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Presentato ieri “Portami a vedere i treni”, presso la sede dell’accademia musicale di Anna Paola Zenari, “Fortepiano” di San Prisco, il secondo libro scritto dalla giovane scrittrice ROBERTA MAGLIOCCA.
Dalla lettura dello scritto emerge una storia intensa, acuta, decisa fatta di intrecci di vita vera, miscelata con la vena fantastica e spigliata dell’autrice. La trama vede come protagonista il morbo di Alzheimer. Ricordi nell’oblio della memoria del protagonista, Giulio, affetto dalla malattia e che accende la luce della mente per sviscerare il sempre attuale e complicato rapporto padre-figlio: una relazione tra due persone che si incrociano e che vivono ricordi dolorosi per loro e per la loro esistenza. Altro tema trattato e di grande attualità è l’omosessualità. Senza entrare nel problema, senza esprimere valutazioni e propri convincimenti, ma lasciando all’attento lettore le proprie sensazioni e le proprie emozioni.
La storia è ambientata nella penisola sorrentina, terra che ha dato i natali all’autrice (è nata a Vico Equense) e dove vive parte della famiglia materna di origine.
Una breve storia, che capta l’attenzione del lettore, ricca di sensazioni, emozioni forti, toccanti, intrise di sentimento, di amore che, pizzicando le corde della commozione, fa comprendere con durezza e realismo il cammino della malattia.
Roberta, partendo dalla cognizione che non si può parlare di cura del morbo di Alzheimer quanto piuttosto di accompagnamento nella sua evoluzione, porta con tratto elegante e mano esperta a comprendere questa mutazione degenerativa e graduale del soggetto, come detto chiamato Giulio nel libro, fino ad avere uno spiraglio nella luce della memoria e riuscire a confrontarsi con il figlio dopo anni di mancata sinergia. Ed è ciò che emerge dalla lettura della storia che fa comprendere come i sentimenti quelli forti, l’amore, possano essere, allo stato attuale, l’unico antidoto per la fase degenerativa della malattia
A presentare il libro “Portami a Vedere i treni” (Sensoinverso edizioni), la psicologa Valentina Masetto, anche quale moderatrice nonché ideatrice e promotrice della rassegna: Un libro per tè. Una presentazione certamente originale che ha coniugato varie forme di cultura con la partecipazione di Corrado Del Gaizo, che ha recitato un monologo “composto a quattro mani” con la stessa Roberta. La serata è stata allietata dalla musica di Annapaola Zenari e Carmine Covino rispettivamente al piano e alla chitarra.
Il dibattito ha vissuto momenti di commozione, provocati da Valentina Masetto, coniugati con momenti musicali che hanno coinvolto tutti gli intervenuti.
Dopo l’incontro di oggi ci saranno altre presentazioni per far conoscere l’artista ma soprattutto per trasmettere ai lettori il suo amore per la scrittura.
A Roberta auguriamo le migliori fortune e che il destino incroci le maglie in modo tale da consentirle di raggiungere i successi che merita, ma con la speranza che continui ad emozionarci sempre nella lettura dei suoi futuri scritti.