Donne
di Maria Rosaria Corsino
Giovedì 10 Novembre alle ore 10 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa la proiezione di alcuni estratti della serie tv “Camorriste”, prodotta da A+E Networks Italia e reduce da un grande successo di pubblico sui canali Sky Crime Investigation e History Channel, sarà l’occasione di un convegno sulle “Camorriste 2.0”, organizzato per avviare una riflessione multidisciplinare ed inter istituzionale sui nuovi ruoli delle donne all’interno delle organizzazioni di stampo camorristico.
Al convegno, organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, l’Associazione di ex detenuti napoletani EX DON, la Fondazione Pol.I.S e la società di produzione televisiva Media Mediterranea, prenderanno parte Giuseppe Borrelli, coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Paolo Colangeli, autore della serie “Camorriste”, Nino Daniele, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli,Mariavaleria del Tufo, Pro Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa,Marco Demarco, direttore della Scuola di Giornalismo “Suor Orsola Benincasa”,Simona Di Monte, sostituto procuratore presso la Corte di Appello di Napoli,Geppino Fiorenza, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Pol.I.S,Pietro Ioia in rappresentanza dell’Associazione di ex detenuti napoletani EX DON,Sherin Salvetti, general Manager A+E Networks Italy, Isaia Sales, docente di Storia delle mafie al Suor Orsola e la scrittrice e regista Anne Veron.
La parola alle Donne
Donne che narrano in prima persona la propria storia, senza nessun filtro e nessuna mediazione, che offrono una visione narrativa del tutto nuova, facendo luce sul ruolo, ancora poco conosciuto, delle donne nelle organizzazioni camorristiche. La nuova serie tv di A+E Networks Italia (in onda su Crime Investigation e History Channel) ci offre l’occasione di indagare quattro universi femminili, quattro donne molto diverse tra loro, quattro regine dei clan, a volte madri, a volte figlie, a volte amanti di potenti boss, che hanno affiancato i propri uomini e li hanno poi sostituiti al comando della cosca quando se li sono visti portare via dalla giustizia.
Quattro donne di spicco della camorra raccontano la loro irresistibile ascesa all’interno del clan e ci offrono uno spaccato del tutto inedito delle motivazioni e dei meccanismi che spingono una donna ad assumere ruoli chiave nell’organizzazione criminale. Donne che hanno guidato interi clan, che hanno gestito traffici, droga, racket, rifiuti, appalti, che hanno deciso della vita e della morte, che hanno perfino ordinato omicidi e che, a volte, li hanno commessi in prima persona, ma sempre in nome e per nome della fedeltà e protezione dei propri cari e della propria famiglia.
Camorriste loro malgrado. Camorriste per nascita, per amore, per fedeltà ai figli, alla famiglia. Hanno vissuto ascese improvvise e rapidissime al comando di clan potenti e rispettati. Hanno governato, creato alleanze con altre donne, combattuto come leonesse per le necessità del clan, sono state tradite e hanno finito per tradire. Poi, un giorno, l’istinto che ha fatto loro scegliere la difesa degli affetti privati sopra di tutto e nonostante tutto, si è incrinato. Agguati, fughe, strazianti separazioni dai propri cari, fino all’unico approdo in grado di mettere fine a quell’esistenza criminale: l’incontro con la legge.