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Gallo

Limite
CinemaCulturaEventiIn primo pianoTv

Il nostro limite al Duel il 16 settembre

scritto da L'Interessante

Limite

Di Christian Coduto

 

Il secondo cortometraggio di Adriano Morelli sarà l’evento di sabato 16 settembre al Duel Villaga Caserta. Dopo “La condanna dell’essere” (interpretato da Maurizio Casagrande e Massimiliano Rossi), il regista casertano affronta un tema delicato: la difficoltà, per una coppia omosessuale, di vivere serenamente il proprio amore. Il corto, scritto dallo stesso Morelli e dall’attrice Elena Starace, è interpretato da Gianfranco e Massimiliano Gallo, Emanuele Vicorito e Giovanni Buselli (Gomorra), Marco Mario de Notaris e Toni Tammaro.

Al termine della presentazione, un’esibizione del musicista Marco Mantovanelli.

L’appuntamento è alle ore 20.45. Ingresso gratuito.

Di seguito, il comunicato stampa.

 

COMUNICATO STAMPA

Adriano Morelli presenta al Duel Village IL NOSTRO LIMITE

con Gianfranco e Massimiliano Gallo, Elena Starace e tanti altri

 

Sabato 16 settembre ore 20.45 in via Borsellino a Caserta – Ingresso gratuito

Il giovane regista casertano Adriano Morelli presenta al Duel Village il suo secondo cortometraggio ‘Il nostro limite’, scritto a quattro mani con l’attrice Elena Starace. Sabato 16 settembre alle ore 20.45 la proiezione e a seguire il dibattito in sala con il regista e tutto il cast. Tra i protagonisti i fratelli Gianfranco e Massimiliano Gallo, i talentuosi Emanuele Vicorito e Giovanni Buselli (reduci dal successo della fiction Gomorra), Marco Mario de Notaris, Elena Starace, Toni Tammaro, Carla Carfagna, Adele Vitale. La storia è quella di due omosessuali costretti dalla società nella quale vivono a nascondere i propri sentimenti e a condannarsi all’infelicità. Il corto è stato girato interamente tra Caserta, Santa Maria Capua Vetere ed Ercolano. Tra le location il tribunale penale e il mercato di Resina. Subito dopo la presentazione anche un live del musicista Marco Mantovanelli che ha composto uno dei brani della colonna sonora del corto. La seconda opera di Adriano Morelli, che aveva già riscosso un notevole successo di pubblico e critica con ‘La Condanna dell’essere’ interpretato da Maurizio Casagrande, Massimiliano Rossi ed Elena Starace, è stata realizzata anche grazie al supporto della Sly Production di Silvestro Marino. Tra gli sponsor Villa Aloja, Birrificio Malto Reale, Feudi San Gregorio. Ingresso gratuito

TRAMA

Scegliere di vivere nella verità è forse la più bella forma d’amore. Due giovani omosessuali, innamorati, nati e cresciuti nel quartiere del mercato di Resina a Ercolano sono costretti a non scegliere, a vivere nell’ipocrisia, a testimoniare il falso, a condannarsi all’infelicità. Guardano tutta la loro vita davanti a una finestra. Il tempo passa, ma non cambia mai niente.

 

Per informazioni e contatti

3393167253

3481149417

ufficiostampaduelvillage@gmail.com

www.duelvillage.net

Il nostro limite al Duel il 16 settembre was last modified: settembre 12th, 2017 by L'Interessante
12 settembre 2017 0 commenti
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Cenerentola
CinemaCulturaEventiIn primo piano

Gatta Cenerentola al Duel il 15 settembre

scritto da L'Interessante

Cenerentola

Di Christian Coduto

 

La nuova stagione cinematografica del Duel village Caserta si apre con una gustosa anteprima: “Gatta Cenerentola”, il film di animazione liberamente ispirato alla fiaba di Giambattista Basile. In sala, i registi Alessandro Rak, Ivan Cappiello e Dario Sansone. A far loro compagnia, il noto attore Massimiliano Gallo, che nel film dà la voce all’avido Salvatore Lo Giusto.

“Gatta Cenerentola” è il primo di una lunga serie di eventi che si terranno al Duel che, quest’anno, darà ampio spazio ad ospiti e proiezioni importanti, sia nella programmazione tradizionale, sia nell’ambito delle rassegne del Caserta Film Lab e dell’Independent Duel.

Di seguito, il comunicato stampa.

 

COMUNICATO STAMPA

Registi e cast di GATTA CENERENTOLA

Inaugurano la nuova stagione del Duel Village

 

Venerdì 15 settembre ore 20.45 in via Borsellino a Caserta

Sarà ‘Gatta Cenerentola’, liberamente ispirato alla fiaba senza tempo di Giambattista Basile, ad inaugurare il ciclo di incontri d’autore della nuova stagione cinematografica del Duel Village di Caserta. Venerdì 15 settembre alle ore 20.45 si confronteranno con il pubblico i registi Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone e l’attore Massimiliano Gallo. Il film di animazione, realizzato a Napoli dagli autori e dai produttori de ‘L’Arte della felicità’, è in concorso nella sezione Orizzonti della 74esima Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Nel cast anche Alessandro Gassmann, Maria Pia Calzone, Mariano Rigillo, Renato Carpentieri, Ciro Priello e tanti altri. La storia, seppur rivisitata, è quella di una giovane Cenerentola che, rimasta orfana dopo la morte del padre, è costretta ad obbedire alle sorellastre e alla matrigna. La sua vita è avvolta nel silenzio e come una vera gatta taciturna si muove felina a bordo della nave Megaride ma la sua indole ribelle presto salterà fuori anche grazie ad un poliziotto che non si arrende facilmente e che riesce a vedere oltre le apparenze. Gatta Cenerentola non è però un cartoon per bambini bensì un’opera corale sulla Napoli di oggi. I quattro registi – Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone – hanno deciso infatti di recuperare la versione originaria della fiaba seicentesca e di introdurre tematiche e personaggi della nostra epoca. Tra questi una sorta di camorrista che vorrebbe trasformare il porto di Napoli in un gigantesco centro per lo spaccio di droga. A curare la colonna sonora Enzo Gragnaniello – nella duplice veste di autore di uno dei brani e di doppiatore – (ha dato voce allo sciamano, fidato sgherro del re), i Foja (che avevano già firmato le musiche de L’Arte della Felicità), Francesco Di Bella, Daniele Sepe, I Virtuosi di San Martino, Guappecartò, Marlboro Recording Society, Ilaria Graziano e Francesco Forni. Musiche originali di Antonio Fresa e Luigi Scialdone.

TRAMA

Gatta Cenerentola è rimasta orfana dopo che Salvatore ‘o Rre, capoclan del riciclaggio, ha ammazzato suo padre, don Vittorio Basile, uomo di grande ingegno che aveva il progetto di trasformare Napoli in una virtuosa città della scienza. Costretta a vivere in una nave da crociera dismessa nel porto con la matrigna e le sorellastre, Gatta cova in silenzio la vendetta: uccidere Salvatore ‘o Rre e liberare per sempre se stessa e la sua città.

TRAILER

https://www.youtube.com/watch?v=lwRM12OiZK8

 

Per informazioni e contatti

3393167253

3481149417

ufficiostampaduelvillage@gmail.com

www.duelvillage.net

Gatta Cenerentola al Duel il 15 settembre was last modified: settembre 8th, 2017 by L'Interessante
8 settembre 2017 0 commenti
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Pernice
CulturaEventiIn primo pianoMusicaTeatroTv

Gianni Pernice : Fatte ‘na pizza e canta insieme a me!

scritto da L'Interessante

Pernice

Di Christian Coduto

Si può essere artisti anche nella scelta della location per fare l’intervista …

Nella fattispecie, mi ritrovo a Villaricca, a Viale della Repubblica precisamente. Questa è la sede di “Fatte ‘na pizza”, la pizzeria del cantante Gianni Pernice, che mi appresto ad intervistare. Entro con curiosità nel locale e vengo inondato da tutti quei profumi che ti fanno venire subito fame. Gianni mi viene incontro trafelato; ha già indosso il camice. Mentre mi saluta mi chiede ripetutamente scusa per aver rinviato tante volte il nostro incontro. “Troppi pensieri” mi dice, indicando la testa (perfettamente rasata) e scoppia a ridere. Il locale è già pieno zeppo di persone; lui saluta tutti e riesce a rispondere alle mie domande allo stesso momento. Se mi fossi trovato al posto suo, sarei andato in panico. Lui, invece, mantiene una serenità invidiabile. Affronta ogni inconveniente con tranquillità. E quel sorriso non lo perde mai.

Gianni Pernice parla del suo esordio artistico …

Chi è Gianni Pernice?

Gianni Pernice è un ragazzino di appena 36 anni. Nella vita ho sempre lavorato. Lavoro da quando avevo 13 anni: la mattina andavo a scuola e, la sera, andavo in pizzeria. Sono estremamente attivo, non mi fermo praticamente mai. Alterno fasi di grande ottimismo a periodi di estremo pessimismo. Delle mille cose che potrei dirti di me, una spicca di sicuro: non mollo mai. Fino ad ora, tutto ciò che ho voluto fare o sognavo di fare l’ho realizzato. Con grande o piccolo successo (sorride).

Gianni e la musica … quando è iniziata questa storia d’amore?

(Spalanca gli occhi) ma … io e la musica siamo gemelli siamesi! Sogno di cantare sin da quando ero piccolino; mi chiudevo in bagno e cantavo davanti allo specchio, un po’ come tutti quelli che sognano di svolgere questa professione. Viviamo in simbiosi, non posso darti una data precisa. Il cantante non è come un musicista che, nel tempo, si appassiona ad uno strumento musicale … il cantante, lo strumento, ce l’ha dentro di sé da quando è nato, cresce insieme a lui.

Nel 2002 esordisci alla grande con “C’era una volta … Scugnizzi” di Claudio Mattone ed Enrico Vaime , un’esperienza importante …

Questo è il mio esordio da professionista. Sono stato scelto da Claudio Mattone tra almeno sei/settemila ragazzi che si presentarono ai provini. E’ stato il mio esordio da ogni punto di vista: la mia prima registrazione in sala di incisione, per esempio, è avvenuta proprio con “Scugnizzi”. Claudio era molto teso: mettere sul palco 16 ragazzetti, molti dei quali alla prima esperienza, è stata sicuramente una follia, ma è andata benissimo! La maggior parte degli attori erano studenti universitari … io invece ero il vero e proprio scugnizzo della compagnia (sghignazza). Figurati, durante le interviste, le ospitate televisive, Claudio mi metteva sempre in primo piano perché, a detta sua, i miei colori, il fatto che io sia piccolino, erano tutte cose che mi rendevano riconoscibile ed identificabile nel contesto dello spettacolo di cui facevo parte. Con questo spettacolo, sono stato in tournée per 4 anni … da un certo punto di vista, è stata un’immensa ed infinita gita scolastica!

Parla molto, in modo schietto e sincero. Mi colpisce la sua semplicità umana. Non si atteggia, non si vanta. Racconta ciò che ha vissuto con uno sguardo che sembra dirmi “Ma davvero sono stato io a fare tutte queste cose?”.

Nel 2005 entri nel cast di “Quartieri spagnoli” in cui reciti accanto a Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo. Cosa ci puoi raccontare di questa esperienza?

Io subentrai a Gianni Lanni, in realtà. Interpretai il ruolo di un cantante neomelodico stonatissimo e cafone, un’esperienza molto divertente! Ero il coprotagonista del musical. Fu Massimiliano a contattarmi, dicendomi di partecipare al provino. Quando lessi il copione tutti risero di gusto. Le repliche proseguirono per almeno 6 mesi, tra matinèe scolastiche e serate al Teatro Trianon. Di Gianfranco e Massimiliano serbo un ricordo meraviglioso: sono due splendide persone ma, soprattutto, due grandi professionisti.

Nel 2006 ritorni a teatro nello spettacolo musicale “Napoli 1799”. Accanto a te, anche questa volta, i fratelli Gallo …

Un ruolo più piccolino, questa volta. Massimiliano, con il quale ho un ottimo rapporto di amicizia e rispetto, me lo diceva sempre “Quando sali sul palco, tu puoi fare quello che vuoi, perché sei simpatico, un casinista!”.

Tanta popolarità ti arriva con “Un posto al sole”. Parlaci un po’ del tuo ruolo, simpaticissimo: quello di Mimmo Calore. “Mimmo Calore” incide anche un brano, estremamente ironico “3MST” (tre metri sotto terra). Il videoclip della canzone è un trionfo, con quasi 180mila visualizzazioni su youtube …

Mi ero trasferito a Roma, vissi lì per tre anni. Dopo essere ritornato a Napoli, attraversai un periodo di blocco lavorativo. Per 4 anni non successe più nulla. Arriva, poi, l’opportunità di fare un provino per “Un posto al sole” per il ruolo di Mimmo Calore che, effettivamente, ricordava un po’ il personaggio che avevo interpretato in “Quartieri spagnoli”. Venni scelto per l’ironia del personaggio che, a detta di tutti, mi apparteneva.

Un’esperienza bellissima! Il teatro, sia chiaro, è una forma d’arte importantissima, ma il potere della televisione è incredibile: la gente mi fermava per strada, al cinema, al centro commerciale e mi chiedeva l’autografo o una fotografia. Mi ha dato tantissima popolarità. A distanza di tempo, mi rimane solo un po’ di amarezza: quella di non essere riuscito a gestire il momento nel modo giusto.

Si rabbuia per una frazione di secondo. Per uno che conosce il significato e l’importanza della parola lavoro, questo piccolo “passo falso” è imperdonabile. Un’occasione mancata. Poi, con la stessa velocità, torna a sorridere e proseguiamo la nostra chiacchierata. Rimorsi? Non può e non vuole averne.

Esce finalmente il tuo primo cd : “Vulesse essere …”, distribuito dalla prestigiosa casa discografica Zeus record. La canzone che dà il titolo all’album è, in primis, una dolcissima dedica alla tua compagna di vita …

Antonio Casaburi (l’autore del brano N.d.R.) mi fece ascoltare diverse canzoni, ma questa è la prima di cui mi sono innamorato. Credo sia il brano che mi rappresenti meglio, sia da un punto di vista musicale, sia per ciò che concerne il testo.

“Vulesse essere …” è un disco autoprodotto. Antonio propose il progetto a Vincenzo Barrucci della Zeus; a lui le canzoni piacquero molto e decise di distribuire il cd. Avresti dovuto vedermi: saltavo come un canguro per la felicità! (Ride). Per essere precisi, la distribuzione è stata affidata alla Napoli Project, uno dei tre marchi della Zeus Record. Come dicevi tu prima, è un’etichetta discografica molto importante, dalla lunga storia musicale. Lì ho trovato una seconda famiglia, si lavora sodo e bene. Ho sempre pensato che, per la struttura dei brani del cd, quella fosse la casa discografica più idonea e così è stato (sorride).

Realizzare il videoclip per la canzone è stata un’impresa … due o tre giorni prima dell’inizio delle riprese, ho racimolato tutte le persone che compaiono nel video, chi aveva altri impegni, chi doveva lavorare, un casino insomma! (ride).

Un momento di pura commozione è rappresentato dalla canzone “La nostra storia d’amore” in cui affronti il tema di un parto imminente …

Un brano molto intimo, delicato. L’argomento delle ragazze madri, a Napoli, è parte della quotidianità da sempre. E’ uno dei brani che preferisco in assoluto, anche perché io sono un sentimentale, un innamorato dell’amore. In più, il bambino per me rappresenta la purezza, l’ingenuità … il bambino è come dovrebbe essere vissuta la vita; purtroppo la società ci mette davanti mille ostacoli, infiniti problemi che tendono a cambiarci e a farci perdere quella genuinità che avevamo da piccolini.

Ma tu sei ancora puro, si vede. Si percepisce. Hai dei principi che molti esseri umani non hanno più … li hanno persi da tempo, rimanendo disincantati, senza sogni. Vorrei dirglielo, ma le mie parole rimangono lì, nella mia testa. 

Mi ha colpito molto “Nun te fidà mai” … in un album in cui il tema principale è l’amore, il testo è qui più duro, pragmatico …

In questo cd è la parentesi un po’ a sé stante perché, nelle altre canzoni, il tema predominante è l’amore. Invece, in questo caso, io parlo ad una ragazza e le consiglio di stare attenta perché le persone possono farti davvero male. È una lezione che mi appartiene: non mi fido facilmente degli altri. Prima ero un bambinone, credevo ciecamente a tutti, poi sono arrivate le bastonate.

Quanto tempo è stato necessario per incidere “Vulesse essere …” ? Come giudichi il lavoro in sala di incisione? Per alcuni cantanti il momento della incisione dei brani dovrebbe essere saltato, dedicandosi esclusivamente alle esperienze live …

Il disco è stato inciso in tempi davvero ristretti. Io sono un perfezionista, quindi dico a priori che avrei potuto fare di più e di meglio, ma sono io a non accontentarmi mai (sorride). Diciamo che, riascoltandomi, penso di aver cantato bene. Il lavoro in sala è sicuramente più meccanico, tecnico, quasi matematico: mettere il cuore in sala di incisione è più difficile; quando fai un concerto canti di fronte a tante persone e sai a chi stai trasmettendo le tue emozioni. In sala di incisione sei teso, hai paura di sbagliare, non si crea empatia. Riuscire a fare emozionare una persona che sta ascoltando il tuo progetto discografico non è da tutti, richiede un grande lavoro e una immensa professionalità. Un attimo solo …

Si avvicina al bancone e serve due ragazzetti.

Dicevamo?

Io mi occupo di cinema. Musica e cinema vanno, da sempre, di pari passo. Qual è il film della tua vita?

Sicuramente “La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino, con Will Smith. Il protagonista è un uomo che tocca il fondo con le mani e che insegue la felicità che, nel film, è rappresentata dal lavoro. Anche io sono sempre alla ricerca della felicità … premettendo  che mi considero davvero fortunato ad avere un lavoro, credo che, nella vita reale, la gratificazione sia data da altro: in effetti io aspiro ad essere sereno.

Gianni Pernice, però, è anche un ottimo pizzaiolo …

Ebbene sì! Non faccio il pizzaiolo per mestiere, bensì per passione. L’anno scorso ho vinto il secondo posto del campionato mondiale della pizza a metro e mi sono classificato al quarto posto all’STG (Specialità Tradizione Garantita N.d.R.) ovvero la pizza margherita per eccellenza. “Fatte ‘na pizza”, la mia pizzeria, è gestita da me e dai miei due fratelli. Amo la pizza! Insieme alla musica e al mare rappresenta Napoli.

Ti racconto una cosa: da bambino volevo mangiare sempre la pizza … ad un certo punto diventare pizzaiolo è diventato quasi una necessità … (lo guardo interrogativo) altrimenti avrei speso troppi soldi per comprarla in continuazione (ridiamo!).

“Fatte ‘na pizza” deve essere ricordata, non solo per la qualità dei prodotti che offre, ma anche per un gesto nobilissimo: quello del volontariato …

E’ una cosa a cui tengo molto. Faccio parte di un gruppo parrocchiale “Gli angeli della stazione”. Aiutare il prossimo è una cosa doverosa: incontrare delle persone che non riescono a nutrirsi, che non hanno un posto in cui vivere mi fa arrabbiare, mi addolora. Il nostro gesto non è solo quello di dare loro qualcosa da mangiare, ma di abbracciarli, ascoltarli, parlare con loro. Le storie che ascolto sono dolorosissime. Ci sono tante realtà. Fare il volontariato mi dona moltissimo e mi migliora in quanto essere umano.

Pensare agli altri. Quanti lo fanno davvero?

Cosa dobbiamo attenderci da Gianni Pernice per questo 2017?

In primis voglio vincere al Superenalotto così risolvo un sacco di problemi (scoppia a ridere). A parte gli scherzi, spero di riuscire a promuovere “Vulesse essere …” nel migliore dei modi. Vorrei crescere ancora, sia artisticamente sia come uomo. Senza trascurare la mia attività di pizzaiolo. In effetti io svolgo due lavori per i quali devi dare il 100%, gestirli entrambi è al    quanto difficile, ma ce la posso fare senza problemi. Non si è mica Gianni Pernice per caso, no? (Sorride di nuovo).

Fatti una domanda e datti una risposta …                       

Gianni Pernice sei soddisfatto di ciò che hai fatto e del risultato ottenuto? Allora … artisticamente e lavorativamente parlando sì: tutti i traguardi raggiunti li devo solo ed esclusivamente al mio sudore, senza scorciatoie. Anche perché ho 36 anni e, se fossi stato raccomandato, avrei fatto molto di più e con minore fatica. Però, allo stesso tempo, non sono ancora contento: voglio sicuramente di più. Non per presunzione o immodestia, ma credo di meritare altre occasioni importanti, perché alle spalle ho tanta gavetta.

Prima di salutarlo, mi avvicino al bancone. Sono sincero: ho l’acquolina in bocca. “Ehm … a questo punto, visto che mi trovo qui … qual è il tuo cavallo di battaglia?” “Guarda, la specialità di Gianni Pernice è la pizza alla brace!”

Ne prendo una con zucca, salsiccia, provola e patate al forno …. ebbene: è subito magia!

Gianni Pernice : Fatte ‘na pizza e canta insieme a me! was last modified: giugno 27th, 2017 by L'Interessante
27 giugno 2017 0 commenti
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