Terra
Terra
Di Vincenzo Piccolo
C’è poco da commentare quando bisogna fare i conti con la Natura. Si può solo restare a guardare questa “vecchia signora” che si riprende ciò che è suo. Bisogna accettare il fatto che, alla fine, siamo vittime delle nostre stesse scelte.
Gli abitanti delle zone Appenniniche sapevano benissimo che prima o poi sarebbe accaduto, sapevano benissimo che la Natura avrebbe fatto il suo corso.
“Stiramento Appenninico da Est a Ovest”, così lo hanno definito i sismologi dell’Ingv. Senza troppi giri di parole hanno dato una giustificazione semplice, ad un cataclisma che ha portato alla perdita di quasi una settantina di persone, tra i quali molti bambini. E mentre la gente continua a piangere sulle rocce e i calcinacci, resti della loro vita, lo sciame sismico continua.
Continua senza una soluzione. Come la fermi una terra che ha deciso di tremare? Non la fermi. Accetti il fatto di essere parte di qualcosa che non puoi controllare, ti rassegni all’idea che, forse, un giorno quelle macerie saranno rimpiazzate da palazzi fatti di cemento armato. Che resisteranno fino alla prossima visita di “nostra madre Terra”.