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Poche ore per porre fine all’ansia
Finalmente tra poche ore si scenderà in campo. L’attesa spasmodica per la prima sfida di champions league contro il Real sta per finire. Alle 20,45 calcio di inizio.
Riti scaramantici ed esasperazioni
Ma facile a dirsi “tra qualche ora”. L’attesa è ancora lunga. La tensione calcistica e sportiva alta. Prima dell’orario si darà inizio ai riti propiziatori, alla concentrazione sul match, alla visione dei filmati del passato ed a quelli presenti per entrare ancor più nel clima partita.
Chi è a Madrid, i diecimila azzurri hanno letteralmente invaso il capoluogo spagnolo, è già in clima. Qualche video, qualche telefonata per far comprendere che l’atmosfera è davvero coinvolgente. Anche i madrileni, abituati a vivere questi prepartita e comunque più abituati a vivere serate champions, si stanno facendo trascinare nel vortice gara, dalla presenza e dal tifo dei napoletani che hanno colorato di azzurro le strade del centro, Plaza Mayor e Puerta del Sol. Tra poco il fiume azzurro si sposterà per Paseo de la Castellana e nella metro, guarda un po’ linea bleu, per raggiungere il Santiago Bernabeu. Chi è a Napoli è già invasato, immerso nella sfida. Non vede l’ora che si faccia l’ora. Televisioni accese dalle ore 20,00. Per non perdere ….. il segnale.
Ore 20,00 la città verso Real – Napoli
A Napoli tanti i locali che hanno organizzato la serata per consentire la visione dell’incontro. E sicuramente si udirà il tifo e riecheggeranno i cori da stadio. Un giorno all’improvviso ritornò Napoli Real. Ma in molti non muteranno le proprie abitudini per scaramanzia. Stessa casa, stessi posti, stessi amici. I giocatori in campo è vero, ma l’influenza dei riti propiziatori conta in maniera addirittura preponderante.
Ore 20,45 la città chiude
Al fischio di inizio in città strade deserte e cori. Chi non ama il calcio (questa sera saranno in pochi perché anche chi non è un abituè vorrà vedere la squadra in campo per un appuntamento in ritardo di trent’anni) potrà godersi la città di Napoli in maniera più appagante di un primo gennaio alle ore 8,45. Ma saranno veramente pochi. Trent’anni sono passati da quando il Napoli di Maradona giocò con il Real Madrid nel doppio confronto del settembre 1987 e che fu eliminato da episodi. Era più forte ed avrebbe fatto molto cammino nella competizione continentale. I meno giovani lo ricordano, i più giovani lo hanno potuto acclarare dalle immagini più volte trasmesse in questi giorni.
Anche i giocatori presi dalla febbre Real. Tutti a Madrid. Pepe Reina ha chiesto 45 biglietti all’amico Sergio Ramos
Tutti i giocatori sono stati convocati per la trasferta spagnola, anche chi non è in lista Champions, come Tonelli. Famiglie al seguito, oltre amici ed affini. Questo clima non giova all’impatto gara. Sembra più una gita da non perdere. Pepe Reina, amico di molti giocatori madrilisti ha formulato un’insolita richiesta a Sergio Ramos: 45 biglietti per il match di questa sera. E l’amico, pur tra molte difficoltà, lo ha accontentato. Pepe non poteva deludere i “fratelli” napoletani.
Lui spagnolo, è vero, ma oggi solo napoletano e …azzurro.
Un giorno …. all’improvviso di buon auspicio, come i risultati di ieri
Il 15 febbraio, nell’antichità, veniva festeggiata la festa romana dei Lupercalia, per allontanare gli spiriti maligni, purificare la città e donarle salute e fertilità. Servirà, quindi, per allontanare i tanti “gufi” che ci saranno, propiziarsi SanTiago Bernabeu e San Paolo (per il ritorno) e ricevere fertlità sportiva in termini di reti e salute ai giocatori ed ai ….. tifosi.
Facendo i debiti scongiuri, l’inversione di tendenza dei risultati nella prima giornata degli ottavi di champions league, potrebbero essere di buon auspicio per il Napoli. Il Paris Saint Germain ha liquidato il Barcellona con un poker di reti ed il Benfica, avversario già battuto dagli azzurri nelle qualificazioni, ha avuto ragione con il minimo scarto del Borussia. Incrociare le dita e sperare è d’obbligo.
Maradona protagonista anche quando non va in campo. Niente carica ai giocatori prima di scendere in campo.
Sarri auspicava che Maradona potesse parlare con i giocatori nel prepartita per infondere una carica ancora maggiore. Il campione, invece, ha trascorso qualche ora presso il commissariato. Interrogato dalla polizia spagnola per una presunta aggressione alla fidanzata Rocio Oliva. Serata e notte di litigate e aggressione tali da spingere il direttore dell’albergo a chiamare le forze dell’ordine. Tutto rientrato per mancanza di querele. Diego ha sminuito l’accaduto ed oggi parteciperà al pranzo con i presidenti delle due squadre.
Ma, il discorso auspicato dal mister, forse non lo farà.
L’ex pibe non si smentisce mai.