L'Interessante
  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Notizie Flash
1 MAGGIO: FESTA O…. LUTTO. UNA FESTA BEN...
CORONAVIRUS FASE 2 ……… GIU`LA “MASCHERINA
LA MUSICA DELLA GATTA CENERENTOLA COME PASS PER...
INTERNAZIONALI: LA COPPIA DI TAIWAN SI AGGIUDICA IL...
INTERNAZIONALI TENNIS ASSEGNATE LE WILD CARD. SABATO INIZIANO...
Michele Pagano: Il futuro è il mio presente
Da consumarci preferibilmente dopo morti: Officina Teatro incanta...
VALERIO BIANCHINI E LE SUE … BOMBE. AMARCORD...
Caso Weinstein. Dite alle donne che non siamo...
The Aliens ad Officina Teatro: vita, amicizia ed...

L'Interessante

  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Tag

Teatro Civico 14

Teatro
CulturaEventiIn primo piano

Teatro civico 14: arriva Magic People Show di Giuseppe Montesano

scritto da L'Interessante

Teatro

 

Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli sono i protagonisti del divertente avanspettacolo pop firmato da Giuseppe Montesano in scena al Teatro Civico 14 di Caserta, da venerdì 31 marzo (ore 21) a domenica 2 aprile (ore 19).

 Teatro Civico 14: che cos’è Magic People Show?

Magic People Show ritorna sulle scene con una nuova versione del comico, feroce e colorito spettacolo dell’Italia malata di questi ultimi anni. Su un ritmo vertiginoso da commedia nera Giuseppe Montesano chiama in scena il suddito televisivo, il consumatore globale, l’uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità, e poi i risanatori dell’economia nazionale, i venditori di spiagge, i venditori di aria da respirare, i venditori e i compratori di anime. Un comico, feroce e colorito avanspettacolo pop, dove gli attori scoprono le piaghe di una modernità livida e terribile, dove il caldo è soffocante e i black out continui. In un crescendo che mescola l’opera buffa e il dramma si scoperchia allora il formicaio brulicante di questo show postmoderno, dove vive un Popolo Magico fatto di ridicoli mostri drogati dal sogno del denaro, di prigionieri illusi di essere liberi, di gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore.

“Quello che volevamo – sottolinea l’autore del testo Giuseppe Montesano – era restituire il senso di nevrotico sovraffollamento del condominio globale, il pullulare comico di personaggi messi a cuocere in una stessa pentola a pressione demenziale, le vite non più protette dall’intimità dell’at home ma sempre sotto l’occhio di tutti, e con un ritmo che voleva sposare i Simpson e Aristofane, Eduardo e Woody Allen, i Soprano e la Commedia dell’Arte, Quevedo e l’Avanspettacolo, Totò e Godot: come farlo con soli quattro attori? E qui la loro idea straordinaria fu di recitare su un tavolino da salotto, gomito a gomito come sardine in una scatola mentale, ricreando la sensazione della mancanza di spazio interiore del condominio coatto. E poi, attinta alle radici stesse del teatro popolare napoletano e ai Maestri della Farsa, la trovata del travestimento: solo quattro attori si trasformavano e si moltiplicavano, con pochissimi trucchi, in maschi e femmine e bambini, in una folla di personaggi, in una sorta di avanspettacolo postmoderno. Era nato Magic People Show. Si può ridere su cose drammatiche? Si può fare ironia su ciò che ci sta strangolando? Magic People Show parla di come stiamo diventando servi del mediatico e del denaro, ma si rifiuta di usare le categorie della politica; parla di come la politica abbia invaso le anime, ma non la nomina mai; parla di come la cara e amata vita quotidiana, sia modificata e deformata dallo strapotere dell’Economia, ma senza scrivere trattati asserviti alle ideologie vecchie e nuove. Non si possono più usare innocentemente le parole che i nemici dell’umano hanno deformato nella menzogna, e se si vuole restare vivi bisogna provare a smascherare quelle menzogne: ma come? Non resta che dare la parola a loro, ai mutanti di quella che è già da tempo la ex società del benessere: facendo confessare a loro stessi la propria vergogna e assurdità, la mancanza d’amore, la banalità nel male. Allora bisogna far salire in scena Lallo e Gegè, la signora madre Torza e la signorina figlia Torza, l’osceno avvocato Morfo e l’ultimo resistente, il dottor G.: e bisogna lasciarli liberi di sproloquiare, lasciare che i mostriciattoli si esprimano in tutta la loro ridicola e ripugnante miseria, per vedere ciò che troppo spesso è nascosto dall’abitudine e dal così fanno tutti quindi è normale fare così. Non è vero: diventare disumani e cretini e servi e morti in vita non è normale, e non tutti lo fanno: e quindi è normale essere umani, e miti, e gentili, e liberi, e poetici, e vivi.”

INFO E PRENOTAZIONI

Teatro Civico 14

Via F. Petrarca (Parco dei Pini) c/o Spazio X

81100, Caserta

  1. (+39) 0823 441399
  2. (+39) 0823 1601742

info@teatrocivico14.it

Teatro civico 14: arriva Magic People Show di Giuseppe Montesano was last modified: marzo 28th, 2017 by L'Interessante
28 marzo 2017 0 commenti
1 Facebook Twitter Google + Pinterest
Teatro
CulturaIn primo pianoTeatro

Fortebraccio Teatro torna al Civico 14

scritto da L'Interessante

Teatro.

Di Michele Brasilio

FORTEBRACCIO TEATRO ALLO SPAZIO X

Per il terzo anno di fila torna al Teatro Civico 14 Fortebraccio Teatro. Il Teatro Civico 14 da quest’anno ha una nuova casa, si sposta dall’ormai famoso vicolo Della Ratta (sede storica del teatro) alla nuova struttura “Spazio X” in Via Petrarca 25 aperta in collaborazione con AmàteLAB e Obelix. Un nuovo hub creativo che avvicina come polo culturale diverse esperienze artistiche. La sede risulta “nuova” sicuramente dal punto di vista strutturale. ma soprattutto dal punto di vista ideologico e artistico. Non molti posti sul territorio hanno come prerogativa lo sviluppo di idee, progetti artistici e di collaborazioni esterne.

RECENSIONE

Fortebraccio Teatro porta in scena “Amleto + die fortinbrasmaschine” una “riscrittura della riscrittura” come stesso loro l’hanno definita poiché è tratta dall’opera di Heiner Müller “Die Hamletmaschine” scritta dall’autore tedesco alla fine degli anni ’70 e che, allo stesso tempo,  si ispirava all’opera shakespeariana. La riscrittura di Roberto Latini e  Barbara Weigel è, quasi sicuramente, una delle particolarità dello spettacolo che colpisce di più. Un adattamento coerente, forte e poetico che lascia intravedere un importante studio sull’opera e sull’autore. La volontà di utilizzare i microfoni in scena potrebbe risultare un’idea superata ma mai come in questo spettacolo , come sempre capita negli spettacoli di Fortebraccio Teatro, non risulta mai una scelta banale e antiquata. La lettura “radiofonica” dell’opera risulta una scelta vincente sin dal primo minuto. Roberto Latini interpreta tutti i personaggi dell’Amleto mostrando subito una forte capacità di arrivare velocemente allo spettatore e un enorme bagaglio attoriale. Capace tecnicamente si dona completamente allo spettacolo e alla platea che è seduta a “sentirlo”. Un attore generoso e sensibile come se ne incontrano pochi. La regia è lineare, non particolarmente complessa, ma nonostante tutto, coesa con l’idea di messa in scena finale. Il susseguirsi di voci, di storie nella storia, ci portano in un’atmosfera quasi liturgica: “Ciò che è morto, non è morto nella storia. Una funzione del dramma è l’evocazione dei morti – il dialogo con i morti non deve interrompersi fino a che non ci consegnano la parte di futuro che è stata sepolta con loro” (Heiner Müller). Una pièce che corre veloce per 80 minuti e che cattura ogni sera applausi scroscianti.

Vivete di teatro e fatevi vivere da esso.

Fortebraccio Teatro torna al Civico 14 was last modified: dicembre 1st, 2016 by L'Interessante
1 dicembre 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Inaugurazione Spazio X
CulturaEventiIn primo pianoTeatro

Inaugurazione Spazio X – il primo hub creativo di teatro, coworking, formazione

scritto da L'Interessante

Spazio X

Caserta. Venerdì 30 settembre alle ore 20:30, in Via Petrarca, presso il Parco dei Pini, verrà presentato al pubblico Spazio X. Un progetto di Mutamenti/Teatro Civico 14 con AmàteLAB e Obelix, un luogo di contaminazione creativa, un moltiplicatore di attività e relazioni sociali. Tra le attività che verranno presentate ci sono la stagione teatrale 2016/2017 del Teatro Civico 14, il coworking di AmàteLAB e le aule multifunzionali per ogni tipo di formazione.

Teatro, coworking e formazione sono le principali attività di Spazio X. Hub creativo nella città di Caserta, una struttura di 600 mq, aperta 7 giorni su 7, facilmente raggiungibile da tutta la Campania, che vuole essere un moltiplicatore di esperienze artistiche e culturali e nasce con lo scopo di diventare un motore di sviluppo locale e di riqualificazione urbana e sociale.

Sarà il Teatro Civico 14 a inaugurare Spazio X con la presentazione della nuova stagione teatrale 2016/2017

 Dopo sette anni la compagnia Mutamenti/Teatro Civico 14, che ha avuto sede nel centro storico di Caserta, in un luogo che ne prendeva anche il nome, in questo nuovo spazio non perde la propria identità e l’idea di essere un contenitore creativo. Una platea di circa 80 posti, accessibile da tutti, e una nuova stagione teatrale – ricca di nomi del panorama nazionale e internazionale e dove si darà anche particolare attenzione al teatro emergente – saranno presentati venerdì 30 settembre in occasione dell’inaugurazione di Spazio X. Inoltre, è possibile iscriversi all’OPEN DAY organizzato dal Teatro Civico 14 (info@teatrocivico14.it, oppure allo 0823441399 o al 3391873346 dalle 10:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì). Il 1 ottobre il Teatro Civico 14 trasformerà il palcoscenico in una piattaforma aperta a tutti coloro che desiderano mettersi in gioco partecipando alle lezioni di prova gratuite dei laboratori. L’OPEN DAY permetterà agli allievi di avvicinarsi ad un sistema didattico interattivo differenziato per corsi di teatro per tutte le fasce d’età e i corsi di Tai Chi Chuan e Qi Gong.

Co-working, co-produzione e co-progettazione sono le basi su cui si fonda il lavoro di AmàteLAB, una community di architettura e design nata dal progetto AmàtelA – trasmissione radiofonica sull’architettura (2010). AmàteLAB gestisce le 15 postazioni nell’open space riservato al coworking. Un luogo di lavoro ideale per architetti, designer, grafici, esperti di comunicazione dove possono condividere idee, esperienze, opportunità, strumenti e competenze. Il coworking comprende anche due sale riunioni e un piccolo laboratorio per la lavorazione artigianale del legno pronte a stimolare la nascita di un vero e proprio vivaio di idee creative.

Spazio X darà particolare attenzione alla formazione. Dai laboratori teatrali del Teatro Civico 14 ai corsi di progettazione, design e fotografia di AmàteLAB. Le tre aule multifunzionali, dotate di postazioni con pc, sono ideali per ogni tipo di formazione: sarà Obelix, cooperativa di nuova costituzione che si occuperà di formazione professionale attraverso corsi riconosciuti dalla Regione Campania e prestando particolare attenzione alla crescita dei giovani, con corsi, seminari, workshop. Discipline orientali, corsi di audio e video editing e laboratori artistici completano l’offerta formativa in collaborazione con le diverse realtà del territorio casertano tra cui l’Associazione Artemisia, Caserta Film Lab, Blow Up Film e UBIA.

Eventi, mostre, workshop, stampa 3d, cinema e altro ancora. Sono solo alcune delle attività in programma a Spazio X pensato per rivolgersi contemporaneamente ai cittadini, alle imprese del territorio e ai giovani liberi professionisti. Durante l’inaugurazione è possibile sostenere il progetto di Spazio X acquistando la MEMBERSHIP CARD che darà la possibilità di usufruire di sconti e riduzioni sia sulle proposte del Teatro Civico 14, sia sui servizi offerti dal coworking di AmàteLAB.

Si coglie l’occasione dell’inaugurazione di Spazio X per evidenziare come la collaborazione con le forze del territorio, sostenendo lo sviluppo delle potenzialità che la cultura è capace di innescare facendo rete, permettono di confermare i rapporti di partnership e sponsorizzazioni tecniche con diversi settori produttivi e culturali, e si iniziano nuove collaborazioni con realtà imprenditoriali della città. Tra gli sponsor tecnici segnaliamo Sport and Marketing (main sponsor) e Porte a Porte Mandara che sostengono lo sviluppo delle potenzialità culturali e creative di Spazio X.

Inaugurazione Spazio X – il primo hub creativo di teatro, coworking, formazione was last modified: settembre 28th, 2016 by L'Interessante
28 settembre 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
do not disturb
CulturaIn primo pianoTeatro

Do not disturb: il teatro in albergo

scritto da L'Interessante

Do not disturb

TEATRO CIVICO 14 EVENTO SPECIALE DI FINE STAGIONE presso l’Hotel Royal Caserta!

Sabato 28 e Domenica 29 maggio 2016 Teatro Civico 14 e Nts’ Nuovo Teatro Sanità presentano:

DO NOT DISTURB

il teatro in albergo
un format ideato da Mario Gelardi e Claudio Finelli

Con Ilaria Delli Paoli, Roberto Solofria, Antimo Navarra, Carlo Caracciolo, Riccardo Ciccarelli, Irene Grasso, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca, Simone Fiorillo. Regia Mario Gelardi e Roberto Solofria

Biglietto Unico: € 15,00
SOLO SU PRENOTAZIONE (OBBLIGATORIA!!!)

::: repliche ore 18:00 e ore 20:00 :::

Dopo essere stato ospite in numerosi festival e dopo il successo dell’edizione settembrina, torna al Royal Hotel di Caserta “Do not disturb” con tre nuove storie. Una coppia che deve rivitalizzare una relazione ormai assopita, un giovane politico e la sua storia clandestina e un uomo che finalmente vuole liberarsi della sua più grande ossessione. Le storie avvengono in tempo reale, creando un vero e proprio gioco vuaglieristico. Gli attori e gli spettatori devono reggere il limite tra realtà oggettiva e finzione, reso ormai impercettibile, devono essere disposti a lasciarsi attraversare dal vibrare sottile di questa difficile demarcazione. Il format è creato da Mario Gelardi, scritto con Claudio Finelli.

Per saperne di più: http://www.teatrocivico14.org/wp/event/do-not-disturb/

per prenotazioni:
TEATRO CIVICO 14
t. 0823441399
info@teatrocivico14.it
m. 3391873346 (anche whatsapp)

A spettacolo inziato non è ammesso l’ingresso in camera.

Do not disturb: il teatro in albergo was last modified: maggio 27th, 2016 by L'Interessante
27 maggio 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Teatro civico 14
CulturaIn primo pianoTeatro

Teatro civico 14: cultura dell’essere

scritto da Roberta Magliocca

Teatro Civico 14

Una stretta di mano, un caffè e Roberto Solofria, direttore artistico del Teatro Civico 14, sito nel cuor di Caserta, mi accoglie nel suo mondo

Un mondo che qualcuno potrebbe pensare caratterizzato dalla finzione. Eppure io vi ho scorto più vita di quella che credessi. Roberto mi parla di quel palcoscenico che da vent’anni è la sua casa, la cui porta mi ha aperto affinchè io potessi tradurre questa piacevole chiacchierata agli occhi di chi ignora questa realtà che offre un’alternativa a chi, in Caserta, non vuole più vedere portoni diventare bar, vestiti costosi diventare espressioni ultime dell’essere umano, sacchetti della spazzatura diventare gli unici colori riscontrabili per le strade. La bravura di Roberto e di tutto lo staff del Teatro Civico 14, non è sconosciuta ai casertani (e non solo a loro). Questo centro culturale da diverse stagioni ormai appassiona gli amanti del teatro con performances di altissimo livello di diverse compagnie teatrali che usufruiscono di questo spazio per promuovere i propri spettacoli. Quello che forse non si sa è che progetti come quello del Teatro Civico 14, sono progetti che hanno costi ben precisi. Roberto, a questo punto, dati alla mano, mi mostra gli impegni che deve rispettare: 800 le serate che devono garantire, almeno 5 le regioni che devono coprire…ma forse i numeri non interessano a chi sta leggendo queste righe. Interesserà certo sapere, però, che i finanziamenti per avviare questo genere di attività sono scarsissimi, quasi nulli. Proprio per questo il Teatro Civico 14 non ha partecipato alla giornata mondiale del teatro che si è tenuta il 26 Marzo del 2011. Un messaggio chiaro e deciso, diceva: “Attiviamo una serrata per accendere i riflettori sulle piccole realtà che non avranno mai un contributo se le cose dovessero restare così come sono. Il Teatro Civico 14 cerca futuro!”. Va da sé che questo progetto nasce dalle tasche di chi, come Roberto, in questo mondo ci crede, ci lavora sodo, ci investe tempo e, appunto, denaro. Ma non solo. Nasce da un’idea che, grazie alla compagnia Mutamenti, guarda alla cultura non fine a se stessa. Una cultura che riesca a smuovere una coscienza, a commuovere un’anima, a risvegliare un pensiero. Ricordo a Roberto i miei 28 anni e gli faccio notare la diffidenza mostrata dai miei coetanei ogni qualvolta gli si propone un teatro al posto del solito giro tra i locali e discoteche. Lui mi fa guardare intorno. Ed effettivamente le gambe e le braccia che sorreggono questo posto sono forze giovani, ragazzi poco più grandi di me. Anzi, ci tiene a sottolineare che la loro è un’idea che abbraccia soprattutto i giovani. Si avvicina a loro organizzando laboratori di teatro, ospitando gruppi musicali emergenti e non, garantendo un occhio di riguardo (economicamente parlando) per gli under 30. Per non parlare degli spettacoli che propone. I piedi e le voci che abitano questo teatro hanno nomi del calibro di Tony Servillo, Lucia Maglietta, Andrea Renzi e tanti altri. Ovviamente non avrei potuto scrivere questo articolo se non fossi stata io prima frequentatrice assidua di questo teatro. E allora mi rivolgo a voi. A chi sta leggendo queste parole. A chi crede che la cultura sia partecipazione attiva a ciò che ci circonda e non rassegnazione passiva, esami da sostenere e banchi da occupare. A chi conosce la differenza tra vedere e guardare. A chi pratica la differenza tra sentire e ascoltare. A chi ha una mente da lanciare oltre il confine…Teatro Civico 14 è altri occhi per guardare il mondo. Gambe per strade non battute. Labbra per parole interrotte. Testa a contenere i vostri pensieri. Braccia tese ad avvolgere corpi stanchi.

Roberta Magliocca

Teatro civico 14: cultura dell’essere was last modified: aprile 19th, 2016 by Roberta Magliocca
19 aprile 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Prometheus #2 al Teatro Civico 14
CulturaIn primo pianoTeatro

Prometheus #2 al Teatro Civico 14

scritto da L'Interessante

prometheus

Prometheus #2 di Raffaele Di Florio con Antonello Cossia, Paolo Cresta e Valentina Gaudini

Da Eschilo a Lowell il testo racconta della figura di Prometeo nel momento appena successivo alla tortura. Egli si è macchiato di alto tradimento contro gli Dei consegnando all’umanità il fuoco. Attraverso proiezioni su fondale, gli attori vengono illuminati in parte. La proiezione è confusa da immagini in negativo che si alternano seguendo ritmi lenti e poi veloci. La pièce è corredata da suoni e da movimenti degli attori non perfettamente adagiati alla scena.
L’ intento principale della regia pare non essere quello di inserire Prometeo nella contemporaneità ma quello di ricercare una contemporaneità nella messa in scena. Il ritmo è lento e ripetitivo nei movimenti di scena. La regia d’insieme è reiterativa e quella sugli attori è costrittiva. Paolo Cresta prova a divincolarsi dal birignao con delle espressioni facciali bellissime e con un’ottima tensione di scena. Le musiche rendono un’atmosfera cupa e particolarmente asfittica che dona allo spettacolo un sapore misterioso fino all’apoteosi nel finale.
Vivete di teatro e fatevi vivere da esso.
Michele Brasilio

Prometheus #2 al Teatro Civico 14 was last modified: aprile 18th, 2016 by L'Interessante
18 aprile 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Sentieri
CulturaIn primo pianoTeatro

Sentieri al Teatro Civico 14

scritto da L'Interessante

Sentieri

Francesca Zanni e Valerio Piccolo portano al Teatro Civico 14 di Caserta Sentieri

Un reading della durata di più di un’ora, scritto e diretto dalla Zanni coadiuvata dalla musica di Valerio Piccolo. La Zanni rivive durante lo spettacolo l’infanzia e l’adolescenza di un’intera generazione. Testo allegro,efficace in alcuni punti, ma allo stesso tempo frammentato. I passaggi da una vicenda all’altra risultano, in alcuni punti, forzati. La regia cadenzata condiziona l’evolversi della pièce. Il pubblico è partecipativo durante tutta la performance dell’attrice, accompagnata sulla scena da Valerio Piccolo che oltre ad essere un capace musicista risulta un’ottima spalla. Minimalista ma allo stesso tempo simpatico, Piccolo ha tempi comici naturalissimi. Il finale malinconico è in completo contrasto con lo spettacolo portato in scena, simpatico e leggero. Un’ora e poco più di spensieratezza e compagnia. Vivete di teatro e fatevi vivere da esso.

Michele Brasilio

Sentieri al Teatro Civico 14 was last modified: aprile 16th, 2016 by L'Interessante
16 aprile 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Risorgimento Pop
CulturaIn primo pianoTeatro

Risorgimento Pop al Teatro Civico 14

scritto da L'Interessante

Risorgimento Pop al Teatro Civico 14, nel cuore di Caserta

Uno spettacolo sull’Italia che non c’è, sull’Italia che non sorge, che anche se è risorta, è morta. Questo è lo slogan di Risorgimento Pop . Due preti in scena che non nascondono sin dal primo momento di essere due attori che pur di guadagnare la “pagnotta” , approfittano dell’anniversario dell’Unità d’Italia per vendere lo spettacolo e ottenere date . Questa mancata evangelizzazione è alla base dello spettacolo ed anche l’unico punto fermo . Con il passare del tempo la funzione didattica diventa la loro unica preoccupazione . La comicità da loro portata in scena è nuova, competente, funziona. Dal punto di vista drammaturgico è uno spettacolo che, seppur partendo da un tema adatto alle matinée scolastiche, tutto è tranne che semplice. Uno stile ben delineato, una drammaturgia vincente che presta un ritmo sfrenato allo spettacolo. La trovata regala, sempre dal punto di vista drammaturgico, un maggior spessore alla pièce: infatti la scelta è di raccontare al pubblico ciò che non è, evitando, così, di cadere nel banale o nel già detto. La regia presenta, così come la drammaturgia, picchi di sagacia seminati molto bene all’interno dello spettacolo, anche se tutti a sé, privi di raccordi. Il disegno luci coadiuva in modo netto la divisione di tutti i momenti dello spettacolo, tuttavia il tutto è fuorviato dal piazzato pieno. Daniele Timpano e Valerio Malorni donano al pubblico del Teatro Civico 14 una performance intensa ed efficace. Nella seconda metà si viaggia in una sorta di delirio che in taluni punti risulta confusionario e sporco. La scelta del finale ricade sul meno originale dei numerosi proposti negli ultimi di spettacolo, il ché fa perdere la tensione al pubblico. Vivete di teatro e fatevi vivere da esso.

Michele Brasilio

Risorgimento Pop al Teatro Civico 14 was last modified: aprile 4th, 2016 by L'Interessante
4 aprile 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Parastasi
CulturaIn primo pianoTeatro

Parastasi kitsch: luci fredde al Teatro Civico 14

scritto da L'Interessante

Il Teatro Civico 14 diventa un tempio rovinato dal tempo con riti, oracoli, miti scomposti che si innestano intorno alla figura della sacerdotessa Pizia e della sua assistente/segretaria. Tutto scardina credenze e atmosfere sacre che assumono un sapore industriale.

Parastasi kitsch è liberamente ispirato al racconto “La morte della Pizia” di F. Durrenmatt, scritto da Fabiana Fazio e successivamente diretto e interpretato dalla stessa Fazio e da Irene Grasso.

Lo spettacolo racconta la preparazione della sacerdotessa (Fabiana Fazio) ad accogliere i “clienti”. La prescelta da Apollo lamenta le tante ore di lavoro impiegate soltanto a dire menzogne. Il testo si attualizza con riferimenti alla ricerca di un posto fisso da parte dei giovani nella società odierna. L’amministratrice (Irene Grasso) redarguisce, a più riprese, la sua impiegata svogliata alzando la voce e facendole comprendere che il business giustifica bugie affidandole al fato. La scena iniziale è riempita da una scala sulla cui sommità vi è una seduta, si tratta del basamento dal quale saranno letti gli oracoli, l’atmosfera si preannuncia molto poetica. Successivamente, all’ingresso delle attrici, il clima sfuma repentinamente. La pièce è da dividersi in due maxi-scene, la prima statica, a tratti ripetitiva, dai toni comici e dissacranti, la seconda frenetica, elettrica e iterativa. Il testo è fresco e ha un sapore “americaneggiante”. Tecnicamente valida, la Fazio risulta coerente con il suo personaggio fresco e, senza fronzoli, mantiene un ottimo ritmo dei dialoghi. Spiritosa, divertente, riempie la scena con la sua mimica non edulcorata. La Grasso amplifica le battute con voce di gola quasi sempre, cala il volume soltanto con l’utilizzo del microfono direzionale utilizzato nel momento in cui accoglie la clientela. Appena illuminata dai fari, accesi in piazzato pieno, la sua camminata perde l’atteggiamento dinoccolato che possedeva inizialmente. Forse l’intento registico era quello di “oleare le giunture” di un personaggio che resiste al tempo. Il finale vagheggia alla ricerca di un “non concetto”, volontà del teatro contemporaneo, tuttavia inciampa nelle formule del messaggio sociale. Cinquantacinque minuti spesi all’insegna della spensieratezza.

Michele Brasilio

Parastasi kitsch: luci fredde al Teatro Civico 14 was last modified: marzo 27th, 2016 by L'Interessante
27 marzo 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest

Resta in Contatto

Facebook Twitter Google + Instagram Email RSS

Categorie

  • Attualità
  • Basket
  • Calcio
  • Cinema
  • Cronaca
  • Cultura
  • Curiosità
  • Dall'Italia e dal Mondo
  • Editoriale
  • Eventi
  • In primo piano
  • Indovina dove andiamo a cena
  • Libri
  • Musica
  • Notizie fuori confine
  • Parliamone
  • Politica
  • Sport
  • Teatro
  • Tv
  • Viaggi Interessanti
  • Vignette Interessanti
  • Volley

I Più Visti

  • ciao francesca

    Ciao Francesca!

    29 maggio 2016
  • duel gomorra

    Gomorra 3: i casting al Duel Village

    8 giugno 2016
  • amore

    L’ Amore ai giorni nostri

    6 dicembre 2016
  • molly

    Molly Malone, la strana leggenda

    19 novembre 2016
  • museo

    Museo di arte islamica come l’araba fenice

    24 gennaio 2017
  • Facebook
  • Twitter
  • Google +
  • Instagram
  • Email

© 2015 L'Interessante. Tutti i diritti riservati.
Designed by Armando Cipriani


Back To Top
Utilizziamo i cookie per migliorare l'esperienza utente sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu sia d'accordo. Accetto
Privacy & Cookies Policy