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roma

Ryan
CinemaCulturaEventiIn primo pianoMusicaTv

Ryan Paris: un cittadino del mondo italiano

scritto da L'Interessante

Ryan

Di Christian Coduto

Parliamo oggi con Ryan Paris, nome d’arte dell’italianissimo Fabio Roscioli.

Avere successo nel mondo della musica è il sogno di ogni cantante. Uscire dai confini del proprio paese sembra un’utopia. Ebbene, quest’uomo è uno dei pochissimi artisti italiani a potersi fregiare di una invidiabile serie di posizioni altissime in tutte le classifiche europee (Regno Unito compreso) grazie a “Dolce vita”, uno dei brani simbolo di quel decennio meraviglioso che sono stati gli anni ’80.

Ma Ryan non deve e non può essere ricordato per un singolo brano: in questa intervista si apre a noi, raccontandoci mille aneddoti legati alla sua carriera che, all’estero, prosegue ancora alla grande. Non a caso, l’artista è appena tornato da un concerto a Copenaghen.

E’, come allora, un ragazzo allegro e vivace. Di un’energia incredibile. Modello Duracell, per intenderci.

Ryan Paris ai microfoni de “L’interessante”.

 

Chi è Ryan Paris?

Allora (Ci pensa su un attimo) Ryan Paris è un cittadino del mondo … italiano e ben felice di esserlo perché credo che gli italiani abbiano delle grandissime doti, delle grandi qualità. Sono romano, per la precisione. Roma, aggiungo, è una città splendida. Sono un cantante …. Ho iniziato a 5 anni perché il fratello di mio nonno era un cantante di musica lirica. Oggi produco musica … ho un team meraviglioso: Matt Heaven, Andy Emme, Alessandro Varzi, Andrea Capizzi e Phil Rizzi… italianissimi. Poi c’è Eddy Mi Ami, che è olandese. Collaboro anche con alcuni produttori polacchi e spagnoli, come Jordi Cubino per esempio, con Magnus Carlsson, che è svedese e con Andreas Fehlauer che è tedesco. Sono un uomo felice.

Un passato di attore e un futuro di cantante. Eri destinato, evidentemente. Quando hai capito che saresti entrato nel modo dello spettacolo?

Se devo essere sincero, anche ai tempi di “La dolce vita” mica sapevo di essere parte del mondo dello spettacolo (ridacchia) … in realtà, ho capito di far parte dello show business alla soglia dei 50 anni (ride di nuovo).

 

Parliamo di “Dolce vita”. 5 milioni di copie vendute. Nelle top 10 di tutta Europa, al quinto posto in UK …

Allora … era il 1982 … io ero alla ricerca di un tastierista per i quarti di finale del primo Festival del Rock al Piper di Roma … ebbene sì: io provengo dal mondo del rock! Il tastierista che faceva parte della mia band ricevette la chiamata militare … panico! Uno dei due batteristi con i quali lavoravo mi parlò di Fabio Liberatori degli “Stadio”, che mi presentò Pierluigi Giombini. Andai a casa sua. Mi fece ascoltare due brani che aveva preparato: “Masterpiece” (interpretata da Gazebo) e “You are a danger” (Gary Low) che, in quel momento, erano rispettivamente al secondo e quinto posto in classifica. Quei suoni mi piacquero tantissimo.

Pierluigi mi fece un grande complimento, dicendomi che la mia voce gli ricordava quella di Steve Winwood.

La sera stessa composi una canzone e la presentai a Pierluigi. Gli piacque.

Un mese dopo uscì “Dolce vita” (sorride).

“Dolce vita” è, inevitabilmente, il tuo brano bandiera. Se dovessi chiederti qual è la tua canzone che preferisci e perché?

“Dolce vita” è una canzone meravigliosa, inimitabile. Però io ho partecipato con pochissime parole alla stesura del testo. Quindi, quelle che sento più mie, sono quelle che ho composto a partire dal 2009.

“Dolce vita” è un’arma a doppio taglio: è una canzone bellissima, ma ti può anche bloccare. Dopo quel successo, infatti, c’è stato un piccolo periodo in cui mi fermai. 

Poi ho ripreso la composizione; la prima fu “I wanna love you once again”, che piacque molto al produttore degli Enigma, che ne fece un bell’arrangiamento anche se, alla fine, non uscì e la ripresi io successivamente. Amo molto “This is your life”, dedicata agli angeli custodi, “Sensation of love”, “It’s my life”, “Buona sera Dolce Vita” … tutte le canzoni che scrivo me le porto dentro, perché sono come delle figlie.

Parla con immensa scioltezza. E’ stanco, ha fatto un lungo viaggio, ma discute con serenità. Parlare di musica, evidentemente, lo fa stare bene, in forma.

Gli anni ’80 hanno ricevuto milioni di critiche, ma ci sono amanti di quel decennio che lo rimpiangono ancora … con gli occhi più distaccati e razionali, che idea hai di quel periodo?

Gli anni ’80 sono un periodo irripetibile nella storia della musica. Certo, non possiamo sapere cosa succederà da qui a 150 anni, però lì avvenne una trasformazione: negli anni ’70 c’era il rock progressive, il punk … poi sono arrivati questi strumenti analogici, con suoni bellissimi. E’ comparsa la figura del produttore musicale distaccato dalla casa discografica e, in più, i grossisti che prendevano i dischi ed erano molto più veloci delle case discografiche stesse. Una creatività enorme e una libertà mai vista prima. 

Ryan

Come vedi la musica del ventunesimo secolo?

Ah, bellissima! Canzoni fighissime: Coldplay, Rihanna, David Guetta … per me la musica è pane quotidiano.

Ryan Paris è un cittadino del mondo. Quali differenze trovi, nel modo di fare musica, in Italia rispetto al resto d’Europa?

Sono sincero: l’Italia, rispetto a quello che siamo riusciti a fare negli anni ’80 e ’90, ha subito un processo di involuzione. Non vedo grandi prospettive: ci siamo fermati a Robert Miles e Gigi d’Agostino. Certo, c’è Laura Pausini, abbiamo Eros Ramazzotti, ma la situazione attuale non la vedo rosea.

E’ un’analisi critica nei confronti del suo paese, che ama da morire. Di sicuro, l’impatto della italo dance degli anni ’80, nel mondo, sembra irripetibile. Comprendo il suo disappunto.

 

E adesso un omaggio marzulliano: fatti una domanda e datti una risposta

Cosa ti aspetti da Ryan Paris nel futuro prossimo? Mi aspetto, in primis, che completi la dieta … ho già perso 12 kg, in più … fare nuovi video delle ultime canzoni. E’ un personaggio che merita, un bravo ragazzo, un ottimo padre di famiglia (scoppia a ridere).

Cosa dire: alla prossima hit!

Ryan Paris: un cittadino del mondo italiano was last modified: settembre 4th, 2017 by L'Interessante
4 settembre 2017 0 commenti
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Caserta
AttualitàIn primo pianoParliamone

Caserta: G7 e altre delusioni

scritto da L'Interessante

Caserta

Di Michela Salzillo

A Caserta non succede mai niente. A volte è vero, altre un po’ meno, ma stando ai fatti più recenti, questi ultimi giorni appartengono al tempo della delusione. Il G7 dell’economia non si farà, non a Caserta almeno.

A gelare   le speranze e i buoni propositi di chi aveva visto in questa opportunità un’ottima occasione per la provincia, un tweet del ministro dell’economia. Il messaggio di Pier Carlo Padoan è arrivato pochi giorni fa , a conferma del fatto che il summit previsto dall’11 al 13 maggio 2017 sarà accolto in Puglia, nella città di Bari. Sempre al sud dunque, ma non c’è spazio per la Campania, e neppure per la Reggia.

Stando ai risultati ufficiali venuti fuori dai rilievi, pare che l’area circostante al palazzo vanvitelliano sia stata giudicata non accessibile per un piano del genere. Troppo insicura.

 La location, in particolare gli alberghi di Viale Carlo III, non sarebbero idonei ad ospitare le esigenze delle delegazioni internazionali. Mentre qualcuno riconduce il motivo del rifiuto alla tensione della città con gli immigrati, non escludendo il problema della prostituzione, che in quella zona sembra rivelarsi con alte percentuali di degrado, qualcun altro fa il ghigno ai lamenti e non ne accetta neppure la metà. Tuttavia, non sarebbero passati inosservati neppure i disagi provocati dalla scarsa illuminazione delle zone esterne agli edifici, insieme a quella che è stata definita una carente gestione del piano di videosorveglianza.

Stando alle dichiarazioni del primo cittadino casertano, Carlo Marino, la scelta dettata dai piani alti della capitale, sembra un “dispetto” partorito da un vizio di forma, più che una reale difficoltà. Il sindaco ha infatti dichiarato:

”Mi hanno detto che il G7 non si sarebbe svolto a Caserta perché tra gli alberghi scelti ce n’era uno, a San Marco Evangelista, comune a noi vicino, che ha una brutta vista, sull’autostrada. Tutto qui.”

A smentire parzialmente le sue convinzioni ci sono, però, le criticità logistiche che qualche esponente della politica locale, compreso il sindaco di Napoli, ha definito essere tutt’altro che un capriccio. Sono da migliorare le condizioni degli assi viari e di tutti i collegamenti che potano alla Reggia. Nel mirino, anche San Leucio che, potenzialmente, sarebbe stato un altro dei siti pronti ad ospitare gli esperti di economia, e che invece ha dovuto incassare la bocciatura.

Stando alle reazioni della maggioranza, non ci è piaciuto per niente il rimando a data indefinita. Essere respinti è sempre un duro colpo, specie per chi tende dal lato dell’ottimismo, ma forse attutito il livido sarebbe opportuno farsi qualche domanda in più, perché se qualcuno ci viene a dire che la nostra città non corrisponde esattamente ai canoni previsti per un’esposizione dal calibro internazionale, volendo, possiamo anche fregarcene, ma poi non rattristiamoci se a Caserta, a volte, la vita è proprio grama.

Caserta: G7 e altre delusioni was last modified: settembre 30th, 2016 by L'Interessante
30 settembre 2016 0 commenti
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Un medico in famiglia
CulturaIn primo pianoTv

Un medico in famiglia 10: seconda puntata

scritto da L'Interessante

Un medico in famiglia 10

Di Roberta Magliocca

Come se fosse questa seconda puntata già l’ultima, Un medico in famiglia 10 mostra già intrecci complicati a tal punto da non sapere davvero come possano risolversi le singole vicende dei protagonisti

Eh già, perchè ognuno di loro ha il suo piccolo mondo colpito da una crepa. E sono pianeti che talvolta si avvicinano, altre volte allontanano anni luce, altre ancora si scontrano.

Come quello di Sara e Lorenzo, novelli sposini, eppure già con la loro dose di sensi di colpa e piccole grandi incomprensioni. Annuccia divisa tra il ricordo ossessivo di Emiliano, l’incontro con l’uomo che potrebbe essere il suo vero padre e i test d’ammissione a medicina.

Bòbò e l’elettronica, Elena e l’amore per Tito, Maddalena e la Chiesa, Lele e la paura di perdere la figlia, Nonno Libero e tutto sul groppone.

E’ vero che è solo la seconda puntata, ma sembra davvero difficile pensare ad un lieto fine. Ma noi amanti di questa serie ci speriamo. 

Anticipazioni della Terza Puntata

Avvicinamenti importanti già a partire dalla terza puntata che andrà in onda Giovedì 15 Settembre 2016, alle 21.25 su Rai 1. Anna, infatti, si avvicinerà sempre di più a Valerio, Tommy ad Agnese – la figlia di Oscar – pur essendo invaghito della misteriosa Margot. Scopriremo una Sara molto gelosa e un Lele davvero molto preoccupato. Cosa succederà? Non ci resta che aspettare Giovedì prossimo.

Un medico in famiglia 10: seconda puntata was last modified: settembre 9th, 2016 by L'Interessante
9 settembre 2016 0 commenti
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Miss Italia Laureata
CuriositàDall'Italia e dal MondoIn primo piano

Laureata in Filologia Classica criticata perchè aspirante Miss Italia

scritto da Roberta Magliocca

Laureata in Filologia Classica

Di Roberta Magliocca

Siamo il paese a cui non va mai bene niente. Ma procediamo con ordine e facciamo qualche passo indietro. 

Settembre. Mese dei nuovi inizi e dei grandi propositi, tra tutti quello di rimediare ai propositi disattesi a Capodanno. Ma, volendo restare nel mondo reale e tra intenzioni meno nobili, è anche il mese dell’incoronazione di Miss Italia. 

E non sarebbe Settembre senza le polemiche legate alla fascia più ambita. L’anno scorso, in occasione di Miss Italia 2015, lo scandalo di Alice Sabatini – che avrebbe vinto da lì a qualche ora – colpevole di voler tornare agli anni della Seconda Guerra Mondiale perchè proprio non ci credeva a quelle pagine e pagine di storia contemporanea.

E i salotti bene del bel paese immediatamente con il dito puntato contro il concorso di bellezza e l’ignoranza che ne deriverebbe.

Quest’anno, il contrario. O forse la stessa cosa, chissà. Perchè, in fondo, sempre di ignoranza si tratta. Solo che l’ignoranza, questa volta, è nelle mani di chi ha lauree e presunzione di cultura. 

Valeria Verrico, 25 anni, di Roma, laureata in Filologia, tesi magistrale in greco e correlazione in latino

Lei stessa, ai microfoni di La7, durante la selezione delle 40 finaliste, ha detto di essere stata criticata dalle sue colleghe perchè aspirante Miss Italia. A quel punto, Enzo Miccio – giurato – sarcasticamente:

“Perchè a Miss Italia partecipano solo le ignoranti, giusto?”

Eh già, perchè è questo che ci aspettiamo da Miss Italia. Accendiamo la tv, perchè il programma lo guardiamo, lo guardiamo eccome, e cerchiamo l’ignoranza, lo scivolone. Siamo lì attenti a cercare il momento giusto per poter dire “E’ bella ma è stupida”, quel momento in cui poter affermare la nostra superiorità da fini intellettuali che mai si abbasserebbero a certi livelli. Senza pensare che fare le modelle è un lavoro, a volte anche molto più dignitoso del mestiere di insegnante. Sicuramente meno saccente e presuntuoso.

Che tu sia ignorante o acculturata, non ti curar di loro ma guarda e passa.  

Laureata in Filologia Classica criticata perchè aspirante Miss Italia was last modified: settembre 9th, 2016 by Roberta Magliocca
9 settembre 2016 0 commenti
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Vacanze romane
Dall'Italia e dal MondoIn primo pianoViaggi Interessanti

Vacanze Romane

scritto da L'Interessante

Vacanze Romane

“Sono troppo stanca per dormire. Non chiuderò occhio!”

Ed io, come Audrey, mi lascio travolgere da questa città, durante queste mie vacanze romane. Scendo in strada, giusto in tempo per perdere l’autobus. Non ho neanche il tempo di preoccuparmi che, ecco, vedo arrivarne subito un altro. Via Vittorio Emanuele, la mia fermata.

Vacanze Romane ad Agosto

Scendo e chiedo informazioni per il lungotevere. Dopo essermi imbattuta in qualche straniero e dopo aver messo in difficoltà una coppia di romani non tanto pratici della zona, arrivo a destinazione. In questa serata di inizio Agosto davanti ai miei occhi luci ad illuminare le rive del fiume, stand di ogni sorta, da quelli gastronomici a quelli di souvenir. Camminando rendo il mio corpo immune da qualsiasi difesa. Mi lascio trasportare ad occhi chiusi dagli odori dei ristoranti tipici, li riapro e mi perdo tra i mille colori sprigionati dal banco delle caramelle gommose. Mi accorgo che i miei piedi più vanno, più vogliono andare, arrivando così da Pompi che con il suo tiramisù mi ha regalato una fantastica storia d’amore di cinque minuti, vera, intensa…che solo il buon cibo può regalarti. Un’ esperienza quasi mistica che mi spinge a continuare.

Avete mai vissuto in cinque dimensioni comodamente seduti in poltrona? Ecco. Queste vacanze romane offrono anche questa opportunità. Come perdersela! Indosso degli occhiali semplicissimi, o apparentemente tali, e vengo catapultata su per lo spazio e poi giù in fondo all’ oceano. Dopo aver familiarizzato con cavalucci marini e squali innocui continuo la mia passeggiata romana in queste mie vacanze senza mare, ma non per questo senza magia. L’obiettivo della mia fotocamera non ha mai visto nulla di più bello. Senza quasi accorgermene eccomi arrivata a Piazza Trilussa, dove un mago che, grazie al suo intercalare esortativo <<Guarda!>>, è stato ribattezzato “Guardamago”, sta per dare inizio al suo show. Prendo posto su dei gradini occupati in parte da ragazzi di ogni età e nazione e mi godo lo spettacolo.

Dopo questo Harry Potter nostrano un po’ invecchiato, un autobus è pronto per riportarmi a casa. Durante il tragitto scopro un’altra Roma. Una Roma notturna e calda proprio come queste vacanze senza mare, ma non per questo senza magia. Una Roma più intima, complice, come una mamma che mette a dormire dei figli troppo vivaci, ma che non riposa. Resta lì, accanto a loro a proteggerli con la sua straordinaria bellezza. Era il 1953, quando la fantstica Audrey Hepburn, nei panni della principessa Anna nel celebre film Vacanze Romane esclamava:

“In questi giorni di città ne ho visitate tante…ma la mia preferita è di sicuro stata Roma!”

Sono qui, dopo tanti anni, e non cambierei una virgola di quell’affermazione.

Roberta Magliocca

Vacanze Romane was last modified: agosto 2nd, 2016 by L'Interessante
2 agosto 2016 0 commenti
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champions
CalcioIn primo piano

CORSA CHAMPIONS: ROMA ATTACCA NAPOLI – QUANDO AL PALAZZO VANNO LE SCARPE STRETTE

scritto da L'Interessante

Champions

La pioggia di denaro della Champions alimenta sterili polemiche

Come è noto, l’interesse per il Campionato di calcio di serie “A”  è tutto concentrato, in queste ultime giornate, sull’assegnazione delle piazze d’onore alle spalle della “insaziabile” Juventus, oltre che sulla lotta in coda per non retrocedere.
Più specificatamente è divenuto appassionante il testa a testa tra Napoli e Roma per la conquista del secondo posto che, come tutti sanno, garantisce l’accesso diretto alla Champions League con conseguente pioggia di milioni nelle casse sociali.
Ebbene, la scorsa settimana, ancor prima che si disputassero gli incontri quasi decisivi Roma-Chievo e Torino- Napoli, nella Capitale sono circolate voci, anche nei “salotti buoni”, sulla presunta arrendevolezza del “toro” nei confronti del “ciuccio”. Tali becere e gratuite insinuazioni sono continuate anche ieri dopo la disputa della penultima giornata di campionato.
 Ora, a parte il fatto che questi personaggi non hanno evidentemente visto la partita di Torino, essi “dimenticano” (?) che negli ultimi incontri della Roma, i giocatori dell’ Atalanta, dello stesso Torino e del Genoa sono rientrati negli spogliatoi un quarto d’ora prima che l’arbitro fischiasse la fine del match. Per non parlare del Chievo che, ormai matematicamente salvo, è andato all’Olimpico ad “assistere”, senza pagare il biglietto, allo show dei giallorossi. Però “è tutto normale e regolare” e nessuno osa dir niente perché tutti sanno che l’Onnipotente è tifoso romanista ed ha mandato il Suo figlio prediletto, FRANCESCO,  sulla terra a risollevare le sorti della squadra del profeta Spalletti.
Ah, se almeno qualche volta, gli imbecilli stessero zitti.
PS: E poi dicono che i napoletani sono “piagnoni”!

Mimmo Magliocca

CORSA CHAMPIONS: ROMA ATTACCA NAPOLI – QUANDO AL PALAZZO VANNO LE SCARPE STRETTE was last modified: maggio 10th, 2016 by L'Interessante
10 maggio 2016 0 commenti
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Centro
AttualitàIn primo pianoNotizie fuori confine

Il Centro diurno Alzheimer Tre Fontane rischia di chiudere: la crudeltà di togliere a chi non ha più un passato, anche il futuro

scritto da Roberta Magliocca

Centro

Mi hanno sempre detto che per fare bene il mio lavoro avrei dovuto ricercare sempre la verità con lucidità mentale ed oggettività. Ed ho seguito questo insegnamento sempre, come un prete al suo altare.

Ecco perchè questo articolo non nasce da due mani che battono sulla tastiera, ma dalla voce di chi vede crollarsi sotto i piedi la terra dove ha tentato di costruire certezze. 

Il Centro diurno Alzheimer Tre Fontane di Roma, ha i giorni contati

Si rischia la chiusura e con essa non solo il posto di lavoro per tanti dipendenti, ma soprattutto si rischia il fallimento di un lavoro volto a ridare speranza di un futuro migliore ai malati di Alzheimer che già perdono, giorno dopo giorno, il proprio passato. 

E si potrebbero intervistare le istituzioni, questo o quell’altra fazione che darebbero motivazioni e giustificazioni. Ma a noi de L’Interessante interessa la voce di chi – lontano da giacche e cravatte – si rimbocca le maniche e lavora duro accanto ai “nostri” malati.

Proprio per questo ho fatto due chiacchiere con Valentina Ruggiero, operatrice sociale del suddetto centro. 

“Il nostro centro è frequentato due/tre volte a settimana da 34 ospiti. Il centro lavora con bando triennale, che scadrà il 23 aprile prossimo. Abbiamo saputo dal municipio ottavo che non ci sono i fondi per far arrivare il bando fino alla data di scadenza prevista per cui il municipio ha detto ai nostri utenti che i loro parenti verranno solo un giorno a settimana. Di conseguenza la nostra cooperativa diminuisce il personale da cinque a due operatori. Far venire i signori solo una volta a settimana non ha senso, non è terapeutico, non ha nessuna continuità col progetto e gli obiettivi portati avanti. Il municipio adduce come spiegazione che non c’è altra maniera per gestire i fondi rimasti. In realtà nel bando ancora in essere sono previsti 16 ospiti media al giorno, noi non abbiamo mai superato le quote previste, mentre, in questo modo, verranno esattamente la metà. Capite benissimo cosa vuol dire per i familiari. E anche per il primo bando non abbiamo nessuna garanzia che esca, il municipio continua a dirci che uscirà una volta approvato il bilancio al comune ma non ci mette niente per iscritto. Rischiamo seriamente di essere chiusi il 24 aprile. Spero di essere stata chiara, parlo sull’onda dell’emotività del momento. Per dirti qualcosa del nostro centro: abbiamo pubblicato un libro con i nostri ospiti, abbiamo fatto spettacoli teatrali, un giornalino interno, mostre. Tutto questo sempre con le nostre sole forze.”
Un paese che non si occupa dei più giovani e della loro mancanza di lavoro, un paese che non si cura dei propri malati, un paese che toglie futuro è un paese che ha perso la tenerezza e la lungimiranza. L’Italia è un paese che ha fallito.
Aggiornamento della stessa Valentina Ruggiero, ore 11:34 del 20 Aprile 2016:  “il bilancio del comune è stato approvato ma i due municipi non si mettono d’accordo per fare un bando unico a causa di una dirigente che adduce come ostacolo un documento della corte dei conti che nessuno trova!!!
Siamo in Campidoglio e aspettiamo che qualcuno ci riceva!!!!”
Roberta Magliocca
Il Centro diurno Alzheimer Tre Fontane rischia di chiudere: la crudeltà di togliere a chi non ha più un passato, anche il futuro was last modified: aprile 20th, 2016 by Roberta Magliocca
20 aprile 2016 0 commenti
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CalcioIn primo pianoSport

Lazio – Roma, questione di derby – LE FOTO

scritto da L'Interessante

“Lo riesco a capire eccome il tifo contro e ti direi anzi che è quasi più forte del tifo a favore. Per questo è proprio una partita che non vorrei vivere mai, la escluderei dal calendario. Ma non è che firmerei per un pareggio. Gli darei proprio i tre punti, senza giocarla, senza dolore. Sei punti a campionato. Parto da -6 ma non la gioco. […] Io stamattina ho avuto in mano il biglietto per il derby ed è un momento brutto: lo vedi, finalmente ce l’hai in tasca e ti tremano le mani quando lo prendi.”

Leonardo Colombati

Ph. Ciro Santangelo

CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2015/2016  LAZIO VS ROMA
CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2015/2016  LAZIO VS ROMA
CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2015/2016  LAZIO VS ROMA

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CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2015/2016  LAZIO VS ROMA
CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2015/2016  LAZIO VS ROMA

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CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2015/2016  LAZIO VS ROMA
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Lazio – Roma, questione di derby – LE FOTO was last modified: aprile 5th, 2016 by L'Interessante
5 aprile 2016 0 commenti
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Guappecartò
CulturaEventi

Guappecartò: da Parigi a Caserta, passando per la capitale

scritto da L'Interessante

Guappecartò

Martedì 22 marzo scorso si è tenuto nell’accogliente ed elegante scenario del teatro Sala Uno sito in piazza Porta di S.Giovanni in Roma, il concerto AMAY Live dell’unsamble Guappecartò e la cantante  NERIPE’ con la partecipazione del pianista e compositore Stefano PIRO.
Il ricavato della serata è stato devoluto in beneficenza alla Casa Internazionale Delle Donne che opera in Roma. Infatti il clou del programma è stato costituito da nove canzoni dedicate a nove grandi donne della storia: Rose Parks, Marie Curie , Frida Kahlo, Margherita Hack, Aung San Suu Kyi, Saffo, Samantha Cristoforetti, Leyma Gbowee e Kikki.
I nove brani, di “struggente bellezza” per dirla con le parole di uno dei brani eseguiti -Un fiore nascosto-, sono stati composti dal maestro Stefano Piro e la stessa NERIPE ‘e co-arrangiati dagli stessi autori e i GUAPPECARTO’.

Guappecarto’: tutta l’Italia in un gruppo

Il lettore potrebbe chiedersi come mai si parla di questo evento su una testata giornalistica che ha nei suoi intendimenti quello di parlare di ciò che succede a CE-NA (Caserta e Napoli). Il motivo è molto semplice: del gruppo GUAPPECARTO’ fanno parte due ragazzi di S.Maria C.V., Pierluigi D’Amore (Braghetta) al basso e Marco Sica(O’ malamente) violino.  Ma non mancano le altre regioni d’Italia: Frank Cosentino alla chitarra è di Udine, Claudio de Vecchio – detto Dottor Zingarone – alla Fisarmonica è di Matera, Natale La Riccia – Batterista detto ‘O Professore – è di Foggia.
I ragazzi hanno cominciato a suonare per strada. Ma si sono formati artisticamente a Parigi dove sono stati “portati” dall’attrice transalpina Madeleine Fischer. La loro musica raccoglie l’inflessione di vari generi (folk mediterraneo, sudamericano, musica tzigana, tango argentino, jazz fino alla musica classica) che però sfociano poi in uno stile particolare e spontaneamente genuino grazie all’uso sapiente e virtuosistico degli strumenti, suonati talora in modo del tutto personale e spettacolare. Il tutto produce un effetto unico e suggestivo che trascina  ed entusiasma. La critica francese, infatti, li indica come coloro che riescono a fare ballare il pubblico sulle sedie. Il che avviene  effettivamente  durante i loro concerti.
Anche l’altra sera il pubblico ha vissuto le stesse emozioni , con una piacevolissima novità: la presenza sul palco del pianista Stefano Piro e della stupenda voce di NERIPE’, poliedrica artista a tutto tondo (è infatti anche attrice e danzatrice) che ha interpretato in maniera sublime i nove bellissimi brani emozionandosi ed emozionando. La sua voce potente, ma nello stesso tempo calda e dolcissima, si è fusa mirabilmente con le particolari sonorità dei “Guappi” producendo un effetto suggestivo e commovente grazie anche alle struggenti melodie ben adattate ai delicati testi.
Apprezzabile, significativo e al contempo  discreto il contributo delle coriste: le giovanissime Marina Ladduca e Sabrina Fiorella. Molto gradevoli anche le presentazioni dei vari brani fatte dalla stessa NERIPE’.
A fine serata gli artisti ci hanno confidato che c’è stato un intenso lavoro di quasi tre anni per la realizzazione del concept album “AMAY” che promuoveranno nel corso della prossima estate in vari festival e manifestazioni. Con i GUAPPECARTO’ l’appuntamento più vicino è quello di giovedì 24 marzo allo storico Jarmusch Club di Caserta.

Domenico Magliocca

Guappecartò: da Parigi a Caserta, passando per la capitale was last modified: marzo 24th, 2016 by L'Interessante
24 marzo 2016 0 commenti
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azzurri
CalcioIn primo piano

DOPPIETTA DI HIGUAIN E IL NAPOLI VOLA

scritto da Walter Magliocca

azzurri

Il Napoli scende in campo già sapendo il risultato della Juve che ha strapazzato i cugini del toro nel derby. E invece di essere carichi gli azzurri appaiono molli ed imprecisi, quasi svogliati.

Ne approfitta il Genoa che, al contrario entra in campo carico e motivato. Pressing a centrocampo e gioco sugli esterni. Ma è nella zona centrale della difesa che il Napoli non riesce ad essere concreto e gli ospiti ne approfittano. Appena al 10 minuto è Rincon che approfittando di una disattenzione di Koulibaly scaglia un tiro sul quale Reina non appare impeccabile

La rete scuote …il Genoa che continua ad attaccare e mettere in difficoltà la retroguardia azzurra, mentre il Napoli riesce a costruire anche delle azioni da goal ma senza convinzione. E’ il nervosismo a farla da padrone e la prima frazone si chiude con il Napoli sotto di una rete. Meno sei dalla Juve e con più quattro sulla Roma

Genoa a tappeto, tre goal ed il sogno continua

Il Napoli rientra in campo con un piglio diverso, più determinato a invertire il trend della gara. Al 50 minuto è il solito Higuain ad impattare le sorti dell’incontro. Dopo un minuto Higuain solo davanti  a Perin si divora il raddoppio,

Al 64 ripartenza di Cerci che grazia il Napoli, su un’ennesima disattenzione di Koulibaly.

Il Napoli si scuote e “il pipita” si prende la squadra sulle spalle.  E’ il minuto 81 e dal limite dell’area Higuain scaglia un tiro a giro che si insacca a fil di palo. E’ un gran goal. Numero 29 in campionato. A questo punto il Genoa si disunisce e c’è gloria anche per El Kaddouri che nel primo minuto di recupero realizza il primo goal in campionato con la maglia azzurra.

Il Napoli ha sofferto più di quanto il risultato non dica. Ma voglia e determinazione hanno fatto la differenza.

Quello che conta è il risultato. Meno tre dalla juve e più sette sulla Roma. Il Napoli c’è. La sfida continua.

DOPPIETTA DI HIGUAIN E IL NAPOLI VOLA was last modified: marzo 20th, 2016 by Walter Magliocca
20 marzo 2016 0 commenti
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