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Teatri in Campania

Teatro
CulturaIn primo pianoTeatro

Teatro Augusteo: un pomeriggio in compagnia

scritto da L'Interessante

Teatro Augusteo.

Martedì 21 marzo, a partire dalle ore 17.30, il Teatro Augusteo, in collaborazione con Viola Produzioni e la Compagnia della Rancia, offrirà l’opportunità di trascorrere un pomeriggio con gli artisti del musical “SISTER ACT” in scena al Teatro Augusteo di Napoli da venerdì 17 fino a domenica 26 marzo

Belia Martin, Jacqueline Maria Ferry, Suor Cristina e tutto il resto del cast artistico saranno a disposizione per raccontare curiosità sullo spettacolo e rispondere alle domande del pubblico e della stampa, svelando alcuni ‘segreti’ dello spettacolo musicale.
Per poter partecipare all’incontro è necessario prenotare via email specificando nome, cognome, indirizzo email, numero telefonico e numero di partecipanti a questo indirizzo: stampa.teatroaugusteo@gmail.com.
L’incontro si svolgerà presso il Teatro Augusteo per il pubblico prenotato e per la stampa, come segue:

Martedì 21 marzo
Ore 17.30 – Incontro con la Compagnia presso la sala del teatro.
Ore 18.30 – Opportunità per fare una fotografia di gruppo con la Compagnia
e visita al backstage
Ore 19.00 – Possibilità di assistere al riscaldamento fisico e vocale della
Compagnia
Ore 19.30 – Termine incontro
Ciascun partecipante all’incontro sarà premiato con un buono per l’acquisto di un biglietto a tariffa speciale per lo spettacolo della sera stessa, che si terrà alle ore 21.00.
Il posto in platea avrà un costo di € 22,00 anziché € 35,00 e quello in galleria avrà un costo di € 12,00 anziché € 25,00.

Teatro Augusteo: un pomeriggio in compagnia was last modified: marzo 19th, 2017 by L'Interessante
19 marzo 2017 0 commenti
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Sister Act
CulturaIn primo pianoTeatro

Sister Act al Teatro Augusteo di Napoli

scritto da L'Interessante

Sister Act.

Al Teatro Augusteo di Napoli, da venerdì 17 fino a domenica 26 marzo, sarà in scena il musical Sister act con Belia Martin, Pino Strabioli, Suor Cristina e Jacqueline Maria Ferry. Regia di Saverio Marconi

Unico, travolgente… DIVINO! Torna in tour il Musical tratto dall’omonimo film del ’92, che consacrò Whoopi Goldberg nell’indimenticabile ruolo di Deloris in “una svitata in abito da suora”.

Venticinque gli splendidi brani musicali scritti dal premio Oscar Alan Menken (Mitico compositore statunitense autore delle più celebri colonne sonore Disney come “La Bella e la Bestia”, “La Sirenetta”, “Aladdin” e altri show tra cui “La Piccola Bottega degli Orrori” e “Newsies”), che spaziano dalle atmosfere soul, funky e disco anni ’70, alle ballate pop in puro stile Broadway, in cui si innestano cori Gospel e armonie polifoniche.

Il testo e le liriche, tradotte da Franco Travaglio, coinvolgono il pubblico in una storia dinamica, incalzante e divertente tra gangster e novizie, inseguimenti, colpi di scena, rosari, paillettes con un finale davvero elettrizzante.

Lo spettacolo è diretto da Saverio Marconi, coadiuvato da un team artistico composto da Stefano Brondi (direttore musicale), Rita Pivano (coreografa), Gabriele Moreschi (scenografo), Carlo Buttò (direttore di produzione), Carla Accoramboni (costumista), Valerio Tiberi (disegno luci) e Emanuele Carlucci (disegno suono).

Il ruolo di Deloris, ovvero Suor Maria Claretta, il ciclone che travolgerà la tranquilla vita del convento, è affidato alla madrilena Belia Martin, già applauditissima protagonista dell’edizione spagnola del musical.

“L’ho vista in scena a Barcellona – dice Alessandro Longobardi – mi ha stregato con la sua interpretazione e la sua voce nera, calda, in stile gospel. Ha una grande energia, è una ragazza semplice ma di enorme talento; l’ho incontrata fuori dai camerini e invitata a partecipare alle audizioni a Roma, dove Saverio Marconi senza esitazione ha detto: Belìa è perfetta nel ruolo, è lei la nostra Deloris”.

Il noto attore e conduttore televisivo Pino Strabioli, dopo il successo ottenuto con i programmi “E lasciatemi divertire” su Rai 3 con Paolo Poli, “Colpo di scena”, il “Premio Strega 2016” e i gli spettacoli teatrali “WikiPiera” con Piera Degli Esposti e “L’abito sposa”, per la prima volta affronta il musical nel ruolo di Monsignor O’Hara.

E tra gli artisti c’è anche una special guest. Dopo il grande successo a The Voice Italia e del primo disco “Sister Cristina”, prodotto da Universal, Suor Cristina abbraccia l’esperienza del grande musical: in SISTER ACT sarà impegnata nel ruolo della novizia Suor Maria Roberta.

“La mia passione per il canto e la musica credo sia nata proprio con me, una passione cresciuta durante l’adolescenza: sognavo di diventare una performer un giorno. La mia strada è stata un’altra, ma il Signore ti da’ cento volte tanto… ed eccomi qua, un sogno che si realizza insieme al meraviglioso cast di SISTER ACT!”.

Insieme a loro Jacqueline Maria Ferry, nel ruolo della Madre Superiora: performer, attrice, cantante, musicista, nasce in una famiglia italo-francese di artisti e inizia giovanissima a lavorare in Italia e all’estero spaziando tra musical, tv, cinema, colonne sonore e musica live come interprete e cantautrice. Quindi “Festival di Sanremo”, “West Side Story”, “The Full Monty”, “Cats”, “W Zorro”, “Aggiungi un Posto a Tavola”.

E ancora Felice Casciano (“Pinocchio”, “Frankenstein Junior”, “La piccola bottega degli orrori”, “A qualcuno piace caldo”) nel ruolo di Curtis il gangster: con la sua voce calda, profonda in puro stile Barry White; e i nuovi talenti come l’esordiente Marco Trespioli che ha conquistato con la sua voce tenorile il ruolo del Commissario Eddie.

Giorni e orari spettacoli

Venerdì 17 alle ore 21:00

Sabato 18 alle ore 21:00

Domenica 19 alle ore 18:00

Martedì 21 alle ore 21:00

Mercoledì 22 alle ore 18:00

Giovedì 23 alle ore 21:00

Venerdì 24 alle ore 21:00

Sabato 25 alle ore 21:00

Domenica 26 alle ore 18:00

Prezzi

Prezzo poltrona € 35,00

Prezzo poltroncina € 25,00

Informazioni sono disponibili al sito www.teatroaugusteo.it o telefonando al botteghino: 081414243 – 405660, dal lunedì al sabato tra le ore 10:30 e le ore 19:30. La domenica dalle ore 10:30 alle ore 13:30.

Sister Act al Teatro Augusteo di Napoli was last modified: marzo 11th, 2017 by L'Interessante
11 marzo 2017 0 commenti
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La Sirenetta
CulturaIn primo pianoTeatro

La Sirenetta ad Officina Teatro

scritto da Roberta Magliocca

La Sirenetta ad Officina Teatro.

“Tu non puoi vivere nel suo mondo e lui nel tuo….”
“Esisterà un altro mondo per noi. Non sarà fatto nè di acqua nè di terra…”

Di Roberta Magliocca

Seduti a specchio, di fronte ad un palco che – pur senza acqua – è mare e terra, giorno e notte, sole bollente e luna maledettamente imponente. 

Officina Teatro porta in scena La Sirenetta | Il Mondo di Sopra, liberamente ispirato all’omonima fiaba di H.C. Andersen

Con Monica Zuccaro, Rita Pinna, Patrizia Bertè, Gino Cinone, Maria Macri, Arianna Cioffi,  per l’ideazione e la regia di Michele Pagano, ci si spinge nella profondità dell’oceano per poi risalire la riva alla ricerca di quell’anello che unisca ciò che è separato per natura o convenzioni sociali. E come spesso in teatro, ciò che accade di concreto sul palcoscenico è foriero di interiorità scossa da interrogativi grandi come l’amore, l’amicizia, la famiglia.

E il coraggio. Quello che da solo può smuovere i mondi lontani, rinnegare la sicurezza di una vita che si continua perchè la si conosce, in favore dell’ignoto con tutti i rischi che ciò comporta.

Cosa ci spinge in avanti, dunque? Quella sana follia che ci porta a colmare vuoti e lontananze, ad avvicinarci alle differenze per ribaltarle e sanarle. Anche quando tutto, intorno a noi, ci fa notare l’impossibilità di tale atto.

L’impianto favolistico lascia il posto alla realtà del sentimento umano, con tutte le sfumature che esso reca con sè. E se da Andersen in poi, svariati autori hanno tentato – nel finale dell’opera – di superare, anche magicamente, le differenze nell’ottica del lieto fine, nella produzione di Officina Teatro La Sirenetta resta in scena con un finale aperto, tra mare e terra, tra chi sceglie il rischio e chi la sicurezza di una realtà che è meglio non forzare. Senza giudizi, lasciando allo spettatore la propria strada per un’interpretazione quanto più vicina alla propria idea di vita. Marina o terrestre che sia.

La Sirenetta ad Officina Teatro was last modified: gennaio 16th, 2017 by Roberta Magliocca
15 gennaio 2017 0 commenti
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Notte Bianca
CulturaIn primo pianoTeatro

Notte bianca al Teatro Augusteo di Napoli

scritto da L'Interessante

Notte bianca.

Al Teatro Augusteo di Napoli, in occasione della notte bianca di sabato 14 gennaio, si terrà alle ore 23:55 uno spettacolo speciale di “Italiano di Napoli”, con Sal Da Vinci e la regia di Alessandro Siani

La commedia musicale, che concluderà la sua tournée napoletana domenica 15, dopo aver registrato il tutto esaurito in tutte le 22 repliche previste, con guizzi comici e canzoni straordinarie sta riscaldando i cuori di tutti gli spettatori, attraverso una riflessione sull’identità di napoletani, italiani, cittadini della repubblica dei sentimenti.

Informazioni sono disponibili al sito www.teatroaugusteo.it o telefonando al botteghino: 081414243 – 405660, dal lunedì al sabato tra le ore 10:30 e le ore 19:30. La domenica dalle ore 10:30 alle ore 13:30.

Notte bianca al Teatro Augusteo di Napoli was last modified: gennaio 9th, 2017 by L'Interessante
9 gennaio 2017 0 commenti
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Corpi Nudi ad Officina Teatro
CulturaIn primo pianoTeatro

Corpi Nudi ad Officina Teatro

scritto da L'Interessante

Corpi Nudi

Di Luigi Sacchettino

Corpi Nudi. Regia di  Gianluca Ariemma, con  Maddalena Serratore, Ivan Graziano, Giulia Navarra, Marcello Gravina e lo stesso regista come attori

Lo spettacolo è liberamente ispirato al testo di “Le prénom (Cena tra amici)” di Matthieu Delaporte ed Alexandre de La Patellière.

Cinque personaggi. Due donne. Tre uomini. Si spogliano. Restano nudi. Si rivestono.

Lo spettacolo inizia così, un prologo che simboleggia il voler mettere a nudo. Scoprire. Svelare.

Un fratello e una sorella con i relativi coniugi, e in più un amico dai modi femminei – l’artista del gruppo, sospettato di essere omosessuale.  Una sera conviviale come tante altre, tra amici storici. I padroni di casa sono professori, il fratello di lei un man in Business e sua moglie avvenente e in carriera. Quella sera, però, accade qualcosa di speciale. Mentre tutti aspettano l’arrivo della moglie, il fratello annuncia alla compagnia che diventerà padre. Momenti goliardici. Poi le domande di rito: sarà maschio o femmina, e come si chiamerà? Il futuro papà non ha dubbi che sarà maschio; ma lo sconcerto nasce quando  comunica il nome che hanno deciso di mettere al figlio. Adolf. Giocando sull’equivoco tra l’Adolf nazista e quello romantico francese.

Un gioco che degenera, creando momenti di conflitto, che saranno genitori di verità. Quelle verità nascoste, omesse, taciute, portate segretamente con sé nel corso degli anni. Senza mai crescere.

Lo spettacolo termina dopo poco più di un’ ora, in cui si resta magneticamente incollati su questa giostra di verità a turno, dal ritmo veloce e dalle pause che spingono in introspezione e in pensieri intimi.

Lo stesso artista Marcel dirà: “Non mi chiedete cosa sia giusto o sbagliato, perché lo sapete bene che la sola cosa giusta sarebbe ascoltarsi davvero!”.

Ascoltarsi. Davvero. Andando contro i pregiudizi e giudizi della gente. Gli autoinganni e le menzogne.

Rivelarsi per quello che si è; non come sembrerebbe ovvio. Lo dimostrerà il femmineo artista, che emergerà come storico amante della madre dei due fratelli.

Se gli attori della compagnia teatrale Dietro La Maschera volevano far divertire inducendo riflessioni sul  faticoso viaggio verso la verità ci sono riusciti alla grande. Chapeau.

Sono stati nudi fino al 2 ottobre, presso Officina Teatro San Leucio.

Ah, è femmina.

 

Corpi Nudi ad Officina Teatro was last modified: ottobre 3rd, 2016 by L'Interessante
3 ottobre 2016 0 commenti
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Officina Teatro
CulturaIn primo pianoTeatro

Officina Teatro riapre la saracinesca per dare il via ai corsi di Recitazione

scritto da L'Interessante

Officina Teatro

Festeggiando quest’anno il compimento dei dieci anni d’attività, Officina teatro spegne la candelina non con semplici allievi ma con i membri della propria famiglia teatrale

Negli anni, allargata notevolmente, e sempre più fortificata nell’interesse collettivo della creazione di “arte”.

Credendo nel principio di un laboratorio permanente e in continuo divenire, i corsi (nel livello base e in quelli avanzati|semiprofessionisti) diventano occasione di riscoperta di sé, delle proprie attitudini e potenzialità e di sperimentazione. Curiosi, diffidenti e  professionisti, si relazionano costantemente con i numerosi mondi che, spesso, la propria “maschera” nasconde. La magia che viene generata dalle tavole del palcoscenico è il quid senza il quale il direttore artistico, Michele Pagano, non potrebbe operare.

Negli anni la direzione artistica si è sempre più messa in gioco, creando e ricercando altre linee di formazione, avvalendosi della collaborazioni di professionisti del settore (attori e registi) provenienti da tutta Italia; scelta fondamentale per un’offerta eterogenea e innovativa.

Per la stagione 2016/2017 verranno introdotte le due novità: la possibilità di partecipare ad una lezione di prova gratuita durante gli “Open Days” di Settembre. In questo, le date da segnare sono il 26 per gli adulti, a seguire 27 per adolescenti  e il 28 per i bambini. Questo perché la nostra offerta formativa si rivolge a tutte le fasce d’età e si perfeziona poi nei corsi avanzati.

Seconda novità del caso: la presentazione della stagione a termine degli “OPEN DAYS”. Come sempre aperta semplicemente a tutti: amici, curiosi o passanti, sarà una grande festa per raccontare i titoli del cartellone e i tantissimi eventi extra che l’accompagneranno.

 

Officina Teatro riapre la saracinesca per dare il via ai corsi di Recitazione was last modified: settembre 9th, 2016 by L'Interessante
9 settembre 2016 0 commenti
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stai
CulturaIn primo pianoTeatro

STAI una produzione OfficinaLAB

scritto da L'Interessante

stai

Sabato 21 Maggio ore 21:00
Domenica 22 Maggio ore 19:00

STAI
OFFICINALAB 2016
con Gerardo Benedetti e Stefania Remino
Regia Michele Pagano

“Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse… mille volte vorrei nascere per mille volte ancora morire”. Shakespeare nel lontano cinquecento parlava così di amore. Prima di lui e dopo di lui, una miriade di autori si sono avvicendati nel trattare il più antico e il più sentito rapporto della vita. Amore non corrisposto; amore travagliato o semplicemente amore. E come ogni buon Romeo e Giulietta che si rispetti, anche Stu e Abby si trovano coinvolti e travolti, improvvisamente, senza capire come e perché, in una storia. Nella loro storia. Un percorso tragicomico a tratti, che sviscera esattamente le fasi del rapporto di coppia. “Perché si litiga?”, si domandano. Risposte non facili da trovare da soli e allora meglio rivolgersi ai più acuti quiz di giornaletti trovati in giro nei supermercati. “Cosa vuoi?”, si chiedono. E allora meglio salvarsi in calcio d’angolo con un “quello che voglio io è quello che vuoi tu”. Pseudo-cervellotici ragionamenti sul capire il perché delle crisi di coppia. E ancora, frasi nascoste nei propri pensieri per mostrare sempre il muso duro all’avversario. Confusioni e litigi. Risate e lotte. Una storia piena che non può essere come le altre perché è la loro storia.


Per info e prenotazioni
Officinateatro
Viale degli Antichi Platani 10
81100 – San Leucio (CE)
0823363066 – 3491014251
info@officinateatro.com
www.officinateatro.com

STAI una produzione OfficinaLAB was last modified: maggio 20th, 2016 by L'Interessante
20 maggio 2016 0 commenti
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Maurizio Casagrande
CulturaEventiIn primo pianoMusicaTeatro

Maurizio Casagrande incanta il Duel: e la musica mi gira intorno

scritto da Roberta Magliocca

Maurizio Casagrande

Grande successo per “…E la musica mi gira intorno” di Maurizio Casagrande, andato in scena Venerdì 6 Maggio 2016 al Duel Village di Caserta

Maurizio Casagrande

Pensiamo alla nostra vita. Si, a tutto il percorso. Da quando siamo nati fino al momento che stiamo vivendo, il presente. Sarà sorprendente scoprire come non ci sia un ricordo, un momento, un’emozione che non sia legata ad una colonna sonora. 

Il primo bacio dato alla festa di compleanno del tuo compagno di banco, la radio a cassette passava quel pezzo che ti piace tanto. Il filmino del matrimonio dei tuoi genitori, la marcia nuziale in sottofondo. Appena patentato, non importa quale macchina guiderai, andrai a vedere se c’è l’autoradio. La prima delusione d’amore, la musica come compagna di solitudine.

Questo è quello che ha fatto Maurizio Casagrande, ha portato sul palcoscenico la sua vita…IN MUSICA! Ha raccontato il suo percorso, dagli anni 50 ad oggi, tracciando un filo rosso musicale che collegasse episodi e sensazioni, emozioni e aneddoti, riscrivendo la sua storia con sette note, facendo della sua strada un lunghissimo pentagramma.

Inutile parlarvi delle risate a crepapelle, la gioia e la serenità. Alla comicità intelligente, mai volgare nè banale, di Maurizio Casagrande siamo felicemente abituati. Ma ciò che molti non sanno è che, prima di regalarsi al teatro e alla carriera di attore, Maurizio è stato un musicista, un batterista per essere precisi.

Infatti, in questo suo spettacolo – “…e la musica mi gira intorno!”di Maurizio Casagrande e Francesco Velonà, con Peppe Fiore, Mariateresa Amato, Roberta Andreozzi, musiche a cura di Lorenzo Maffia–  Maurizio lascia al pubblico un assaggio della sua vita da batterista, sorprendendo chi non conosceva la sua parte musicale. 

Non unico protagonista dello spettacolo, Maurizio Casagrande si circonda di musicisti, coriste, ed un attore che lo aiutano a metter su una scena dove recitazione, musica e accenni di danza, si intrecciano per diventare un’unica arte.

A luci spente, raggiungo Maurizio nel suo camerino per togliermi qualche curiosità sullo spettacolo.

Hai mai rimpianto il tuo passato da musicista? Hai mai pensato che potevi provarci di più, insistere ancora un po’?

A dir la verità no. Ho lavorato dieci anni come musicista, ho studiato tanto e non ho mai smesso di essere un batterista. Con il tempo cambiano le motivazioni e gli scopi. Ho montato nuovamente la batteria in casa mia, quando è stato ideato questo spettacolo. Ecco, lo spettacolo è stata la motivazione per riprendere a suonare. E a questo punto non so se ho ricominciato a suonare perchè lo spettacolo lo richiedeva, o se è stato proprio lo spettacolo a nascere dall’esigenza di un ritorno alla batteria. Forse quest’ultima.

Se dovessi scegliere una colonna sonora per raccontare la tua vita, quale sceglieresti?

Sicuramente la musica rock degli anni 70. Secondo me, lì è stato scritto tutto. Dai Led Zeppelin ai Pink Floyd. Mondi musicali tanto diversi da loro, che pure condividevano uno stesso pubblico. Forse in quegli anni, musicalmente, eravamo più aperti, ascoltavamo di più.

Ringraziando Maurizio per il tempo a noi dedicato, mi dirigo giù, in un locale dove – in occasione della chiusura della stagione teatrale – il Duel ha organizzato una grande festa. A cucinare per l’occasione, Ciro Salatiello – chef della squadra di calcio del Napoli – che ha portato in tavola il KePurp, la variante napoletana del kebab: il polipo che diventa street food.

Una serata divertente ed interessante, dunque, con l’arte che si è espressa a 360°: dalla musica alla cucina. Ed una volta tornati a casa, abbiamo realmente seguito il consiglio che Maurizio Casagrande ci ha dato poco prima di concludere lo spettacolo. Quel bicchiere lì, quel bicchiere che ognuno di noi ha in casa, lo abbiamo davvero visto mezzo pieno.

Pezzo e Foto di Roberta Magliocca

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Maurizio Casagrande

Maurizio Casagrande

Maurizio Casagrande incanta il Duel: e la musica mi gira intorno was last modified: maggio 8th, 2016 by Roberta Magliocca
8 maggio 2016 0 commenti
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Teatro civico 14
CulturaIn primo pianoTeatro

Teatro civico 14: cultura dell’essere

scritto da Roberta Magliocca

Teatro Civico 14

Una stretta di mano, un caffè e Roberto Solofria, direttore artistico del Teatro Civico 14, sito nel cuor di Caserta, mi accoglie nel suo mondo

Un mondo che qualcuno potrebbe pensare caratterizzato dalla finzione. Eppure io vi ho scorto più vita di quella che credessi. Roberto mi parla di quel palcoscenico che da vent’anni è la sua casa, la cui porta mi ha aperto affinchè io potessi tradurre questa piacevole chiacchierata agli occhi di chi ignora questa realtà che offre un’alternativa a chi, in Caserta, non vuole più vedere portoni diventare bar, vestiti costosi diventare espressioni ultime dell’essere umano, sacchetti della spazzatura diventare gli unici colori riscontrabili per le strade. La bravura di Roberto e di tutto lo staff del Teatro Civico 14, non è sconosciuta ai casertani (e non solo a loro). Questo centro culturale da diverse stagioni ormai appassiona gli amanti del teatro con performances di altissimo livello di diverse compagnie teatrali che usufruiscono di questo spazio per promuovere i propri spettacoli. Quello che forse non si sa è che progetti come quello del Teatro Civico 14, sono progetti che hanno costi ben precisi. Roberto, a questo punto, dati alla mano, mi mostra gli impegni che deve rispettare: 800 le serate che devono garantire, almeno 5 le regioni che devono coprire…ma forse i numeri non interessano a chi sta leggendo queste righe. Interesserà certo sapere, però, che i finanziamenti per avviare questo genere di attività sono scarsissimi, quasi nulli. Proprio per questo il Teatro Civico 14 non ha partecipato alla giornata mondiale del teatro che si è tenuta il 26 Marzo del 2011. Un messaggio chiaro e deciso, diceva: “Attiviamo una serrata per accendere i riflettori sulle piccole realtà che non avranno mai un contributo se le cose dovessero restare così come sono. Il Teatro Civico 14 cerca futuro!”. Va da sé che questo progetto nasce dalle tasche di chi, come Roberto, in questo mondo ci crede, ci lavora sodo, ci investe tempo e, appunto, denaro. Ma non solo. Nasce da un’idea che, grazie alla compagnia Mutamenti, guarda alla cultura non fine a se stessa. Una cultura che riesca a smuovere una coscienza, a commuovere un’anima, a risvegliare un pensiero. Ricordo a Roberto i miei 28 anni e gli faccio notare la diffidenza mostrata dai miei coetanei ogni qualvolta gli si propone un teatro al posto del solito giro tra i locali e discoteche. Lui mi fa guardare intorno. Ed effettivamente le gambe e le braccia che sorreggono questo posto sono forze giovani, ragazzi poco più grandi di me. Anzi, ci tiene a sottolineare che la loro è un’idea che abbraccia soprattutto i giovani. Si avvicina a loro organizzando laboratori di teatro, ospitando gruppi musicali emergenti e non, garantendo un occhio di riguardo (economicamente parlando) per gli under 30. Per non parlare degli spettacoli che propone. I piedi e le voci che abitano questo teatro hanno nomi del calibro di Tony Servillo, Lucia Maglietta, Andrea Renzi e tanti altri. Ovviamente non avrei potuto scrivere questo articolo se non fossi stata io prima frequentatrice assidua di questo teatro. E allora mi rivolgo a voi. A chi sta leggendo queste parole. A chi crede che la cultura sia partecipazione attiva a ciò che ci circonda e non rassegnazione passiva, esami da sostenere e banchi da occupare. A chi conosce la differenza tra vedere e guardare. A chi pratica la differenza tra sentire e ascoltare. A chi ha una mente da lanciare oltre il confine…Teatro Civico 14 è altri occhi per guardare il mondo. Gambe per strade non battute. Labbra per parole interrotte. Testa a contenere i vostri pensieri. Braccia tese ad avvolgere corpi stanchi.

Roberta Magliocca

Teatro civico 14: cultura dell’essere was last modified: aprile 19th, 2016 by Roberta Magliocca
19 aprile 2016 0 commenti
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Prometheus #2 al Teatro Civico 14
CulturaIn primo pianoTeatro

Prometheus #2 al Teatro Civico 14

scritto da L'Interessante

prometheus

Prometheus #2 di Raffaele Di Florio con Antonello Cossia, Paolo Cresta e Valentina Gaudini

Da Eschilo a Lowell il testo racconta della figura di Prometeo nel momento appena successivo alla tortura. Egli si è macchiato di alto tradimento contro gli Dei consegnando all’umanità il fuoco. Attraverso proiezioni su fondale, gli attori vengono illuminati in parte. La proiezione è confusa da immagini in negativo che si alternano seguendo ritmi lenti e poi veloci. La pièce è corredata da suoni e da movimenti degli attori non perfettamente adagiati alla scena.
L’ intento principale della regia pare non essere quello di inserire Prometeo nella contemporaneità ma quello di ricercare una contemporaneità nella messa in scena. Il ritmo è lento e ripetitivo nei movimenti di scena. La regia d’insieme è reiterativa e quella sugli attori è costrittiva. Paolo Cresta prova a divincolarsi dal birignao con delle espressioni facciali bellissime e con un’ottima tensione di scena. Le musiche rendono un’atmosfera cupa e particolarmente asfittica che dona allo spettacolo un sapore misterioso fino all’apoteosi nel finale.
Vivete di teatro e fatevi vivere da esso.
Michele Brasilio

Prometheus #2 al Teatro Civico 14 was last modified: aprile 18th, 2016 by L'Interessante
18 aprile 2016 0 commenti
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