Domenica in Albis a Pagani, per devozione, per tradizione, per la Madonna delle Galline
In realtà, la festa della Madonna delle Galline si svolge a Pagani – in provincia di Salerno – dal Venerdì dopo Pasqua fino al Lunedì successivo. E’ un evento religioso che chiama a sè fedeli e non da ogni parte della Campania (qualcuno anche da fuori i confini della regione nostrana).
Molte sono le leggende che ruotano intorno alla Madonna del Carmelo, una delle quali racconta del ritrovamento da parte di alcune galline di un quadro raffigurante la Madonna stessa. Questo quadro sarebbe all’origine di ben otto miracoli.
Comunque sia, la festa di Pagani rientra nei festeggiamenti annuali dedicati alle sette Madonne venerate non solo dai fedeli, ma anche dai musicisti che – per devozione – accompagnano le loro celebrazioni con canti e suonate tipici della tradizione popolare.
Ecco che, dunque, tammorre nelle borse, castagnette come prolungamenti delle dita, ci si incammina per festeggiare a dovere nei toselli sparsi per tutto il paese, per poi fermarsi nella villa comunale. Ed è qui che si sente forte la fratellanza, la vicinanza: un unico ammasso di persone e spazzatura ovunque (fuorchè nei cassonetti che – prima che partano giustificazioni – vi assicuro ci sono, ci sono eccome). Vari punti in musica, dove tammurrianti di paranze diverse, appartenenti a questa o a quell’altra famigghia, di questo o quello stile di danza, fanno le loro gare a chi suona più forte, per coprire il vicino di devozione. Un vero e proprio rave party, che di devozionale ha poco e di tradizione ancora meno. Nessun momento di condivisione, di raccolta, di gioia di stare insieme. Solo la voglia di prevaricare, di ballare pestando i piedi alla coppia vicina, con braccia fintamente finite per sbaglio sullo sfortunato di turno.
A salvare la situazione solo il concerto di Gerardo Amarante&Gli Spaccapaese, con special guest Marcello Colasurdo. La vera tradizione e la splendida musica in un solo punto, lontano dalla bolgia infernale di fedeli. Un’esibizione perfetta, divertente, di elevata qualità musicale che ha toccato l’apice con il brano Stella Diana cantato e suonato dal percussionista Vincenzo Ciccarelli. Una voce calda e precisa, una tammorra vattuta egregiamente, un’anima regalata a tutti i presenti.
Solo per loro ne è valsa la pena. Per il resto, la stessa Madonna avrebbe disertato la festa in suo onore.
Roberta Magliocca