Da diversi anni a questa parte, sul posto di lavoro, si tengono corsi di formazione e aggiornamenti continui sulla sicurezza, con grande impiego di risorse finanziarie e umane per rendere quanto più è possibile sicuro e vivibile il luogo dove si svolge la propria attività lavorativa. Il tutto non è demandato alla buona volontà del lavoratore o, ancor più, del datore di lavoro ma è un obbligo previsto da una legge dello Stato (D.LGS n. 81 del 9 aprile 2008, ex legge 626) con gravi e pesanti sanzioni, non solo pecuniarie, per gli inadempienti.
Ma della vera sicurezza, interessa qualcosa a qualcuno?
La salute e la sicurezza del lavoratore, quindi, stanno molto “a cuore” alle istituzioni, che però se ne “infischiano” altamente della sicurezza dello stesso cittadino che, senza lavorare, circola liberamente per le strade della propria città. Certo, “liberamente” è una parola grossa, perché se si azzarda a camminare, soprattutto in certi orari, in alcune zone rischia di brutto non solo di essere derubato, ma di subire violenza di vario genere.
Il riferimento è alla mia città: Caserta. Avete mai provato ad attraversare alle dieci di sera (ma anche alla stesa ora del mattino) i “campetti” antistanti la reggia? Ebbene se vi dovesse venire l’idea di farlo, vi consiglio vivamente di desistere. E’ capitato a me , l’altra sera. Percorrendo il viale principale che, dalla stazione ferroviaria, porta all’ingresso principale del palazzo, ho provato le stesse sensazioni che si possono provare attraversando un campo minato o una zona sottoposta ad un bombardamento aereo. Nella più totale oscurità, ad ogni passo avvertivo netto il pericolo di essere assalito e poter subire di tutto senza nessuna possibilità di scampo o di chiedere aiuto.
Ovviamente di agenti di polizia, vigili e quant’altro neanche l’ombra! D’altronde, se anche ci fossero stati, non si sarebbero visti, dato che le tenebre regnavano sovrane. Infatti i lampioncini (?????) lungo il suddetto viale principale (avete presente?) erano tutti spenti. Ma ciò si spiega: infatti l’ente comunale, o chi per esso, ha pensato bene di non accenderli e di risparmiare così un po’ di soldi visto che, anche quando sono tutti in funzione non arrecano alcun beneficio alla visibilità e vivibilità della zona.
Questo significa essere attenti e previdenti nella gestione della “res pubblica”.
La sicurezza del cittadino? Ma chi se ne frega! Oltretutto, chi glielo ha fatto fare di andare alle dieci di sera davanti alla Reggia? Se ne stia a casa a vedere la TV!
Domenico Magliocca