Florence
Di Luigi Sacchettino
Il 2016 si è concluso al cinema con il film biografico Florence – Florence Foster Jenkins- diretto da Stephen Frears ed interpretato da Meryl Streep.
Il compito di interpretare la ricca esponente dell’alta società newyorkese con una passione febbrile per il canto Le riesce magicamente, con una interpretazione stupefacente, come Lei ci ha sovente abituati.
Ma chi era Florence?
Florence Foster Jenkins è stata una soprano statunitense, che divenne famosa per la sua completa mancanza di doti canore. Ciononostante, divenne notevolmente celebre in modo non convenzionale.
Siamo negli anni della seconda guerra mondiale e l’ereditiera Florence Foster Jenkins è tra le protagoniste dei salotti dell’alta società̀ newyorchese. Mecenate generosa, appassionata di musica classica, Florence, con l’aiuto del marito e manager, l’inglese St. Clair Bayfield, intrattiene l’élite cittadina con incredibili performance canore. Quando canta, quella che sente nella sua testa come una voce meravigliosa, è per chiunque l’ascolti orribilmente ridicola. Solo quando Florence deciderà di esibirsi in pubblico in un concerto alla Carnegie Hall, senza invitati manipolati dal consorte, capirà di trovarsi di fronte alla più grande sfida della sua vita.
Sin da giovane Florence nutriva passione per il canto, mai incoraggiata e sostenuta dal padre, al punto tale che la stessa dovette trasferirsi a Filadelfia e provvedere al proprio mantenimento impartendo lezioni di piano.
Fu lì che conobbe il primo marito, il medico Frank Thornton Jenkins, che le lasciò come triste eredità una infezione di sifilide che alcuni anni dopo le provocò danni irreparabili alle articolazioni.
Nemmeno la malattia riuscì a fermarla, spegnendole il fuoco della passione canora. Cominciò a prendere lezioni di canto, accompagnata al piano dal giovane Cosmé McMoon. Dalle registrazioni appariva chiaro che la Jenkins aveva poco senso dell’intonazione e del ritmo ed era a malapena in grado di sostenere una nota. Poco importava; le piaceva la musica, e voleva diffondere l’amore attraverso la musica.
“La gente può anche dire che non so cantare, ma nessuno potrà mai dire che non ho cantato.”
Un esempio di testardaggine, ostinazione, e realizzazione dei propri obiettivi.
Phisique du role perfetto per il seduttivo, fedifrago ma dannatamente accudente e romantico Hugh Grant, nei panni del secondo marito di Florence. Un sostegno sempre presente, incoraggiante e platonicamente innamorato. I due infatti non ebbero mai rapporti fisici, come forma di tutela verso St. Clair. Senza di lui, lei forse non ce l’avrebbe fatta.
Florence ha sfidato inconsapevolmente e saccentemente tutti gli schemi rigidi di quell’epoca; il suo vero talento non fu cantare- ma credere di saperlo fare e riuscirci.
Un invito ad essere coraggiosi e a sfruttare le risorse che si hanno.
“Non importa avere grande talento ma saper sognare in grande”, si dirà nel film.
Un invito a lasciarsi scivolare di dosso i giudizi.
Un invito a circondarsi di persone che facciano il tifo per noi e ci proteggano.