Biblioteca Palatina
Fra il grande successo del Nabucco e la romantica attesa di Romeo e Giulietta, dagli altoparlanti del palazzo Reale vanvitelliano sta per sfilarsi un’altra novità a dir poco interessante.
Per i residenti che preferiranno la città all’escursione estiva e i turisti che migreranno in visita verso la Reggia di Caserta, l’alternativa valida alla noia pare assicurata.
Per i mesi di luglio e agosto, infatti, sarà possibile osservare la biblioteca palatina del monumento casertano più amato nel resto del mondo.
Il nastro dell’iniziativa è stato tagliato, ufficialmente, il 9 luglio, inaugurazione che si protrarrà in replica ogni sabato fino al 27 agosto. Un lasso di tempo sufficiente a rendere omaggio alla prima apertura pubblica del blasonato archivio. Fra i vari testi ad alta rilevanza storica e documentaristica sono presenti anche gli autorali di Luigi Vanvitelli.
Dalle 11:00 di ciascuna data prevista dal calendario eventi, presso la terza sala della biblioteca Reale, si darà il via ad una minuziosa illustrazione dell’inestimabile enciclopedia. Sarà la dottoressa Rita Eleonora Ricci a moderare ciascun incontro.
La storica dell’arte, tirocinante presso i luoghi, gestirà una comunicazione dei contenuti mediante lingua italiana, ma pare che per valorizzare i princìpi dell’interculturalità, verranno garantite, su richiesta, traduzioni sia in francese che in inglese.
La biblioteca palatina – un tesoro nato negli anni ‘ 80
Tutto quello che le è stato concesso fino ad oggi è uno sguardo superficiale, distratto e difficilmente memorabile. Che sia colpa dello sfarzo architettonico, molto più accessibile ad impatti fugaci,o il risultato di una cattiva gestione di alcuni spazi è un dubbio forse risolvibile.
La biblioteca è stata catalogata negli anni ’80 ad opera di un gruppo di appassionati addetti al servizio, si tratta di: Giuseppe de Nitto, Vittorio Martucci, Michele Santoro, Anna Sacco, Franca Furia, Giuseppina Gallucci, Giovanni Cozzolino, Pasquale Grandizio, Rosaria Tranquillo, Pasqualino Palazzo, Maurizio Crispino.
I volumi sono stati sottoposti ad una catalogazione settoriale. Divisi fra , carte topografiche, tavole ad incisione e ritratti d’avanguardia, i testi presentano una variegatura tutta da analizzare ed approfondire. Ciascuna testimonianza è ancora su carta, in quanto il lavoro di classificazione è stato antecedente all’esigenza di digitalizzarne i contenuti. Ciò non esclude che, verificato l’interesse dei visitatori, si potrà, poi, procedere anche in tal senso.
Se un po’ di curiosità vi è venuta, fateci un salto.
Michela Salzillo