Di Christian Coduto
Mi dà appuntamento in un bar in periferia di cui non conoscevo l’esistenza, lo ammetto. “Non perché io sia sofisticata o radical chic” chiarisce subito “Semplicemente perché ho una voce talmente squillante che mi farei sentire da mezza Caserta”. All’incontro arriva puntualissima. Indossa una camicetta bianca, che mette in risalto la sua gravidanza. “Sono al sesto mese, ci siamo quasi”. Ha un sorriso incantevole, in cui è facilissimo perdersi. Gentile, rilassatissima, si accarezza il pancino. Riesce ad essere armoniosa nei movimenti, nonostante il piacevole ingombro. Ride in modo contagioso. Dà l’idea di essere una donna attiva, che si rimbocca le maniche. Non c’è tempo per essere indecisi, la vita corre. Troppo. Mi chiede se ho visto il suo ultimo film, “La parrucchiera” e cosa ne penso. Affronta l’intervista come se fosse per lei la cosa più naturale del mondo. Ha una bella notorietà, ma non ama sbatterla in faccia a nessuno. Pragmatica, concreta, ha i piedi fortemente radicati al suolo. È l’immagine della forza di volontà.
Pina Turco parla delle sue esperienze artistiche.
Chi è Pina Turco?
Pina Turco è una ragazza della provincia di Napoli, di Torre del Greco precisamente. Solare e divertente, ma con un profondo lato oscuro. Ora però ha un sorriso nuovo, aperto. Uno sguardo lucido e un senso critico spietato verso se stessa.
Quando nasce il tuo amore per la recitazione?
Ho sempre amato questo lavoro, l’ho sempre desiderato! Il mio futuro, come quello di ognuno, è arrivato come un servo lento, ma fedele. Devi sapere che non ho avuto una formazione attoriale classica. E’ stata una scelta mirata: non volevo essere schiava della mia passione, volevo amarla sempre, anche da lontano, anche quando non si faceva cingere, ma volevo esserne allo stesso tempo libera per dominarla. Solo così facendo anche lei ha amato me, non ci siamo mai asfissiate! (Ride)
Tanta popolarità come Maddalena De Luca in “Un posto al sole”. Un personaggio “scomodo” perché mette in crisi il lunghissimo rapporto d’amore tra Silvia e Michele.
Quello di Maddalena è stato un duro colpo per i fan di “Un posto al
Sole”, ne ero consapevole. Tantissime persone mi scrivevano , mi odiavano , volevano che io trovassi un’ altra storia all’interno della serie. Per fortuna la coppia ha resistito ed è stato un bene per tutti, anche per me! (Scoppiamo a ridere)
Tra pochi mesi diventerai mamma. In un paese (piuttosto) maschilista come il nostro, quello della gravidanza è un momento molto delicato. Sei una donna estremamente pratica ed intelligente, come bilancerai il tuo lavoro di attrice e quello di mamma?
Non ne ho la minima idea, non voglio essere ansiosa. A mano a mano che si presenteranno le cose, cercherò delle soluzioni più adeguate per il bene mio e della mia famiglia. Per fortuna ho un compagno straordinario (il regista Edoardo De Angelis N.d.R.) che mi segue in ogni passo e che condivide con me qualunque tipo di decisione.
Sei una bravissima attrice, ma anche una bellissima donna. Nel mondo dello spettacolo, spesso le due cose sembrano essere incompatibili. Quanto è stato impegnativo riuscire a convincere delle tue qualità artistiche?
Per fortuna la mia bellezza è un orpello che ho messo a favore dei personaggi che ero chiamata a rappresentare, per cui l’ho sempre utilizzata in maniera funzionale. Nella vita privata mi è servita a conquistare il mio futuro marito. Beh … ha fatto il suo dovere.
Quest’ultima risposta mi spiazza di nuovo. Non ha tempo da perdere nell’autocompiacimento. E’ consapevole di avere delle qualità, certo, sa di essersi meritata quello che ha ottenuto. Eppure sono argomenti, per lei, di cui si potrebbe quasi fare tranquillamente a meno. Ha interpretato un ruolo? E’ piaciuto al pubblico e alla critica? Benissimo: è arrivato già il momento di andare avanti e pensare ad altro, ad un nuovo progetto.
Diretta da Marco Risi, reciti in “Cha cha cha”, accanto a Luca Argentero. Che ricordi hai di questa esperienza?
Marco Risi è un regista stupendo! Ci sono opere della sua carriera a cui sono molto legata. Vedevo i suoi film, da piccola, e mi sembravano le cose più belle a cui potessi assistere. Ho una stima infinita per lui. Mi ricordo tante prove, prove, e ancora prove … balletti e cha cha cha. Mi sono divertita tanto, ne avevo la forza e l’entusiasmo, è stato emozionante.
Parliamo di “Una grande famiglia?”
Riccardo Milani è stato una scoperta per me. Lo conobbi al cinema per “Auguri professore”, un film con Silvio Orlando che ho amato molto. Credo sia il suo film
più bello. “Una grande famiglia” … l’unico set che io abbia fatto al nord … lo ricorderò per forza. La Brianza non è esattamente la mia terra, quindi l’esperienza mi ha entusiasmato. Un ruolo di qualche puntata, ma divertente. Primo Reggiani mi cantava le canzoni neo melodiche, mi sentivo un po’ a casa (sorride).
Debora Di Marzio e “Gomorra – La serie tv” … un argomento di cui nessuno ti chiede mai notizie, vero?
Debora è stata la bomba della mia vita, come “Gomorra” d’altro canto. C’è una scena alla quale sono molto legata, quella del parco, quando cerco la mia bambina, la adoro! Poi, però, se penso a quante mazzate ho preso e dato durante la colluttazione nella scena finale con Marco D’Amore, allora mi passa tutta l’euforia! (Ride a crepapelle) Scherzo, ovviamente. “Gomorra” è stata un’esperienza dolce e potente, non la dimenticherò mai
più. Ero così felice, soprattutto durante la lavorazione della prima serie, che se ci penso mi faccio tenerezza da sola. Ero piccola … e quelle mazzate mi sono servite, in tutti i sensi! Il fatto che ora, ne “La parrucchiera”, ci sia Cristina Donadio, mi fa pensare un po’ che il mio cordone non si sia del tutto tagliato con la serie. Ho un profondo legame con Cristina: lei e le sue cose mi appartengono sempre un po’. Scusate se mi permetto, ma l’affetto è affetto.
Nel 2015 una nuova esperienza, per te: il cortometraggio “Bellissima” del quale sei sia autrice sia produttrice. Come ti sei ritrovata in queste vesti?
Benissimo! Amo scrivere. “Bellissima” è stata un’esperienza libera e divertente e per questo vincente. Ho seguito ogni fase della lavorazione, soprattutto quella attoriale , Giusy Lodi resta la mia migliore scoperta, ne vado fiera. La sua voce mi emoziona, il suo modo di fare è geniale. Io, Alessandro Capitani e Gennaro Marrazzo abbiamo tratto solo beneficio da questo piccolo capolavoro, per me preziosissimo: io ho conosciuto il mio futuro marito, Alessandro sta per girare un lungo e Gennaro Marrazzo è ormai un affermato casting director, meglio di così non sarebbe potuta andare! Sono felice perché abbiamo
avuto la “Fortuna del principiante”. Abbiamo lavorato un’estate intera per poterlo produrre come desideravamo e fare tutto in una maniera fluida; sono stata aiutata da tantissime persone preziose. Un gran lavoro.
Sei la protagonista assoluta del film “La parrucchiera” di Stefano Incerti, in questi giorni nelle sale. Una commedia colorata, ma con un retrogusto amaro …
Dopo “Gomorra” mi è arrivata una telefonata da parte di Cristina Donadio; ero a Milano con Edoardo, stavamo ritornando da Cannes. L’idea mi fare un film con lei, con un soggetto così insolito, mi divertiva tanto. Ho letto la sceneggiatura e ne ho parlato con Edoardo. Ho conosciuto Stefano, abbiamo lavorato con una lena insolita. Così è nata Rosa. Tutti i miei personaggi hanno una vena amara, questo li rende veri, sinceri, puri. Ho avuto un profondo rispetto per Rosa: il suo bisogno di volersi ritagliare un posto nel mondo mi commuove ancora.
La Rosa del film è una lavoratrice, ma anche una mamma che ama incondizionatamente il figlio combina guai e una donna che ama. Un personaggio multi sfaccettato. Ti è piaciuto interpretarlo?
E’ stata un’avventura all’arrembaggio, un’atmosfera felliniana. Ho amato Rosa sin dal nostro primo incontro. Sapevo che solo io avrei potuto darle lo spessore che meritava. Ho molto rispetto del mio lavoro e dei miei personaggi. Nonostante i suoi limiti, Rosa è pura, una ragazza selvatica se vuoi, ma che impara con il tempo a credere in se stessa e questo fa pensare.
Il film inneggia all’amore multirazziale, ma non solo: Carla (interpretata da Stefania Zambrano) è una donna transessuale che lotta per preservare la sua dignità, perché vuole amare chi vuole, perché è se stessa e si vuole bene in quanto essere umano. Un messaggio di grande apertura. Ma questo è il cinema … come la vedi la situazione attuale, nella realtà? Credi che ci sia ancora molto da fare?
Molto, molto, molto e molto ancora! Non si finisce mai di migliorare, di crescere, di sfidare i propri limiti. Personalmente ho conosciuto poche donne con la femminilità spiccata di Stefania Zambrano e l’amore per se stessi è la base di ogni sano vero amore, l’amore
per la dignità genera qualsiasi altro tipo di amore, senza quello l’amore non esiste, esiste lo sfizio amoroso, l’amoretto, come direbbe lo scrittore Javier Marías, ma il vero amore parte da quello verso se stessi.
Io mi occupo di cinema. Qual è il film della tua vita e perché?
Il film più bello della mia via nasce tra fine luglio e metà agosto. In seconda posizione
c’è Bogart con “Casablanca” che mi ha spiegato cosa sia un uomo. Infine c’è “Bellissima” di Visconti che mi ha spiegato cosa sia una donna e una mamma, direi che sto bene così. (Sorride)
Il parto ricorre spesso nel corso della nostra chiacchierata. Ma come darle torto? Per una donna è un momento delicato, importante, un turning point nella sua vita. Ogni volta che ne parla, le brillano gli occhi.
Cosa dobbiamo attenderci da Pina Turco per questo 2017?
Allora … quello che mi aspetto io: un figlio prima di ogni cosa! Ho un film in cantiere, ma
non aggiungo altro, permettimi un bel po’ di scaramanzia …
Concludiamo con una domanda alla Gigi Marzullo : fatti una domanda e datti una risposta
“Era questa la vita che volevo?” … Beh l’ho costruita, me la sono inventata partendo dal nulla, l’ho desiderata e amata, plasmata, costruita e sudata. Sì, era proprio quello che volevo!
Con la stessa grazia, Pina si alza e mi saluta garbatamente.
Sì … sono sicuro: sarà una splendida mamma.