napoli
Napoli a quota 75 reti e rincorsa al secondo posto
Nonostante il 3 a 0 all’Udinese, maglia bianconera minore di scena al San Paolo ma sempre stimolante, il Napoli è ancora distante due punti, dal punto di vista numerico ma tre di fatto in considerazione dello scarto negativo negli scontri diretti, da quel secondo posto, non solo importante, ma rimasto l’unico vero obiettivo stagionale. Fondamentale la conquista della Champios diretta per morivi economici, di programmazione e tecnici. Vero è che gli azzurri, nella giornata odierna, hanno recuperato due punti sulla Roma, ma la mole di gioco espresso, le reti segnate e le amnesie difensive (si anche quelle) fanno aumentare il rammarico per una stagione che poteva avere ben altro epilogo.
La vittoria non deve esaltare: l’obiettivo, difficile da raggiungere, è recuperare il gap che lo separa dalla Juventus, in Italia e dai club europei di prima fascia
Con l’Udinese i partenopei non hanno ceduto dal punto di vista psicologico, l’aspetto più temuto. Il primo tempo incolore (il possesso palla non basta a vincere le partite) ha ceduto il passo a 45’ vibranti agevolati dal goal di Mertens dopo appena due minuti. Allan, ex di turno che non ha esultato (quoque tu) e migliore in campo e Callejon hanno chiuso il capitolo. Anche se la difesa, pur non subendo reti, ha dimostrato di essere il reparto che abbisogna di maggiore attenzione in fase di programmazione e rinforzo. Un investimento mirato e di prestigio in questo settore, potrebbe rappresentare quel salto, quell’ultimo colpo che manca per raggiungere traguardi importanti.
Verificare il cammino in campionato per rafforzare anche l’attacco
Fino alla dodicesima giornata il Napoli ha conquistato 1 punto e 40 a partita. Mentre dalla tredicesima fino ad oggi ben 2,35 di media. Praticamente in concomitanza con l’exploit di Mertens. Visto l’andamento della stagione e l’infortunio subito, non si può giudicare Milik sia in positivo che in negativo. Ma, comunque, riflettere si deve. Serve un attaccante alla…. Mertens. Ma con maggiore peso offensivo. Un Higuain più veloce. Gli interventi dovrebbero essere mirati, non dimenticando, tra l’altro, portiere e laterale di sinistra per rimpiazzare Ghoulam, già accasatosi in premier.
Rinnovi positivi e che infondono fiducia
Il rinnovo di Insigne, che sarà formalizzato a fine maggio e un accordo di massima con Mertens, hanno ridato fiducia ad un’ambiente scettico e timoroso per il futuro. Il talento di Frattamaggiore ha chiuso una querelle che sembrava lo volesse lontano dagli azzurri. Mertens vorrebbe disputare altri due anni a Napoli, magari vincendo qualche trofeo (in primis scudetto) per poi lasciare la città del Vesuvio. Per poi farvi ritorno da dirigente. Ma tutto dipende dal presidente che dovrà decidere di allargare i cordoni della borsa.
La rincorsa non è terminata
Va bene vincere. Fondamentali i tre punti con l’Udinese ma non bisogna esaltarsi e pensare di aver vinto chissà cosa. Bisognerà cercare di mantenere il passo fino alla fine del torneo. Altrimenti si tornerebbe al punto di partenza e tutto quanto fatto sarebbe inutile… o quasi.