Cane Lupo
Di Luigi Sacchettino
Cari lettori interessati oggi siamo in compagnia di Hero, bellissimo esemplare di cane lupo cecoslovacco e della sua proprietaria- l’istruttrice cinofila Fulvia Ioppolo
Sì, perché oggi parleremo di questa fascinosa razza, e lo faremo in compagnia della collega che vive con Hero da 9 anni.
Grazie mille per aver accettato questa intervista. Una curiosità prima di tutto: sappiamo che Hero viene coinvolto in attività di pet therapy; com’è stato possibile realizzare tutto ciò?
“Il mio ingresso nel mondo della pet therapy è avvenuto per caso 8 anni fa ma non credo di essere in grado di suggerire come arrivare a chiedere la collaborazione di un cane lupo cecoslovacco in questo settore. La nostra conditio sine qua non è il lavoro quotidiano sulla relazione, basata sulla fiducia e rispetto reciproco. Questo significa che lui sa che non lo metterò mai nelle situazioni di forte disagio e stress, quindi si affida alla mia conduzione, anche nelle difficoltà ed imprevisti. ”
- Immagino, senza una forte relazione e solidità personale sarebbe difficile essere coinvolti in attività di co-terapia. Spesso si vedono in giro molti soggetti di questa razza particolarmente diffidenti e reattivi: da cosa origina questa comportamento?
“Bisogna andare un po’ a scavare nella loro origine; il cane lupo cecoslovacco è una razza nata negli anni cinquanta in conseguenza di un esperimento militare mirato a comprendere il comportamento dei lupi in cattività. In seguito a selezioni artificiali si pensò poi di migliorare le prestazioni, la salute, la resistenza e la tenacia accoppiandoli con pastori tedeschi usati all’epoca dall’esercito per la sorveglianza e la difesa dei confini dell’ex-Cecoslovacchia. Data la recente formazione questa razza presenta soggetti con una grande variabilità nel profilo comportamentale, si passa da temperamenti asserviti a quelli più insicuri e schivi; alcuni si mostrano equilibrati e coraggiosi, mentre altri diffidenti ed ansiosi”.
- Come può un proprietario di queste razze educare il proprio cane affinché sviluppi un carattere equilibrato e sereno?
“Il clc nel suo prima anno di vita è estremamente distruttivo quando viene lasciato da solo, soprattutto in un ambiente circoscritto. A volte questo atteggiamento è stato attribuito ad una delle manifestazioni d’ansia da separazione, invece è spesso frutto della sua viva intelligenza, curiosità e noia- che sostengono tale distruttività. Anche da adulto se lasciato solo in giardino è in grado di saltare recinzione di 3 metri per andarsene in giro ad esplorare e socializzare. L’ambiente urbano obbliga qualsiasi conduttore di cane a dedicarsi ed investire su una corretta e graduale socializzazione. La difficoltà che si riscontra con il cane lupo cecoslovacco è data dalla loro estrema reattività e sensibilità che li porta facilmente a reazioni di chiusura ed evitamento in ambienti poco noti. A volte tutto ciò può esitare in comportamenti minacciosi verso estranei. Per scongiurare questo pericolo consiglio l’intervento di un collega- senza approcci coercitivi o vessatori- che accompagni il gruppo cane proprietario in esperienze anche urbane- extraurbane; non solo quindi lavoro al campo. Questo affinché il percorso educativo lavori sull’integrazione del cane nel mondo antropomorfizzato, in cui la diffidenza e il timore del clc possono rappresentare un problema”.
- Si può parlare di razze pericolose? Quali consapevolezze trasferire ai futuri adottanti?
“ Il cane lupo cecoslovacco non veniva annoverato nell’elenco di razze canine dell’Ordinanza del 12 dicembre 2006. Fortunatamente questa ordinanza è stata superata; tuttavia ritengo che alcune razze di cani siano di più complessa gestione per profili caratteriali e genetici- e forse in questo non fa eccezione il cane lupo cecoslovacco. Ma è anche importante sottolineare che spesso le derive comportamentali aggressive e potenzialmente pericolose sono soprattutto frutto del vissuto dell’animale. A volte già compromesso durante la fase prenatale e natale del cane: si pensi a quelle madri non pronte al ruolo, stressate o semplicemente allontanate prematuramente dai loro cuccioli”.
- Lei che li vive e li conosce cosa può consigliare a chi vuole adottarne uno?
“Spesso questa razza è scelta da persone alla loro prima esperienza come proprietari e conduttori di un cane, poiché è facile rimanere affascinati dalla morfologia ancestrale del lupo ed erroneamente si è convinti di poter agire sul cucciolo con atteggiamenti vessatori per imporre la leadership umana- un chiaro esempio è la teoria del lupo alfa- ma per mia esperienza queste modalità creano una frattura nella relazione tra un clc e il suo umano. Il cane ha bisogno di un referente equilibrato e saldo che gli faccia da modello imitativo e lo sappia indirizzare e gestire senza ricorrere alla paura; diversamente imparerà quel modello operativo sul mondo- l’utilizzo della forza- e reagirà malamente per difendersi da aggressioni ritenute immotivate”.
Dimenticarsi quindi di recarsi al parco a leggere un libro con il CLC al seguito che è molto selettivo in ciò che ritiene appartenere al suo gruppo famiglia e agli amici; necessario poi imparare a gestire la spiccata motivazione predatoria rivolta a esseri viventi. Palline o bastoni lo annoiano presto, e ci guarderà con l’aria di chi dice : “ Vai a rincorrerla tu, io ti aspetto qui”.
Quando si incontra un soggetto di tale razza non si può far a meno di notare che la loro mimica facciale è molto eloquente e questo facilita le interazioni con i suoi simili; mentre l’estrema sensibilità lo fa essere accudente e protettivo verso i bambini ma anche un severo mediatore nel caso esagerino con giochi irruenti. Ciò significa che interviene per bloccare questo tipo di interazioni. Che tradotto nella realtà significa: gli adottanti sapranno interpretare e gestire correttamente queste dinamiche?
Troppe volte ho sentito gridare ingiustamente al lupo al lupo!