Bake Off
di Maria Rosaria Corsino
Anche questa edizione di Bake Off , mandato in onda su Real Time canale 31, si è conclusa.
Vincitrice molto più che discussa è stata Joyce, 30 anni di origine filippine ma residente in Lombardia.
Più che Bake Off quest’anno sembrava il Fight Club, non si è schivato un solo colpo!
Ormai la competizione nata come designatrice del miglior pasticciere amatoriale d’Italia è diventata una gara a chi è più acido.
La dolcezza, insomma, è ridotta unicamente ai dolci che in realtà sembrano essere stati messi in secondo piano.
Una gara senza esclusione di colpi a Bake Off
Più multipolare del solito, quest’anno l’edizione di Bake Off si è presentata come una vera e propria gara di singola affermazione.
Certo, è una gara e c’è chi vince e c’è chi perde, c’è chi è un leone e chi una pecora ma ricordiamoci che stiamo pur sempre parlando di un programma che dovrebbe concentrare la sua attenzione sui dolci, quei deliziosi impasti e creme che rendono tutto un po’ migliore.
E invece no: io faccio un dispetto a te, tu mi offendi io ti rubo gli ingredienti e mostro all’Italia intera che io so fare la mousse al cioccolato e tu a stento sai montare il pan di spagna.
Nun ce semo proprio, diremmo, riprendendo il dialetto di una delle ultime concorrenti.
I giudici anche meritano un pollice in giù, escluso la new entry, che sembra rappresentare l’equilibrio perfetto tra l’antipatia gratuita di Knam e il perenne perbuonismo di Clelia.
E che ha dei capelli favolosi.