Juvecaserta in campo alle ore 12, ma c’è OSCAR: il più grande. …….. e anche Boscia
Una giornata speciale. C’è la partita della Juvecaserta. Ma questa volta, nonostante la gara di campionato, e poi contro Pesaro, nonostante il piazzamento in classifica, nonostante le final eight alle porte, il pensiero è dedicato al lui. Luci soffuse, emozione “ a fette” . I cori della curva Ancilotto. A cantare i ragazzi che non hanno mai visto giocare il campione brasiliano e forse, anzi senza forse, non erano neanhe nati.
Il più grande giocatore che abbia calcato il parquet del Palamaggiò, che è “uno di noi”, che porta e ricorda Caserta nel suo cuore e non solo. Oscar è un sentimentale. Le lacrime a testimoniare l’emozione e la gioia. E’ stato inserito nella Basketball Hall of Fame al cospetto dei più grandi, nonostante, per sua scelta, non vi abbia giocato con e contro. Ma lo avrebbe potuto fare e lo ha dimostrato, ma per cuore non lo ha fatto. Altri tempi. Altri uomini. Oggi a Caserta altri trofei, altre onorificenze. Si sono scomodati i vertici della pallacanestro italiana, le personalità cittadine e non, le televisioni. Ma anche in questa occasione per Lui conta il cuore, il sentimento: l’affetto e l’abbraccio ideale del “suo” pubblico. Caserta lo ama e Lui ama Caserta. “Oggi posso dire di essere casertano al cento per cento”.
Ma le sorprese non finiscono. A testimonianza dell’affetto e del legame di quegli anni anche Boscia Tanjevic venuto per salutare il giocatore che lui scelse. “Portami quel camion. Quel camion ero io” ha detto Oscar al centro del parquet nel salutare il pubblico casertano. E non poteva mancare il presidente dello scudetto Gianfranco Maggiò. “Un ricordo per mio padre che ha realizzato questo palcoscenico. Un grazie a Boscia che ha consentito la venuta a Caserta di Oscar e che ha rappresentato per Caserta quello che Maradona + stato per Napoli”. E ovviamente il saluto dell’attuale padrone di casa, il presidente Lello Iavazzi, schivo e discreto come al solito. Solo il saluto e la consegna della maglia griffata con gli sponsor che hanno caratterizzato i suoi otto anni a Caserta.
Juvecaserta contro Pesaro: sfida storica e sentita
Ma si deve anche giocare. La squadra ha avvertito l’atmosfera di festa. Oscar, il Natale. Ma niente regali a Pesaro.
Sandro Dell’Agnello, il grande escluso dai festeggiamenti, colpevole del “gran rifiuto” mai dimenticato, non modifica il quintetto, con maglia dedicata all’occasione e solo per questa gara.
Sosa, Bostic, Gaddefors, Putney e Watt per avere ragione di Pesaro.
Inizio incerto e primo canestro di Jones per Pesaro. Caserta non riesce a trovare geometrie offensive ma è attenta in difesa. Sosa sbaglia una facile schiacciata dopo aver recuperato un pallone a metà campo. Punteggio basso. A 6’ il tabellone segna ancora 2 a 4. Percentuali al tiro bassissime. Putney ruba l’ennesimo pallone e va schiacciare a 5’ e 30’’. Pari 4. L’unico è Putney che cerca di dare una scossa ai suoi. Prima “bomba” di Watt a 4’ e seguente schiacciata di Putney a 3’ e 38’’ 9 a 6. Il Palamaggiò si infiamma dopo la sfiducia iniziale. A 2’ e 37’’ prima sostituzione, Giuri per Bostic. Punteggio sull’11 a 6. Continuano gli errori al tiro. Ma il tempo si chiude con il punteggio sul 15 a 10. Falli di squadra 3 Caserta e 2 Pesaro. Brutta frazione deficitaria soprattutto per gli attacchi.
Secondo quarto 36 pari
Stesso trend. La Juvecaserta non c’è. Gioco farraginoso e banali errori al tiro. Watt tiene la squadra a galla che, per fortuna, in difesa regge l’impatto pesarese. A 6’ e 59’’, sempre Watt, con un’azione da tre, con libero supplementare, porta Caserta sul 21 a 19. Recupero difensivo e contropiede vincente di Sosa. 23 a 19. Ma gli errori si susseguono. Solo Watt e rimessa. A 5’ e 13’’ su tiro da tre di Thornton, il tabellone segna 23 a 24. La squadra non riesce a trovare il bandolo. Continua il momento poco felice. Si teme che il clima festoso possa incidere negativamente.
Massimo vantaggio Pesaro a 3’ 30’’ 23 a 28. Bostic da tre e due liberi di Cinciarini con due punti di Nnoko portano i padroni di casa a meno 1, 28 a 29. Ma sempre Nnoko da tre ristabilisce le distanze. Si entra negli ultimi due minuti con due liberi di Bostic: 30 a 32. Pari di Watt con bella azione in velocità, l’arma mancante della Caserta di oggi, su assist di Sosa. Si prosegue con alternanza regolare. Il tempo si chiude sul 36 pari.
Nell’intervallo ancora festa: cittadinanza onoraria a Oscar
Al termine del tempo ancora festa: il presidente di lega consegna a Oscar una targa ricordo. Poi il vicepresidente fip Gaetano La Guardia consegna la Italia basket Hall of fame. E per finire il sindaco, Carlo Marino, con fascia tricolore, consegna a Oscar la cittadinanza onoraria del comune di Caserta e targa commemorativa a sancire il legame con la città della Reggia. Casertano a tutti gli effetti, non solo d’adozione.
Terza frazione 62 – 56
Putney inizia e poi Giuri da tre, dall’angolo sotto la tribuna pasta reggia. A 7’ e 43’’ 41 a 38. Ma comunque la giornata non è delle migliori e si prosegue sulla falsa riga torinese. Pesaro è di nuovo vanti su una bomba di Fields, 41 a 43, cui risponde Sosa, che bissa e a 5’ e 58’’ il punteggio è di 47 a 43. Ancora Sosa recupera in difesa e va a schiacciare. A 4 e 46’’ grande assist di Sosa che “no look” da un pallone a Putney al centro dell’area che vale da solo il prezzo del biglietto, 51 a 42. Ma Thornton prima da tre e poi da due smorza gli entusiasmi casertani: 51 a 48 a 3’ e 54’’. E’ sempre Thornton l’anima di Pesaro. A 2’ e 20’’ 51 a 52. Ma Cinciarini termina un’azione da 4 punti e Caserta di nuovo avanti 55 a 52. Frazione che si chiude sul punteggio di 62 a 56.
Ultima frazione 82 – 87
Harrow per Pesaro apre da tre e Sosa sbaglia un libeo. 63 a 59. Putney in alley opp di Giuri strappa gli applausi del pubblico. Ma Caserta non riesce a dare continuità ed a strappare la gara e Pesaro con Thornton resta sempre con il fiato sul collo. 65 a 63 a 7’33’’. 67 a 65 a 7’. Cinciarini commette il quarto fallo personale di squadra e Thornton castiga da tre. Giuri in sottomano ristabilisce le distanze: 71 a 68 5’ e 7’’. La Juvecaserta raggiunge i cinque falli di squadra e continua a sbagliare in attacco. Pesaro ne approfitta con Thornton e Jones.
Si entra negli ultimi quattro minuti con il punteggio sul 71 a 72. Sosa inizia a forzare e la situazione falli, con il terzo di Watt, diventa pesante. 71 a 73. Manovra senza sbocco e giocatori in bambola. Watt commette anche il quarto fallo. A 3’ e 08’’, 71 a 75. Bomba di Cinciarini 74 a 75. Ma Jiasatis replica. Mancano due minuti. Nervosismo in campo e Pesaro sempre più bestia nera. A 1’ e 41’’ palla a Pesaro sul 74 aa 78 e bomba di Jasaitis. Ospiti sul + 7 espettro della prima sconfitta casalinga. Che dopo un canestro di Sosa si materializza su quinto fallo di Watt. A 24’’ 78 a 83. E’ finita. La Juvecaserta segna il passo. Giocatori distratti: la festa non è completa. Finisce 82 a 87. Prima sconfitta e mancato pass per le final eight.