Cantieri due: a San Leucio di Caserta si continua a lavorare senza il rispetto delle norme di sicurezza
Le norme ed i continui appelli restrittivi sono emanati solo per i cittadini, ma certamente non valgono per le amministrazioni dove vige solo ed unicamente la ragione economica e non certo quella di pubblica utilità.
Il popolo (in senso dispregiativo) deve patire, soffrire, rimanere a casa e non guadagnare.
Norme studiate dalla Regione Campania a vantaggio delle amministrazioni pubbliche
La storia è sempre la stessa. Nel decreto emesso dalla Regione Campania, a firma del presidente Vincenzo De Luca, si può leggere che i cantieri privati (sic) devono sospendere immediatamente le loro attività, mentre per quelli pubblici (ovviamente) il Sindaco del Comune può, a sua discrezione, valutare la sussistenza dei requisiti della pubblica necessità. Quindi tutti.
Il cantiere per l’allargamento della strada di San Leucio di Caserta, per il Sindaco Marino, evidentemente è necessario per pubblica utilità e per fronteggiare l’emergenza del virus.
Infatti, nonostante la nostra nota, il cantiere continua ad essere attivo e gli operai a lavorare con solerzia e ad una distanza ravvicinata: 20 forse 30 centimetri al massimo tra un lavoratore ed un altro.
Ma fa niente.
Il COVID 19 nel cantiere comunale, finanziato da fondi pubblici alimentati da i poveri ignari cittadini casertani, non attecchisce.
I lavori possono continuare perché pubblici anche se non necessari, ma tutti i cantieri privati devono restare chiusi, per evitare i contagi.
E il sindaco Marino continua a divulgare in rete i suoi discorsi iniziando con: cari concittadini.
Ma i suoi concittadini sono solo pochi. Gli altri: chissà.