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venezia

Giulia Salemi
CuriositàDall'Italia e dal MondoIn primo piano

Giulia Salemi: galeotto lo slip e chi lo tolse

scritto da L'Interessante

Giulia Salemi

Di Michela Salzillo

Non conosce assoluzione la nuova polemica delle reti social. Questa volta, l’indignazione popolare è andata a sbattere contro la passerella della nuova edizione del festival del cinema. Arrivata alla sua settantatreesima volta, l’evento dei cineasta nazionali ed internazionali, è da sempre uno spazio che dedica attenzione alle icone di bellezza ed eleganza. Come dimenticare la mostra del 1955, quando Venezia apparve come una cornice ideale per la napoletana   Sofia Loren, la cui classe resta intramontabile e senza termini di paragone ancora oggi.

Se da un lato affiancare stili, gusti e dettagli sembra un fare irrispettoso verso l’unicità di ciascuno, dall’altro è impossibile non trovare di meglio dopo la scelta di Giulia Salemi

L’ex concorrente di Miss Italia, che nel 2014 aveva ottenuto un terzo posto di tutto rispetto, in occasione della sua sfilata sul red carpet più famoso d’ Italia, ha deluso non poche aspettative. Sta facendo il giro del web l’immagine che la ritrae avvolta da un abito in tinta arancio tenue, un vestito, firmato dallo stilista Matteo Evandro Manzini, che non intende di certo coprire, anzi. A marcare il tessuto leggero della creazione in velo trasparente, la scelta della Salemi, che ha attraversato il corridoio veneziano senza un filo di lingerie. Ognuno è libero di apparire come crede, su questo nessuno può spendere dinieghi, ma quando la raffinatezza rischia di diventare sinonimo di spogliarelli mascherati da alta moda, è difficile aggiungere al rispetto per i gusti altrui una condivisione di intenti. Dopo la tatuata  farfallina di Belen Rodrighez, che durante un Sanremo di qualche anno fa, era spuntata fuori da un abito molto simile a quello della Salemi, si era pensato a poche repliche di questo genere, ma le sorprese, si sa, non finiscono mai. Non vanno di certo solidarizzate  le esternazioni maschiliste a sfondo sessuale che la modella sta ricevendo, sarebbe come dar credito a chi sostiene che uno stupro, sia esso di fatto o di concetto, possa essere una  prevedibile reazione al tipo di outfit preferito da una donna, ma vero è che non si può neanche parlare di buon gusto.

Dal suo canto, dopo tutte le critiche ricevute, Giulia Salemi si è giustificata dicendo che si è trattato di un semplice omaggio, un regalo fatto, insieme alla modella Dayene Mello, all’amico stilista. Nella da obiettare al parere personale, ma un ‘affermazione di questo tipo non può che cozzare con la libera scelta, che se esiste è stata ampliamente assecondata dalle due bellezze da passerella.

 Sia la Salemi che la Mello, non hanno nulla da rimproverare a Madre Natura che, dobbiamo ammetterlo, è stata con entrambe parecchio generosa. È però proprio in questa consapevolezza, però, che si stanno storcendo i nasi dei più, consapevoli che il confine tra eleganza e volgarità è sottilissimo. Del resto la vecchia teoria del vedo non vedo non è stata mai smentita, ed oggi assume ancora più consenso. La sensualità, che ci piaccia o no, è vestita, non nuda. Una regola, questa, che non conosce distinzione tra il genere femminile e maschile.

Giulia Salemi: galeotto lo slip e chi lo tolse was last modified: settembre 7th, 2016 by L'Interessante
7 settembre 2016 2 commenti
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dell'agnello
BasketIn primo piano

Dell’Agnello: rotazioni ridotte. Due mesi e…

scritto da Walter Magliocca

dell’agnello
In sala stampa arriva un Sandro Dell’Agnello “arrabbiato”, nervoso, ripete più volte “soprattutto con me stesso” per non “sfogare” in maniera diversa come ha fatto alla fine della partita dando un calcio al pallone.
“Che dire, devo solo ringraziare i ragazzi che hanno cercato in tutti i modi di portare a casa i due punti, ma alla fine abbiamo pagato le rotazioni ridotte. Abbiamo giocato in sei, mentre loro erano in dodici. Oramai non riusciamo più neanche ad allenarci. Oggi si è infortunato anche Ghiacci e la prossima settimana rischiamo di fare allenamento individuale”.
Il coach non vorrebbe trovare giustificazioni ma incalzato dalle domande aggiunge;
“la parola giusta è frustrazione. E’ da agosto che dobbiamo combattere oltre che con le difficoltà intrinseche che tutti conosciamo, anche con una sfortuna che non ci ha mai abbandonato. Inoltre abbiamo inserito nuovi elementi in squadra, quali Slokar e Johnson, che non hanno ancora assimilato gli schemi (aggiunge non avrebbero potuto farlo perché occorrerebbero dei mesi) e nella partita di oggi abbiamo attuato una difesa senza averla mai provata in allenamento”.
“Fino alla partita di Milano eravamo la seconda difesa del campionato, ora con i nuovi innesti sono cambiate le rotazioni difensive e non abbiamo la stessa intensità. Ma, comunque, anche oggi abbiamo limitato con grande energia una squadra che ha nel tiro da tre la sua arma migliore.
“Ogni disamina ulteriore sarebbe falsata. Ci avevo creduto e, nonostante tutto, avevamo recuperato ben diciotto punti portandoci addirittura a più sette. Tutto poteva essere deciso da un episodio. Ma quest’anno gira tutto per il verso sbagliato”

Un occhio alla classifica

 “Dobbiamo stare molto attenti, perché le squadre che combattono per la retrocessione stanno ottenendo ottimi risultati e noi almeno un paio di vittorie dobbiamo conquistarle per essere tranquilli di raggiungere l’obiettivo prefissato”.
La quota salvezza. Dell’Agnello anche in questo caso appare sfiduciato per come sta evolvendo la stagione: “ci sono stati anni che con 18 punti, un anno con 16 e addirittura con 12 si è raggiunta la permanenza nella massima serie. Quest’anno, pur avendo ottenuto nove vittorie, non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo. Che dire dovremo combattere fino alla fine”.
Una battuta sulla prestazione di Siva: “è un giocatore che deve essere lasciato libero, in alcuni casi un po’ fuori dagli schemi. In alcune occasioni è stato determinante, ma oggi non era la sua serata”.
La chiosa “dovete sopportarmi ancora per due mesi”, in pratica un addio. E un avvertimento, un avviso per quella che si preannuncia un’estate molto calda per il futuro della Juvecaserta.

Dell’Agnello: rotazioni ridotte. Due mesi e… was last modified: marzo 22nd, 2016 by Walter Magliocca
22 marzo 2016 0 commenti
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Venezia
BasketIn primo piano

Venezia vince. Caserta: quinta sconfitta

scritto da Walter Magliocca

Venezia – Juvecaserta

Monday night televisivo davanti alle telecamere di Sky per chiudere la ventiquattresima giornata della Lega A. Sparuta rappresentanza di tifosi veneziani sobbarcatisi un lungo viaggio per sostenere i propri beniamini. Partita difficile ma da vincere per garantirsi la salvezza anticipata anche se non matematica, anche alla luce della inaspettata vittoria casalinga della Manital Torino ai danni di Trento e per non perdere definitivamente di vista i play off.
Inizio che vede i padroni di casa imprecisi, deconcentrati, a tratti irritanti con percentuali disastrose. Ospiti che fanno i compiti, neanche bene per la verità e si portano sul 9 a 0. Primo canestro della juve a 6 minuti e 15 con una bomba di Cinciarini. Ma la squadra mantiene il trend stagionale, errori a ripetizione, decocentrati e senza costrutto. A tentare più performance personali che giocate proficue per la squadra.
A 4 minuti e 30 dalla fine del primo quarto Venezia conduce per 13 a 3. Esordio di Jhonson con la maglia bianconera. Il trend non cambia e Venezia chiude il primo quarto avanti di undici punti: 23 a 12.
Secondo quarto che si apre con un tiro da tre di Downs. Ritorna l’intensità difensiva e Caserta si ritrova. Ma Venezia non molla con Goss che castiga da tre e Ress sotto canestro. Gara che diventa avvincente, con rapidi capovolgimenti di fronte. A metà frazione Caserta è ancora sotto di 14, che diventano 17 a 4 minuti e 47 dal riposo. Gara che ritorna sui binari iniziali con imprecisione da ambo le parti. Ma Venezia tiene a debita distanza i padroni di casa e va negli spogliatoi con un più 10: 45 a 35.

Terzo quarto.

Caserta torna sul parquet con un piglio diverso e con una partenza bruciante recupera sei punti e a 6,59 dal termine il tabellone segna 43 a 47. Una bomba di Cinciarini porta i padroni di casa a meno uno. Ma la gestione falli, più di Venezia, è il primo avversario della pasta reggia. Il match si infiamma e vive momenti di grande intensità, coinvolgendo il pubblico accorso al palamaggiò.
Downs prende per mano la squadra e inizia a bruciare la retina e a svettare nei rimbalzi difensivi. A 3’ e 49’’ tabellone 53-54. Ora i giocatori di casa sembrano invasati e Cinciarini dalla lunetta 26’’ porta i suoi a più uno 55-54.
Massimo vantaggio juve a 40’’ 62 a 59. Quarto fallo di Johnson e il tempo si chiude con il punteggio 62 a 61.
Ultimo quarto con Caserta che cerca di accelerare: 66 a 61 a 7’ e 40’’. Ma Venezia non molla e si porta nuovamente a meno uno su un tiro di Goss dalla lunga distanza, 67 a 66.
Partita tesa con i falli che la fanno da padrone. Anche Siva commette il quarto fallo ma Giuri, da sotto, porta Caserta sul 71 a 66. Venezia gioca principalmente su Goss che pressato molto bene dalla difesa di casa sbaglia due tiri consecutivi e su una slump dunk di Hunt Caserta vola sul più sette: 73 a 66 a metà tempo.
Ma i lagunari non mollano. Gara sul filo della tensione. Downs sbaglia una facile schiacciata e Hunt stoppa Goss. A 2’ e 37’’ 73 a 70. Sbaglia Caserta ma anche Venezia e su un passi di Downs gli ospiti impattano 73 pari e sull’errore successivo di Siva vanno a più 2. Punto a punto.
A 38’’ e 58’’’ Hunt sbaglia due tiri liberi e Venezia buca da tre con jackson: 73 a 78 e per Caserta si spegne la luce. Venezia passa al palamaggiò con il punteggio di 80 a 73. Ora la Pasta reggia deve guardarsi le spalle.

Pasta Reggia JUVECASERTA: Siva 2 (1/6, 0/4), Downs 21 (2/9, 5/7), Hunt 14 (6/10), Johnson 4 (1/2), Giuri 6 (1/3, 1/1), Cinciarini 16 (4/4, 2/7), Ghiacci (0/1), Ingrosso n.e,, Slokar 10 (4/5, 0/2), Gennarelli n.e, Ventrone n.e, all. Dell’Agnello
Arbitri: Martolini Alessandro, Mazzoni Manuel, Quarta Denis
Parziali: primo quarto 12-23; secondo quarto 35-45; terzo quarto 62-61; quarto quarto 73-80.
Spettatori 2963 per un incasso di € 20.532,00

Venezia vince. Caserta: quinta sconfitta was last modified: marzo 31st, 2016 by Walter Magliocca
21 marzo 2016 0 commenti
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