Album
Di M.Rosaria Corsino
L’album di John Lennon autografato dallo stesso ex Beatle per Mark David Chapman, l’uomo che solo qualche ora dopo lo uccise a colpi di pistola davanti alla sua residenza di New York, e’ in vendita per 1,35 milioni di dollari (circa 1,27 milioni di euro). Double Fantasy, l’album del suo ritorno al lavoro, dopo il periodo dedicato a fare il papà per il suo secondo figlio Sean, e’ offerto dalla californiana Moments in Time (momentsintime.com), una casa d’aste specializzata tra l’altro nella vendita di manoscritti e documenti storici, autografi, fotografie firmate e oggetti appartenenti a personaggi famosi. Lennon, ricorda il sito di Moments in Time, firmò l’album su richiesta del suo assassino cinque ore prima che venne colpito a morte l’8 dicembre del 1980 sull’ingresso del Dakota, l’ormai celebre palazzo dell’Upper West Side di Manhattan dove l’artista viveva insieme a Yoko Ono. E quella copia di Double Fantasy, con le impronte digitali di Chapman, venne acquistata da un giardiniere che la trovò in un vaso di fiori davanti al cancello del Dakota. L’album divenne famoso anche grazie alle immagini, che allora fecero il giro del mondo, di John Lennon proprio mentre lo autografava per il suo assassino. L’anonimo fortunato possessore dell’album decise di venderlo 19 anni più tardi, nel 1999, ad un acquirente privato, sempre attraverso Moments in Time.
L’album prima della tempesta: quel tagico 8 Dicembre
Poche settimane dopo l’uscita del disco, la sera dell’8 dicembre 1980 alle 22.51, al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, mentre Lennon si accingeva a rincasare con la moglie e si trovava di fronte all’ingresso del Dakota Building (il lussuoso palazzo in cui risiedeva, sulla 72ª strada, nell’Upper West Side a New York), un venticinquenne di nome Mark Champman esplose contro di lui cinque colpi di pistola colpendolo quattro volte (il quinto colpo non andò a segno) mentre esclamava: «Hey, Mr. Lennon». Uno dei proiettili trapassò l’aorta e Lennon fece in tempo a fare ancora qualche passo mormorando «I was shot…» (mi hanno sparato), prima di cadere al suolo perdendo i sensi.
Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perse conoscenza durante la corsa verso il Roosvelt Hospital, dove fu dichiarato morto alle 23.07.