Claudia
Di Christian Coduto
E’ domenica mattina. C’è un sole davvero bello, di quelli che solamente a maggio si possono godere. Eppure, un gradevole venticello mi fa compagnia. Attraverso una strada sterrata nei pressi di Maddaloni e arrivo a “Dog you like?”, un bellissimo campo dedicato all’amico per eccellenza dell’uomo: il cane. La prima impressione è quella di ritrovarsi in un’isola felice. I rumori delle macchine sono lontani, persino l’aria che si respira ha un sapore diverso. C’è molto verde e ti senti immediatamente a tuo agio.
Pace è la parola che ti viene subito in mente … eppure c’è vita e gioia intorno a me: Giotto e il suo proprietario Antonio stanno giocando allegramente ad acchiapparèllo, un altro paio di clienti discutono allegramente, mentre i loro cagnolini esplorano il territorio.
Luigi, Claudia e Alessia mi vengono incontro in maniera festosa. Sono dei professionisti che mettono la loro esperienza al servizio degli utenti, in maniera decisamente produttiva. Amano gli animali, lo percepisci all’istante.
Luigi, Claudia e Alessia danno il via all’intervista
Luigi, parliamo un po’ di “Dog you like?” …
“Dog you like?” nasce come associazione sportiva dilettantistica rivolta agli appassionati di cani e a coloro che vogliono avvicinarsi a questo mondo. E’ il frutto attuale della sinergia di cinque personalità, ciascuna esperta in un diverso settore, proprio per promuovere la cultura cinofila. Il campo è nato un anno fa, si trova a Maddaloni, in Via Starza Lunga. E’ stato creato perché ci siamo resi conto che, nella provincia di Caserta, non esistono dei luoghi dove poter slegare il proprio cane, lasciandolo libero e in completa sicurezza. Tenere il cane slegato e dargli la possibilità di esplorare è uno dei bisogni di base della specie canina. Purtroppo, però, spesso il proprietario non riesce ad appagare in maniera idonea tale necessità. Il campo è diviso in tre differenti sezioni. Funziona 5 giorni a settimana come area verde e 2 giorni a settimana come centro di educazione, di cui mi occupo io nello specifico.
C’è la possibilità di fare degli abbonamenti?
Certo! Sia semestrali sia annuali. Una volta fatto l’abbonamento, il proprietario ha l’accesso alla struttura come socio attivo; gli viene consegnata una chiave per poter accedere tranquillamente. Per l’abbonamento semestrale il costo è di 90€, per quello annuale 180€.
Parliamo ora con Claudia Buono.
Claudia, quali sono i prossimi eventi in programma?
Noi ci stiamo cimentando in attività che possano coinvolgere anche persone che non hanno ancora un cane. Il 2 giugno ci sarà un evento rivolto ai più piccolini. Lo scopo è quello di permettere loro non solo di conoscere i cani, ma soprattutto di conoscerli nella maniera corretta: gestire il cane e rapportarsi in maniera adeguata con lui, senza commettere degli errori grossolani che potrebbero determinarne un atteggiamento aggressivo. E’ un evento supportato da me, che sono psicomotricista, mi occupo della parte legata ai bimbi e da Luigi, che è l’istruttore cinofilo e si occupa appunto della gestione del cane. Ci sarà una parte iniziale di natura teorica: i bambini ascolteranno quelli che sono i rudimenti base della comunicazione dell’animale. A questa seguirà una parte pratica in cui, attraverso i nostri cani (che sono particolarmente tranquilli e già educati e abituati alla socializzazione) faremo delle attività ludiche e di esercizio,facendo sì che il bambino diventi parte attiva: camminata al guinzaglio, percorsi guidati, il modo giusto per accarezzarli e così via.
Durante la seconda settimana di giugno ci sarà invece la Passeggiata a 6 zampe. Il cane e il proprietario verranno condotti da Luigi attraverso un percorso guidato al fine di migliorare la gestione e le relazioni. Il percorso permetterà ai cani di esplorare, perlustrare, annusare. Il tragitto è all’incirca di 3 chilometri.
Aggiunge Luigi:
Il problema è che l’essere umano vive troppo il contesto urbano con il proprio cane. L’idea è quella di far vivere all’uomo un contesto più naturale, step fondamentale per riportare l’intero sistema famiglia ad una dimensione di maggior calma, relax ed agio relazionale. Va da sé che, in una situazione in cui sono presenti più cani, i conflitti possono aumentare. Ecco perché spieghiamo ai proprietari l’importanza delle giuste distanze tra i cani e usiamo degli spazi molto ampi con delle nuove piste olfattive: in questo modo si riduce il livello conflittuale.
Il 24 e il 25 giugno ci sarà un seminario dal titolo emblematico “Chiediti se sono felice” che sarà gestito dal collega Giancarlo Spadacini, che si occupa di una razza molto in voga in questo periodo, il Weimaraner (il bracco di Weimar). Questo seminario nasce proprio dalle difficoltà dei proprietari di questi cani di capirne le esigenze e le caratteristiche di razza.
Durante la terza settimana di giugno ci sarà un evento sui luoghi comuni. Devono essere sfatate le leggende metropolitane o le false informazioni. Giusto per dire: si crede che un anno di un cane equivalga a 7 anni dei nostri e il loro primo anno sia uguale ad 1 dei nostri. Tutto ciò è errato! Un cane raggiunge la sua maturità sessuale nell’arco del primo anno di vita. Basti pensare che una femmina raggiunge il primo calore a 6 mesi; se lo vogliamo paragonare ad una donna siamo all’incirca a 12 anni.
Per ciò che concerne i laboratori, è importantissimo l’apporto della dottoressa Angela Pascarella, psicoterapeuta cognitivo comportamentale- socia fondatrice del campo, e di Dakota, il suo collie, che ha un’affinità incredibile con i più piccoli.
Passiamo ora ad Alessia Fratta. Mentre risponde alle mie domande accarezza Charlie, uno splendido boxer affettuosissimo.
Alessia, tu sei un architetto. Qual è il tuo contributo in questo contesto, per quanto concerne l’arredamento del campo?
La progettazione degli spazi e degli arredi dei campi è stata organizzata da me, sfruttando le competenze di Luigi. Grazie a lui ho compreso quanto spazio dovesse essere destinato ad ogni settore e che tipi di arredi dovessimo utilizzare, ovviamente a prova di cane. Pertanto la scelta è stata fatta in funzione della compatibilità ambientale, ma è stata fondamentale anche la selezione dei colori, di materiali che fossero solidi nella parte esterna, così come la porzione botanica; sono state scelte delle piante in base alle tolleranze dei cani, ma anche quelle che potessero rispondere in maniera adeguata alle nostre condizioni climatiche e alla mancanza di una cura quotidiana, ma che riuscissero a garantire allo stesso tempo l’ombra giusta al momento giusto.
L’arredo è molto rustico, cosa che si adatta perfettamente all’ambiente circostante, a mio giudizio.
Io mi occupo di cinema. Qual è il film con animali che avete amato di più e perché?
Luigi: “Balto” perché veicola l’idea della diversità di un cane che viene vissuta come un valore. Questo accade raramente poichè molti proprietari danno delle attribuzioni ai loro cani molto falsate. Se capissero che lati diversi del loro cane (rispetto a come noi umani li desideriamo) possono rappresentare talenti, per una relazione equilibrata sarebbe decisamente meglio.
Claudia: “Il re leone” … l’ho visto insieme alle mie figlie e mi è piaciuto tantissimo. Anche “Alla ricerca di Nemo”. Amo i film di animazione!
Alessia: “La carica dei 101” senza ombra di dubbio! E’ l’immagine della loro vitalità, della loro tenerezza, della loro capacità di vivere in gruppo e insieme a noi umani, insegnandoci tantissimo.
Le risposte all’ultima domande mi lasciano sorpreso: possibile che a nessuno sia piaciuto, che so, un “Hachiko” o un “Io & Marley”?
“Giamma!” rispondono all’unisono “I film in cui gli animali sono usati come marionette non li concepiamo in nessun modo, così come il circo!”
… Giusta affermazione, in bocca al lupo ragazzi!