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Mare

Salerno
Dall'Italia e dal MondoIn primo pianoViaggi Interessanti

Salerno: la città di sempre e di mai

scritto da L'Interessante

Salerno

Di Roberta Magliocca

« Salerno, rima d’inverno, o dolcissimo inverno. Salerno, rima d’eterno. »

Queste le parole con cui Alfonso Gatto ha dipinto questa città, che sorge sul golfo del mar Tirreno, tra la costiera Amalfitana (a ovest) e la piana del Sele ed il Cilento (a sud), nel punto in cui la valle dell’lrno si apre verso il mare. E‘ il nostro dolcissimo inverno, questo. E‘ quasi Natale, i bambini fremono, i cappotti riscaldano, le luci si accendono. ln questa città particolarmente. Non sono semplici luci, sono ritratti, storie da raccontare. E a Natale si sa, le storie incantano. Elfi, renne, slitte…certo. Ma ci sono racconti che hanno un fascino diverso, un gusto antico, una curiosità nascosta. Sono le parole sprigionate dalle strade che camminiamo, dai palazzi che abitiamo, dalle chiese in cui preghiamo, dalle piazze in cui ci innamoriamo. E‘ la storia delle nostre città. Ed io, in queste pagine, vorrei parlarvi di una delle città più affascinanti del Sud. Salerno, appunto.

Che si vada a incominciare…

Si narra di un gruppo di Maestri che, dopo aver viaggiato a lungo in cerca di una terra da amare e da abitare, riconobbero in Salerno magnificenza e splendore tanto da stabilirvi la loro dimora. Essi interpretarono la scienza d‘ Ippocrate e volgarizzarono alla città e ai suoi abitanti le loro conoscenze in campo medico, facendo importare dalla Francia e dall‘ Arabia cento tipi di spezie e dando, così, il via alla nascita di una città che sarà famosa in tutto il mondo per l’arte medica; tanto che Alfano di Salerno, scrisse:

“Allora (Salerno) era così fiorente nell’arte medica che nessuna malattia poteva in essa trovar posto”.

Alcuni studiosi hanno affermato che l’origine della città si debba assegnare agli Elleni che vennero a fondare molte colonie, durante la seconda guerra messenica, sui lidi del mezzogiorno d’italia, formando così la Magna Grecia che si estendeva da Taranto a Cuma. La città andò incontro ad un periodo di decadenza alla fine del Xll secolo con l’avvento degli Svevi. Ma tornò ben presto ad una rinascita che la portò, poco dopo l’Unità d’italia, ad un progressivo sviluppo urbano che vide la costruzione di grandi edifici pubblici e privati. Oggi, la città, si propone sempre più come una comunità accogliente per i turisti di tutto il mondo, con l’incanto di un centro storico dove possono scorgersi tanto le tracce della sua antica storia, tanto il fervore delle botteghe artigiane e centri di aggregazione culturale e musicale vissuti da migliaia di persone.

Il Centro Storico offre ai giovani squarci della vecchia città longobarda, con locali che lo rendono vivo fino a tarda notte. Ma è una città che non scontenta nessuno. Gli amanti dell’arte possono incantare gli occhi, visitando il Duomo, cattedrale romanica edificata nel 1084; con i suoi mosaici e affreschi è un trionfo di colori che abbraccia 20 secoli d’arte. Architetture religiose e civili, profumi antichi e moderni, sapori vecchi e nuovi si alternano e si fondono per contenere dentro sè, le mille sfaccettature del mondo. E ancora Alfonso Gatto diceva

“E’ la Salerno di sempre e di mai, riconoscibile nei toponimi delle sue strade, prima fra tutte la Via dei Mercanti, ma soprattutto nella prospettiva aerea di una mediterraneità, affacciata ai balconi dell’attesa e della sorpresa. La gente vive nelle strade il miracolo dell’esistere e si stringe insieme, come le sue case, nell’amore e nella rabbia della vita.”

Salerno: la città di sempre e di mai was last modified: ottobre 26th, 2016 by L'Interessante
25 ottobre 2016 0 commenti
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Gallipoli
Dall'Italia e dal MondoIn primo pianoNotizie fuori confineViaggi Interessanti

Gallipoli: le due facce della medaglia

scritto da L'Interessante

Gallipoli

Gallipoli

Di Vincenzo Piccolo

“Come perla incastonata in un anel di mare, rifulgi di bellezza.
Ti cinge, trepidando, e ti bacia il vento, geloso ti rapisce e porta con sé granelli di carparo, tua bellezza.
Dall’ellenica fonte il riverbero di civiltà di storia e d’arte si spande verso i mari e gli oceani e in altre sponde approda.”

Mi piace iniziare, spesso, gli articoli con citazioni, aforismi o versi. Perché non c’è premessa migliore che quella dettata dall’anima.

E questa premessa, per l’appunto, ce la suggerisce Aldino De Vittorio, artista poliedrico, nato e cresciuto nella “perla Salentina”. Città, la sua, che non ha mai lasciato, immergendosi pienamente negli scenari culturali, folcloristici e tradizionali. Lasciandosi ispirare “dall’ellenica fonte” di questi posti, De Vittorio con le sue produzioni, può essere annoverato tra gli artisti più importanti del ‘900. Ho scelto di iniziare con questo pensiero per tentare di raccontare una Gallipoli che va oltre il luogo comune che la vede come semplice punto di divertimento, dov’è possibile spendere il proprio tempo libero, concessoci dalle vacanze, in beach-party o nelle discoteche del litorale salentino. Con una storia da far invidia alle più grandi metropoli italiane come Roma, Milano, Napoli o Firenze, questa città è già un passo avanti per la sua collocazione geografica. Situata lungo la costa occidentale del Salento, affaccia interamente sul mar Jonio. La sua posizione, infatti, la rese un importante centro per gli scambi commerciali nel periodo ellenico della Magna Grecia. Nel XVII sec. conobbe il Barocco, sulla scia leccese, e per questo oggi è inserita nella “Tentative List” dell’UNESCO per essere riconosciuta patrimonio dell’umanità. Non solo movida, quindi, non solo “l’Ibiza Salentina”. Gallipoli è molto di più, seguendo il messaggio che ha voluto lasciare Aldino, attraverso la sua arte, il suo spirito e la sua virtù, riusciamo a cogliere il lato struggente di questo posto segnato da un passato culturalmente florido, oggi caduto nel dimenticatoio dovuto a “tanti bicchieri di troppo”. Meta di giovani turisti provenienti da ogni dove, oggi è conosciuta principalmente per locali come il Samsara, il Rio Bo, la Playa e tanti altri, che la rendono una vera e propria discoteca a cielo aperto. Ma credetemi, se riuscite a trovare un posto in riviera, durante il tramonto, riuscirete a sentire ancora nel vento della sera il richiamo degli antichi che, sbarcando su queste coste, fondarono la nuova civiltà ellenica. La Magna Grecia. Portando sulle loro navi quell’ideale che ancora oggi riecheggia nell’aria di questi posti, la libertà. In alto i calici, allora, per questa Gallipoli, l’unico posto che è riuscito a trarre il meglio da entrambe le facce della medaglia, dove divertimento sfrenato e cultura camminano a braccetto, rendendola magica ed affascinante a qualsiasi ora del giorno. E della notte.

Gallipoli: le due facce della medaglia was last modified: settembre 2nd, 2016 by L'Interessante
2 settembre 2016 0 commenti
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Cani razze
CuriositàDall'Italia e dal MondoIn primo piano

Cani al mare. Il Dog Friendly: capitolo 17

scritto da L'Interessante

Cani e vacanze

Di Luigi Sacchettino

Cari lettori interessati siamo ancora in periodo di vacanza e questo vale anche per i nostri amici a quattro zampe che ci seguono in viaggi ed esperienze.

In questi giorni di pausa estiva ho molto osservato- da spettatore passivo, non coinvolto-  i proprietari con i loro cani e  volevo condividere con voi una domanda che  mi è spesso passata per la mente: ma al cane piace andare a mare?

La  risposta  è stata semplicemente “dipende”.

Dall’età, dalle esperienze pregresse, dal livello di socializzazione, dalla razza e così via. Dal soggetto insomma.
Sono tantissime le variabili da considerare quando si decide di condurre il cane al mare, in una zona dove non ve ne sia  fatto divieto. Zona che si traduce quindi in alta affluenza di cani e persone, poco spazio riservato, continue sollecitazioni,  richieste di interazione e calma che stenta ad arrivare.

Proviamo a considerare alcuni di questi dipende.

Dall’età. Un cucciolo riesce a stare nelle situazioni per un tempo decisamente minore rispetto ad un adulto. Poi ha bisogno di distrarsi, recuperare energie nella sua zona di calma e fortificare l’apprendimento attraverso un bel sonnellino ristoratore.  Un adolescente andrebbe a nozze in una spiaggia piena di cagnette da corteggiare e di maschi con cui far vedere quant’è figo e balzandoso.  Un adulto potrebbe trascorrere il tempo ad evitare le risse, sedare quelle che capitano, o semplicemente cercare degli spazi dove stare lontano da tutto ciò. Per non parlare di un anziano: la sabbia, l’acqua, il caldo,  il bagnetto al rientro a casa… lo sento già dire “il mare stanca!”.

Dipende dal livello di socializzazione. E’ fondamentale che un cane sia altamente socializzato per poter affrontare una spiaggia così…caotica. Deve aver conosciuto diversi modelli di socializzazione, interagito sin da cucciolo con ottimi adulti e soprattutto aver imparato la tolleranza e la condivisione. In spiaggia gli spazi privati vengono quasi annullati o frequentemente violati. Il tutto complicato se i cani sono tenuti al guinzaglio. Bisogna domandarsi quindi se il nostro cane ha piacere ad essere continuamente ingaggiato, a condividere giochi e spazio, a essere toccato dagli altri proprietari di cani e a volte anche sfidato- con momenti di tensione-, e come può gestire queste situazioni.

Dalle esperienze pregresse. Sì, ho visto cani letteralmente lanciati, spinti in mare.  Spesso i proprietari  mi dicevano “perché così capisce che non gli succede nulla”. No, così capisce solo che il proprietario lo forza a compiere un atto non leggendo il suo stato di disagio. Fondamentale per il nostro cane è  aver già vissuto il mare come esperienza positiva, magari in un periodo non così caotico,  in cui ha potuto conoscere l’acqua e  decidere se entrare o meno. I cani possono avere dei tempi diversi dai nostri; rispettiamoli. Incoraggiamoli ad entrare in acqua, ma senza forzarli. Proviamoci giocando.  Convinciamoli. E se non vogliono entrare rispettiamo questa  scelta. Così come se vogliono uscire subito non li tratteniamo ulteriormente. In una relazione sana le forzature e coercizioni non esistono.

Dalla razza. E’ un elemento non trascurabile, soprattutto sotto l’aspetto medico veterinario. Ci sono molte tipologie di cani, come le razze brachicefaliche, che hanno una maggior difficoltà a termoregolarsi- ad abbassare la temperatura corporea- come il carlino, i bulldog e così via. Certo, il nostro cane è  all’ombra mi si può  obiettare; ma se deve fare la bella statuina non è meglio che stia rilassato a casa, al fresco, nei suoi spazi, giochi e luoghi di calma?  Discorso diverso quando  si tratta di retrievers, razze più predisposte allo stare in acqua. Anche se ho conosciuti soggetti di tale razze che odiavano letteralmente nuotare. Bisogna quindi domandarsi a quali rischi esponiamo il nostro cane.

In sintesi dal soggetto. Sollevando le mie domande al proprietario, mi auguro che sia lui stesso attraverso i dubbi  a formulare una risposta più consapevole. Più cane-centrata e non ego-centrata. Capite le esigenze del proprio cane e le situazioni che potremmo incontrare la risposta è presto formulata.

Perché non dedicarsi una bella passeggiata di buon mattino quando la calma e silenziosa spiaggia può farci sentire molte cose del nostro cane?

Cani al mare. Il Dog Friendly: capitolo 17 was last modified: agosto 25th, 2016 by L'Interessante
25 agosto 2016 0 commenti
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Eboli
AttualitàIn primo pianoParliamone

Eboli: apre la spiaggia per disabili

scritto da L'Interessante

Eboli

Che ci piaccia o no, l’estate ha cominciato il suo turno. L’arsura della stagione in bikini è entrata a pieno regime nelle nostre giornate. Le temperature non la mandano di certo a dire e il desiderio di una spiaggia che allontani lo stress della routine è più o meno nei bisogni di tutti. Non sempre, però, volere è potere, neanche quando si tratta di una cosa semplice come un tuffo a mare. Se la regola è una sedia a rotelle, l’eccezione, in alcuni contesti, vacilla. La disabilità, tratta in salvo dal circostante, è solo una delle tante varietà in natura, ma se un ‘area, una città, un mezzo di trasporto, non sono accessibili, la sfumatura che arricchisce, diventa limite che frena anche i gesti o le azioni più banali. Si parla spesso di barriere architettoniche, a volte, anche male. Ciononostante la situazione in merito alla tematica è ancora piena di falle, che seppur vengono continuamente rattoppate, non godono di una risoluzione che parti dalla radice. E se una città non più fare a meno di gradini, marciapiedi e san pietrini, come pretendere un bagnasciuga che si attrezzi a dovere per chi non può fare jogging in riva alle onde?  Definire arretratezza il modus operandi di certe realtà è quasi fare un complimento all’ homo erectus. Spesso, si finge addirittura che vada bene così, perché l’Italia è già piena di guai. È come si fa a contraddire una tal  triste verità? Bisogna agire per precetti, andare per gradi, ristabilire le basi, altrimenti il vertice non può stare in equilibrio. Giustissimo! Ma perché non invertire qualche volta gli addendi, così, giusto per capire l’effetto che fa. C’è chi dinanzi a questo consiglio ancora digrigna i denti e chi, invece, non solo ci ha provato, ma sta anche riuscendo con successo.

Il 9 luglio, infatti, ad Eboli, è stata inaugurata la prima spiaggia attrezzata per i disabili. In via Carabelli, in località Campolongo, lungo la fascia costiera dello stesso punto geografico, qualcuno ha scoperto che mutando i fattori il risultato può cambiare, in positivo e a discapito di nessuno

Secondo quanto dichiarato dal sindaco, Massimo Cariello, si tratta di un importante iniziativa, la prima del genere nella città, che garantisce, alle persone con disabilità, interventi che mirano al rispetto delle proprie esigenze.

Attraverso il progetto  “Mare no limits,( ideato da un team nato nel 2000, apposta per promuovere l’attività idromotoria, socializzante, ricreativa, ludica, di insegnamento e pratica dell’ acquatica, a sostegno di programmi riabilitativi per soggetti disabili),  tutte le persone affette da una patologia invalidante,  potranno fruire del pieno e gratuito utilizzo di una spiaggia libera coperta dal  Comune di Eboli, attrezzata con  comfort e servizi.

 Oltre alle discese a mare attraverso idonee passerelle, è anche possibile sostare sotto l’ombrellone, utilizzando apposite pedane per il riposo. Disponibili anche i  servizi igienici accessibili, insieme al trasporto da e per la spiaggia, grazie ad un efficiente sistema di prenotazione: le  sedie job ne costituiscono un esempio.

Se l’obiettivo è stato raggiunto è grazie alla collaborazione di tanti, ha detto Cariello: “Ringrazio la Security Service, vincitrice del bando per le aree di sosta a mare e per il servizio di salvamento, per l’ampia disponibilità dimostrata; così come l’assessore comunale alle politiche sociali ,Lazzaro Lenza, per l’impegno e la tenacia nel raggiungere un obiettivo che già dai primi giorni di mandato si era posto e,  ancora, il neo manager per le disabilità del nostro comune, Generoso Di Benedetto, per la consulenza, dall’alto delle sue competenze e dell’esperienza maturate, per il contributo offerto al progetto”.

 Certo, anche viaggiando in questa direzione, ci sarebbe ancora da discutere, specie sulla sottile differenza  tra libero accesso e vita indipendente, ma questo è un altro capitolo. Una “sovversione alla volta” !   Qualcuno dice che se puoi pensarlo, puoi farlo, ma se c’è chi è partito prima, il compito diventa solo quello di copiare. Visti i risultati e gli entusiasmi, provarci non solo vale la pena, ma è pure un dovere, perché anche il mare è un diritto di tutti.

Michela Salzillo

Eboli: apre la spiaggia per disabili was last modified: luglio 18th, 2016 by L'Interessante
18 luglio 2016 0 commenti
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regata
CulturaEventiIn primo piano

Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane

scritto da L'Interessante

Regata

Il fascino intramontabile della Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane incontra la classe e la bellezza di Madalina Ghenea, madrina d’eccezione della 61a edizione dell’evento rievocativo-sportivo che vede protagoniste le città di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia, in programma ad Amalfi (SA) domenica prossima, 12 giugno 2016

La modella e attrice rumena, pronta allo sbarco nella Divina Costiera grazie al supporto di Volkswagen e Pasta Antonio Amato, torna in Italia dopo la fortunata esperienza a Sanremo 2016 e fresca di red carpet al Festival del Cinema di Cannes dove fu applaudita già nel 2015 in Youth – La Giovinezza, di Paolo Sorrentino. A lei il compito di accogliere l’equipaggio che si aggiudicherà domenica pomeriggio la sfida tra i Galeoni delle Quattro Repubbliche Marinare alla conquista dell’ambito trofeo in oro e argento, realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina, raffigurante un galeone a remi sorretto da 4 ippocampi e che viene religiosamente conservato dalla città vincitrice per un anno.Amalfi, Genova, Pisa e Venezia rinverdiscono i fasti della propria potenza politica e commerciale contendendosi una gara, riconosciuta dalla Federazione Italiana Canottaggio sedile fisso, che si svolge su imbarcazioni in vetroresina realizzate su disegni del XII secolo e sulle quali campeggiano le evocative polene che distinguono, insieme ai colori dominanti tratti dalle proprie bandiere Repubblicane (Azzurro per Amalfi, Bianco per Genova, Rosso per Pisa e Verde per Venezia), i team in acqua.

L’edizione 2016 è la sedicesima che si svolge in Costiera, su un campo di regata lungo 2.000 metri in linea che va dal Capo di Vettica alla Marina Grande di Amalfi, l’unico in mare aperto tra le quattro location della manifestazione. Otto vogatori, un timoniere e almeno due riserve compongono ciascun equipaggio, ma a completare i team repubblicani si aggiungono gli
atleti impegnati nella Gara dei Gozzi che anticipa il Palio Remiero ed è fondamentale per definire l’assegnazione delle corsie.

La rosa delle Repubbliche raccoglie il meglio della tradizione canottistica italiana, pur fondendo giovani promesse e appassionati veterani che gareggiano al fianco di campioni iridati e olimpici, nello spirito sportivo e di unione che caratterizza l’evento. Sono ben 14 gli atleti della Nazionale Italiana Canottaggio che si ritroveranno nelle acque amalfitane.
Tra loro anche quattro membri dell’Otto Azzurro che ha sfiorato la Qualificazione a Rio 2016, che però questa volta ‘incrociano’ i remi da rivali: Luca Agamennoni, tre volte alle Olimpiadi e qui in gara con Pisa, sfida infatti i compagni Fabio Infimo, Mario Paonessa ed Enrico D’Aniello, insieme sul Galeone di Amalfi. A un passo dalle Olimpiadi si sono purtroppo
fermati anche Paolo Perino, che ha tentato la qualificazione nel Singolo Maschile e qui a disposizione dell’equipaggio di Genova, e Francesco Cardaioli, Nazionale del Quattro di coppia Senior, in gara sul Galeone di Venezia.

Proprio la Serenissima, che detiene il record con le sue 33 vittorie, ha confermato tutto l’equipaggio del Galeone 2015, annoverando, oltre a Cardaioli, anche l’azzurro Francesco Rigon. Completano la squadra il capovoga Gherardo Gamba, fresco Argento al Remoergometro Master ai Campionati Italiani Indoor Rowing, Davide Stefanile, già nazionale Juniores, Michele Ghezzo, due volte Campione d’Italia nel Quattro di coppia, Isoken Obayagbona, con i suoi due Bronzi consecutivi nel Doppio ai Campionati Italiani, e i veterani della RegataJacopo e Mattia Colombi, tutti guidati dal timoniere Stefano Morosinato, otto volte finalista ai Campionati Italiani di canottaggio. Da sottolineare il ritorno del ‘senatore’ Jean Smerghetto, già Campione Universitario del Mondo, che gareggia nel Gozzo insieme a Nicola Zorzetto, Lorenzo Barbato, Mattia Zanin e al timoniere Vittorio Trani. A chiudere il team il vogatore Luca Tardivo, a disposizione del direttore tecnico e allenatore Stefano Zabotto, degli allenatori Mauro Serena e Alberto Vianello e del nostromo Maurizio
Crosara.

Oltre al citato Agamennoni, PISA ritrova ai remi l’Azzurro Edoardo Margheri, con i suoi 10 Ori nei Campionati Italiani, il due volte campione italiano Simone Tonini e Alessio Melosi, Campione Italiano 2010 nel Due Coastal Rowing. New entry Francesco Meoni,Federico Ferroni e Luigi Mostardi, tutti già in gara ai Campionati italiani, Lorenzo Pagni, Campione
d’Italia 2013 nel K1 Senior, eGabriele Ciulli, timoniere di grande esperienza, già Bronzo nel Quattro Con ai Campionati Italiani 1994. A bordo del Gozzo, invece, Fabio Ferraro, Flavio Ricci, Davide Del Carratore, Fabio Marsigli e il timoniere Andrea Pellegrini. A disposizione dell’allenatoreMassimiliano Landi e del nostromo Andrea Cini le riserve Andrea Califano, Alessio Lorenzini e Vito Saggese. Direttore sportivoMarco Dini.

Tre gli Azzurri, invece, nell’equipaggio di GENOVA, che conferma al Galeone Francesco Garibaldi, Oro nel Quattro Con Senior, mentre è la prima esperienza al Palio per Cesare Gabbia, Campione Mondiale Under 23 nel 2014.
Hanno già fatto parte dell’equipaggio 2015 Enrico Perino, più volte Campione Italiano F.I.C. e F.I.C.S.F., e Nicolò Bo, di cui ricordiamo gli Ori conquistati nel Quattro di Coppia Senior e con l’Otto Under 23. Prima esperienza in galeone per Andrea Moretto, che ha partecipato a otto Campionati Italiani, Giovanni Solari, in agonistica dal 2004, Alex Solari della categoria Master/Senior, Davide Maggi, Under 23, che ha iniziato l’attività agonistica nel 2007 e per il timoniere Leonardo
Boccuni, che vanta tra i suoi titoli un titolo mondiale. Resta a disposizione dell’allenatore Tullio Marino Bonfà il Nazionale Paolo Perino, che ha tentato la qualificazione a Rio 2016 nel Singolo Maschile: con lui in riserva Luca Raffo e Giorgio Calabria. Per la Regata dei Gozzi, invece, gareggiano Riccardo Altemani, Gian Battista Figari, Bruno Viviani, Juri Janko e il timoniere Lorenzo Caprile. Completano la rosa genovese il direttore tecnico Stefano Crovetto e il nostromo Giovanni Lastrico.

L’equipaggio di AMALFI conta ben cinque atleti Azzurri ai remi del proprio Galeone, ovvero Emanuele Liuzzi (che ha al suo attivo un titolo Mondiale), Luca Parlato (con due titoli iridati nel palmarès), Fabio Infimo (tre volte Campione Italiano nel Due Con), Mario Paonessa (già alle Olimpiadi di Londra 2012) e il timoniere Enrico D’Aniello (4 Ori Mondiali all’attivo). A completare l’equipaggio del Galeone i veterani Luigi Lucibello e Luigi Amendola, con Alberto Bellogrado e Luigi Proto, per un totale di sette atleti confermati dall’edizione 2015. Il team amalfitano annovera, inoltre, altri due Nazionali, Armando Dell’Aquila e Rosario Agrillo, in gara col Gozzo insieme a Vincenzo Bellogrado, Fabio Borgese e il timoniere Vittorio Pio Esposito. A disposizione del direttore tecnico Giuseppe Ingenito e dell’allenatore Francesco Noio restano Angelo Carrano, Alfonso Spada e Gianluca Langella; nello staff tecnico Angelo Ingenito, Giovanni Spada, Michele De Riso e Michele Laudano.

Il Palio è l’evento clou del ricco calendario di appuntamenti messo a punto dal Comitato cittadino di Regata, presieduto dal Sindaco di Amalfi Daniele Milano. Il fascino della Regata è anche negli appuntamenti preparatori che hanno luogo nella vicina cittadina di Atrani, da cui peraltro parte il Corteo Storico. Il piccolo borgo ospita sabato 11 giugno alle 18.00 il primo atto ufficiale dell’edizione 2016: il Gala degli Equipaggi e la presentazione alle Autorità, cui segue la Verifica delle Imbarcazioni, che devono rispettare le caratteristiche previste dal Regolamento, ovvero una lunghezza di 11,50 metri, una larghezza di 1,65 metri e non devono avere un peso inferiore ai 760 kg. Il suggestivo weekend all’insegna delle atmosfere medievali trova la sua consacrazione nell’imponente CORTEO STORICO che anticipa la regata, nel quale oltre 300 figuranti in abiti d’epoca raccontano quasi 500 anni di storia Medievale, ricostruendo alcuni dei momenti di maggior splendore delle quattro Repubbliche. Si va dalle nozze di Sergio III, primogenito del duca di Amalfi, con Maria, figlia del principe di Capua-Benevento, avvenute nel 1002, al ritorno a Genova del crociato Guglielmo Embriaco che nel 1101 portò con sé dalla Terrasanta il Sacro Catino usato da Gesù nell’Ultima Cena, passando per lo sbarco a Venezia di Caterina Cornaro, regina di Cipro che nel 1489 donò l’isola alla Serenissima diventandone “Figlia prediletta” e per la celebrazione di Pisa, che ripercorre i suoi fasti dal 1004 al 1284, anno che segnò il declino della Repubblica toscana.

Non mancano incontri pubblici e spettacoli live per accompagnare ‘tifosi’ e turisti, ospiti e cittadini, nel clima di festa che la Regata incarna fin dal 1956. Due i concerti gratuiti programmati in Piazza Municipio (ore 21.30). Sabato 11 giugno appuntamento con le “Canzoni da Camera” proposte da Gaetano Curreri, voce tra le più originali della musica italiana e leader degli Stadio, accompagnato dal Solis String Quartet, eclettico quartetto d’archi. Per la chiusura dell’evento, domenica 12, la raffinata proposta musicale unisce il pianoforte della stella internazionale del jazz Danilo Rea alla suggestiva voce dell’amalfitana Francesca Fusco. Il concerto sarà aperto dal talentuoso gruppo Oltre Project.

I turisti e gli appassionati che accorreranno in occasione dell’evento potranno inoltre tornare a visitare l’Antico Arsenale della Repubblica Marinara che ospita il Museo della Bussola e del Ducato marinaro, riaperto il 1 giugno rinnovato e arricchito da un nuovo spazio espositivo ribattezzato MAG -METAMORFOSI ART GALLERY dove è allestita (fino a settembre) la mostra “L’eterno amore. John Fitzgerald Kennedy e Marilyn Monroe visti da Andy Warhol”. Qui venerdì 10 giugno alle 18.30 è inoltre in programma la presentazione del libro di Alfonso Mignone “Nuovi studi sulla Tabula de Amalpha” (ed. Il Frangente) dedicato al codice del diritto della navigazione nel Mediterraneo in vigore fino al sec. XVI, custodito proprio nel museo cittadino. A completare il programma degli appuntamenti collaterali la Cerimonia di Gemellaggio tra le Anpas delle Repubbliche Marinare (sabato 11 alle ore 12 presso il Salone Morelli del Comune di Amalfi) e le Sfilate della Banda “Città di Minori” e degli Sbandieratori “Città Regia” (domenica 12). Si chiude con lo spettacolo di fuochi pirotecnici sul Lungomare di Amalfi.

Maria Rosaria Corsino

Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane was last modified: giugno 8th, 2016 by L'Interessante
8 giugno 2016 0 commenti
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libro
CuriositàDall'Italia e dal MondoIn primo piano

Libro waterproof per l’estate 2016

scritto da L'Interessante

Secondo un antico proverbio indiano il libro è un guardino che puoi custodire in tasca, ma stando ad una vecchia novità datata 2010, l’oggetto inanimato in grado di costruire sogni potrebbe trasformarsi in un impermeabile da prima pagina.

Il libro waterproof che aveva sollecitato qualche polemica fra gli appassionati del genere tradizionale torna a far discutere

Con l’arrivo della stagione estiva, insieme all’arsura e la tintarella, il rito dei romanzi in edizione tascabile ricomincia a farsi desiderare. Dai classici allegati ai settimanali, alle ultime uscite strategiche, l’alternativa più valida all’ IPod resta la lettura.

Se è vero che non hanno ancora inventato il bikini con tasche, il libro resistente all’acqua non è un’esagerazione della fantasia.

 Si chiama Bibliobath, la start-up olandese che ha ideato una collana di libri con rilegatura impermeabile a pagine sintetiche. È un progetto sperimentale che sta cercando di prendere fiato e farsi spazio tra le nuove abitudini da proporre ad appassionati e non.

Secondo gli ideatori, servirebbero almeno dieci mila dollari per effettuare una realizzazione su larga scala, è per questo che già da un po’ è partita su Kickstarter una campagna finanziante il progetto.

I primi quattro titoli trasformati in cavie da laboratorio sono stati: “Cloths of Heaven and Other Poems” di W.B. Yeats, “Macbeth” di Shakespeare  “l’Arte della guerra” di Sun Zi e una selezione di racconti firmati  Mark Tawin.

Purtroppo, fino ad oggi, le traduzioni sono state realizzate solo in lingua inglese, privilegio che, ancora una volta, potrebbe far arrivare l’Italia tra le ultime nazioni disposte ad adattarsi ai cambiamenti.

È ovvio che non si tratta soltanto di poca elasticità o scarsa preparazione ai mutamenti. La questione, infatti, è da intendere anche da un punto di vista economico.

 Se le donazioni raggiungeranno una cifra considerevole – dicono gli inventori- non è da escludere un ‘estensione della collana, arrivando così ad includere altre lingue.

Le polemiche dei tradizionalisti che fanno di questa innovazione una piccola violazione del concetto di libro, inteso come oggetto tangibile e di specifica consistenza, sembra non stare in piedi, visto il destino che abbiamo riservato agli e-book.

Chiaro è che anche in questo caso si tratta di gusto personale e affezione al tipo di formato, ma l’idea di poter difendere il romanzo che stiamo leggendo da qualche onda spruzzo in direzione del bagnasciuga non sembra così cattiva. Non ci resta che attendere l’incremento della start- up per capire da che parte stare.

Intanto, buona lettura a tutti!

Michela Salzillo

 

Libro waterproof per l’estate 2016 was last modified: giugno 7th, 2016 by L'Interessante
7 giugno 2016 0 commenti
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Sorrento
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Sorrento, ‘sta terra de l’ammore

scritto da Roberta Magliocca

Sorrento

Vide ‘o mare quant’è bello. E c’è il rischio di cadere nella retorica più spicciola descrivendo questi luoghi. Ma come mai si potrebbe parlare di questa città, di questo mare, di questo cielo se non si potessero usare parole come “meraviglia”, “serenità”, “stupore”, “bellezza senza obiezione alcuna”.

Diverse sono le tesi sull’etimologia del nome Sorrento

C’è chi la fa risalire al mito delle sirene, chi la farebbe derivare dal verbo surreo (confluisco).

Ma c‘è un’unica sola tesi, un’unica sola voce quando, questa città, la si racconta. É la voce di chi il mare lo sente scorrere nelle vene. La voce di chi ha pensieri salati. La storia di Sorrento è una storia di Osci, Saraceni e Normanni. Storia di grandi lotte di nobili famiglie locali. Storia scritta per le strade. Strade che riportano lo schema ortogonale delle vie romane.

Il centro storico ha mura risalenti al Cinquecento, che fanno da cornice al Duomo e alla Chiesa di San Francesco d’Assisi, con uno splendido chiostro trecentesco e con un portico dalle note arabeggianti.

Storia ed arte

Storia che si fonde con l’arte del museo Correale, dove sono esposte porcellane di Capodimonte e dipinti del XVII-XVI° secolo, nonché l’opera d’arte più preziosa ed affascinante che si palesa agli occhi di chi, da questo museo, si affaccia: una magnifica vista sul golfo.

Guarda, gua’, chistu ciardino; siente, sie’ sti sciure arance: nu profumo accussì fino dinto ’o core se ne va.

Principale piazza della città è Piazza Tasso, intitolata così in onore al celebre Torquato Tasso di cui è presente, dal 1870, una statua. Originariamente si chiamava Largo del Castello. infatti, vi era un castello risalente a Ferdinando D’Aragona che fu demolito nel 1843.

Da Piazza Tasso alla Villa Comunale non sono che pochi passi da percorrere per i vicoli caratteristici della zona.

La villa venne realizzata tra il 1877 e il 1879. A picco sul mare, anche qui la vista toglie il respiro. Ma Sorrento è tanto altro ancora.

Se dovessi descriverla con un colore, sceglierei il giallo. Il giallo dei suoi limoni dai quali si produce uno dei limoncelli più buoni che il nostro paese possa vantare. Se potessi descriverla attraverso un sapore, sceglierei quello della sua treccia; un formaggio fresco, prodotto in tutti periodi dell’anno, modellato a mano ed intrecciato. Sublime. Se riuscissi a cantarla, sussurrerei vide ’o mare de Surriento, che tesoro tene nfunno, chi ha girato tutto ‘o munno, nun  l’ha visto comm ’a ccà. E quale potrebbe essere la maggiore risorsa economica di questo posto incantevole, se non l’industria turistico alberghiera: ottime attrezzature balneari (numerose spiagge: Marina Piccola, Marina Grande, Spiaggia Leonelli, ecc.) e un piccolo porto peschereccio (Marina Piccola, appunto). Numerosi sono gli eventi culturali che caratterizzano la Penisola: le pro- cessioni del Cristo Morto durante la Settimana Santa, l’estate musicale, i numerosi tornei sportivi e i premi d’arte.

Sorrento al Cinema

Inoltre, la città ospita una rassegna cinematografica chiamata Incontri internazionali del Cinema. E, a proposito di cinema, del bel cinema, di quello sano, di qualità, ricordiamo che proprio a Sorrento fu girato il film “Pane, amore e…” con Sofia Loren e Vittorio De Sica. Chi ha sentito il caldo delle sue rocce sotto i piedi, chi ne ha captato le voci, chi ne ha percepito i colori, chi ne ha sentito i battiti, non può aver lasciato la Penisola senza aver ascoltato nell’aria le note di un invito al ritorno…ma nun me lassà, nun darme stu turmiento, torna a Surriento, famme campà!

Roberta Magliocca

Sorrento, ‘sta terra de l’ammore was last modified: giugno 6th, 2016 by Roberta Magliocca
6 giugno 2016 0 commenti
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Magda
CulturaEventiIn primo pianoMusica

MAGDA BEACH CLUB: il primo music club di Baia Domizia

scritto da L'Interessante

Magda Beach Club

NASCE IL MAGDA BEACH CLUB il primo music club di Baia Domizia

Porte aperte sabato 4 giugno e poi tanti eventi esclusivi per tutta l’estate, con artisti nazionali ed internazionali, a due passi dal mare. Il 4 giugno prenderà il via la lunga stagione del MAGDA Beach Club di Baia Domizia che vedrà protagonisti diversi artisti della scena nazionale ed internazionale che durante l’estate si alterneranno nella location del Lido Erica (Via dell’Erica, Baia Domizia – CE), uno dei più rinomati lidi del litorale domizio.

Il MAGDA Beach Club è un nuovo spazio rivolto ai giovani e non solo, moderno, fresco, con un’offerta di eventi al passo con i tempi e al pari dei più noti locali della nostra penisola, dedicato a chi abbia voglia di divertirsi e godersi proposte musicali di qualità, in uno scenario suggestivo in riva al mare.

Per la prima serata saranno ospiti due grandi personalità che fanno parte delle label di Claudio Coccoluto: i djs e produttori Gianmaria Coccoluto, figlio di Claudio, che fin da giovanissimo porta in giro per il mondo il suo mix creativo di suoni sotterranei che vanno dall’house alla techno, e Luca Vera, tra i più richiesti del momento e sempre in cerca di nuove sperimentazioni musicali.

Sabato 18 giugno sarà dato spazio al reggae-dub di Marcello Coleman, già voce degli Almamegretta, che nella sua carriera di oltre 25 anni di musicista e cantante reggae, conta diverse collaborazioni con artisti in Italia e all’estero. Coleman fonde la sua anima partenopea alle sue origini statunitensi e porterà sul palco il suo ultimo progetto “VooDooVibe”, un lavoro fatto di contaminazioni musicali e umane, contro ogni discriminazione. Apriranno il concerto i napoletani Ear Injury con il loro caratteristico sound che unisce varie correnti di musica elettronica (big beat, drum ‘n’ bass, dubstep, dub, jungle, electro rock).

Il 2 luglio sarà la volta di Andrea Mangia, in arte Populous, musicista e producer salentino apprezzato e applaudito dalla critica internazionale, che dopo aver presenziato ai principali festival europei, approderà a Baia Domizia con il suo “Night Safari”, un disco che rompe gli schemi e unisce diversi generi musicali regalando melodie elettrizzanti e affascinanti.

Si proseguirà il 16 luglio con i bolognesi Apes On Tapes che con laptop, scratching e controllers, reduci da numerose date nei migliori club d’Italia, ci faranno divertire con il loro innovativo lavoro che si spinge tra sonorità videoludiche e hip hop.

La Batteria, conosciuti per i loro brani originali ispirati alle colonne sonore e alle sonorizzazioni italiane degli anni ’60 e ’70, animeranno la serata del 30 luglio proponendo il loro inconfondibile prog-funk cinematico e la loro nuovissima produzione dal titolo “Tossico Amore”, reinterpretazione delle musiche del film cult del cinema italiano “Amore Tossico” di Claudio Caligari.

Le serate di agosto si apriranno con gli Easy To Remember, i fratelli Perrone, collezionisti di ogni genere musicale e influenzati da grandi nomi della cultura musicale jazz house, e con Giuseppe Fava, noto dj della crew di Coccoluto, che sabato 6 faranno arrivare le loro vibrazioni al MAGDA Beach Club.

E per San Lorenzo sarà in scena il cantautorato degli EPO: le emozionanti acustiche della band napoletana, dopo aver allietato il pubblico dei più noti festival italiani e aver toccato i vertici delle più importanti classifiche accanto ad artisti di fama mondiale, risuoneranno nell’affascinate atmosfera del Lido Erica nella notte più romantica dell’anno. 

In apertura e a chiusura dei concerti sarà dato spazio ai dj-set a cura di: C&C, D-One, Giuseppe Fava, Fabio Branco, Mia Wallace, Giuseppe Panicara.

MAGDA BEACH CLUB: il primo music club di Baia Domizia was last modified: maggio 31st, 2016 by L'Interessante
31 maggio 2016 0 commenti
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Amalfi
CulturaEventiIn primo piano

Amalfi, regata delle Repubbliche Marinare

scritto da L'Interessante

Salerno, 17 maggio 2016  Il mare blu di Amalfi (SA) si prepara ad accogliere i quattro galeoni delle Antiche Repubbliche Marinare, che tornano a solcare il Mediterraneo per la 61esima edizione della prestigiosa Regata, in programma nella perla della Costiera il prossimo 12 giugno

Qui si rinnoverà la sfida remiera nata nel 1955 con l’intento di rinsaldare e celebrare il legame tra quattro straordinarie realtà nazionali nel segno di un comune passato glorioso.
Per la sedicesima volta nella storia della celebre manifestazione, infatti, la città Costiera ospiterà le rivali Pisa, Genova e Venezia. Mentre fervono i preparativi per l’evento, gli equipaggi –composti da otto vogatori titolari, due riserve e un timoniere – si preparano a dare il massimo sui quattro Galeoni costruiti su modelli del XII secolo ma realizzati in
vetroresina, sintesi perfetta della combinazione tra passato e futuro propria dell’evento, profondamente sentito dai cittadini e vissuto intensamente dai turisti, proiettati in un’esperienza davvero unica da vivere. Le quattro imbarcazioni, ciascuna dipinta con i colori dominanti della propria Repubblica (l’Azzurro di Amalfi, il Bianco di Genova, il Rosso di Pisa e il Verde di Venezia), si daranno battaglia su un campo di gara lungo 2.000 metri in linea che abbraccia il tratto di mare dal Capo di Vettica alla Marina Grande ad Amalfi.

Il Palio remiero sarà l’evento clou di un lungo weekend programmato per l’occasione dal Comitato cittadino di Regata, presieduto dalSindaco di Amalfi Daniele Milano, con diversi appuntamenti tra sport, cultura e spettacoli, in attesa di una sfida che ogni anno ferma il tempo in un evento tutto da assaporare. Merito anche dell’imponente corteo che anticipa
la regata e che riesce a riassumere, in episodi salienti, oltre quattrocento anni di avvincente storia: tra matrimoni e battaglie, conquiste e dominazioni, le quattro città rievocheranno i momenti del loro maggior splendore della propria potenza commerciale e politica. 320 figuranti, circa 80 per ogni Repubblica, sfileranno da Atrani ad Amalfi mettendo in sequenza eventi lontani tra loro nel tempo e nello spazio e permettendo a Dogi e condottieri di incrociarsi eccezionalmente in un inedito excursus che attraversa il Medioevo.

La Regata, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sarà trasmessa in diretta domenica 12 giugno su Rai 2(ore 18.05). Media partner ufficiale della 61a edizione è Radio Kiss Kiss che racconterà a tutta Italia i momenti cult dell’evento realizzato con il supporto degli sponsor Pasta Antonio Amato e Volkswagen, sponsor tecnici
Ferrarelle e NH Collection Hotels.

Maria Rosaria Corsino

Amalfi, regata delle Repubbliche Marinare was last modified: maggio 20th, 2016 by L'Interessante
20 maggio 2016 0 commenti
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Mare
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Mare, nei capelli e nei pensieri

scritto da Roberta Magliocca

All’ombra dell’ultimo sole, tiro le somme di una giornata apparentemente uguale a quella precedente e a quelle precedenti ancora. Ma una giornata di mare non è mai uguale ad un’altra. La vita che passa tra gli scogli ad agosto profuma di salsedine e mi permette di vedere sorrisi all’onda, abbracci abbronzati, sogni costruiti con secchiello e paletta. Questa spiaggia è la mia vita, vi arrivo la mattina prestissimo dopo una nottata di lavoro in mare aperto e vi resto tutta la giornata. Perché il mare è più di un lavoro, è uno stile di vita, è un’energia talmente forte da farmi risultare difficile, quasi impossibile, pensare che possa esistere un mondo lontano da lui. D’inverno il mio mondo è silenzioso, dipinto con colori scuri, il mare è a volte arrabbiato e si agita. Ma ad agosto tutto cambia. Le spiagge sono prese d’assalto da bambini urlanti e festosi, studenti finalmente liberi da libri e interrogazioni, famiglie che si godono il riposo dopo un anno di sacrifici lavorativi. E sono quasi geloso del mio universo violato, ma poi…mi commuovo! I miei capelli, pochi e ormai bianchi, hanno così tanto assunto il colore delle tempeste che le onde, il sale e gli scogli non mi meravigliano più. Tutti loro invece, oh si!, loro guardano il mare come un dono, come se fosse concesso a pochi, ai privilegiati. E Dio solo sa se il mare è un dono! Lo è per chi, con mani piccole e inesperte, lo disegna con lo stesso colore del cielo, oltre i bordi del foglio, oltre i limiti dell’universo. E’ un dono per chi gli è nato vicino ed è stato costretto a lasciarlo, vivendo in perenne dolore il vuoto che solo lui sa lasciare. Il mare è un dono per chi lo vede per la prima volta e per chi lo può solo sognare. Il mare è la fuga per chi soffre, molto spesso diventandone, purtroppo, un’inesorabile condanna a morte. Eppure continua ad essere il posto che raccoglie le speranze e i sogni della gente.

Il mare continua ad essere casa mia, e sempre lo sarà, fino a quando i miei pochi e ormai bianchi capelli avranno sole e forza. Quindi per il resto della mia vita, sarò qui, all’ombra dell’ultimo sole, con un solco lungo il viso come una specie di sorriso

Mare, nei capelli e nei pensieri was last modified: agosto 13th, 2016 by Roberta Magliocca
15 agosto 2016 0 commenti
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