Grey’s Anatomy
Temi scottanti nell’episodio numero 20 della dodicesima stagione di Grey’s Anatomy
Temi scottanti non solo per l’America, perchè l’Italia soffre le stesse argomentazioni. La legittima difesa in primis. Pistola si, pistola no. E qualora pistola si, il dilemma: sparare si, sparare no.
Noi de L’Interessante abbiamo trattato il tema proprio qualche giorno fa. E nelle sale operatorie più famose del mondo si è discusso proprio di questo tra i favorevoli e i contrari alla detenzione di un’arma, mentre si operava un bimbo di otto anni ferito da un colpo di pistola da un compagno di classe, arma che deteneva per sicurezza la madre del bimbo ferito.
Valide le ragioni di Alex Karev, per esempio, che ferito nel finale della quinta stagione proprio da un colpo d’arma da fuoco, sottolinea la sua paura relativa alle pistole. Ma valide anche le ragioni della fidanzata specializzanda Jo Willson che – abbandonata dai genitori e dalle istituzione – ha dovuto sempre provvedere da sola alla sua sicurezza, a tal punto da sentire l’esigenza di possedere un’arma sotto al letto.
E la legittima difesa per chi rischia di vedersi sottratta la propria bimba? Callie, innamorata della bella Penny, vuole seguirla a New York portando con se la piccola Sofia Sloan Torres. Arizona – come era da aspettarsi – non ha intenzione di assecondare le uscite di testa dell’ex moglie che, ricordiamolo, per amore ha sempre fatto scelte avventate.
Ecco che chiamare l’avvocato sembra essere, per la bella dottoressa che cura i cuccioli umani, l’unica scelta possibile. Tutto questo mentre Ben Worren e il capo Miranda hanno seri problemi di gestione matrimoniale dovuti al loro divario gerarchico all’interno dell’ospedale.
Per non parlare dei Japril sempre in lotta anche se – almeno così sembra – pare ci sia uno spiraglio almeno per il dialogo.
Si, insomma, Shonda non si smentisce. Il lieto fine è ben lontano e, forse, dovremmo imparare a rassegnarci al fatto che molto probabilmente non arriverà mai.
Roberta Magliocca