Attualità
coronavirus
Coronavirus: a Napoli, Pozzuoli e Caserta situazione ancora sotto controllo ma al limite del collasso per la mancanza delle dotazioni di sicuezza
NAPOLI
Il presidente della Regione Campania, in seguito al decreto legge, ha aumentato le misure restrittive anche per nascondere tutti gli errori commessi nel passato. Ora non è il momento delle critiche, ma quando, e si spera il più presto possibile, l’emergenza finirà, sarà il tempo della resa dei conti. E si spera che non si troverà una soluzione all’italiana. Ma che tutti vadano a casa.
Posti letto esauriti al Cotugno ed ora anche al Monaldi. Ma soprattutto mancano le misure di protezione che ancora non vengono fornite nel numero richiesto. Purtroppo l’aumento dei contagiati in Lombardia, fa si che la distribuzione sia destinata alla zona rossa per eccellenza.
Se a Napoli si garantisse la fornitura, il problema potrebbe essere arginato anche se non completamente. Tra l’altro, con scorrimento della graduatoria sono stati assunti circa 400 medici giovani ed altri sono stati richiamati in servizio e soni stati colmati i posti di dirigente medico, Circa mille unità. Inoltre è stato siglato un accordo con le strutture prvate presenti sul territorio che hanno garantito circa tremila posti letto per covid e non covid.
Continuano le buone notizie: con il farmaco Tocilizumab è stata salvata un’altra donna. Le guarigioni aumentano e soprattutto la novità è che la società nazionale americana di immunoterapia sta collaborando con il prof. Ascierto per la diffusione del farmaco, che in soggetti senza alte patologie ha un effetto immediato e risolutivo.
POZZUOLI
Pochi i casi all’ospedale Santa Maria delle Grazie e comunque non destano eccessive preoccupazioni. Il sindaco ha confermato le misure restrittive e la chiusura delle attività commerciali, ad esclusione di farmacie e parafarmacie, nelle giornate di sabato pomeriggio e l’intera domenica.
CASERTA
Aumentano i casi nella provincia di Terra di Lavoro ma non a livello esponenziale, mentre nel capoluogo la situazione è stazionaria e sotto controllo. Si teme il picco, ma grazie a gare di solidarietà almeno la fornitura delle mascherine pare sia, per il momento, in grado di soddisfare la richiesta. Se si riuscirà a superare questo fine settimana, la situazione potrebbe diventare in discesa ed in controtendenza. Questa l’opinione del Commissario Straordinario dell’ospedale di Caserta, Carmine Mariano.
Ma l’attenzione resta alta e l’unico attuale rimedio è quello di evitare i contatti al fine della diffusione del virus ed attenersi alle regole.
LA MUSICA DELLA GATTA CENERENTOLA COME PASS PER IL PARADISO. CASERTA SALUTA CORRADO SFOGLI SUO FIGLIO ILLUSTRE
La musica della gatta cenerentola
Dalla musica della gatta cenerentola alla musica popolare partenopea. Un artista sopra le righe. Napoli e Caserta piangono Corrado Sfogli
Un saluto a Corrado Sfogli, direttore musicale, chitarrista e anima della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Insieme a Fausta Vetere moglie e compagna nel suo percorso artistico, ha rappresentato, per quasi cinquant’anni, il vero riferimento della musica popolare napoletana radicata nel passato e proiettata verso nuove melodie.
Ascoltando le note della sua chitarra se ne apprezzava la sensibilità dell’uomo e dell’artista, con la musica della tradizione partenopea con cui riusciva a coinvolgere e ad appassionare.
Un altro baluardo della musica napoletana non potrà più deliziarci con le sue melodie
Non è riuscito a sconfiggere il male che lo aveva colpito due anni fa. Nel 1976 era subentrato a Eugenio Bennato diventando il leader della Compagnia di Canto Popolare. Diplomato al conservatorio di Avellino, ha anche collaborato con numerosi artisti tra cui Pino Daniele e Angelo Branduardi, oltre che con l’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli e quella dei cameristi italiani.
Napoli città natia, Caserta sua città d’adozione e di vita insieme agli affetti più cari
Chi scrive saluta la famiglia ed in particolare abbraccia la sorella, professoressa di Storia dell’Arte al liceo classico Pietro Giannone di Caserta, Massima Grazia, la quale ne condivideva l’amore per l’arte, nel senso più ampio del termine e la sensibilità d’animo.
Si spera che la città di Caserta, non faccia come al solito e che in questo caso ricordi degnamente un suo figlio illustre, un vero artista ed un uomo sensibile e schivo, con l’organizzazione di manifestazioni a suo nome ed anche intitolandogli una strada della città
E’ il minimo.
Ordinanza della Regione Campania. Tutti a casa fino al 14 aprile. Speriamo bene. Le opposizione fioccheranno
ORDINANZA n. 23 del 2 5/ 03/2020
OGGETTO: Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID2019. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica.- Proroga delle misure urgenti di prevenzione del rischio di contagi di cui all’ordinanza n.15/2020 e relativo chiarimento.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA
VISTO l’art. 32 della Costituzione; VISTO lo Statuto della Regione CAMPANIA; PRESO ATTO della delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; VISTO il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2020, n. 45, convertito dalla legge 5 marzo 2020, n. 13 che, all’art.1, dispone: – al comma 1, che “Allo scopo di evitare il diffondersi del COVID-19, nei comuni e nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi e’ un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area gia’ interessata dal contagio del menzionato virus, le autorita’ competenti con le modalita’ previste dall’articolo 3, commi 1 e 2, sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica”; – al comma 2 che, “tra le misure di cui al comma 1, possono essere adottate anche le seguenti: k) chiusura o limitazione dell’attivita’ degli uffici pubblici, degli esercenti attivita’ di pubblica utilita’ e servizi pubblici essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n.146, specificamente individuati; l) previsione che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessita’ sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale o all’adozione di particolari misure di cautela individuate dall’autorita’ competente; n) sospensione delle attivita’ lavorative per le imprese, a esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilita’ e di quelle che possono essere svolte in modalita’ domiciliare; o) sospensione o limitazione dello svolgimento delle attivita’ lavorative nel comune o nell’area interessata nonche’ delle attivita’ lavorative degli abitanti di detti comuni o aree svolte al di fuori del comune o dall’area indicata, salvo specifiche deroghe, anche in ordine ai presupposti, ai limiti e alle modalita’ di svolgimento del lavoro agile, previste dai provvedimenti di cui all’articolo 3”;
t.3 del menzionato decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, misure urgenti di contenimento del contagio nei comuni di cui all’allegato 1 al medesimo decreto, misure urgenti di contenimento del contagio nelle regioni e nelle province di cui agli allegati 2 e 3, misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale, con contestuale cessazione dei provvedimenti, anche contingibili ed urgenti adottati anteriormente allo stesso DPCM 1 marzo 2020 ;
VISTO il DPCM 8 marzo 2020 recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”;
VISTO il DPCM 9 marzo 2020, recante Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale, che, all’art.1 (Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale), comma 1, preso atto dell’aggravarsi della situazione a livello nazionale e regionale dispone che “ 1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all’intero territorio nazionale”;
VISTO il DPCM 11 marzo 2020, recante Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale, le cui disposizioni producono effetto dalla data del 12 marzo 2020 e fino al 25 marzo 2020, con salvezza delle disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, ove non incompatibili;
VISTI l’Ordinanza del Ministro della Salute e del Ministro dell’Interno 22 marzo 2020 e il DPCM 22 marzo 2020, i quali dispongono che “è fatto divieto a tutte le persone fisiche di traferirsi o spostarsi con mezzi pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute” e, al di fuori di dette ipotesi, non è consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o dimora;
VISTA l’ordinanza n.15 del 13 marzo 2020, con la quale, sulla base della situazione epidemiologica registrata alla detta data dall’Unita di crisi regionale e dei comportamenti rilevati dalle Forze dell’Ordine e dai mass media, di diffusa violazione dell’obbligo di determinare situazioni di affollamento nelle strade e luoghi pubblici, è stato disposto che:
“Con decorrenza immediata e fino al 25 marzo 2020, su tutto il territorio regionale è fatto obbligo a tutti i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. Sono consentiti esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute.
- Ai sensi della presente ordinanza, sono considerate situazioni di necessità quelle correlate ad esigenze primarie delle persone, per il tempo strettamente indispensabile, e degli animali d’affezione, per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora. 3. E’ consentita la presenza di un accompagnatore esclusivamente nei seguenti casi: – nel caso di spostamento per motivi di salute, ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità; – nel caso di spostamento per motivi di lavoro, purché si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare e in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi”. 4. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente provvedimento e’ punito, ai sensi dell’art.650 del codice penale, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro. 5. La trasgressione degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporta, altresì, per l’esposizione al rischio di contagio del trasgressore, l’obbligo di segnalazione al competente Dipartimento di prevenzione dell’ASL e l’obbligo immediato per il trasgressore medesimo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni, con divieto di contatti sociali e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza. 6. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di isolamento domiciliare di cui al presente provvedimento e’ punito, ai sensi dell’art.650 del codice penale, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro (omissis)”;
VISTO l’atto di chiarimento n.6 del 14 marzo 2020, nel quale si rappresenta, ulteriormente: – “ che, nonostante l’adozione delle rigide misure sopra descritte, è stato segnalato e documentato dalle immagini tv e notizie Ansa che numerose persone continuano a riversarsi sui lungomare, sulle spiagge, strade ed altri spazi aperti della regione, per finalità ricreative e/o sportive in attività che, in quanto itineranti e protratte nel tempo, risultano insuscettibili di concreto monitoraggio e controllo da parte delle Forze dell’Ordine anche al fine di assicurare l’effettivo rispetto della distanza minima di sicurezza di un metro; – che le descritte condotte, anche ove assunte in forma individuale, creano di fatto situazioni di assembramento o comunque di affollamento, stante l’impossibilità di contingentamento dell’accesso ed espongono al rischio incontrollato di contatto e, quindi, di diffusione del contagio; – che si registrano, altresì, notizie di riunioni per fini ricreativi e/o sportivi e di feste presso locali pubblici o aperti al pubblico, che costituiscono parimenti occasioni incontrollate di diffusione del contagio, peraltro configuranti fattispecie già rientranti nei divieti imposti con la richiamata ordinanza n. 15 del 13.3.2020; – che i dati che pervengono all’Unità di crisi istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania, n. 45 del 6.3.2020, dai presidi sanitari all’uopo preposti, dimostrano che, nonostante le misure in precedenza adottate, i numeri di contagio sono in continua e forte crescita nella regione; – che la situazione attuale impone di adottare misure idonee ad evitare il più possibile episodi ed occasioni di contagio, tenuto conto delle gravissime ed irreparabili conseguenze collegate all’eventuale ulteriore incremento delle positività al virus e del possibile rischio di paralisi dell’assistenza agli ammalati per insufficienza di strutture e strumentazioni allo stato idonee a fronteggiare l’emergenza, stante la crescita esponenziale della curva di contagio, scientificamente attestata con riferimento ai territori nei quali i focolai si sono registrati antecedentemente(omissis)”;
CONSIDERATO
-che la citata ordinanza n.15 del 13 marzo 2020 ha efficacia fino alla data odierna;
– che la situazione sussistente ad oggi sul territorio regionale, quale rappresentata dai report ufficiali dell’Unità di Crisi regionale registra un numero di contagi, alla data del 24 marzo 2020, pari ad oltre n.1194 unità;
– che gli studi epidemiologici pervenuti dall’Unità di Crisi dimostrano la sussistenza di un trend di crescita lineare dei pazienti positivi;
– che con nota prot. 985 di data odierna l’Unità di Crisi ha segnalato che si rende necessario, anche in concomitanza con il ritorno di temperature rigide, protrarre le misure adottate con la citata ordinanza n.15/2020, al fine di minimizzare la possibilità di ulteriori, probabili, spread diffusivi del virus per almeno ulteriori 20 giorni ;
– che ricorrono, pertanto, le condizioni di estrema necessità ed urgenza che impongono di assicurare, sul territorio regionale, la persistenza delle misure di prevenzione e contenimento del rischio adottate con la menzionata ordinanza n.15/2020;
– che pertanto occorre prorogare il divieto di uscita al di fuori dei casi strettamente indispensabili, sancito dall’Ordinanza n.15/2020 e successivamente precisato con il chiarimento n.6 del 14 marzo 2020, sopra citato;
– che per effetto dell’ordinanza n.15/2020 si è registrata una riduzione delle uscite non consentite rispetto a quelle sussistenti alla data di adozione della detta ordinanza, come testimoniano anche i servizi radio-televisivi;
– che, in particolare, la circolazione indiscriminata che veniva rilevata come pressochè generalizzata sul territorio regionale alla data di adozione dell’ordinanza n.15 e del relativo chiarimento risulta oggi maggiormente circoscritta e localizzata in taluni comuni e/o quartieri;
– che, pertanto, salva l’esigenza di prorogare tutte le misure preventive disposte dall’ordinanza n.15/2020 e dal relativo atto di chiarimento, risulta congruo disporre la rimodulazione di quella consistente nell’isolamento domiciliare conseguenziale alla violazione del divieto di uscita, attraverso la previsione che detto isolamento domiciliare venga applicato, tenuto conto della circostanze in cui si è verificata l’uscita in violazione dei divieti e del conseguenziale livello di rischio di contagio, dal competente Dipartimento della ASL di appartenenza;
– che al contempo risulta altresì necessario, al fine di non vanificare gli effetti sin qui conseguiti, raccomandare ai Comuni di intensificare il monitoraggio e il controllo sul proprio territorio, assicurando l’intervento della Polizia Municipale nelle zone del territorio comunale ove continui a registrarsi presenza diffusa nelle aree pubbliche o aperte al pubblico; RILEVATO che l’art.3 del menzionato decreto-legge (Attuazione delle misure di contenimento) decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2020, n. 45, convertito dalla legge 5 marzo 2020, n. 13 stabilisce che “ 1. Le misure di cui agli articoli 1 e 2 sono adottate, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, con uno o piu’ decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, sentito il Ministro dell’interno, il Ministro della difesa, il Ministro dell’economia e delle finanze e gli altri Ministri competenti per materia, nonche’ i Presidenti delle regioni competenti, nel caso in cui riguardino esclusivamente una sola regione o alcune specifiche regioni, ovvero il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, nel caso in cui riguardino il territorio nazionale. 2. Nelle more dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al comma 1, nei casi di estrema necessita’ ed urgenza le misure di cui agli articoli 1 e 2 possono essere adottate ai sensi dell’articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, dell’articolo 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e dell’articolo 50 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Le misure adottate ai sensi del presente comma perdono efficacia se non sono comunicate al Ministro della salute entro ventiquattro ore dalla loro adozione”; VISTA la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante “Istituzione del servizio sanitario nazionale” e, in particolare, l’art. 32 che dispone “il Ministro della sanità può emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, con efficacia estesa all’intero territorio nazionale o a parte di esso comprendente più regioni”, nonché “nelle medesime materie sono emesse dal presidente della giunta regionale e dal sindaco ordinanze di carattere contingibile ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale ’’; VISTO l’art.5, comma 4 del DPCM 8 marzo 2020, a mente del quale “Resta salvo il potere di ordinanza delle Regioni, di cui all’art. 3, comma 2, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6”;
RITENUTO che le situazioni di fatto e di diritto fin qui esposte e motivate integrano le condizioni di eccezionalità ed urgente necessità di adozione di misure precauzionali a tutela della sanità pubblica, ai sensi dell’art. 3 comma 2 del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, convertito dalla legge 5 marzo 2020, n. 13 e delle norme tutte ivi richiamate emana la seguente ORDINANZA
- Con decorrenza dalla data del 26 marzo 2020 e fino al 14 aprile 2020 su tutto il territorio regionale è prorogato il divieto di uscire dalla abitazione, ovvero residenza, domicilio o dimora nella quale ci si trovi, ai sensi e per gli effetti dell’Ordinanza del Ministro della Salute e del Ministro dell’Interno 22 marzo 2020 e del DPCM 22 marzo 2020. Sono ammessi esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati da comprovate esigenze lavorative per le attività consentite, ovvero per situazioni di necessità o motivi di salute. 2. E’ consentita la presenza di un accompagnatore esclusivamente nei seguenti casi: – nel caso di spostamento per motivi di salute, ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità; – nel caso di spostamento per motivi di lavoro, purché si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare e in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi. 3. Ai sensi della presente ordinanza, sono considerate situazioni di necessità quelle correlate ad esigenze primarie delle persone, per il tempo strettamente indispensabile, e degli animali d’affezione, per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora. Non è consentita l’attività sportiva, ludica o ricreativa all’aperto in luoghi pubblici o aperti al pubblico. 4. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente provvedimento e’ punito, ai sensi dell’art.650 del codice penale, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro, secondo quanto previsto dal decreto legge 3 febbraio 2020, n.6, convertito dalla legge 5 marzo 2020, n. 13 e ss.mm.ii. 5. La trasgressione degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporta, altresì, per l’esposizione al rischio di contagio cui si è sottoposto il trasgressore, l’obbligo di segnalazione al competente Dipartimento di prevenzione dell’ASL ai fini della eventuale disposizione, tenuto conto della circostanze in cui si è verificata l’uscita in violazione del presente provvedimento – contestate all’atto dell’accertamento della violazione ovvero comunque comprovate – e del rischio di contagio nella specifica fattispecie, della misura della permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, per 14 giorni e con obbligo di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza. 6. Fatti salvi gli interventi disposti dalle competenti Autorità al fine del controllo dell’osservanza delle misure disposte con il presente provvedimento, si raccomanda ai Comuni di intensificare il monitoraggio e il controllo sul proprio territorio, assicurando l’intervento della Polizia Municipale nelle zone ove si registri persistenza di presenza diffusa nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, anche ai fini della segnalazione all’ASL per il seguito di competenza ai sensi di quanto disposto dal precedente punto 5.
- La presente ordinanza è comunicata al Ministro della Salute, ai sensi dell’art.3, comma 2 decretolegge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, convertito dalla legge 5 marzo 2020, n. 13. La presente ordinanza è altresì notificata all’Unità di Crisi regionale, ai Comuni, alle AASSLL, ai Prefetti della Regione ed e’ trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri. La presente ordinanza è pubblicata sul sito istituzionale della Regione e sul BURC. Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
CANTIERI DUE: LE REGOLE VALGONO SOLO PER I PRIVATI. REGIONE CAMPANIA E COMUNE DI CASERTA SCEVRI DAL RISPETTO DELLE NORME
Cantieri due: a San Leucio di Caserta si continua a lavorare senza il rispetto delle norme di sicurezza
Le norme ed i continui appelli restrittivi sono emanati solo per i cittadini, ma certamente non valgono per le amministrazioni dove vige solo ed unicamente la ragione economica e non certo quella di pubblica utilità.
Il popolo (in senso dispregiativo) deve patire, soffrire, rimanere a casa e non guadagnare.
Norme studiate dalla Regione Campania a vantaggio delle amministrazioni pubbliche
La storia è sempre la stessa. Nel decreto emesso dalla Regione Campania, a firma del presidente Vincenzo De Luca, si può leggere che i cantieri privati (sic) devono sospendere immediatamente le loro attività, mentre per quelli pubblici (ovviamente) il Sindaco del Comune può, a sua discrezione, valutare la sussistenza dei requisiti della pubblica necessità. Quindi tutti.
Il cantiere per l’allargamento della strada di San Leucio di Caserta, per il Sindaco Marino, evidentemente è necessario per pubblica utilità e per fronteggiare l’emergenza del virus.
Infatti, nonostante la nostra nota, il cantiere continua ad essere attivo e gli operai a lavorare con solerzia e ad una distanza ravvicinata: 20 forse 30 centimetri al massimo tra un lavoratore ed un altro.
Ma fa niente.
Il COVID 19 nel cantiere comunale, finanziato da fondi pubblici alimentati da i poveri ignari cittadini casertani, non attecchisce.
I lavori possono continuare perché pubblici anche se non necessari, ma tutti i cantieri privati devono restare chiusi, per evitare i contagi.
E il sindaco Marino continua a divulgare in rete i suoi discorsi iniziando con: cari concittadini.
Ma i suoi concittadini sono solo pochi. Gli altri: chissà.
Cantieri al lavoro a Caserta. Il Sindaco predica bene e ……..
Cantieri fermi in tutta Italia, attività produttive allo stremo, ma a Caserta le regole non si rispettano. E si produce e ..guadagna (quasi) normalmente, o almeno privilegio solo per pochi eletti.
Non sono i cittadini a disattendere le regole, i decreti e i dpcm, ma bensì il Comune di Caserta.
E tutto alla luce del sole, con protezioni altolocate.
Lavorare a distanza …ravvicinata
In località Briano, dopo l’istituto d’arte, verso il real sito di San Leucio, il cantiere per realizzare e allargare la strada che proviene da via Vaccheria verso Casagiove – Caserta, procede a ritmo incessante.
Ma quello che colpisce non è solamente il mancato attenersi al decreto di ieri sera, 22 marzo, di ulteriore stretta e chiusura delle attività non necessarie, ma che gli operai, nello svolgimento della loro attività, non rispettano le più raccomandate e reiterate regole basilari per arginare il pericolo coronavirus: leggasi distanza di sicurezza di almeno un metro.
Tutto puntualmente disatteso come emerge dallo scatto.
Orbene, il Sindaco che lancia accorati appelli ai propri concittadini omette di far rispettare le regole per dei lavori eseguiti per conto del Comune di Caserta.
Speriamo che De Luca non se ne accorga. O ne è a conoscenza ed in questo caso, d’accordo con Marino, ha preferito tacere?
Comunque, a prescindere dal male razzolare, noi cittadini atteniamoci alle regole.
Restiamo a casa e sicuramente andrà tutto bene.
Coronavirus: Celebration Italia invita la città a pregare per l’Italia. Due giorni a settimana
Coronavirus: in emergenza Celebration Italia invita la città a pregare per l’Italia. Due giorni a settimana tutti uniti in una sola preghiera
In questi giorni terribili in cui il timore del contagio da coronavirus ci tiene isolati nelle nostre case si moltiplicano le iniziative online per arginare almeno gli isolamenti più feroci. Telefonate, videochiamate, chat di gruppo però stanno facendo compagnia non soltanto alle persone sole, ma a chiunque, perché la paura ci mette in ginocchio e ci fa alzare gli occhi al cielo.
Celebration Italia: comunità cristiana della provincia di Caserta
Celebration Italia, comunità cristiana della provincia di Caserta, da tempo al servizio del territorio in numerose attività sociali, lancia un appello a tutti coloro abbiano voglia e sentano nel proprio cuore di pregare per la città, per il Paese, contro questa piaga che sta colpendo la nostra nazione e il mondo intero.
“ Celebration come comunità vuole aprire una finestra di preghiera – spiegano John e Marianna Tufaro – proprio come fece il profeta Daniele nella Bibbia, il quale ogni giorno apriva la finestra della sua stanza pregando l’unico che poteva aiutarlo, il Dio dell’impossibile.
Noi crediamo in quello stesso Dio, e crediamo che questa terra abbia bisogno di pregare e tendere le mani verso Dio.
Due volte la settimana Celebration aprirà una ideale finestra di raccoglimento in cui chiunque, a prescindere dalla propria denominazione religiosa, possa innalzare una preghiera al Dio del Cielo e non sentirsi solo, noi per primi lo faremo.
Questo dunque è un invito alla città, invitiamo tutti coloro che abbiano voglia di prendere parte a questo incontro “speciale”, anche se virtuale, ad unirsi a noi nella preghiera per la nostra nazione, a stringerci gli uni agli altri, come popolo, con un’unica voce e speranza”.
Insieme in preghiera per l’Italia, l’appuntamento è ogni martedì ed ogni sabato, dalle 17.00 alle 19.00.
Ogni altra informazione sulle attività della comunità, incontri, eventi, iniziative, video di incoraggiamento e istruzione biblica sono presenti sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram alla voce Celebration Italia.
CONFIMPRESE ITALIA Emergenza Coronavirus: il Segretario Generale di Caserta Piero Moaco, nominato referente nazionale per le procedure di ammortizzatori sociali
Confimprese sostegno alle micro, piccole e medie imprese per l’emergenza
Confimprese Italia nazionale, in questo particolare momento emergenziale ha attivato una taskforce a sostegno delle Micro, Piccole e Medie Imprese che stanno affrontando la pesante crisi dettata dallo stop generale, per l’emergenza coronavirus.
Il Segretario Generale di Confimprese Caserta Piero Monaco nominato referente nazionale per le procedure di ammortizzatori sociali
Il Segretario Generale di Confimprese Caserta, Piero Monaco è stato nominato contestualmente referente nazionale per quanto riguarda le procedure relative agli ammortizzatori sociali. Ciò ovviamente per offrire tutta l’assistenza necessaria alle imprese associate.
Mercoledì 18 marzo il Segretario Monaco è stato chiamato dunque a rappresentare Confimprese Italia alla Video conferenza nazionale, organizzata dalla Regione Lazio, Assessorato al Lavoro, insieme alle altre parti sociali, Cgil, Cisl e e Uil, per quanto riguarda le modalità di attuazione della Cassa in Deroga.
Attuazione accordo sindacale
L’incontro per definire le modalità di attuazione dell’accordo sindacale si è concluso con una proposta che sarà definita subito dopo che il Governo avrà stanziato le risorse definite, quindi subito dopo il riparto previsto e prevedibilmente ciò avverrà nelle prossime 48 ore . L’impegno garantito è quello di prevedere procedure veloci e snelle.
“E’ una situazione che non abbiamo mai vissuto prima – ci spiega Monaco – ci stanno chiamando aziende da tutta Italia, si sentono spaesati, confusi, non sanno come muoversi in questa situazione assolutamente senza precedenti. Quello che ci teniamo a sottolineare come Confimprese Italia e anche come Confimprese Caserta è che non lasceremo nessuno solo ad affrontare questa emergenza”.
CASERTA CAOS CITTADINO. IL COMUNE EFFETTUA LAVORI IN TUTTE LE STRADE SENZA ALCUN CRITERIO. UNA CITTA’ IN GINOCCHIO
caserta
Caserta: strade colabrodo, lavori dissennati
Fino ad ora strade colabrodo. Vetture danneggiate con scarsa possibilità di ottenere il tanto auspicato risarcimento per il dissesto in cui versano, oramai da anni e senza possibilità di ripresa, le casse comunali.
Ma con una mossa a sorpresa, con lavori da eseguire entro un tempo perentorio per in incorrere nel rischio, frequentemente verificatosi, di perdere i fondi stanziati, il Comune di Caserta decide di avviare i lavori di riparazione delle arterie cittadine dissestate: ovvero tutte. Naturalmente in contemporanea creando un disagio alal circolazione che perdura da un mese.
E con una mossa strategica e pertinente avvia i lavori in ogni dove: cantieri aperti a via Settembrini, ad Ercole, oramai atavici, ma soprattutto in via San Leucio. Un cantiere senza tempo che dura ormai da quasi un mese. Strada chiusa e che ha paralizzato di fatto la città, bloccando l’unica strada che consente di ovviare al traffico del centro dirigendosi verso la variante.
Lavori iniziati (ovviamente) senza tener conto dei disagi che sarebbero stati e che, di fatto sono stati, cagionati ai cittadini. Avvio in concomitanza con sagre (a Sala la mulignana mbuttunata), con l’inizio dell’anno scolastico (istituto d’arte) e con la ripresa lavorativa a pieno regime. Una mossa “tattica” per dirla in gergo calcistico, ineccepibile.
Una città paralizzata
Città bloccata ma cittadini rassegnati. Poche proteste. E se poi capita che un veicolo rimane incastrato sotto il ponte di Ercole, o che la pioggia allaghi il sottopasso con variante bloccata (oramai situazione incancrenita) il quadro è davvero completo e il caos traffico totale è servito.
Viene da chiedersi chi può aver mai autorizzato questi lavori in questo periodo “caldo” della ripresa dopo il periodo di ferie con questo criterio dissennato. Ma analizzando come si è operato nel settore viabilità (con inversione di sensi unici senza alcun vantaggio) non c’è di che meravigliarsi.
Comune Caserta: ufficio tecnico .. poco tecnico
Il cantiere di via San Leucio è ancora in essere e per completare il disegno “caotico” è stato posizionato un semaforo in via cupa di Sala con ulteriore blocco della circolazione e impossibilità di raggiungere il centro cittadino per i veicoli provenienti da San Leucio e paesi collegati nonchè da Caserta Nord.
Non c’è che dire: una strategia tecnica … davvero poco competente ed appropriata per mettere in crisi totale il traffico cittadino.
Ma tanto pantalone paga e il popolo subisce.
PANATHLON DAY A CASERTA E IL CANOTTAGGIO IN CITTA’ VISTO DALL’OLIMPIONICO DAVIDE TIZZANO
Panathlon
Panathlon: l’incontro nel prestigioso salone d’onore dell’antico Palazzo Paternò in via San Carlo
Significativo appuntamento per il Panathlon Club Caserta-Terra di Lavoro, unico sodalizio riconosciuto nella nostra provincia, che terrà una importante manifestazione mercoledì 13 giugno nella prestigiosa cornice dell’antico Palazzo Paternò in via San Carlo nel centro storico di Caserta. Oltre alla celebrazione del Panathlon Day, che si festeggia domani 12 giugno con varie iniziative nei club di tutto il mondo, il Presidente on. Paolo Santulli ha invitato ospiti di eccezione per trattare un tema di particolare e innovativo interesse sportivo nel capoluogo.
Davide Tizzano parlerà del canottaggio nel Parco dopo la spettacolare kermesse nella vasca dei Delfini con gli equipaggi di Oxford e Cambridge
Il campione olimpico di canottaggio Davide Tizzano, che ha appena organizzato la prestigiosa kermesse remiera nel Parco della Reggia, incentrata sul confronto nella vasca dei Delfini tra i mitici equipaggi inglesi di Oxford e Cambridge, terrà una conversazione sul tema: “Canottaggio a Caserta: una sfida”, affiancato da Roberta Reisino, presidente del neo costituito club Reali Canottieri Reggia di Caserta.
Un incontro al quale parteciperà il Governatore dell’Area 11 Campania, il salernitano Enzo Todaro, il Sindaco di Caserta Carlo Marino, il Direttore della Reggia Mauro Felicori, esponenti della Magistratura, giornalisti, dirigenti degli altri club panathleti campani, anche in coincidenza con la presentazione di un gruppo di nuovi soci, tutti provenienti dal mondo dello sport.
“L’idea di istituire il “Panathlon Day” – spiega il presidente Paolo Santulli – fu proposta dal Distretto Brasile durante il Congresso Panamericano svoltosi a Recife nell’ottobre 2017. Immediatamente tutti gli organi direttivi del Panathlon International hanno fatto propria la proposta ufficializzandola come un impegno comune a tutti i Soci e Club per i prossimi anni. Andare a riscoprire le radici di quel lontano 12 giugno 1951, quando fu fondato il sodalizio, sarà il primo passo per verificare con varie iniziative lo sviluppo che hanno avuto nel mondo dello sport gli ideali panathletici, fondati sull’amicizia, il rispetto reciproco, la correttezza nell’agonismo, il fair play e la valorizzazione dello sport come straordinario strumento di educazione dei giovani.
L’organizzazione dell’incontro è curata dal direttivo composto, tra gli altri, dal vicepresidente Bruno Giannico, dal segretario Salvatore Giaccio, dal tesoriere Enzo De Lucia, dal cerimoniere Giuliano Petrungaro con l’impegno del Past President Geppino Bonacci,