Istruttore cinofilo
Cari lettori interessati,
ieri pensavo alla figura dell’ istruttore cinofilo e all’icona che rimanda nell’immaginario di molti proprietari, con le conseguenti aspettative; questo salvatore di quadrupedi abbaianti.
A volte siamo chiamati a prestare attività consulenziale ed interventistica quando la situazione è già complicata e il sistema è già con l’acqua alla gola; raramente in prevenzione o per la crescita serena di un cucciolo- il che, invece, quando capita sembra un miraggio!
Le attese di miracolo da parte del proprietario sono quasi scontate. Dovute. Si pretendono garanzie di successo. Quasi come se l’unica variabile determinante fosse da noi gestita. Un istruttore totipotente.
Ciò che non è chiaro al proprietario è che è il sistema a doversi muovere verso il cambiamento, di cui il professionista si rende promotore e sostenitore.
L’istruttore non deve mettersi in mostra e mostrare di essere il primo della classe; deve rendere il gruppo famiglia amalgamato e in sintonia. Attraverso il suo modello.
Sapete quante volte ho dovuto gestire – poiché non avvisato- un cane intollerante verso gli estranei soltanto perché il proprietario voleva farmi un test?
Ecco, volevo svelarvi un segreto: i cani possono mordere anche gli istruttori cinofili. Soprattutto. Anche noi sbagliamo; l’obiettivo è aggiornarsi per sbagliare il meno possibile, facendolo in scienza e coscienza. Anche noi siamo fallibili. Anche noi abbiamo delle emozioni, nonostante siamo addestrati all’autocontrollo e alla sospensione del giudizio. Anche noi viviamo le nostre vite: le chiamate di domenica sera per quella improvvisa curiosità sopravvenuta non sempre ci garbano.
Anche noi quando rincasiamo ci spogliamo dell’abito professionale e ritorniamo semplicemente persone. Non siamo in grado di leggere nella mente del vostro cane e non conosciamo molte risposte alle vostre domande; per questo parliamo al condizionale. Semplicemente interpretiamo i comportamenti dei vostri cani mettendoci in loro ascolto ed osservazione. Ma chi meglio di voi proprietari può imparare a leggere il proprio cane? Nessuno.
Non facciamo “prove e tentativi”. Abbiamo il massimo rispetto del soggetto cane e pertanto ci muoviamo per realizzare un percorso.
Anche noi vorremmo che suddetto percorso fosse quanto più rapido e celere possibile; ma i cambiamenti necessitano di tempo. Mesi. A volte anni.
Anche noi amiamo i cani e ne abbiamo sempre avuti. Abbiamo tuttavia scelto di investire economicamente ed emotivamente nella nostra formazione. Quindi No- non diamo consigli. Sì- svolgiamo consulenze. Sì- vogliamo essere retribuiti correttamente.
In ultimo, ma non ultimo in ordine d’importanza: non abbiamo la bacchetta magica. Non conosciamo interruttori segreti che accendano e spengano un determinato comportamento del cane. Se l’avessimo avuta avremmo realizzato un traduttore simultaneo dei pensieri del cane, che ci avrebbe reso felici e soprattutto divertiti della ironia dei cani. Verso noi proprietari, talvolta troppo seriosi.
Luigi Sacchettino