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Juvecaserta definitivamente fuori dal campionato
Il Coni con il seguente comunicato ha precisato che il ricorso della Juvecaserta è stato respinto. Ora, alla società casertana, non resta che adire l’autorità giudiziaria amministrativa del Lazio. Ma, come insegnano i precedenti, l’impresa risulta (quasi) impossibile.
“Respinto il ricorso presentato il 19 luglio 2017, dalla società Basket Juvecaserta s.r.l. contro la F.I.P. – Federazione Italiana Pallacanestro – avverso la delibera n. 4/2017 (di cui allo stralcio C.U. n. 25 del 14 luglio 2017 del Consiglio Federale FIP, tenutosi in pari data) notificata in data 17 luglio, con la quale il Consiglio Federale ha disposto la non ammissione della società ricorrente al Campionato di Serie A per l’anno sportivo 2017/2018”.
I legali della Juvecaserta avevano evidenziato che la Comtec non ha ritenuto annullate le cartelle esattoriali antecedenti il 30 maggio c.a., esibendo, al riguardo, delle sentenze ottenute. La differenza sarebbe di circa settantamila euro e l’organo di controllo, nonché quello giudicante avrebbero dovuto esaminare in maniera diversa la contabilità della società Juvecaserta. Tra l’altro – hanno sostenuto i legali incaricati dal patron Lello Iavazzi – non sussistono debiti verso tesserati.
I criteri seguiti dalla Comtec trovano il loro fondamento nella delibera Fip n. 346/17 e la Federbasket ritiene che la Juvecaserta non abbia ottemperato a ripianare le voci di bilancio relative ai ricavi, indebitamento e patrimonio a tutto il 31 marzo 2017 e non abbia azzerato le pendenze verso l’erario, verso i tesserati anche con il pagamento dei lodi.
Ma il nodo della vicenda resta la rateizzazione del debito verso l’erario e il pagamento della prima rata che ha fatto caducare la prescrizione della Comtec e che poteva essere sanata solo con versamento di denaro contante per far fronte al debito fiscale superiore ai 600 mila euro.
La fine di un sogno sportivo e la morte di un territorio intero
Il patron Iavazzi è il più amareggiato di tutti, come tifoso, in primis e come unico azionista della società. Questa volta il cerino si è consumato nelle sue mani e non per sua responsabilità.
Ci sembra che ogni qual volta qualche personaggio si adoperi per risollevare, anche se solo in un campo, le sorti di una provincia in ginocchio, si concentrino tutte le forze per “affossarlo”. Così una delle poche eccellenze del territorio, se non l’unica, la Juvecaserta appunto, è stata bersagliata da federazione sportiva, amministrazione dello stato, magistratura e chi più ne ha più ne metta.
Purtroppo le speranze di risalita e non solo della Juvecaserta, sono ridotte veramente al classico lumicino. Fioco, molto fioco.