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Cari lettori interessati, oggi siamo a Salerno in compagnia del Dott. Marcello Massa, medico veterinario, studioso di comportamento animale ed educatore cinofilo, con il quale andremo in passeggiata nella piana del Sele.
Grazie Dottore per questa intervista e per averci invitato ad una delle sue passeggiate a sei zampe. Siamo qui con i suoi 6 cani: ci racconta com’è condividere una passeggiata in natura insieme ai cani?
E’ un attività che compio quotidianamente coi miei cani considerando quanto rende felice i cani; potrebbe sembrare una monotona abitudine, invece ogni volta rappresenta un’emozione nuova. Una scoperta in più. E’ stupefacente notare come- indifferentemente dal più piccolo chihuahua all’ enorme alano- ogni cane ha bisogno di sentirsi immerso in questo habitat, con piena libertà di espressione. Per me costituisce un momento di estremo relax. C é chi ha bisogno del caffè al mattino per carburare mentre noi amiamo riservarci questo rituale.
Quali le difficoltà che un proprietario può incontrare nel fare una passeggiata in natura? Cosa deve saper fare insieme al suo cane?
Una delle paure che mi trovo ad accogliere spesso con i proprietari prima di iniziare una passeggiata è cosa fare se durante la passeggiata si incontrano cani randagi. Spesso questi cani abbaiano per segnalare la loro presenza, il loro territorio o altre risorse come cuccioli o femmine in calore. I cani sono animali sociali ed in quanto tali cercano di evitare a tutti i costi i conflitti attraverso una serie di segnali comunicativi pacificatori. In questo i randagi sono maestri avendo vissuto molte esperienze relazionali intraspecifiche; in caso di incontro noi umani possiamo decidere di aumentare le distanze- allontanandoci- evitando così l’incontro, oppure lasciare che i cani si conoscano e ritualizzino secondo il galateo canino, continuando però la passeggiata in modo da far capire ai nostri cani che se vogliono terminare l’incontro hanno questa possibilità. Vi assicuro che ci si porta a casa esperienze magnifiche sia per gli animali umani che non. Altro elemento importante è strutturare un buon richiamo con il proprio cane; ciò può divenire una cintura di sicurezza in caso di necessità.
Perché i nostri lettori interessati dovrebbero condurre i loro cani in passeggiata extraurbana?
Per conoscerli sempre più e dar loro libertà di espressione- bisogno fondamentale della specie cane; passeggiare in natura vuol dire vivere un po’ la loro dimensione ancestrale mentre per noi umani rappresenta un momento di benessere interiore e fisico che senza il nostro cane non potremmo vivere. I cani hanno bisogno di fare movimento ma soprattutto di appagare le motivazioni perlustrativa ed esplorativa, di dare spazio al loro “naso”; in questo le passeggiate in natura sono perfette.
Ci sono periodi dell’anno in cui è preferibile organizzare passeggiate e quali precauzioni adottare?
I cani ci risponderebbero: “sempre!”. Siamo più noi umani ad essere condizionati dal clima. In inverno potrebbe essere utile l’ uso di mantelline impermeabili per la pioggia, mentre per la neve esistono creme particolari o scarponcini antigelo, per scongiurare il congelamento delle parti distali degli arti.
In estate evitare di uscire nelle ore più calde della giornata: meglio dopo l’ alba oppure al tramonto. Portare sempre con sé abbondante acqua, fare lunghe pause all’ombra ed utilizzare un ottimo antiparassitario per proteggere il cane da ectoparassiti. Attenzione soprattutto in questo periodo ad evitare campi coltivati con graminacee dove il cane potrebbe entrare in contatto con i cosiddetti “forasacchi”, spesso pericolosi.
Il mio consiglio per chi volesse avventurarsi con amici cinofili in avventure a sei zampe è di farsi guidare inizialmente da un esperto che gli insegni a gestire le varie fasi della passeggiata, così da viversi senza ansie questa esperienza.
Con le dovute accortezze direi dunque che non esistono limitazioni.
Grazie mille Dottore.
Come diceva John Muir “In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca”.
Con il proprio cane ancor di più, aggiungo.
Luigi Sacchettino