Fidel Castro.
Di Vincenzo Piccolo
Ci sono due modi per osservare una figura come quella di Fidel Castro, da un lato c’è quella del tiranno che si è opposto, da sempre, ai diritti civili e all’uguaglianza. Dall’altro c’è quella del rivoluzionario che è riuscito a mettersi a capo di un popolo, guidandolo alla rivalsa per la libertà.
Raramente si sente che un dittatore scoraggi il culto della sua personalità, che rifiuti le apparizioni pubbliche, questo perché la sua missione politica è stata sempre quella di “difensore” piuttosto che di dittatore o tiranno. Se volessimo analizzare la sua figura da un punto di vista un po’ più Machiavellico, potremmo dire che Castro sia stato un ottimo “Principe”.
Ad annunciare la morte del Leader è stato suo fratello, e suo successore, Raul Castro, che trattenendo a stento le lacrime si rivolge al popolo dicendo :” Caro popolo di Cuba: è con profondo dolore che compaio per informare il nostro popolo, gli amici della Nostra America e del mondo, che oggi 25 Novembre del 2016, alle 10:29, ore della notte, è deceduto il comandante in capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz.”
Sono stati proclamati nove giorni di lutto, durante i quali saranno vietate feste e spettacoli pubblici, la bandiera di Cuba dovrà essere issata a mezz’asta nelle sedi pubbliche e istituti militari. La radio e la tv dovranno avere una programmazione esclusivamente informativa. I funerali sono programmati per il 4 dicembre e avverranno nel cimitero di Santa Ifigenia, nella città di Santiago de Cuba.
“ Il presidente era da tempo malato per problemi intestinali, già dal 2007 si era visto un suo allontanamento dalla vita politica, decisione che ha ufficialmente confermato nel 2008, cedendo il suo posto al fratello Raul.”
Fidel Castro: la Vita
Fidel Castro è stato un eroe per i socialisti nel mondo, ma un dittatore sanguinario per i nemici che lo osservavano. Il “ lider Màximo” ha sempre giocato un ruolo importante nella politica internazionale, più di quanto lasciano supporre le dimensioni geografiche, demografiche ed economiche di Cuba, a causa della sua posizione strategica e della vicinanza con gli Stati Uniti d’America. Il 2 dicembre del 1961 fondò il partito Comunista Cubano, istituendo la Repubblica di Cuba, uno Stato monopartitico di stampo socialista.
La leadership di Castro di è mantenuta nel tempo, nonostante i tanti tentativi da parte degli stati confinanti di rovesciare il suo regime, grazie al sostegno delle masse dovuto al miglioramento delle condizioni di vita. Secondo i detrattori, invece, la risposta andrebbe ricercata nell’utilizzo di metodi coercitivi e repressivi.
Tutti ricordiamo il ruolo fondamentale che ha avuto nella Rivoluzione Cubana, combattendo al fianco di Ernesto “Che” Guevara, Raul Castro e Camilo Cienfuegos per rovesciare il governo di Fulgencio Batista.
A Castro si deve anche la campagna per l’alfabetizzazione cubana, vennero usati quasi 270.000 insegnanti e studenti e nel ’61 il tasso di analfabetismo si ridusse dal 20 al 3,9%. Il Comandante consolidò il nazionalismo, confiscando beni di proprietà straniera e collettivizzando l’agricoltura, emanando politiche a beneficio dei lavoratori. Oggi l’UNESCO afferma che il tasso di istruzione e sanità di base a Cuba è tra i più alti dell’America Latina, inoltre il governo sta portando avanti un programma che consente a studenti stranieri, di trasferiti sull’isola e seguire programmi di studio gratuiti.
Si chiude un capitolo importante del ‘900, con la morte di una delle figure più imponenti del panorama politico, dopo il secondo conflitto mondiale. Adesso il popolo Cubano deve guardare al futuro.
Hasta la victoria siempre, popolo de Cuba!