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Ancora una volta il Napoli in campo dopo la Juve, ma questa volta sarà per l’ultima volta perchè gli azzurri dovranno guardarsi le spalle e abbandonare sogni tricolori. A Udine, dopo la sosta per la nazionale e senza Reina, contro gli stessi colori degli odiati avversari, rimedia una sonora batosta e rimane a meno sei dalla vetta e con sette sulla Roma, che dovrà giocare alle 15, 00 il derby capitolino.
Udinese aggressiva, azzurri nel pallone al riposo 2 – 1 – Irrati protagonista
Fase di studio ma con i padroni di casa più tonici. Al minuto 12 ennesima palla persa di Insigne , fallo di Koulibaly su Badu e Fernandes realizza il rigore giustamente concesso. Ma dopo un periodo di assestamento ci pensa il solito Higuain a mettere le cose a posto al minuto 23. Ma la lancetta dei secondi non compie il giro completo e Irrati concede altro rigore su fallo di Ghoulam. Ma questa volta il debuttante Gabriel, ipnotizza Fernandes. E’ il minuto 26 e al 27’ viene espulso Sarri.
Tutti i tasselli del mosaico per falsare il campionato. Anche se gli azzurri ci mettono del loro e sul finire del tempo Gabriel regala il goal all’Udinese. Abbandona la porta e Fernades raddoppia a porta vuota in mezza rovesciata.
Nella ripresa il colpo di grazia 3 – 1 – Napoli non tutelato
Nel secondo tempo, il Napoli rientra galvanizzato. Ma trattasi di fuoco di paglia. Il Napoli subisce il terzo goal. Ennesimo errore di Ghoulam e Thereaux trafigge Gabriel. G.li azzurri non ci sono più. E al minuto 75 viene espulso Higuain, che aveva subito il fallo, per doppio giallo.
Indubbiamente gli azzurri non hanno giocato da Napoli. Ma c’è sempre la politica e lo strapotere delle società forti nelle loro partite. Irrati fa quello che vuole. Concede due rigori, cosa che non avviene mai nel campionato italiano, espelle Sarri e Higuain. Non c’è tutela della seconda forza del campionato ma c’è solo paura. Il pericolo è allontanato.
E Irrati fa quello che vuole e ….. naturalmente non succederà nulla. De Laurentiis, che comunque ha tratto grande vantaggio dalla stagione, parlerà solamente, senza costrutto.
Ma a difendere la città ci dovrà pensare solo San Gennaro.