Tufacea
Di Carmen Giaquinto
Tufacea. Un appuntamento imperdibile in quel di Sant’Agata de’ Goti, in provincia di Benevento, già bandiera arancione del Touring Club Italiano
Alla sua seconda edizione, con uno slogan nuovo e più attraente, riprende vita la notte bianca della cultura; un nuovo modo di vedere il borgo sannita. Un salto indietro nel tempo, alla riscoperta di uno dei centri storici più belli d’Italia. Per un’intera notte, la cittadina si è animata e ha pulsato di vita nuova; si è percepita l’essenza stessa di un luogo incantato, tra storia, tradizioni, arte, cultura, enogastronomia e natura.
La manifestazione, aderente alle Giornate Europee del Patrimonio, è partita alle 19:00 del 24 settembre con una imperdibile novità: la caccia al tesoro. Una intrigante sfida che ha appassionato qualsiasi visitatore e compaesano, alla ricerca di oggetti, rebus, particolari e tante sorprese. E’ stato possibile ammirare il patrimonio storico-artistico attraverso una serie di visite guidate, completamente gratuite: gli appassionati ed i curiosi hanno avuto la possibilità di addentrarsi nel cuore di Sant’Agata, tra mostre, musei, chiese, palazzi aperti tutta la notte. La due giorni si è articolata in sei sezioni, divise per tematiche:
- La città aperta
- I sotterranei
- Le mostre
- Il percorso natura
- Street art night
- Percorsi enogastronomici
In tutti i siti, le visite guidate sono state effettuate ad orari prestabiliti; imperdibile il Castello Ducale, col meraviglioso salone, affrescato, per volontà di Carlo I Carafa, duca di Maddaloni, sotto la direzione del pittore Tommaso Giaquinto. Il Castello è posto lungo le mura che un tempo segnavano l’accesso principale alla città. Non solo storia, anche fede. È, infatti, aperto, per l’occasione, lo storico Palazzo Vescovile, in piazza Umberto I, dove si custodiscono oggetti che celebrano Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, vescovo della città, tra i quali, la sedia che il santo utilizzava per l’udienza, alcuni trattati ed i testi dei processi di beatificazione e canonizzazione.
In via eccezionale,è stato aperto il costone tufaceo su cui si erge il borgo cittadino. Attraverso le scalette dal Ponte Grande del Martorano, i visitatori hanno, finalmente, constatato la conformazione delle fondamenta della città. Scavate nel tufo sono anche numerose grotte e cantine (come quella di Mustilli e dell’Antico Borgo) che si sviluppano nel centro storico con una serie di gallerie, cunicoli, ambienti e passaggi, costituendo una vera e propria città sotterranea.
Tra le mostre in programma la già rinomata “Stirpe dei draghi” che vede protagonista il cratere a figure rosse di Assteas, raffigurante Cadmo che uccide il drago e la mostra fotografica di Angelo Marra, situata nel Chiostro di San Francesco. Aperta anche domani, “Hilmaré in mostra” è dedicata all’attività teatrale dell’Associazione Culturale Hilmaré di Sant’Agata De’ Goti, fondata dall’attrice e regista Hilde Renzi.
Il borgo è rimasto sveglio e vibrante per tutta la notte, pronto ad accogliere l’inedito percorso naturalistico dedicato all’acqua che si è tenuto nella mattinata di Domenica. Partendo da Piazza Trieste, varcando la Porta di San Marco, si è giunti ai lavatoi di Reullo, al Ponte Vigiano fino alla scoperta della Ferriera, aperta al pubblico per la prima volta. Splendido esempio di architettura industriale, la Ferriera nasce addirittura come industria di lavorazione del ferro sotto Ferdinando IV di Borbone e convertita successivamente in azienda di produzione elettrica per poi essere trasformata in un mulino. E non solo… tra artisti di strada, performers e fiaccolate, Sant’Agata si è trasformata in luogo suggestivo, quasi fatato e Tufacea è diventato un appuntamento da non perdere!