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Melchionna

Augusteo
CulturaEventiIn primo pianoMusicaTeatro

Teatro Augusteo: la stagione 2017/2018

scritto da L'Interessante

Augusteo

Di Christian Coduto

Mercoledì 19 luglio, ore 12.

Un anno importante, il 2017, per il teatro Augusteo: si festeggiano, infatti, le nozze d’argento della storica riapertura. Venticinque anni di successi, di spettacoli, concerti e nomi celeberrimi che hanno calcato le scene di un luogo che ha fatto dell’arte il proprio cavallo di battaglia, il proprio punto di forza.

Il foyer, gremito fino all’inverosimile per l’occasione, è letteralmente invaso dai giornalisti provenienti dall’intera regione. Ad accoglierli, Giuseppe Caccavale (figlio del grande Francesco, scomparso nel 2015): emozionato ed orgoglioso, l’uomo rivela i titoli degli spettacoli della stagione teatrale in arrivo e presenta i prestigiosi ospiti in sala.

La presentazione della stagione del Teatro Augusteo

Ad aprire le danze è il noto attore Lello Arena, il protagonista di “Parenti serpenti”, in cartellone a partire da venerdì 12 a domenica 21 gennaio 2018. Lo spettacolo, diretto da Luciano Melchionna, è ispirato all’omonimo film di Mario Monicelli. “Siamo molto felici. La commedia è stata baciata da un successo di pubblico davvero straordinario. Abbiamo collezionato tanti sold out. È bello poter ritornare qui, a Napoli … al teatro Augusteo, con un bel numero di repliche”.

“Parenti serpenti è un’avventura meravigliosa” aggiunge Giorgia Trasselli che, nello spettacolo, interpreta il ruolo di Trieste “Abbiamo avuto una bellissima accoglienza da parte del pubblico di tutta Italia. La tournèe è stata davvero molto lunga. Lavoro con una compagnia scelta cum grano salis da parte del regista Luciano Melchionna. È un onore, per me, lavorare accanto a Lello Arena: con lui impari, apprendi costantemente”.

In sala, anche Raffaele Ausiello che, nella pièce teatrale, è Michele.

Il microfono passa quindi a Peppe Iodice. Il suo “Una sera all’improvviso!” sarà in scena all’Augusteo il giorno martedì 23 gennaio. “Sono stato qui 25 anni fa per il mio primo spettacolo: Sali e tabacchi, accanto a Gino Rivieccio. Ci ho messo un po’ di tempo per ritornare qui, anche se vivo a San Giorgio a Cremano” scherza “Sarà una vera e propria festa. Nei prossimi sei, sette mesi mi concentrerò per trovare nuove battute da proporre al pubblico. Voi non lo saprete mai, ma le presenterò come cavalli di battaglia del mio repertorio” ridacchia.

Ecco Andrea Sannino; salirà sul palco dell’Augusteo il giorno giovedì 30 novembre. “E’ una grande responsabilità, per me, far parte di questo cartellone. Adoro l’Augusteo. Qui sono stato battezzato artisticamente nel 2010 con C’era una volta scugnizzi. Durante lo show avrò modo di presentare il mio nuovo cd dopo il successo di Uanema”.

Si conclude alla grande con il performer Sal da Vinci “Tornerò per la seconda volta all’Augusteo nel periodo natalizio, a partire da giovedì 21 dicembre fino a domenica 7 gennaio. Mi sono avvalso della collaborazione di Davide Marotta che, insieme a Lello Radice, sarà parte integrante del mio spettacolo, Italiano di Napoli. Presenterò anche alcuni brani del mio cd Non si fanno prigionieri, la cui direzione artistica è stata affidata a Renato Zero. A marzo, però, sarò di nuovo in scena con Peter Pan, proprio in corrispondenza del mio esordio in questo teatro, ben quindici anni fa, con C’era una volta scugnizzi. Ringrazio la famiglia Caccavale, che supporta e sopporta ogni mia idea artistica”.

Prima dei saluti finali, Giuseppe Caccavale annuncia la riapertura della Cumana, cosa assai gradita ai fruitori del teatro, che sarà di nuovo facilmente raggiungibile senza il rischio di trovarsi bloccati nell’incredibile traffico cittadino.

“Questo venticinquesimo anniversario sarà dedicato alla memoria di mio padre Francesco”, conclude. Una scelta doverosa e condivisa, da tutti noi.

Questo il programma del Teatro Augusteo:

Da venerdì 27 ottobre “La banda degli onesti” con Gianni Ferreri e Anna Falchi

Da venerdì 10 novembre “Il sorpasso” con Giuseppe Zeno

Da venerdì 8 dicembre “Rosso napoletano” con Serena Autieri

Da venerdì 12 gennaio “Parenti serpenti” di Luciano Melchionna, con Lello Arena e Giorgia Trasselli

Da venerdì 26 gennaio “Spamalot” di Claudio Insegno, con Elio

Da venerdì 16 febbraio “Dirty dancing”

Da venerdì 2 marzo “No grazie, il caffè mi rende nervoso 2” di Lello Arena, con Paolo Caiazzo

Da giovedì 16 marzo “Peter Pan il musical” con Sal da Vinci

Da venerdì 6 aprile “La strana coppia” di Pasquale Squitieri, con Claudia Cardinale

Da venerdì 20 aprile “Viktor e Viktoria” con Veronica Pivetti

In opzione agli abbonati

Da giovedì 21 dicembre “Italiano di Napoli” di Sal da Vinci e Alessandro Siani

Data da definire “Sciuscià” di Leonardo Ippolito

Fuori abbonamento

Sabato 24 e domenica 25 settembre “I dieci comandamenti”

Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre “Bentornata Piedigrotta”

Sabato 14 ottobre e domenica 15 ottobre “Masha e orso”

Da giovedì 19 ottobre e domenica 22 ottobre “Artecinema”

Data da definire “La musica provata tour” con Erri De Luca, Stefano Battista e Nicky Nicolai

Martedì 28 novembre “Edoardo Bannato in concerto”

Giovedì 30 novembre “Andrea Sannino”

Giovedì 11 gennaio “TaleEQualeAMe…Again” di e con Gabriele Cirilli

Martedì 23 gennaio “Una sera all’improvviso” con Peppe Iodice

Data da definire “Giovanni Allevi in concerto”.

Teatro Augusteo: la stagione 2017/2018 was last modified: luglio 20th, 2017 by L'Interessante
20 luglio 2017 0 commenti
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Trasselli
CinemaCulturaEventiIn primo pianoTeatroTv

Giorgia Trasselli: garbo e professionalità

scritto da L'Interessante

Trasselli

Di Christian Coduto

Il sorriso è quello di sempre. Quello che vediamo da anni in televisione, al cinema o per chi (come me) ha avuto la fortuna di incontrarla, in tanti spettacoli teatrali: sincero, caloroso, accogliente. Ma, soprattutto, spontaneo.

Lavorare con artisti importanti, l’aver fatto una gavetta lunga ed impegnativa non le ha tolto l’umanità, è rimasta una donna concreta. Assume con me un atteggiamento quasi protettivo, da sorella maggiore. Se le faccio qualche complimento per le sue mille performance, si intimidisce e mi ringrazia ripetutamente. Parlerei con lei all’infinito: percepisci intorno a lei un’aura buona, di estrema positività.

Giorgia Trasselli ci racconta di sé

Quando nasce l’amore per la recitazione per Giorgia Trasselli?

Stando  ai ricordi dei  miei  genitori e dei miei parenti, l’amore  per la “recitazione”  pare sia nato  con me, ma è impossibile darti una data precisa: di sicuro  sin  da quando ero piccola, ai tempi delle elementari. Con l’adolescenza, l’amore  si è  trasformato in bisogno, una vera e propria necessità.

Al cinema sei stata diretta da registi del calibro di Paolo Genovese, Duccio Tessari, Luigi Magni e Marco Ferreri. Che differenze ci sono nella recitazione teatrale e in quella di fronte ad una macchina da presa?

Di sicuro cambiano i mezzi … la macchina da presa impone un lavoro profondo, capillare, forse più “piccolo” per usare un termine di  comodo. In teatro c’è la stessa profondità, la stessa ricerca, ma è indispensabile ampliare, non faccio riferimento solo alla  voce, sia chiaro. Tutto deve essere visto, fino all’ultima  fila. In più, la vita che si racconta si ripete, si  rinnova  sera  per  sera. La vita del personaggio, della musica, della scena, delle luci e così via …  

Cristina Comencini ti dirige ne “I divertimenti della vita privata”. In Italia, purtroppo, abbiamo pochissime registe. Qual è l’approccio di una donna che supervisiona un lungometraggio? Ti piacerebbe dirigere un film?

Beh … sappiamo  che  per  una  donna  è sempre tutto un po’ più complesso, ma non vorrei cadere  nei classici luoghi comuni. Credo che le opportunità ci siano sempre per le persone in gamba, tenaci e valide professionalmente. Per quanto riguarda  me, direi proprio di no. Non mi piacerebbe dirigere un  film, non ci ho  mai  pensato, anche perché non ne sarei  capace.  

Primo elemento che salta subito all’occhio: la modestia. Punta a far bene quello che ama fare, non si lancia in cose che non le appartengono. Non vuole strafare.

Rimarrai per sempre nel cuore degli spettatori italiani grazie al personaggio della “Tata” in “Casa Vianello”. Che ricordi hai di quella esperienza?

Ho dei ricordi meravigliosi legati al periodo di “Casa Vianello”. A distanza di anni, godo ancora dell’eredità in termini di notorietà e affetto da parte del pubblico che quella serie mi  ha regalato. 

Negli anni ’90 sei stata una delle più amate dai bambini grazie al gioco televisivo “Che fine ha fatto Carmen Sandiego?”. Com’è il pubblico dei più piccoli?

Uh! “Carmen San Diego” è stato un’altra  bellissima esperienza! Più difficile ed impegnativa di  quanto si possa immaginare. Ogni giorno dovevo  imparare a memoria un bel numero di copioni, ma si lavorava sodo e con immensa soddisfazione.

Tanto, tanto teatro a partire dagli anni ’70. Qual è lo spettacolo al quale sei maggiormente legata?

Sono affezionatissima agli  spettacoli  brechtiani  del  mio  primo  periodo  al Politecnico Teatro. Ne ricordo con piacere diversi allo Stabile  di  Roma  e uno  che  feci al Teatro Manzoni di Roma  “Morte  in esilio  per  debiti,  di  don  Antonio  Lucio  Vivaldi  Veneziano” diretto da Luigi  Tani. Sono molto legata anche a  “La vita  è gioco”  di Alberto  Moravia con  la regia  di  Luciano  Melchionna.

Nella lunghissima carriera di Giorgia Trasselli, c’è anche spazio per alcuni famosi spot televisivi …

Sì! La  birra Dreher con  la  regia  di  Leone  Pompucci, la  maionese  Calvè  con la regia di Massimo D’Alatri  e  di recente  uno  spot  accanto  a Gigi  Proietti (ero elettrizzata!) Senza dimenticarmi dei riuscitissimi  spot delle  gocciole Pavesi, in cui interpreto il ruolo  della suocera  di  Tarzan! …. sai ho capito, nel  tempo, quanto  sia difficile e importante allo stesso  tempo, lavorare  in buone  pubblicità; sono esperienze che ti arricchiscono artisticamente.

La osservo con molta attenzione, non posso farne a meno: è davvero bella. Ha dei lineamenti molto delicati, espressivi, degli occhi profondi. Eppure, ha costruito la sua intera carriera solo ed esclusivamente grazie alla sua personalità artistica. Prendendosi spesso in giro, con gustosa autoironia. Non ha mai avuto bisogno di finti scandali o gossip patetici: quando c’è sostanza, alla base, il pubblico ti ama e lo fa in maniera incondizionata.

Parliamo di un altro incontro di grande successo: quello con Luciano Melchionna e il suo “Dignità autonome di prostituzione”.

(Si illumina) … Dignità autonome è davvero un grande  amore: un format di per sé scoppiettante, sempre sorprendente nonostante sia in cartellone da tantissimi anni, complesso, faticoso … è un circo teatrante che richiede una precisione millimetrica, considerando la sua struttura. Mi sento legata al mio monologo, che  ripeto mille volte ad un  pubblico sempre  diverso e che, molto  spesso, già conosco perché torna a rivedermi più volte. Provo amore per PAPI Luciano Melchionna, grande direttore d’orchestra e maestro  d ‘anima. 

Melchionna ti dirige anche in “Parenti serpenti”, tratto dall’omonimo film di Mario Monicelli. A te è affidato il ruolo di Nonna Trieste. Uno spettacolo complesso, molto articolato. Due ore e mezza sul palco non sono affatto uno scherzo, vero?

“Parenti  serpenti” è uno spettacolo davvero molto bello; è stato prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro lo scorso anno. Sono molto affezionata al mio ruolo, quello di Trieste, ma in realtà in questa storia tutti i personaggi sono interessanti. Sono stati curati tutti da Luciano con eguale amore e attenzione. E’ uno spettacolo forte, coinvolgente, che ha  avuto e che, ne sono certa, avrà una grande eco nel tempo.

La televisione ti corteggia tra “Ris”, “Un medico in famiglia”, “Distretto di polizia” e “Don Matteo”. E’ difficile per un attore, all’inizio, adattarsi a tempi e dinamiche così differenti rispetto a quelle teatrali?

E’ vero: il passaggio dal teatro alla televisione, a volte, un po’ difficile lo è. Tempi e ritmi differenti, diversa impostazione per creare le scene, i dialoghi, i personaggi, ma se dietro a tutto questo ci sono un buon autore e un buon regista, adattarsi diventa una cosa naturale.  

Teatro, cinema, televisione. Qual è l’ambito più naturale per Giorgia Trasselli?

Così, di impatto, mi verrebbe da dire il teatro. Però non posso  nascondere di trovarmi benissimo anche in televisione. Certo, dipende  anche dal tipo di televisione … il  cinema mi  piace moltissimo … sono molto indecisa, sono sincera!  

La tv è piena di Reality che vedono personaggi famosi coinvolti in situazioni strampalate e folli. Accetteresti di partecipare come concorrente ad un Reality? In caso affermativo, quale?

Onestamente? Non ho mai visto un Reality, giusto qualche  spezzone qui e lì facendo zapping. Non credo che sarei la tipa giusta  per partecipare ad uno spettacolo del genere: mi  butterebbero fuori già nel corso della prima puntata (scoppia a ridere).  

Capisco subito quello che vuole dire: lei è un’attrice. E’ quello che vuole fare ed è quello che effettivamente fa. In un Reality anche io la vedrei fuori luogo. Come potrebbe trovarsi a suo agio una donna che vive di arte in un habitat posticcio e programmato?

Io mi occupo di cinema. Qual è il film della vita di Giorgia Trasselli e perché?

Christian sai che questa è davvero una bella domanda? (E’ un po’ incerta) Non  riesco  a …  non credo che ci sia  film che … (ci ripensa) forse “Via col vento”, ma non tanto per il film in sé, quanto piuttosto per Rossella O’Hara. Ho sempre ammirato l’attrice Vivien Leigh, sin da piccola. Quel personaggio  poi … mi  sarebbe piaciuto molto somigliare a Rossella … un po’ di più, intendo (ride)

Cosa dobbiamo attenderci da Giorgia Trasselli per questo 2017?

Per l’intero mese di luglio  parteciperò a questa nuova avventura di acting itinerary, che mi vedrà in giro per  alcune  strade del centro di Roma in  costume  cinquecentesco. A novembre sarò a Firenze con lo spettacolo “Un per cento, punizione ad effetto”. A dicembre sarò al Teatro La Cometa di Roma  con ” La spallata” di Gianni Clementi, per la regia di Vanessa Gasbarri; subito  dopo riprenderemo “Parenti serpenti” all’Alfieri di Torino, all’Augusteo di  Napoli, all’Eliseo di Roma e in tante altre piazze … una lunga tournèe, insomma!  

Termino con una domanda alla Gigi Marzullo : fatti una domanda e datti una risposta

Oh Santo cielo! “Sarò ancora in grado di suscitare interesse e stima nel pubblico?” Risposta “Spero proprio di sì!”. 

Giorgia Trasselli: garbo e professionalità was last modified: luglio 18th, 2017 by L'Interessante
18 luglio 2017 0 commenti
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