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champions league

napoli
CalcioIn primo piano

NAPOLI: SERGIO RAMOS DI TESTA INFRANGE IL SOGNO REAL. DOPO TRENT’ANNI STESSO EPILOGO

scritto da Walter Magliocca

napoli

Napoli bello solo per un tempo come ieri così oggi. L’epilogo non cambia

30 settembre 1987, 8 marzo 2017. E’ sempre Napoli Real. Sono trascorsi trent’anni ma nulla è mutato. Plauso alla prestazione. Un tempo sopra le righe e Real messo alle corde. Per quel Napoli il sogno si infranse al 41′ del primo tempo per un goal di rapina di Butragueño. Per questo Napoli il sogno si infrange all’inizio del secondo tempo per due goal su palle inattive colpite di testa da Sergio Ramos. Ma l’epilogo è lo stesso. Azzurri fuori dalla massima competizione europea. 

Emozioni e brividi. San Paolo vestito a festa con rattoppi e “lavate di faccia”. Urlo Champions da brividi

Coreografie in tutti i settori dello stadio San Paolo eccetto in tribuna. Emozioni, ricordi, brividi. La notte Champions fa rivivere quelle emozioni che fanno comprendere la napoletanità. L’urlo il corollario che ha esaltato e stupito i presenti e l’Europa calcistica intera. Quello che ha colpito è il restailing veloce ed inutile dello stadio con faretti in tutti i settori, logo champions league, schermo gigante sotto il settore ospiti e corridoio di accesso sul terreno di gioco sotto la tribuna Posillipo e non più sotto la curva “b”. Ci vorrebbe una gara europea a settimana per migliorare la fruibilità dell’impianto di Fuorigrotta.

Napoli che deve crescere sotto il profilo tecnico-tattico e della comunicazione 

Un 3 a 1 che brucia. Subire goal nella situazione di pericolo più elementare e più nota. Sergio Ramos ha fatto vincere una champions al Real con i suoi goal di testa. Sarri ha studiato e neutralizzato tutte le mosse avversarie e non ha arginato quella più conosciuta. E per ben due volte!!!  

Altro aspetto da sottolineare è il dopo partita. In conferenza stampa tutti i giornalisti spagnoli hanno posto l’accento  e infierito con Zidane sul comportamento remissivo del Real Madrid nel primo tempo. A Sarri, invece, sono state poste domande sull’atmosfera festosa e sulla prestazione dei primi cinquanta minuti. Ogni commento è superfluo.

De Laurentiis farebbe meglio a stare zitto. Ogni volta pala a sproposito

Le polemiche del dopo Madrid sono sin troppo note, salvo correggere il tiro e precisare che destinataria del suo attacco era la squadra e non  l’allenatore. Oggi, dopo l’attacco fuori luogo nei confronti del giornalista della Gazzetta Mimmo Malfitano, ha detto che il pubblico che gremisce gli spalti dovrebbe essere più intelligente. Il riferimento, ovviamente, era per i cori rivolti dalla curva A contro di lui. Il metro dell’intelligenza? La sua persona. 

Attuasse una politica diversa, parlasse meno a sproposito e forse i tifosi potrebbero anche rivedere le proprie opinioni. Ma “sic stantibus rebus….. “.

Pubblico eccezionale e spagnoli meravigliati della sportività e dell’accoglienza

Applaudita la squadra per tutta la gara. In modo più intenso al fischio finale per ringraziare i giocatori, gli stessi accusati dal presidente. Gli spagnoli, giocatori e tifosi, ammaliati dalla sportività e dalla passione del pubblico napoletano. Squadra e dirigenti a rimarcare che a Napoli hanno ricevuto la migliore accoglienza posta in essere dalle squadre italiane di Champions league.

Quando si vuole si può. Capito signor presidente?

NAPOLI: SERGIO RAMOS DI TESTA INFRANGE IL SOGNO REAL. DOPO TRENT’ANNI STESSO EPILOGO was last modified: marzo 8th, 2017 by Walter Magliocca
8 marzo 2017 0 commenti
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napoli
CalcioIn primo piano

NAPOLI SFIDA REAL TRA PIOGGIA DISAGI, DISORGANIZZAZIONE E .. REMUNTADA

scritto da Walter Magliocca

napoli

Napoli: piano antiguerriglia per la gara Real. Ma è solo una partita e la città non è predisposta per eventi del genere

Siamo alle solite. Piano antisommossa, avvisi alla popolazione – tifosi, schieramenti anti guerriglia. Ancora una volta la città chiude. Pioggia che già blocca da sola la città, traffico in tilt, permessi negli uffici pubblici, saracinesche delle attività commerciali che si abbasseranno alle 19,00. Piano traffico e chiusura delle strade limitrofe al quartiere Fuorigrotta. Il San Paolo un miraggio. Una conquista, un’impresa riuscire a salire i gradoni  e riuscire a mirare il tappeto verde su cui veder stendere il “gonfalone” della champions. C’è il Real Madrid.   

Non vedere la realtà, non fare nulla per modificarla equivale ad accettarla ed ad essere connivente con chi in questa approssimazione che fa rima con disorganizzazione, ci “sguazza” e ci gode, compreso “pubblica amministrazione e “società sportiva calcio Napoli”.

L’organizzazione madrilena ha fatto da contraltare all’approssimazione napoletana  

La Champions è un abito che mal si adatta al” fisico” partenopeo. Le parole di De Laurentiis riguardo la costruzione di uno stadio – teatro di ventimila posti e quelle di De Magistris a garantire che lo stadio non traslocherà da Fuorigrotta, possono far presa solo su tifosi con occhi miopi se non addirittura ciechi.,

A Madrid, tre settimane orsono nella civiltà: cancelli dello stadio aperti alle 19. Entrata e deflusso veloce e Santiago Bernabeu semivuoto fino a 15 minuti prima del fischio di inizio. Misure di sicurezza nella norma.

A Napoli apertura cancelli alle 15,00. Per le 18 si prevede un San Paolo pieno per i due/terzi. Spiegamento di forze in assetto da guerra e numeri spropositati di agenti. Quello che conta è la qualità e non la quantità. Servizi pubblici al limite dell’utilizzo e zone nei pressi di Fuorigrotta off – limits.  

Sconfitti prima di giocare: civiltà contro inciviltà. Il Real accolto da un bagno di folla inaspettato

Hotel a Palazzo Caracciolo. Allenamento al San Paolo. Una folla ad attendere i “blancos” che neanche a Madrid dopo la conquista dell’ennesima Champions. Questo l’aspetto che entusiasma e intenerisce. Ma che alimenta e sottolinea le discrepanze del sistema e le paure di non riuscire a supportare un avvenimento internazionale. Un migliaio di tifosi per un selfie, un autografo di CR7 e non solo: Sergio Ramos, Benzma, Modric e ..gli altri. I campioni del mondo del Real Madrid. La squadra più titolata, Al San Paolo per ammirarli dal vivo. Ma è solo un rito scaramantico. Per dimostrare che la partita ha un esito scontato. Ma nel cuore qull’esito è solo azzurrro.

Conferenza stampa tenuta da Sarri e Hamsik e silenzio non procrastinabile per non incorrere nelle penali

Come anticipato, il silenzio stampa non poteva essere procrastinato in Champions. Altrimenti il buon De Laurentiis avrebbe dovuto mettere mano alla tasca per pagare le penali previste dai contratti televisivi. Ed allora, quel silenzio, che senso ha avuto? E’ stata solo una presa di posizione inutile e strumentale.

Appuntamento con la storia alle 20,45

Non succede ma … se succede si scrivrebbe la storia della champions azzurra. La “remuntada” napoletana dopo il 3 a 1 del Santiago Bernabeu. Basterebbe (e ti pare poco) un 2 a 0. Vendetta trenta anni dopo. L’impresa è ardua, per non dire impossibile. Ma, come suol dirsi, il pallone è rotondo. Quella speranza, quella misera percentuale varrebbe i quarti di finale. Un traguardo mai raggiunto dalla società partenopea nella massima competizione continentale. Eppure la storia è iniziata nel 1926. Ed allora, con civiltà, godiamoci lo spettacolo senza se e senza ma. E senza dietrologia. C’è tempo per  processi e polemiche.

Per una sera conta solo l’urlo champions che, come ha detto il capitano, si ascolterà fino a Torino. E non è per caso.

NAPOLI SFIDA REAL TRA PIOGGIA DISAGI, DISORGANIZZAZIONE E .. REMUNTADA was last modified: marzo 7th, 2017 by Walter Magliocca
7 marzo 2017 0 commenti
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napoli
CalcioIn primo piano

NAPOLI – REAL: VENNE IL GIORNO TRENTA ANNI DOPO

scritto da Walter Magliocca

napoli

Poche ore per porre fine all’ansia

Finalmente tra poche ore si scenderà in campo. L’attesa spasmodica per la prima sfida di champions league contro il Real sta per finire. Alle 20,45 calcio di inizio.

Riti scaramantici ed esasperazioni

Ma facile a dirsi “tra qualche ora”. L’attesa è ancora lunga. La tensione calcistica e sportiva alta. Prima dell’orario si darà inizio ai riti propiziatori, alla concentrazione sul match, alla visione dei filmati del passato ed a quelli presenti per entrare ancor più nel clima partita.

Chi è a Madrid, i diecimila azzurri hanno letteralmente invaso il capoluogo spagnolo, è già in clima. Qualche video, qualche telefonata per far comprendere che l’atmosfera è davvero coinvolgente. Anche i madrileni, abituati a vivere questi prepartita e comunque più abituati a vivere serate champions, si stanno facendo trascinare nel vortice gara, dalla presenza e dal tifo dei napoletani che hanno colorato di azzurro le strade del centro, Plaza Mayor e Puerta del Sol. Tra poco il fiume azzurro si sposterà per Paseo de la Castellana e nella metro, guarda un po’ linea bleu, per raggiungere il Santiago Bernabeu. Chi è a Napoli è già invasato, immerso nella sfida. Non vede l’ora che si faccia l’ora. Televisioni accese dalle ore 20,00. Per non perdere ….. il segnale. 

Ore 20,00 la città verso Real – Napoli

A Napoli tanti i locali che hanno organizzato la serata per consentire la visione dell’incontro. E sicuramente si udirà il tifo e riecheggeranno i cori da stadio. Un giorno all’improvviso ritornò Napoli Real. Ma in molti non muteranno le proprie abitudini per scaramanzia. Stessa casa, stessi posti, stessi amici. I giocatori in campo è vero, ma l’influenza dei riti propiziatori conta in maniera addirittura preponderante.  

Ore 20,45 la città chiude

Al fischio di inizio in città strade deserte e cori. Chi non ama il calcio (questa sera saranno in pochi perché anche chi non è un abituè vorrà vedere la squadra in campo per un appuntamento in ritardo di trent’anni) potrà godersi la città di Napoli in maniera più appagante di un primo gennaio alle ore 8,45. Ma saranno veramente pochi. Trent’anni sono passati da quando il Napoli di Maradona giocò con il Real Madrid nel doppio confronto del settembre 1987 e che fu eliminato da episodi. Era più forte ed avrebbe fatto molto cammino nella competizione continentale. I meno giovani lo ricordano, i più giovani lo hanno potuto acclarare dalle immagini più volte trasmesse in questi giorni.

Anche i giocatori presi dalla febbre Real. Tutti a Madrid. Pepe Reina ha chiesto 45 biglietti all’amico Sergio Ramos

Tutti i giocatori sono stati convocati per la trasferta spagnola, anche chi non è in lista Champions, come Tonelli. Famiglie al seguito, oltre amici ed affini. Questo clima non giova all’impatto gara. Sembra più una gita da non perdere. Pepe Reina, amico di molti giocatori madrilisti ha formulato un’insolita richiesta a Sergio Ramos: 45 biglietti per il match di questa sera. E l’amico, pur tra molte difficoltà, lo ha accontentato. Pepe non poteva deludere i “fratelli” napoletani.

Lui spagnolo, è vero, ma oggi solo napoletano e …azzurro.

Un giorno …. all’improvviso di buon auspicio, come i risultati di ieri

Il 15 febbraio, nell’antichità, veniva festeggiata la festa romana dei Lupercalia, per allontanare gli spiriti maligni, purificare la città e donarle salute e fertilità. Servirà, quindi, per allontanare i tanti “gufi” che ci saranno, propiziarsi SanTiago Bernabeu e San Paolo (per il ritorno) e ricevere fertlità sportiva in termini di reti e salute ai giocatori ed ai ….. tifosi.

Facendo i debiti scongiuri, l’inversione di tendenza dei risultati nella prima giornata degli ottavi di champions league, potrebbero essere di buon auspicio per il Napoli. Il Paris Saint Germain ha liquidato il Barcellona con un poker di reti ed il Benfica, avversario già battuto dagli azzurri nelle qualificazioni, ha avuto ragione con il minimo scarto del Borussia. Incrociare le dita e sperare è d’obbligo.

Maradona protagonista anche quando non va in campo. Niente carica ai giocatori prima di scendere in campo.

Sarri auspicava che Maradona potesse parlare con i giocatori nel prepartita per infondere una carica ancora maggiore. Il campione, invece, ha trascorso qualche ora presso il commissariato. Interrogato dalla polizia spagnola per una presunta aggressione alla fidanzata Rocio Oliva. Serata e notte di litigate e aggressione tali da spingere il direttore dell’albergo a chiamare le forze dell’ordine. Tutto rientrato per mancanza di querele. Diego ha sminuito l’accaduto ed oggi parteciperà al pranzo con i presidenti delle due squadre.

Ma, il discorso auspicato dal mister, forse non lo farà. 

L’ex pibe non si smentisce mai.

NAPOLI – REAL: VENNE IL GIORNO TRENTA ANNI DOPO was last modified: febbraio 15th, 2017 by Walter Magliocca
15 febbraio 2017 0 commenti
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CalcioIn primo piano

NAPOLI BELLO, DETERMINATO E CINICO. ORA ALLA STRETTA DECISIVA:  TRE VOLTE JUVENTUS, UNA ROMA, DUE REAL PER ESALTARE LA STAGIONE

scritto da Walter Magliocca

napoli

Napoli: in quaranta giorni una stagione

 Tutto secondo previsioni: Napoli e Juveventus superano rispettivamente Fiorentina (1-0) e Milan (2 – 1) in coppa Italia ed approdano a piedi uniti in semifinale. Con il calendario che in appena tre giorni, ad inizio aprile, mette di fronte ai partenopei l’odiata signora e l’odiato attaccante argentino “che fece per soldi, gloria e ingratitudine il gran rifiuto”. Tra lui e lei scegliere non saprei:Milan e Juve pari son. Ma la sfida con la zebra ha sempre un fascino particolare, ma da vincere. E naturalmente l’eventuale ed auspicata vittoria un gusto del tutto particolare.

Il calendario, questo nemico, anche lui. Per adesso si spera che gli azzurri non cedano: domenica sera Palermo in casa, poi a Bologna, Genoa al San Paolo e poi, il 15 febbraio, olè, a Madrid. Sulla via del ritorno a Verona e la sorpresa bergamasca tra le mura amiche, prima del periodo cruciale. Il primo giorno di marzo il Napoli scenderà in campo allo “stadium” per l’andata della semifinale. Tre giorni dopo, presumibilmente di venerdì, in campionato in palio il secondo posto contro la Roma all’Olimpico e il martedì successivo (il 7 marzo) la decisiva ed affascinante gara di ritorno in champions league contro il Real. Un breve intermezzo di campionato contro il Crotone al San Paolo ed in Toscana con l’Empoli e poi il 2 aprile, in campionato e il 5 aprile in coppa ancora contro la Juve. E il 9, salvo anticipi o posticipi, di nuovo a Roma, questa volta contro la Lazio. E’ fin troppo facile desumere che in questo periodo il Napoli si giocherà la sua stagione. Ci si attende l’accelerata e la sterzata decisiva. In tutte e tre le manifestazioni.   

Si teme che i poteri forti non consentiranno al Napoli di raggiungere la finale di coppa

Non per il solito vittimismo ma, in considerazione dei fatti accaduti e noti a tutti, il “palazzo” vorrà evitare che il Napoli raggiunga la finale di Coppa Italia, che come noto, si giocherà all’Olimpico. Semmai proprio contro la Roma. Il divieto di trasferta, gli scontri, la morte di Ciro Esposito. Il timore della devastazione e della furia ultrà. Meglio evitare. E come si suol dire: prevenire è meglio che curare ed è per questo che gli azzurri dovranno essere più forti degli arbitri, delle scommesse, dei .. trucchi e dei …magheggi. Staremo a vedere.

Il campo dice …. Napoli: 5 vittorie su 5 nel 2017, 6 su 6 al San Paolo e imbattibilità dal 19 ottobre

 Da inizio anno solo vittorie: cinque su cinque, tre di campionato (Samp, Pescara e Milan) e due di coppa (Spezia e Fiorentina). Sei vittorie nelle ultime sei gare al San Paolo (Inter, Torino, Samp, Spezia, Pescara e Fiorentina). Ma l’imbattibilità dura dallo scorso 19 ottobre, sconfitta in champions al San Paolo (2 – 3 ) con il Besikstas. Tre mesi senza sconfitte e in due gare ben dieci reti (a Cagliari 0 – 5 e in casa con il Torino 5 – 3). Meccanismi perfetti e oliati. E tra poco Sarri avrà tutti gli uomini a disposizione, compreso Ghoulam, già a Napoli, Koulibaly e  Milik. Con Pavoletti che potrà integrarsi sempre meglio nei meccanismi tattici dello scacchiere azzurro.

Poco più di un mese per verificare la reale forza e i reali obiettivi della squadra. E se con il Real tutto quello che verrà …. sarà guadagnato, in coppa Italia non ci saranno giustificazioni. E in campionato……

Il pallone è tondo e le partite vanno sempre giocate. E la febbre continua a salire.

NAPOLI BELLO, DETERMINATO E CINICO. ORA ALLA STRETTA DECISIVA:  TRE VOLTE JUVENTUS, UNA ROMA, DUE REAL PER ESALTARE LA STAGIONE was last modified: gennaio 26th, 2017 by Walter Magliocca
26 gennaio 2017 0 commenti
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Napoli -Real
CalcioIn primo pianoParliamone

NAPOLI – REAL: VENDITA BIGLIETTI ANTICIPATA. SIAMO ALLE SOLITE. LA SERIETA’ …. NON E’ UNA COSA SERIA

scritto da Walter Magliocca

Napoli – Real 

Corsa al biglietto: terminali bloccati, code interminabili. Siamo alle solite. In un’ora tagliandi esauriti

La serietà non appartiene alla nostra terra. Le date in un primo momento decise e divulgate su tutti i siti  sono mutate, “un giorno all’improvviso”. Il primo giorno dell’anno. Vendita anticipata al due gennaio. Non ci pare una cosa professionale. Manca un criterio logico e la scelta da adito a pensieri ed illazioni che non fanno rima con serietà.

Napoli – Real: cambio di data ….. all’improvviso 

Napoli – Real: perché cambiare le date? Perché concedere così poco tempo avvisando solo il giorno prima e peraltro in un festivo particolare?

Il punto è che se era stato stabilito un calendario doveva essere rispettato. Di solito ci si comporta in questo modo.

Si ritiene che simili decisioni non diano proprio una bella immagine del calcio Napoli e ovviamente di tutto il meridione.

Perché si sa è facile generalizzare ma, nel caso di specie, i detrattori hanno anche ragione. Si gioca sulla passione azzurra e su tutto quello che rappresenta la sfida Champions league Napoli – Real.

Napoli – Real: terminali bloccati e vendita a rilento ma …… biglietti esauriti

A pensar male si fa peccato e …… tutto quello che ne consegue. Non solo il cambio di data ma, meraviglia della meraviglia, con terminali bloccati, vendite a rilento, code interminabili, i biglietti messi in vendita risultano già esauriti. Miracoli del telematico.

Napoli – Real: si va verso il tutto esaurito

Ovviamente e questo ci pare scontato, si va verso il tutto esaurito con due mesi di anticipo. E questo la dice lunga sulla lungimiranza (gioco di parole voluto) del presidente del Napoli calcio. Solo a Napoli sono stati posti in vendita i tagliandi per la gara Champions con tanto anticipo.

E comunque vada la gara dell’andata, lo stadio San Paolo sarà pieno in ogni ordine i posti. E sicuramente oltre la capienza.

Viva la repubblica ….. meridionale. Per non dire altro.

NAPOLI – REAL: VENDITA BIGLIETTI ANTICIPATA. SIAMO ALLE SOLITE. LA SERIETA’ …. NON E’ UNA COSA SERIA was last modified: gennaio 2nd, 2017 by Walter Magliocca
2 gennaio 2017 0 commenti
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CalcioIn primo piano

NAPOLI TRA LE GRANDI D’EUROPA

scritto da Walter Magliocca

Napoli

Napoli in periodo di forma e i difetti vengono nascosti. Per la prima volta conquista la testa del girone. Entra nella storia del club

Napoli corsaro in Portogallo. Primo nel girone tra le sedici grandi di Champions league. Entra nella storia del club. E’ la prima volta, infatti, che supera il turno quale prima classificata. Ed è la terza volta agli ottavi. La prima, il Napoli di Maradona nella neve di Mosca. Per intenderci la trasferta del “gran rifiuto”. La seconda il Napoli di Lavezzi e Cavani, sconfitto in quel di Londra, con il Chelsea di Villas Boas prima e Di Matteo poi, che si sarebbe fregiato (immeritatamente) del titolo di campione d’Europa. La terza, oggi, il Napoli di Hamsik e anche un po’ di Sarri, ma anche di Mertens e Callejon, di Reina e Koulibaly. E anche di Albiol, nonostante l’errore nel finale che è costato la rete del Benfica.

La prima volta di Reina

“Ho giocato diverse volte su questo campo, ma è la prima volta che esco da vincitore”. Così Pepe Reina ai microfoni di Mediaset. “Volevamo passare il turno da primi nel girone e ci siamo riusciti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Maurizio Sarri: “Abbiamo ottenuto una vittoria sacrosanta. Volevamo raggiungere il primo posto e abbiamo centrato l’obiettivo. La squadra, anche se con qualche distrazione di troppo, ha dimostrato di meritare il risultato ottenuto sul campo. E anche di mantenere la porta inviolata. Ma a questi livelli una minima disattenzione viene subito punita. Speriamo che ci serva di lezione per il prosieguo del cammino”.

Hamsik, Mertens e Callejon in gran spolvero. Gabbiadini sempre più lontano da Napoli

Hamsik il solito condottiero anche se la prestazione non è stata all’altezza di quella di venerdì con l’Inter. Mertens che ha dimostrato in maniera inequivocabile che quando parte dalla panchina diventa devstante, Callejon è fondamentale sulla fscia destra sia in fase di copertura che offensiva, oltre che realizzativa. Anche Gabbiadini ha dimostrato ancora una volta che, pur facendo registrare qualche lieve miglioramento, il ruolo di punta centrale non gli si addice. Il suo destino è sempre più lontano da Napoli e pare che esista già un precontratto con una compagine di premier. Ma con De Laurentiis non esiste nulla di scontato. Il risultato raggiunto potrebbe “ringalluzzirlo” ulteriormente e convincerlo (autoconvincimento yoga-portafoglio) che l’organico è completo e che a … gennaio non ci sono affari da realizzare. Passano gli anni ma la … musica è sempre la stessa. E se arrivano i risultati……

Ora ritorna il campionato. Domenica .. lo spuntino sardo.

Il Napoli ritornerà in campo domenica alle ore 12,30 in quel di Cagliari. Dovrà dare continuità alla striscia positiva e vincente. Dovrà recuperare terreno in campionato e non potrà commettere più passi falsi sfruttando quelli eventualmente commessi dalle squadre che lo precedono. L’impresa non è delle più semplici, Ma l’equilibrio fin qui emerso lascia qualche spiraglio.

Altrimenti ogni sforzo profuso in questa stagione sarà vanificato. Tranne che per le … tasche del presidente.

NAPOLI TRA LE GRANDI D’EUROPA was last modified: dicembre 7th, 2016 by Walter Magliocca
7 dicembre 2016 0 commenti
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NAPOLI DELUDENTE IN CHAMPIONS: SENZA RETI AL SAN PAOLO CON LA DINAMO KIEV. SOCIETA’ E ORGANIZZAZIONE ALLO STADIO DI LIVELLO DILETTANTISTICO

scritto da Walter Magliocca

napoli

Napoli che non ipoteca la qualificazione

Il Napoli entra in campo al San Paolo già conoscendo il risultato della gara tra Besikstas e Benfica. Comunque vada sarà costretto a non perdere in Portogallo. Ma ha imparato sulla propria pelle che un punto in più, anche se ininfluente ai fini della classifica, è importante come un macigno.

De Laurentiis in tribuna per ricevere, anche nelle gare di Europa, i cori di dissenso da parte dei tifosi della curva “b”.

Napoli poco brillante, stanco e senza mordente

La gara nella prima frazione è priva di spunti e azioni degne di tal nome. Azzurri che denotano chiaramente i limiti di una squadra che manca di un attaccante di ruolo e di peso offensivo e con un Insigne che, attualmente, è un “non giocatore” condizionato senza dubbio dalla questione contratto che potrebbe essere definita e risolta entro la fine di gennaio. Anche con una cessione.

L’inizio dei secondi quarantacinque minuti, ha illuso i tifosi. Ma, dopo i primi sette minuti, il match si è incanalato nei binari del primo tempo. Nessuna emozione. Sostituzioni che non hanno inciso né a livello tattico che agonistico e conferma, quantunque ve ne fosse ancora bisogno, che Gabbiadini non è utile alla causa partenopea. E nel finale il Napoli ha anche sofferto, rischiando oltremodo e mettendo in evidenza l’importanza, nel reparto difensivo, di Albiol, al rientro dopo l’infortunio subito nella gara casalinga con il Benfica.

Per la qualificazione occorrerà molta fortuna

Ora la qualificazione passa per la trasferta del 6 dicembre in Portogallo. Con il Benfica con si può perdere. Gettata alle “ortiche” con il doppio confronto, quasi un suicidio, con il Besikstas. Analizzando il livello tecnico di  turchi e ucraini, davvero modesti, si può dedurre ancora meglio la scarsa portata europea della squadra di Sarri. De Laurentiis, considerato che ha una gestione alquanto singolare della società Napoli calcio, pensasse a qualche anatema per cercare di invertire la rotta di questa stagione. Per adesso, e speriamo solo per adesso, avara di soddisfazioni in termini di risultati e di gioco.

 Caos ai varchi di accesso e divieto di ingresso ai possessori di tagliandi regolari

Caos biglietti all’ingresso dello stadio. Per inspiegabili motivi, che saranno portati prossimamente all’attenzione pubblica e non appena se ne comprenderanno le cause, ad alcuni spettatori, muniti di biglietto valido e regolare, non è stato consentito l’ingresso allo stadio. Il tiket, da stuart scarsamente preparati e professionali, è stato considerato annullato ed allo sfortunato possessore è stato negato l’accesso allo stadio.

Il motivo: NON PERVENUTO. Perdippiù , ai possessori del tagliando, si ribadisce pienamente valido e con nominativo corrispondente, è stato elevato verbale (per cosa?). L’approssimazione organizzativa di gestione esterna e societaria, è evidente e tangibile. Mancano responsabili della società ai varchi, nonché funzionari delle forze dell’ordine, impegnati e interessati a tutt’altre faccende più che a verificare quanto avviene ai varchi e nei tornelli.

Organizzazione che può essere paragonata a quella di società dilettantistiche.

Si ritiene che, in questo caso, l’episodio sarà portato a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria, sia in sede civile che penale, che dovrà fare chiarezza e intervenire nella gestione di accesso allo stadio che da svariato tempo avrebbe dovuto essere regolamentata e disciplinata secondo regole ben precise. Ma si sa, oggi nel Napoli il caos regna sovrano.

NAPOLI DELUDENTE IN CHAMPIONS: SENZA RETI AL SAN PAOLO CON LA DINAMO KIEV. SOCIETA’ E ORGANIZZAZIONE ALLO STADIO DI LIVELLO DILETTANTISTICO was last modified: novembre 23rd, 2016 by Walter Magliocca
23 novembre 2016 0 commenti
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NAPOLI RIMANDATO IN CHAMPIONS: SOLO PARI IN TURCHIA

scritto da Walter Magliocca

napoli

Napoli: continua il periodo “ni”

Solo un’invenzione di Hamsik salva il Napoli da un’ennesima sconfitta. Immeritata sicuramente, ma che si stava concretizzando con un calcio di rigore frutto di un errore di Maksimovic in fase di copertura. Una gara “tronca”. Ben giocata in fase di possesso palla e costruzione, ma deficitaria nella gestione delle ripartenze avversarie con “svarioni” difensivi e nella finalizzazione della gran mole di gioco. Ma è fin troppo evidente che alla squadra partenopea manca qualche pedina come viene oramai ripetuto in tutti i salotti e dibattiti televisivi.

Napoli che domina il campo ma …..

Gli azzurri hanno dominato in tutto l’arco dell’incontro: sia in fase di copertura che di impostazione, limitando le ripartenze del Besikstas. Ma con due negatività acclarate: la mancanza di un attaccante e i ripetuti, costanti svarioni difensivi. Vuol dire che qualche ingranaggio non gira, non è oliato nel modo giusto. Gli errori in fase di copertura, anche se questa sera limitati, si ripetono in maniera costante e in tutte le gare disputate nell’ultimo mese. 

Dopo il pari odierno, il cammino in champions league si complica e dipenderà non solo dai propri risultati ma anche e soprattutto da quelli degli altri.

Per Gabbiadini ennesima bocciatura

Ancora una volta Manolo fallisce l’opportunità concessagli. Ma non è sua la colpa se non è un attaccante, una prima punta come serve al Napoli in questo periodo della stagione. Gabbiadini viene addirittura “deriso” in sede di analisi tattica della partita da parte dei commentatori televisivi. Vengono esaminati con la lente di ingrandimento tutti i suoi movimenti, l’attacco della profondità, l’apertura di varchi per gli esterni, i tiri e tanto altro. Sistematicamente sminuita ogni giocata dell’attaccante, a volte ridicolizzata, considerandola da “scuola calcio”, senza offesa per i ragazzini. E’ impensabile che una squadra impegnata su tre fronti, campionato, champions e coppa Italia, abbia solo due attaccanti in rosa. Anzi uno, perch, come detto sopra, Gabbiadini non lo è.

L’unico colpevole è sempre De Laurentiis. I tifosi “presi in giro”

E allora la colpa di quanto si verifica, la mancata concretizzazione delle innumerevoli azioni di gioco create dagli azzurri, di chi è? Sempre del presidente De Laurentiis, il quale, da svariato tempo non commenta le partite, incrocia le dita e spera che il Napoli riesca a superare la fase a gironi anche come seconda: in fondo a lui interessa solo il corrispettivo che sarà versato nelle casse societarie per il superamento del turno. E  poi l’anno prossimo ridimensionerà le spese proprio in considerazione dei mancati risultati. Un po’ come mordersi la coda, ma solo verso l’esterno. All’interno, cioè nelle casse, gli euro di attivo saranno divisi dalla famiglia De Laurentiis. E  le spese ridotte. Ma tutto ciò perché non viene esplicitamente esternato ai tifosi napoletani? Paura di ritorsioni? Forse si. Anche senza forse.

Una curiosità riguardante la partita con la Juventus

Nell’intervallo della partita in Turchia, i commentatori televisivi di mediaset in studio, pensando di non essere in diretta,  hanno ricordato e commentato l’errore di Ghoulam nella sfida di sabato a Torino. Hanno dichiarato: “quegli errori non vengono commessi neanche all’oratorio”. Ancora una volta, con derisione, viene analizzato, anche fuori le riga, un comportamento di gioco del Napoli attuale.

Speriamo che il periodo sia di “passaggio”.  

NAPOLI RIMANDATO IN CHAMPIONS: SOLO PARI IN TURCHIA was last modified: novembre 1st, 2016 by Walter Magliocca
1 novembre 2016 0 commenti
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NAPOLI SCONFITTO IN CHAMPIONS. MA LA COLPA DEL TRACOLLO E’ DELLA POLITICA DI DE LAURENTIIS

scritto da Walter Magliocca

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Napoli allo sbando. Anche Sarri perde la bussola

Champions league si va in campo. E’ stato scritto che il Napoli, vincendo con il Besikstas possa entrare nella storia. Ma evidentemente è un modo per illudere e per illudersi. Almeno si spera.

Sin dalle prime battute della gara si vede che il Napoli è lo stesso della gara casalinga con la Roma e prima ancora della sconfitta di Bergamo. Le partite precedenti avevano illuso. Ma è chiaro, sin dalla formazione schierata, che c’è qualcosa che non quadra. E’ vero Hysaj non è in forma, ma il sostituto, Maggio, ha 34 anni ed ha giocato molto poco. Albiol è  ancora infortunato, Maksimovic non è sembrato all’altezza, ma far giocare Chiriches che, reduce da un infortunio ha calcato i campi per un solo minuto, sembra veramente troppo. Ennesima bocciatura per Gabbiadini (e poi devono essere i tifosi a sostenere il giocatore), Jorginho in campo con la necessità di una sedia a rotelle. Esordio, sempre in Champions con risultato in bilico per Diawara e Insigne che meriterebbe di sedere in panca almeno fino a quando non gli cresceranno le treccine ….. rosse.

E’ palese che anche Sarri sia in confusione, oppure vuole dimostrare al suo presidente, al nostro presidente (quello che ci meritiamo, o meglio che merita la città) che la campagna acquisti non è stata opera sua e che è stata sbagliata.

Il Napoli è nel pallone sia in difesa che in attacco, con il solo Mertens a dannarsi l’anima, che ha fatto diventare squadra di calcio anche il Besikstas. Ma nel pallone è anche la società, ma non il presidente che è di nuovo in tribuna, nonostante i fischi e i cori di sabato con la Roma.

La colpa non può essere dei giocatori ma di chi li ha scelti prima e, ora, di chi li mette in campo

Come detto, poiché l’allenatore non poteva essere un mago prima e non un “brocco” oggi, si ritiene che Sarri voglia inviare qualche segnale subliminale (un detto napoletano dice così: “per dispetto di mia moglie…. Mi taglio il pantalone…) a chi …”sa lui”. Però questo modo di comportarsi ed aver prestato acquiescenza ai colpi di testa del presidente (il solo colpevole) in campagna acquisti, ha danneggiato e continua a danneggiare in primis la sua professionalità. Ma è impensabile che una squadra impegnata su tre fronti, che vuole stazionare (non vincere) nei piani alti della classifica, andare avanti in champions league (si guadagna di più altrimenti saranno ancora maggiori le restrizioni per risultati e tifosi, ma “moneta” in tasca per la famiglia De Laurentiis) e cercare di arrivare fino alla fine in coppa Italia, possa reggere per tre mesi, o più, senza un attaccante, per poi verificare in che condizioni tornerà Milik e con giocatori, sempre gli stessi, a … “fare i muli e caricare il carro”. E’ bastato che la dea bendata voltasse le spalle e si è visto quanto realmente valgono le scelte effettuate dal solo presidente (Giuntoli e gli altri (?) poco o niente contano). Insomma è bene non cullare illusioni: in questa situazione non si va da nessuna parte. E’ bene dirlo a chiare lettere e non iniziare a trovare giustificazioni ridicole e che offendono l’intelligenza dei napoletani.

Una squadra in alcuni ruoli vecchia, inaltri logora ed in panca “giovanotti” di belle speranze, che non giocano ma … in prospettiva. Ma il  Napoli stasera ha giocato (e perso) con il Besikstas. Il 29 ottobre dovrà giocare con la Juve. E non in prospettiva. Quest’anno ha già perso il campionato e non ..in prospettiva. E la champions… E la coppa Italia. Solo gli euro sono reali e “oggi” e non in prospettiva.

De Laurentiis vuole una champions per squadre scelte, ma con lui in sella il Napoli non potrà ambire neanche alla champions “C”.

Questo presidente finora ha avuto dalla sua l’effettuare scelte rivelatesi fortunate e che hanno consentito di celare, o meglio di evitare la focalizzazione da parte dei tifosi, che l’unico obiettivo era (ed è ) la moneta, gli euro. Non è difficile notare che non vi è continuità nel progetto: se tutti i pezzi migliori vanno via vuol dire che qualcosa non torna. Lavezzi, Cavani, Higuain e nel frattempo tanti brocchi acquistati per coprire altre operazioni economiche. Ed anche gli allenatori: sposano il progetto, ma alla prima discussione …… divorziano.

Con una …… moglie così non ce la possono proprio fare. E’ possibile che solo i tifosi, ma quelli non organizzati per fortuna, non riescano a comprenderlo? Siete solo un pubblico di… urlano dalla curva “b”. Ma sarà vero? Ed allora è il presidente che “ci” meritiamo. Dispiace solo per itanti tifosi .. giovani ed ….. illusi. 

NAPOLI SCONFITTO IN CHAMPIONS. MA LA COLPA DEL TRACOLLO E’ DELLA POLITICA DI DE LAURENTIIS was last modified: ottobre 20th, 2016 by Walter Magliocca
20 ottobre 2016 0 commenti
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VI E’ PIACIUTO IL NAPOLI? SIIIIIIIIIIIII

scritto da Walter Magliocca

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Vi è piaciuto il Napoli?

Alla domanda formulata da Arrigo Sacchi nel salotto di mediaset, tutti i presenti nello studio, compreso gli opinionisti Paolo Rossi e l’arbitro Cesari, hanno risposto affermativamente.

L’urlo Champions riecheggia ancora a Fuorigrotta

The Chaaaaampions In musica. Il popolo del San Paolo non aspettava altro che poter intonare l’inno della maggiore competizione europea. Tutti gli stadi, o la maggior parte, del continente si sono uniformati o hanno scoperto la musica Champions. Lo hanno imparato dai tifosi azzurri alla prima uscita del Napoli di Mazzarri, dopo decenni di astinenza. E’ un urlo liberatorio.

E, sin dalle prime battute, si è visto che Sarri e giocatori avevano preparato in modo certosino la prima casalinga, il ritorno nell’Europa del calcio che conta. Volevano liberarsi di quell’incertezza che ancora aleggia intorno alla compagine partenopea.

Le danze le apre il capitano, ma Mertens mette il sigillo

La gara è stata bella sino a quando gli azzurri non hanno calato il poker. Poi un pò di leggerezza e calo di tensione. Il marchio di fabbrica non poteva essere che di Marekiaro. Sblocca la partita e da fiducia a tutto il gruppo che, con un inizio di secondo tempo “mortifero”, abbatte il Benfica e si porta a punteggio pieno nel proprio girone. Ma la cera lacca, il sigillo azzurro lo imprime Mertens, che con una doppietta, inframezzata dal rigore di Milik, non lascia scampo ai portoghesi che pure avevano sperato di portare a casa un risultato positivo, beata illusione, dal catino di Fuorigrotta.

Le disattenzioni finali, che hanno consentito agli ospiti “non paganti” di dimezzare il risultato, non hanno macchiato più di tanto l’ottima prestazione dei partenopei. Servirà per crescere e imparare ad amministrare il vantaggio.

La squadra si è espressa su ottimi livelli, ma il migliore sicuramente è stato Mertens, coadiuvato da Allan, non sottacendo il più che positivo esordio di Maksimovic. Il peggiore, ma non per la prestazione complessiva, ma per l’errore che ha consentito al Benfica di segnare il primo goal, Jorginho. Poi anche Ghoulam ha macchiato la sua positiva prestazione, non chiudendo la diagonale sul secondo goal.    

 “Abbiamo dimostrato che possiamo stare in questa competizione” ha detto l’allenatore Sarri ai microfoni, nel post partita. “Ma non dobbiamo più commettere gli errori come nel finale di partita. In futuro potrebbero non perdonarcelo”.

Vi è piaciuto il Napoli? Siiiiiiiiii. Per adesso.  

VI E’ PIACIUTO IL NAPOLI? SIIIIIIIIIIIII was last modified: settembre 29th, 2016 by Walter Magliocca
29 settembre 2016 0 commenti
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