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Maddaloni

Volontariato
CulturaEventiIn primo piano

Storie di Volontariato del CSV Asso.Vo.Ce

scritto da L'Interessante

Volontariato

Di Christian Coduto

Il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Caserta CSV Asso.Vo.Ce. ha lanciato nelle scorse settimane la campagna di comunicazione “Storie di Volontariato”: l’obiettivo primario è quello di raccontare storie esemplari del volontariato, ma anche portare le persone a riflettere su come il Centro di Servizio per il Volontariato Asso.Vo.Ce., in più di dieci anni di attività, abbia contribuito alla crescita e al consolidamento delle organizzazioni di volontariato casertane, in maniera professionale e assolutamente gratuita.

Cos’è la campagna di comunicazione Volontariato del CSV Asso.Vo.Ce.?

“Storie di volontariato” si compone di una serie di azioni tese a raggiungere una platea il più ampia e variegata possibile: chi non ha mai fatto volontariato (e magari è un po’ diffidente), chi è già nel settore e desidera maggiori informazioni, chi fa già volontariato e ancora non sfrutta appieno i servizi del CSV Asso.Vo.Ce. e così via.

La parte più “visibile” della campagna “Storie di Volontariato” è rappresentata dai manifesti 6 x 3 che da diverse settimane hanno fatto la loro comparsa in provincia di Caserta.

I manifesti, che rappresentano volontari nell’esercizio delle loro attività, raccontano tre “modi” di vivere la solidarietà: l’integrazione sociale delle persone con disabilità (nel caso specifico, coinvolte in un’azione di agricoltura sociale), il supporto scolastico di minori a rischio di esclusione e la riqualificazione di spazi urbani in disuso. Lo slogan “Loro avevano la volontà di cambiare le cose. Noi avevamo la volontà di aiutarli” si ricollega alla libera scelta del volontario di aiutare gli altri, ma anche al percorso di qualificazione e crescita del volontariato che il CSV Asso.Vo.Ce. offre alle associazioni di volontariato della provincia di Caserta: dalle consulenze progettuale ai servizi logistici, passando per i corsi di formazione e per i servizi di assistenza fiscale e legale.

E’ online dal 28 aprile il sito www.storiedivolontariato.it, che rappresenterà il collettore di tutte le attività del progetto.  Oltre alle foto dei manifesti e a una serie di informazioni utili per fare volontariato, il sito riporta una serie di approfondimenti sui “volontari storici” della provincia di Caserta, con interviste mirate e racconti personali. Il sito, in continuo aggiornamento, riporterà tutte le novità della campagna.

Nelle prossime settimane sarà completato il percorso di ricerca e le interviste “di caso” che porteranno alla pubblicazione del volume “Storie di volontariato”, prevista per fine settembre. Sono state raccolte le testimonianze di circa 70 volontari, incontrati singolarmente o in occasione di focus group tematici.

Il presidente del Centro di Servizio per il volontariato Asso.Vo.Ce. Camillo Cantelli esprime la propria soddisfazione per la campagna in atto: “Con Storie di Volontariato, il CSV restituisce voce, immagine e corpo a chi negli anni si è dedicato agli altri, a promuoverne i diritti, a sostenerne le lotte, a creare occasioni di sviluppo. Siamo orgogliosi”  prosegue “di dare la possibilità ai volontari di raccontare se stessi e le loro storie, il loro impegno e l’impatto sociale delle loro azioni sul territorio e sulla comunità”.

Il CSV Asso.Vo.Ce., è uno dei 5 centri istituiti dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale regionale della Campania. E’ situato in Via Cappella la Rosa 47, a Maddaloni.

Ha compiti relativi alla crescita della cultura della solidarietà, alla consulenza e all’assistenza qualificata a volontari ed associazioni, alla formazione e alla qualificazione, all’informazione e alla documentazione.

Offre servizi di varia natura: Servizi logistici (Uso delle strutture e delle sale riunione, prestito dei beni, servizio fotocopie, servizi stampe a colori …), Consulenze Specialistiche (Consulenze amministrative – fiscali  di base e specialistiche, Consulenze legali di base e specialistiche, Consulenza e supporto alla progettazione sociale), Informazione e comunicazione (Ufficio Stampa, Newsletter – Attività di news-making, Pubblicizzazione eventi, ideazione grafica brochure e volantini, campagne di comunicazione), Corsi di formazione per volontari e aspiranti volontari, Promozione del volontariato (Promozione del volontariato giovanile, Servizio Civile/Garanzia giovani, Attività di sensibilizzazione ed informazione sulle opportunità connesse al mondo del volontariato), Progettazione sociale (Consulenza progettuale, Servizio Informa bandi), Ricerca e documentazione ( Banca dati volontariato, Centro di documentazione/Prestito libri, Trova associazioni).

Per info ed eventuali:

Ufficio Stampa CSV Asso.Vo.Ce.

Diana Errico

n. di telefono: 0823/326981

e-mail:

comunicazione@csvassovoce.it

Storie di Volontariato del CSV Asso.Vo.Ce was last modified: maggio 25th, 2017 by L'Interessante
25 maggio 2017 0 commenti
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Furbetti del cartellino
AttualitàIn primo pianoParliamone

Furbetti del cartellino: la piaga dell’assenteismo

scritto da L'Interessante

Furbetti del cartellino

Quando il gatto non c’è i topi ballano. Se poi alla musica ci pensa chi dovrebbe assicurare il legittimo controllo sulla corretta gestione del dovere, la via della cattiva condotta diventa una discesa a (s)regola d’arte.

Come in un gioco in cui si diverte solo chi lo fa, gli episodi di assenteismo pubblico replicati nel casertano, ancora una volta, colano a picco sulle amarezze di quanti considerano il proprio lavoro un sinonimo di onestà e trasparenza.

Li chiamano i furbetti del cartellino, e sono gli esperti in disertazione della sedia d’ufficio, quelli che timbrano il badge e poi vanno al bar per un caffè scorretto

 Se fosse una mansione prevista dalla legge, non coprirebbe a sufficienza gli entusiasmi di quanti vorrebbero rivestire il ruolo del funzionario fantasma, ma purtroppo, lasciare la propria postazione nell’orario di lavoro, resta un reato.

 A nulla sono valse le pressioni mediatiche firmate dai programmi ad inchiesta che avevano fatto capitolare, due anni fa, gli equilibri distorti del palazzo di via Verdi. Il via vai sospetto del comune di Napoli, infatti, aveva fatto scendere in campo le telecamere di Le Iene per sventrare il gruppo di assenteisti e nulla facenti nella sede del consiglio comunale. Come all’epoca, anche i recenti nove arresti, ad opera dei carabinieri di Maddaloni, hanno preceduto appostamenti e servizi di video sorveglianza che attestassero la trasgressione.

L’ indagine, condotta dal mese di ottobre a quello di dicembre, ha coinvolto tutti i dipendenti dell’A.S.L. di Caserta, tra cui cinque dirigenti, in servizio presso il Distretto 13 di via Caudina. Gli arrestati dovranno rispondere alle accuse di truffa e false attestazioni o certificazioni, con le aggravanti di aver commesso il fatto a danno di un ente pubblico.

L’attività investigativa ha permesso di cogliere in flagranza di reato gli indagati che, senza ritegno, lasciavano il posto di lavoro, dopo aver avuto la malsana accortezza di attestare la propria presenza attraverso il badge in dotazione.  Un comportamento ,per alcuni , ripetitivo e meccanico che, come un esercizio d’abitudine, permetteva di ottenere un’ingiusta corresponsione e un enorme arreco di danni a carico dell’ amministrazione. Le cifre rese note attestano un ammanco che va dai 450 ai 3.400 euro.

Inoltre, sono stati certificati casi in cui la buona creanza di alcuni funzionari copriva il collega assente, marcando il cartellino di chi al lavoro preferiva lo shopping infrasettimanale. Uno spirito di collaborazione ingiustificabile che si coalizza, anche e soprattutto, a danno del comune cittadino che non solo contribuisce al pagamento illegittimo dei furbi in questione, ma si trova inevitabilmente scoperto in caso di esigenza non esaudita da chi dovrebbe farlo per dovere.

Che sia l’ultima scia di un percorso costruito male?  C’è chi è pronto a giurare di no.

Certe cronache sembrano non smettere mai, e chi ne parla per dovere di professione prova quasi un senso di vergogna, perché quando un fatto si ripete, e soprattutto in termini come questi, neanche scriverne sembra avere senso. Tutto appare superfluo e il resto sembra dare ragione a chi dice che niente cambierà mai, perché quello che nasce disforme, e si abitua alla sua inopportuna condizione, non potrà diventare qualcosa di diverso da ciò che rappresenta, ma se è vero che il sano coesiste con il marcio, per natura, non è di certo congenito mischiare i due emisferi di concetto.

 Allora, sperando in un ravvedimento di coscienza che smentisca i detti popolari, evitare il silenzio omertoso è qualcosa che bisogna continuare a fare, se non altro per garantire il discernimento fra giusto e sbagliato.

Michela Salzillo

Furbetti del cartellino: la piaga dell’assenteismo was last modified: giugno 17th, 2016 by L'Interessante
17 giugno 2016 0 commenti
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Akita
CuriositàDall'Italia e dal MondoIn primo piano

Il ringhio: fortuna che esiste! Un avviso importante. Il Dog Friendly: Capitolo 4

scritto da L'Interessante

cane

Cari lettori interessati questa settimana voglio condividere con voi una domanda che mi è stata riportata in consulenza: si fa bene a punire il cane se ci ringhia?

Nel web si trovano molti rimedi sul ringhio di un cane, ma molte meno spiegazioni ed interpretazioni utili di questo segnale.  Pertanto ho pensato di affidarmi alle parole della Dott.ssa Barbara Gallicchio uno tra i più conosciuti medici-veterinari comportamentalisti, esperta in Patologie del Comportamento e in Etologia Applicata degli animali d’affezione, autrice di uno splendido saggio “LUPI TRAVESITI- Le Origini Biologiche del Cane Domestico” (2001) ”

Partiamo dal cos’è un ringhio.

“Il ringhio è una forma di comunicazione acustica: sordo, vibrato e sommesso o più sonoro e gorgogliante, breve o protratto, semplice o con il “ritorno” aspirato (durante la fase inspiratoria della respirazione). Può essere accompagnato da vistosa mimica agonistica facciale con arricciamento del labbro ma anche tutto il resto del corpo, rigido e misurato nei movimenti, segnala l’atteggiamento emotivo che sottostà all’emissione del ringhio.

E’ tipico dei carnivori. Il significato del ringhio è soprattutto la minaccia; può anticipare la volontà di difendere una risorsa di cui l’animale è già in possesso (di solito sonoro, vuole comunicare anche a qualche distanza) o esprimere la sorpresa (paura) di quello svegliato all’improvviso, può caratterizzare uno scontro diadico tra due maschi coetanei che si confrontano (e allora sarà più spesso sommesso, per essere sentito solo dall’orecchio dell’altro)”.

Bisogna poi passare al perché.

“Il ringhio può far parte del comportamento di gioco sociale, di tipo competitivo o di possesso (es. tira e molla o wrestling) ma allora tutto il resto del corpo segnala la volontà di giocare con la postura rilassata e le movenze molli…per le persone abituate a stare con i cani non c’è mistero nella interpretazione di questa emozione gioiosa. Una cosa però il ringhio NON è: il marchio della “DOMINANZA”. Più un cane è sicuro di sé in tutti i contesti, meno è necessario per questo usare il ringhio di minaccia; soprattutto quello sonoro nella difesa delle risorse, l’anticipazione del rischio di perdere quella cui tiene (perdere, perché il cane non è sicuro di riuscire a tenersela in caso di scontro) è appunto indice della sua insicurezza. In tali casi, il ringhio facilmente precede il morso e allora è stato inefficace ad evitare lo scontro. Infatti, se il comportamento di tipo aggressivo iniziato con sguardo fisso e ringhio, è stato funzionale allo scopo, l’individuo (conspecifico o no) che si stava scientemente o incoscientemente avvicinando, si ferma e recede e allora il cane può tornare al bene prezioso senza procedere oltre. I cani che ringhiano e mordono per la difesa degli oggetti, del cibo, delle ossa, della propria fisicità, eccetera, non stanno progettando di effettuare una scalata sociale gerarchica, stanno solo dicendo che tengono molto a quello che hanno in quel momento e non vogliono condividerlo. Ascoltiamoli e cerchiamo piuttosto di capire perché pensano di dover temere che la cosa preziosa gli venga sottratta. Sono molto più spesso insicuri, delle loro capacità e delle nostre motivazioni”.

Dovremmo riflettere molto su quest’ultimo pensiero. Ascoltare per capire. Voi picchiereste  un amico che vi ha espresso il suo dissenso su una situazione in cui non vi è chiaro il perchè? Il passaggio successivo potrebbe essere un forte conflitto tra voi.

Luigi Sacchettino

Il ringhio: fortuna che esiste! Un avviso importante. Il Dog Friendly: Capitolo 4 was last modified: maggio 26th, 2016 by L'Interessante
5 maggio 2016 0 commenti
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Dog
EventiIn primo piano

Dog You Like? – L’Inaugurazione

scritto da L'Interessante

Dog You Like?

Ci siamo!

Sabato 30 Aprile dalle ore 16.30 inaugura a Maddaloni ‘ Dog You Like? ‘

Uno spazio interamente dedicato ai nostri amici a quattro zampe. Un luogo di condivisione, nato esclusivamente per chi abbia intenzione di dedicare del tempo al rapporto con il proprio cane. Non solo tempo dal punto di vista quantitativo, ma anche e soprattutto qualitativo. Dog you like, infatti, è gestito non solo da amanti dei cani ma anche da professionisti che conoscono a fondo il loro mondo. Ecco che, non solo spazio all’aperto dove poter correre e star bene, ma anche luogo sicuro dove poter trovare consigli e supporto. Tutto questo per crescere un cane felice.

Dunque, desideri migliorare il rapporto con il tuo cane? Avere un luogo dove giocare con lui, fare una festa per lui ed i suoi amici? Sei nel posto giusto!

Via Starza Lunga SNC, 81024 Maddaloni

Dog You Like? – L’Inaugurazione was last modified: aprile 25th, 2016 by L'Interessante
25 aprile 2016 0 commenti
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