corvino
Era già tutto scritto. Si aspettava solo il momento della divulgazione. E’ giunto, la resa dei conti. La Casertana è a rischio scomparsa: per colpa di chi?
Corvino perché sente il bisogno di chiarire solo adesso?
Apparentemente la conferenza stampa, convocata, more solito, in modo approssimativo e canalizzato per evidenti carenze nell’organigramma gestionale, aveva lo scopo di chiarire la situazione societaria. Corvino, oramai determinato, a suo dire, ad acquisire il pacchetto di maggioranza, ha sentito la “necessità” di comunicare ai tifosi ed alla città come stavano realmente i fatti.
Quando Lombardi ha deciso irreversibilmente di lasciare la società, Tilia è spuntato “dal nulla”, ha acquistato quote pur non avendo alcuna esperienza, capacità ed attitudine alla gestione di una società di calcio, né voglia di farlo. Però, guarda caso, demanda a Corvino la guida (copresidente??) della Casertana calcio. Campagna acquisti, conferme e partenze: tutto passa per Corvino. La gestione però è approssimativa e prosegue con molti bassi, tra chiarimenti e colpi “ad effetto” con la comunicazione di voler lasciare la società e cedere le poche quote, solo il 6% !!!!, al miglior offerente. Perché?
Dal nulla, ma con notizie che filtrano molto tempo prima, spuntano Conte e Palomba
Nel frattempo arrivano anche dei nuovi finanziatori. Almeno sulla carta e a dire di Tilia. Il 35% passa nelle mani di Conte, onorevole regionale e pluri inquisito e tal avv. Palomba. Non cambia nulla. La squadra comincia a raggiungere risultati sul campo. Continuano le beghe dietro la scrivania figlie di una regia occulta. Speculativa o altro?
Conte e Palomba, dopo aver versato (ma a chi?), solo quarantamila euro, non fanno fronte agli impegni assunti. La gestione è sempre nelle mani di Corvino oggetto di continue richieste di pagamento e “costretto” a provvedervi per …. amore della città (Bah!!!).
Corvino ha deciso: ci penso io, sono gli altri i cattivi, sono gli altri che non mi permettono di agire per il bene del calcio cittadino. Gigante pensaci tu: ci penso io.
Mercoledì, cioè oggi pomeriggio, appuntamento dal Notaio per regolarizzare la situazione: o gli altri (i cattivi) provvedono a mantenere gli impegni o Corvino, se lo vorranno, è disponibile ad acquisire almeno il 67% delle quote, come da statuto quorum necessario per assumere decisioni in seno alla società. Altrimenti ….. tutti a casa. Si fallisce.
Perché adesso? Perché non pensarci prima? Quali i reali problemi e perché questa pantomima mettendo in piazza questioni di natura tecnico-legale di difficile comprensione e che alla fine interessano al tifoso in modo marginale? Si sperava che le risposte potessero arrivare a breve.
Difficilmente arriveranno risposte. Gli interrogativi sono troppi. Dal cilindro uscirà qualcosa. Ma non si odono rintocchi dalle altre campane.
Ripensamento dell’ultima ora: in serata ennesimo comunicato di Corvino
“E’ l’ennesima presa in giro del duo Conte-Palomba per interessi prettamente personali a discapito della Casertana. E’ con l’ausilio di Carlo Salomone, titolare di un’azienda pubblicitaria che gestisce per conto proprio la pubblicità della Casertana di cui non si è mai capito né come, né quanto fattura nè come incassa. Per cui sono convinto che La Pagliara avrà il suo tornaconto pubblicitario e di fatturazione. Conte Tilia e Palomba continueranno a prendere in giro Caserta nascondendo conti e incassi cercando di ricattare la città solo ed esclusivamente per questioni personali ed imprenditoriali. Speriamo che tutto questo porti a qualcosa di positivo ma io sicuramente con certa gente non mi sarei mai messo. E con questo considero chiuso l’argomento”.
E intanto l’ultimo aspetto che conta è il calcio giocato. I contrasti aumentano e il calcio muore. Un film già visto. La città questo è capace di offrire.
Difficile da comprendere e da decifrare: la querelle.. continua.