Amatrice
Di Carmen Giaquinto
Sisma devastante al Centro Italia
Sembra uno scenario apocalittico, invece è un sisma quello avvenuto nel cuore della notte nel Centro Italia. La prima e più forte scossa, di magnitudo 6, si è verificata alle 3:36 circa ed ha avuto epicentro a due chilometri da Accumoli (Rieti) e a dieci da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e Amatrice, sempre in provincia di Rieti, completamente rasa al suolo. L’ipocentro è stato a quattro chilometri di profondità. Le altre due scosse sono state registrate qualche ora più tardi, tra le 4:32 e le 4:35 ed hanno coinvolto città come Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (MAcerata). In queste zone gli ipocentri sono stati più profondi, tra gli otto e i nove chilometri. La tempestività dei soccorsi è stata frenata dall’inaccessibilità delle vie d’accesso ai paesi colpiti che in inverno contano appena qualche centinaio di abitanti e che in estate si trasformano in luoghi di riposo e di evasione dalla routine metropolitana. Il bilancio complessivo delle vittime sale sempre di più, presagendo un numero devastante. Lo sciame sismico con oltre trentanove scosse si è propagato per tutto il centro Italia; le scosse sono state, infatti, avvertite sia a Roma che a Napoli, giungendo anche a Rimini. Gruppi di volontari, vigili del fuoco, cinofili, Protezione Civile e associazioni no-profit sono sul luogo tentando di rimediare a ciò che ormai sembra irreparabile, a centinaia, forse migliaia, di abitazioni distrutte, vittime sotto le macerie, feriti che cercano una via di fuga. La gravità della situazione è stata da subito confermata anche dal responsabile della Croce Rossa locale, il quale ha confermato la presenza di un ponte pericolante, quello dei Tre occhi, che costringe ad entrare nel paese solo a piedi, rallentando, appunto, il lavoro dei soccorsi, e di una importante fuga di gas.
Amatrice. L’ora della paura
L’orologio della Torre Civica di Amatrice segna ancora le 3:36. È l’ora della paura che distrugge questo paese e scuote il resto del centro Italia. Non si tratta di enfasi giornalistica: il Sindaco Sergio Pirozzi spera sia di buon auspicio la resistenza della torre al disastro sismico. Come se Amatrice non sia destinata a morire, nonostante le tante vittime che a poco a poco affiorano e nonostante il “terremoto gemello” del 1639, quasi quattro secoli fa, quando Amatrice, assieme ad Accumoli, vennero devastante da una forte scossa che durò oltre quindici minuti.
La redazione de L’Interessante si stringe commossa alle cittadine colpite e ai familiari delle vittime e ricorda i numeri di Protezione Civile da utilizzare: 800 840 840 ; 800 803 555