Madre Teresa di Calcutta
Di Vincenzo Piccolo
Follia, Carità e Umanità gli aspetti chiave della Santità di Madre Teresa di Calcutta
Qualcuno una volta ha detto che Dio ha scelto le cose folli del mondo per svergognare i sapienti e, forse, non c’è persona più folle di Madre Teresa, colei che ha scelto di scoprire giorno per giorno il volto di Cristo, negli angoli più bui dell’esistenza umana
“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”; è proprio dalle beatitudini evangeliche che ci arriva il significato intrinseco dell’omelia di Papa Francesco durante la cerimonia di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, religiosa albanese, al secolo Anjezë Gonxhe Bojaxhu. È chi più indicato di un Premio Nobel per la pace, poteva essere santificato? “Non esiste alternativa alla carità: quanti si pongono al servizio dei fratelli, benché non lo sappiano, sono coloro che amano Dio”, così afferma il Santo Padre nell’ omelia della Santa Messa, subito dopo aver pronunciato la formula per la canonizzazione, autorizzando così il culto della santa nella Chiesa cattolica universale. Continua poi il Papa “Madre Teresa di Calcutta ha fatto sentire la sua voce ai potenti della terra, mettendoli davanti alle loro colpe, ai crimini della povertà creati da loro stessi” – ha poi aggiunto – “consegno quest’emblematica figura di donna e di consacrata a tutto il mondo del volontariato: lei sia il vostro modello di santità”. Conclude la giornata di festa, alla quale hanno preso parte altre 120 persone provenienti da tutto il mondo, dicendo: “penso che forse avevo un po’ di difficoltà nel chiamarla Santa Teresa, la sua santità è tanto vicino a noi, tanto feconda che spontaneamente continueremo a dirle: Madre Teresa!”. Perché alla fine è vero, se la povertà non è solo sociale o economica, ma soprattutto spirituale, Teresa è veramente la Madre di tutti.