persone
Normale e tradizionale. Una maglietta che ha due maniche e abbastanza stoffa da tenere coperto il busto di una persona è normale. Un Natale passato in famiglia, mangiando pandoro e frutta secca sotto le luci intermittenti di un albero, fa parte della tradizione di gran parte del mondo. Ma se parliamo di persone, di essere umani, dovremmo rivedere il vocabolario troppo ristretto che a volte la società sfoggia in diverse occasioni.
Rispettiamo i diritti delle persone
Il compito di un paese civile non è quello di controllare i pensieri dei cittadini e di renderli uniformi ad un unico pensiero, ma quello di far sì che menti razziste e selettive, non ostacolino il vivere quotidiano degli altri e i loro diritti. Nessuno dispone di verità assolute e quindi ognuno può pensare ciò che meglio crede. E’ o non è, questo, il principio base della democrazia? Ma se questi stessi pensieri vengono a ledere la dignità di qualsiasi altro essere vivente, allora i microfoni dovrebbero essere spenti, le televisioni assenti, occhi distolti e orecchie rivolte altrove. Le persone non sono magliette o alberi di Natale. Le persone non sono normali o anormali, tradizionali o innovative. Le persone sono semplicemente persone. Ciò che accade sotto le lenzuola di tutto il mondo, lasciamolo lì, nell’intimità di vite che nulla devono a nessuno, lasciamolo dietro porte che proteggano gli amori e la loro dignità.