottobre 2016 0 commenti
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Piano
CulturaEventiIn primo pianoMusica

Piano City Napoli 2016: maratona musicale alla Federico II

scritto da L'Interessante

Piano City Napoli

Di Carmen Giaquinto

Un soleggiato venerdì 14 ottobre 2016.

Sembrava una normale quanto faticosa giornata di lavoro. Molti studenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II si sono svegliati all’alba, hanno viaggiato, magari in treno e, già stanchi, hanno cercato di scovare un posto libero in un’aula già stracolma di gente alle otto di mattina.

Tutta questa noiosa routine è stata spazzata via dal suono di dolci note che si sentivano riecheggiare in corso Umberto I, proprio all’ingresso della facoltà. Era una melodia estasiante ed ormai tutti erano già necessariamente svegli da poter riconoscere uno spartito di Chopin, seguito da un altro di Mozart, passando per Schubert, Beethoven, giungendo ad Einaudi. E così, la turbolenta giornata di lezioni è stata addolcita dal miele della poesia in musica. Una maratona di studenti universitari che si sono susseguiti dalle ore 10.00 fino alle ore 18.00 in un continuum di applausi e bocche aperte.

Una maratona che si inserisce in un più ampio progetto, coinvolgente non solo l’università ma tutta Napoli e che è giunta alla sua quarta edizione: Piano City Napoli 2016, dal 13 al 16 ottobre

L’happening coinvolgerà, infatti, musei, teatri, biblioteche, metropolitane, strade, piazze e salotti delle case napoletane che, per l’occasione, apriranno le porte al pubblico con house concerts esclusivi. Il festival nasce da un’idea del pianista tedesco Andreas Kern, il quale vi ha dato vita a Berlino nel 2010. Un successo straordinario ha riscosso anche l’edizione milanese, divenuta, oramai, appuntamento abituale sin dal 2012. A queste città capitali della musica, si è aggiunta, per l’appunto, Napoli che dal 2013 ha apportato numerose novità a questo imperdibile evento. Quattrocento i pianisti coinvolti e oltre duecento gli eventi che animeranno le grigie giornate di ottobre.

Sul sito ufficiale è possibile consultare il programma completo ( www.pianocitynapoli.it ). Di seguito, alcune delle tappe più importanti dei prossimi giorni:

15 ottobre 2016

  • Ore 10.00: Una Fiaba Musicale, in Complesso monumentale di San Paolo Maggiore, Basilica, Piazza San Gaetano
  • Non solo Scuola – Maratona pianistica deli studenti delle scuole medie ad indirizzo strumentale, in Complesso monumentale di San Paolo Maggiore, Sacrestia, Piazza San Gaetano
  • Suonami – Aeroporto internazionale di Napoli, in Aera imbarchi dopo i controlli di sicurezza
  • Suonami – Cioccolato Foresta, in Via Giosuè Carducci, 29
  • Suonami – La Feltrinelli, in via Santa Caterina a Chiaia, 23
  • Ore 11.00: Classica, Marai Teresa Bertolini, in Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Piazza Museo, 19
  • Ore 13.00 Jazz – Francesco Suozzo in Aeroporto Nazionale di Napoli, Salone Check in 1° piano

16 ottobre 2016

  • Ore 11.00: Classica – Ugo Ruocco, in Maschio Angioino, Sala della Loggia
  • Classica – Benito Borrelli, in Accademia G. Verdi, Piazzale Vanvitelli, Volla (NA)
  • I suoni della storia, in Gallerie d’Italia – Palazzo Stigliano, via Toledo 185
  • Giuseppe Onofrietti, House Concert di musica Jazz, in zona Posillipo

Piano City Napoli 2016: maratona musicale alla Federico II was last modified: ottobre 15th, 2016 by L'Interessante
15 ottobre 2016 0 commenti
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Bob Dylan
CulturaIn primo pianoLibriMusica

Bob Dylan Premio Nobel della Letteratura

scritto da L'Interessante

Bob Dylan

Di Michela Salzillo

Non sempre le coincidenze arrivano per caso, alcune sembrano fatte apposta per mimetizzarsi fra gli strani destini.

Una fatalità bizzarra, ad appena un giorno di distanza dalla morte di Dario Fò, continua a creare divisioni di opinione: come nel 1997 accadde per il giullare moderno, ieri, nel giorno della dipartita del drammaturgo, Bob Dylan riceveva il premio Nobel per la letteratura, creando non solo stupore per i tempi coincisi in uno strano parallelo, ma anche un intenso girone di pareri favorevoli e contrari

A non essere d’accordo con la decisione della commissione di Stoccolma, che ha scartato candidati come Philip Roth, Don DeLillo e Murakami, è arrivato il parere di Alessandro Baricco, che ha così commentato l’assegnazione:

“Che un drammaturgo vinca il premio per la letteratura, ci sta. Ma premiare Bob Dylan è come se dessero un Grammy Awards a Javier Marìas perché c’è una bella musicalità nella sua narrativa. Paradosso per paradosso, allora anche gli architetti possono considerarsi poeti”. La pensa come lui pure lo scozzese Ivrine Welsh che, pur dichiarando stima per il cantautore statunitense, non ha tardato a definire questa scelta come “un premio nostalgia mal concepito, strappato dalla prostata di vecchi hippies balbettanti”. Ma c’è chi, senza troppe analisi di senso, preferisce abbandonarsi all’accaduto, osservandolo come un piacevole passaggio di staffetta tra il giullare e il menestrello.

La critica esiste dai tempi dell’arte, lo seppe anche Dario Fo

Nel 1997, colto di sorpresa, Dario Fo riceveva il Nobel per la letteratura con una motivazione assai condivisibile: premiato dal re Gustavo di Svezia, fu lodato per aver dileggiato il potere restituendo dignità agli oppressi. Una “dicitura” senz’altro diversa è stata quella scelta per Dylan che, a diciannove anni di distanza da quel record italiano, è stato incoronato per aver creato una nuova poetica espressiva all’ interno della grande tradizione canora americana. Si tratta di due spiegazioni che associate alla storia di ciascuno dei due diventano poco sindacabili. Come oggi, anche ieri qualcuno si schierò dal lato della protesta, esprimendo un dissenso ben inteso nei riguardi di quel nome che, paragonato a Dylan, adesso, sembra intoccabile. Fo è stato il diciottesimo italiano a vincere il Nobel, il sesto per la letteratura, prima di lui soltanto Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale, dopo di lui, fino ad ora, nessuno , in Italia, è stato ritenuto all’altezza. Un’esclusiva, la sua, che sicuramente voleva dire qualcosa sin dall’ inizio , ma questo, come forse era giusto che fosse, non lo salvò dalle critiche. Certo, Dario non si chiamava Bob, sono  artisticità diverse le loro, eppure c’è chi all’epoca considerò la premiazione di Fò, che lui stesso tradusse come un riconoscimento esteso alla “gente di teatro”, come un torto a danno del poeta fiorentino Mario Luzzi, candidato al premio da vent’anni.

 La critica, del resto, è nata con l’arte, se non ci fosse l’una, non esisterebbe l’altra e viceversa. Sia l’esperto che il pubblico comune, lettore, spettatore o ascoltatore che sia, hanno il diritto ed il dovere di esprimersi. Le opinioni e le scelte, soprattutto in campo artistico, favoriscono la ciclicità dell’arte stessa. Forse è vero che un “Nobel per la musica” è qualcosa di parecchio strano, ma l’arte ha ben poco di ordinario e normale. A legittimare il premio di Bob Dylan, oltre quella motivazione, c’è l’applauso dell’accademia subito dopo l’annuncio ufficiale, ci sono le grida di approvazione le sue canzoni che, volente o nolente, qualcuno considera poemi e, perché no, c’è anche questo inaspettato legame fra due personalità che, seppur diverse, hanno ambe due rappresentato una forte icona di contrasto al potere. A tal proposito, il giornalista Antonio Gnoli ha dichiarato: “Ancora una volta, l’accademia di Stoccolma, spesso imprevedibile, ha dimostrato come, in qualche occasione, alla letteratura di grande mestiere si preferisce la vita.”

Bob Dylan Premio Nobel della Letteratura was last modified: ottobre 14th, 2016 by L'Interessante
14 ottobre 2016 0 commenti
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Lotto infinito
CulturaIn primo pianoMusica

Lotto Infinito: il nuovo lavoro di Enzo Avitabile

scritto da L'Interessante

Lotto infinito

Di Michela Salzillo

A quattro anni di distanza dal suo ultimo lavoro, torna sulle scene Enzo Avitabile, che con un album intitolato Lotto infinito riprende il discorso iniziato nel 2012 con Black tarantella

 Il nuovo disco, in uscita oggi, venerdì 7 ottobre, si compone di tredici tracce, con l’aggiunta di un cameo che vede la partecipazione di Lello Arena ed altri attori, fieri esecutori, attraverso le proprie voci, di testi intensi dalle trame affascinanti .

Grazie al rapporto di stima con alcuni colleghi musicisti, Lotto infinito si presenta come un lavoro corale ben riuscito. Sono solo alcuni nomi quelli di: Giorgia, Francesco De Gregori, Renato Zero e Caparezza. L’ impronta di firme ben affermate nel panorama della musica italiana non è certo un semplice contributo, ma appare come un’amalgamata integrazione di intenti con l’idea proposta da Avitabile stesso. Come spesso accade nei suo lavori, anche quest’ in  ultimo l’artista campano traduce una coesione di diversi stili musicali, a dimostrarlo è la presenza dell’artista  franco -marocchina Hindi Zhra, il musicista senegalese Daby Tourè, Paolo Fresu , Elena Ledda e tanti altri.

Lotto infinito è un lungo viaggio di sperimentazione musicale che abbraccia le sonorità  del blues partenopeo, il  flamenco, il worldbeat e la black music americana. I temi trattati mettono in luce falle di natura sociale, come, ad esempio, la triste realtà legata ai migranti e le vite piene di storia dei diseredati ed emarginati.

Nei prossimi giorni è previsto un tour di presentazione che, nella maggior parte dei casi,sarà un’ occasione di incontro diretto fra l’artista e il suo pubblico. Ecco le date a partire da oggi:

RECAP IN STORE ENZO AVITABILE – OTTOBRE 2016

 

Venerdì 07/10

La Feltrinelli

Corso Vittorio Emanuele I, 230

84123

Salerno

Ore 18.00

Chiacchierata+ Firmacopie

Sabato 08/10

La Feltrinelli

Via Santa Caterina a Chiaia, 23 (Angolo Piazza Dei Martiri)

80121

Napoli

Ore 19.00

Chiacchierata+ Firmacopie

Lunedì 10/10

Mondadori Megastore

Via Massimo D’Azeglio, 34A

40123

Bologna

Ore 18.00

Chiacchierata+ Firmacopie

Martedì 11/10

Mondadori Megastore

Piazza Duomo, 1

20121

Milano

Ore 18.00

Chiacchierata+ Firmacopie

Mercoledì 12/10

Discoteca Laziale

Via Mamiani, 62

00185

Roma

Ore 18.00

Chiacchierata+ Firmacopie

Venerdì 14/10

La Feltrinelli

Corso Trieste, 154

81100

Caserta

Ore 18.00

Chiacchierata+ Firmacopie

Domenica 16/10

MediaWorld

c/o C.C. Benevento

S.S. 7 Appia Km 258+750, Contrada San Vito

Lotto Infinito: il nuovo lavoro di Enzo Avitabile was last modified: ottobre 7th, 2016 by L'Interessante
7 ottobre 2016 0 commenti
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