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Franca Rame

Dario Fo
CronacaCulturaIn primo pianoParliamone

Dario Fo, ultimo giullare

scritto da L'Interessante

Dario Fo

Di Vincenzo Piccolo

Si è spento oggi all’etá di 90 anni nell’ospedale di Sacco di Milano, dove era ricoverato da diversi giorni per complicazioni polmonari, il Premio Nobel per la Letteratura del ‘97, Dario Fo

A comunicarlo sono fonti ospedaliere.

Cantava, pochi momenti prima del ricovero, quando si erano viste aggravare le sue condizioni. Cosa che ha dell’incredibile, secondo il parere dei medici.

Difatti è sempre stato un anticonformista, un anticlericale, critico verso le istituzioni e la comune morale. “Chi ha detto che non si può cantare prima di morire?” Avrà pensato, lui che all’idea della morte non ha mai voluto cedere. Forse perché gli aveva tolto la cosa più cara che aveva, in arte come nella vita, sua moglie: Franca Rame. Con lei aveva saputo affrontare e mettere in scena temi importanti attraverso la satira e il grottesco, i suoi spettacoli erano disseminati da quei smitizzanti ribaltamenti sempre più frequenti nelle sue opere. Tipici i suoi rimandi alla Commedia dell’Arte, alle gag, al cinema muto con scene modellate sulle farse e le commedie brillanti. Una vita in scena, vissuta insieme a tante altre, cercando di comunicare qualcosa che forse non abbiamo mai capito.

L’arte di Dario andava oltre quella risata, troppo spesso malinconica, costellata di speranza. Una speranza che chiedeva cambiamento e, soprattutto, rovesciamento di quegli ideali alto-borghesi che avevano invaso la società dopo la seconda guerra mondiale. Sono molte le farse con cui Fo si prende gioco degli idealtipi appartenenti al mondo ecclesiastico o della morale borghese, intrise di valori sociali e politici. Quasi tutte interpretate e scritte, come già detto, con Franca Rame. La sua complice perfetta, in vita come in scena, fu subito colpo di fulmine, suggellato da un matrimonio e un figlio, Jacopo. Una figura fondamentale per la produzione artistica di Dario, tanto che decise di condividere con lei anche la medaglia del Nobel. Ma poi Franca se ne andó, morì il 29 maggio del 2013, lasciando Dario solo sulla scena. Quel duetto divenne un soliloquio che Dario continuava a recitare senza sosta, sotto quell’occhio di bue, quel fascio di luce che lo metteva a nudo con il suo dolore. Un dolore sempre nascosto sotto quel sorriso, stanco e consapevole che , spesso, la vita fa male.

Continua a scrivere, inarrestabile e sempre attento alla vita pubblica e all’arte. Dipinge e va in scena, organizza mostre, dibattiti e interventi, la speranza non si spegne. Non si dimentica di quel “Mistero Buffo”, di quella medaglia condivisa.

Non vuole lasciarsi abbattere dal tempo, che forse ha cambiato tutto ma non quello che voleva. Quel sorriso adesso sembra una ferita, ma ogni ferita può diventare feritoia, per questo ha continuato a ridere fino a poche ore fa. Dario da buon giullare lo sa, il riso è sacro.

 

 

Dario Fo, ultimo giullare was last modified: ottobre 13th, 2016 by L'Interessante
13 ottobre 2016 0 commenti
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Franca Rame
Dall'Italia e dal MondoNotizie fuori confine

Franca Rame: tra inaugurazioni e polemiche

scritto da L'Interessante

Franca Rame

Il 16 Marzo, a Milano, è nato il Giardino Franca Rame. L’evento, che ha richiamato la polemica di qualche bastian contrario della politica, è avvenuto in presenza del sindaco della città, Giuliano Pisapia, il compagno dell’attrice, Dario Fò e il fondatore del M5S, Gianberto Casaleggio.

Secondo le voci del dissenso, l’inaugurazione sarebbe avvenuta oltre il parere comune che avrebbe invece, attraverso un sondaggio, prediletto le denominazioni “parco Marelli” o “Raimondo Vianello”. Una becera diatriba, dunque, che forse non dovrebbe essere oggetto delle prioritarie dichiarazioni di chi si occupa della cosa pubblica, specie in un momento come quello attuale.

L’iniziazione dell’area comunale  ha interessato alcune decine di cittadini: si tratta di 51mila metri quadri, terreno che accoglie circa 500 alberi nel quartiere Adriano, a nord della città, in una zona situata al confine con Sesto San Giovanni.

Uno spazio che si sintetizza in una sorta di teatro naturalein cui immortalare estratti di vita quotidiana, in nome di un’attrice che ha scritto ed interpretato spettacoli  sinonimi di  pensatoio per più generazioni.

Franca Rame in Lo Stupro

In difesa dei diritti umani, battaglia condivisa con l’uomo di una vita, viene ricordata per una delle performance più crude della storia teatrale degli ultimi tempi: Lo stupro.

Il 9 marzo 1973 Franca Rame fu sequestrata da cinque uomini, costretta a salire su un furgone all’interno della quale fu torturata e violentata. Franca è riuscita a raccontare la violenza subita in un monologo meravigliosamente drammatico che inserì nello spettacolo “Tutta casa, letto e chiesa”. Per molto tempo, Franca raccontò di essersi ispirata ad un episodio di cronaca, non rivelando di essere stata lei stessa la vittima dello stupro.

Michela Salzillo

Franca Rame: tra inaugurazioni e polemiche was last modified: marzo 18th, 2016 by L'Interessante
18 marzo 2016 0 commenti
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